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Un piccolo esercizio “educativo” che può aiutarvi a riflettere<br />
Evidenziate una o più frasi celebri<br />
(del tipo “Questa casa non è un albergo”, “L’erba voglio cresce solo nel giardino del re” ecc.):<br />
• che ricordate della vostra esperienza di bambino/a,<br />
• che voi stessi/e vi ritrovate a dire senza pensare veramente,<br />
• che avete sentito dire da parenti/insegnanti/figure educative.<br />
Nelle quali si evidenzia la presenza della CONVINZIONE NASCOSTA che educatori e bambini<br />
siano SEPARATI E CONTRAPPOSTI e che gli EDUCATORI DEBBANO SEMPRE IMPORRE CON<br />
FERMEZZA LA LORO AUTORITÀ su di loro.<br />
pensa che questi bambini chiedano più degli<br />
altri, mentre in realtà portano il codice dell’attenzione<br />
sul piano relazionale. Non chiedono<br />
per sé, chiedono che ci sia scambio<br />
relazionale, attenzione reciproca, che ci sia vicinanza,<br />
rispetto profondo per le emozioni e i<br />
sentimenti. Se non è così stanno male, e il loro<br />
star male si traduce in agitazione, fino ad<br />
arrivare all’aggressività quando si sentono<br />
stressati, portati al limite della propria sopportabilità.<br />
Spesso tutto questo succede perché<br />
assorbono come spugne il senso di<br />
inadeguatezza e aggressività inconscia dei loro<br />
genitori. Sono estremamente sensibili e, soprattutto,<br />
portano dentro di sé dei principi di cambiamento,<br />
ci offrono la possibilità di una vita<br />
qualitativamente migliore, di un livello superiore.<br />
Al contrario di quanto si è portati a credere,<br />
sono bambini che hanno maggiori risorse degli<br />
altri, “superdotati” sul piano dell’intelligenza<br />
emozionale. Dovrebbero essere attorniati da<br />
gioia. Il fatto è che al posto di essere recepita, la<br />
loro offerta di vivere in un modo migliore viene<br />
vissuta come una richiesta.<br />
Non c’è pericolo che tutto questo disagio,<br />
che non trova un riscontro sociale collettivo,<br />
possa trasformarsi in autodistruzione?<br />
Il pericolo esiste. Sembra addirittura che nei<br />
loro codici non ci sia più la paura della morte,<br />
o della perdita del controllo. Eppure per l’en-<br />
nesima volta, evidenziando cosa non va, in<br />
qualche modo le nuove generazioni ci portano<br />
un aspetto sano. È come se ci dicessero:<br />
“Con i vostri valori avete creduto di conservare<br />
la vita, in realtà avete conservato la sopravvivenza.<br />
Siete vissuti per mangiare, dormire,<br />
lavorare, garantirvi una casa…, ma che ve ne<br />
fate di tutto questo quando non siete capaci<br />
di amarvi, di ascoltarvi, di supportarvi a vicenda?<br />
La vita è ben altro.” In qualche modo stanno<br />
evidenziando l’insulsaggine di questo<br />
approccio alla vita. Purtroppo le generazioni di<br />
prima ondata hanno spesso anche un aspetto<br />
distruttivo. Ma grazie al fatto che la coscienza<br />
collettiva in parte si è spostata, sembra che<br />
nella generazione successiva (gli odierni ventenni)<br />
ci sia un altro cambiamento. Un modo<br />
di proporsi innovativo che ha alla base la<br />
partecipazione. Così nell’ambito lavorativo<br />
fanno emergere nuove risorse e figure professionali,<br />
e in quello sociale si mettono in<br />
gioco e aiutano chi ha bisogno mostrandosi<br />
per quello che sono, entrando in contatto profondo<br />
a livello emozionale ed affettivo.<br />
Lasciandosi andare, e ponendo grande attenzione<br />
al sentire.<br />
Dunque lei ha fiducia nel futuro?<br />
È una fiducia funzionale, non cieca, ma io<br />
credo che solo con la fiducia possiamo<br />
provarci.<br />
Dr.ssa Chiara Sozzi: Pedagogista, Terapeuta delle relazioni familiari, Formatore Umano, Mind Shifting Trainer. Ha<br />
lavorato presso enti pubblici e in numerosi corsi d’aggiornamento per docenti di diversi livelli scolastici.<br />
Opera nello studio professionale 2013gate con sedute individuali, di coppia e stage formativi nella<br />
ricerca sull’evoluzione dei modelli di famiglia, relazione genitori - figli, relazione di coppia.<br />
Svolge ricerche sull’identità femminile - maschile, materna - paterna e sulle caratteristiche evolutive<br />
dei comportamenti infantili e degli adolescenti.<br />
Tel. 02 38000239 • chiarasozzi@2013gate.it • www.2013gate.it<br />
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