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HH OO DD 33 22 - Hod benessere

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✔<br />

più completa della definizione<br />

corrente di salute come<br />

semplice "assenza di malattia"<br />

adottata dalla medicina<br />

convenzionale, e infatti<br />

L'O.M.S. (Organizzazione<br />

Mondiale della Sanità) ha<br />

fatto letteralmente proprio<br />

questo concetto definendo<br />

la salute come "uno stato di<br />

pieno <strong>benessere</strong> fisico, psichico<br />

e sociale".<br />

L'Ayurveda vede l'uomo come una miniatura<br />

della natura, e ciò significa che i principi<br />

presenti nella natura sono gli stessi presenti<br />

nell'uomo. In base a ciò è possibile<br />

quindi usare, se lo conosciamo, tutto ciò<br />

che è presente nell'universo al fine di curare<br />

le malattie. Ecco a questo proposito una<br />

storia molto indicativa:<br />

"Nell'India antica esisteva una grande e<br />

famosa Università chiamata Daksasila<br />

frequentata da studenti provenienti da<br />

molti paesi al fine di imparare tutte le<br />

scienze mediche, compresa l'Ayurveda. Il<br />

rettore di questa Università era il grande<br />

e famoso alchimista Nagarjuna. Il giorno<br />

dell'esame finale, egli convocò tutti gli<br />

studenti dicendo loro che la verifica sarebbe<br />

consistita in una sola prova, e a<br />

sentir questo tutti gli studenti furono<br />

molto felici. Quindi disse loro di cercare,<br />

nei pressi del tempio dell'Università<br />

qualsiasi sostanza che ritenevano non<br />

poter essere direttamente o indirettamente<br />

utile per curare l'uomo. Gli studenti<br />

partirono alla ricerca e ritornarono<br />

dopo alcune ore, portando qualcuno<br />

della sabbia, alcuni dei pezzi di legno,<br />

altri delle pietre; ogni studente aveva<br />

qualcosa nelle proprie mani. Soltanto<br />

uno studente ritornò per ultimo a mani<br />

vuote e inutile dirlo, fu l'unico a superare<br />

la prova di esame."<br />

L'insegnamento di questa<br />

storia è che tutto, incluso il<br />

veleno, può essere usato come<br />

"medicamento" se si sa<br />

come usarlo, quando usarlo<br />

e perché usarlo.<br />

Secondo l'Ayurveda l’individuo<br />

è l'espressione unica<br />

della combinazione di tre<br />

energie fondamentali (dosha):<br />

Vata, Pitta e Kapha.<br />

● Vata Dosha indica il principio<br />

del movimento e presiede alle funzioni<br />

del sistema nervoso e di tutto ciò che si<br />

muove.<br />

● Pitta Dosha indica il principio del calore<br />

e della trasformazione e governa i processi<br />

digestivi e metabolici.<br />

● Kapha Dosha indica il principio della coesione<br />

e stabilità, ed è responsabile della<br />

struttura e mantenimento del corpo.<br />

La costituzione individuale (Prakriti) è determinata<br />

dalla composizione e prevalenza<br />

dei dosha, ed individua la nostra salute<br />

ideale ma anche le predisposizioni individuali<br />

verso squilibri e malattie.<br />

Errate abitudini, stile di vita, alimentazione e<br />

stress agiscono sbilanciando l'equilibrio dei<br />

dosha ed alterando il metabolismo e la fisiologia<br />

dei tessuti attraverso la produzione<br />

ed accumulo di tossine (Ama). Queste tossine<br />

bloccano i canali che collegano funzionalmente<br />

tutti i tessuti corporei, ed influenzano<br />

progressivamente l'organismo a tutti i<br />

livelli, energetico, immunitario e metabolico<br />

portando all'espressione della malattia.<br />

Il medico ayurvedico valuta, attraverso metodi<br />

diagnostici particolari in cui l'esame del<br />

polso riveste un ruolo principale, il disequilibrio<br />

fin dagli stadi iniziali, e può pertanto<br />

intervenire preventivamente fornendo indicazioni<br />

specifiche atte a ristabilire l'equilibrio<br />

psicofisico e mantenere lo stato di sa-<br />

15<br />

lute. ✽<br />

“Asceta con devoto, Scuola Moghul del XVI sec.<br />

HOD 32

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