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HH OO DD 33 22 - Hod benessere

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50<br />

HOD 32<br />

di Elena Marinoni<br />

Il frutto del<br />

Baobab<br />

✔<br />

Leggenda<br />

Rispetto agli altri grandi alberi presenti al mondo, il<br />

Baobab è sempre stato avvolto da un alone di mistero<br />

e superstizione. Una leggenda araba dice che<br />

“il diavolo lo sradicò e conficcò i suoi rami nella terra<br />

lasciando le sue radici in aria.” Un’altra leggenda<br />

descrive cosa succede a chi non è mai soddisfatto di<br />

ciò che già possiede; “Il Baobab fu tra i primi alberi<br />

ad apparire sulla Terra. Poi venne la sottile e graziosa<br />

palma. Quando il Baobab la vide protestò,<br />

pretendendo di essere più alto. Quindi apparve il<br />

bel flamboyant con i suoi fiori rossi, e il Baobab ne<br />

fu invidioso. Poi il Baobab vide il meraviglioso albero<br />

di fico e pregò per avere simili frutti, ma gli dei si<br />

arrabbiarono con lui, lo sradicarono e lo ripiantarono<br />

sottosopra per farlo stare tranquillo.”<br />

…e superstizione<br />

In alcuni luoghi, il Baobab è venerato come simbolo<br />

di fecondità, in altri si crede che nei suoi fiori<br />

dimorino gli spiriti e che chiunque ne colga uno sarà<br />

mangiato da un leone. Inoltre si crede che l’acqua<br />

in cui sono stati immersi i semi di Baobab protegga<br />

dai coccodrilli; al contrario, mangiare questi<br />

semi li attira. E ancora: l’uomo che beve un infuso<br />

di corteccia di Baobab diventa più forte, tant’è che<br />

in alcune aree i bimbi vi vengono immersi proprio<br />

per diventare più robusti.<br />

Nuovo ma antichissimo<br />

antiossidante<br />

Per contrastare gli effetti negativi sull’organismo legati allo stress ossidativo,<br />

è sempre più convincente la strategia di integrare alla dieta<br />

con antiossidanti di derivazione naturale privi di effetti collaterali<br />

e tossicità. È il caso della polpa del frutto del Baobab o<br />

Adansonia Digitata, maestosa pianta originaria dell’Africa<br />

Tropicale, presente anche in Madagascar e Australia. Per millenni le<br />

sue incredibili virtù hanno aiutato gli uomini a sopravvivere nelle<br />

impervie e inospitali aree desertiche e roc-<br />

ciose dell’Africa (Senegal, Mali, Mozambico).<br />

Il nome deriva dall’arabo Bu-hibab<br />

(“frutto dai molti semi”) ma per le sue antiche<br />

proprietà terapeutiche viene chiamato<br />

anche “albero farmacista” o “albero magico”.<br />

Alcune popolazioni lo conoscono come<br />

“albero bottiglia” poiché, quando il frutto è<br />

maturo, la pianta lo disidrata recuperando il<br />

succo nel proprio tronco.<br />

Ma com’è fatto il Baobab?<br />

Il suo tronco è unico nel regno vegetale.<br />

Può crescere fino a 25 metri di altezza e vivere<br />

per diverse migliaia di anni. L’albero<br />

adulto porta foglie alla sommità solo nella<br />

stagione delle piogge (da maggio a novembre).<br />

I fiori sono grossi, bianchi, e contano<br />

fino a 1500 stami. Fiori di una notte, si<br />

aprono al crepuscolo e sfioriscono all’alba<br />

(da ottobre a dicembre) sprigionando un<br />

odore poco gradevole. I frutti hanno forma<br />

varabile a seconda della specie: sferica,<br />

ovoidale, allungata. Il rivestimento, ricoperto<br />

di peli, è duro, legnoso, ripieno di una polpa<br />

bianca o rosata, secca e pulverulenta,

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