30.05.2013 Views

NsB 48.pdf - Cappella Universitaria di Siena

NsB 48.pdf - Cappella Universitaria di Siena

NsB 48.pdf - Cappella Universitaria di Siena

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

20<br />

CI SALVERA’ LA SOLIDARIETA’ ?!<br />

L’evento chiave che ha segnato gli ultimi tre anni della nostra società italiana è sicuramen-<br />

te quello relativo alla così detta “crisi economica globale”.<br />

Su questo tema sono stati versati fiumi e fiumi <strong>di</strong> inchiostro ed al tempo stesso esperti e<br />

politici <strong>di</strong> ogni schieramento hanno fatto il possibile per cercare <strong>di</strong> risolvere questo angoscioso<br />

problema sociale che <strong>di</strong>rettamente ha colpito le nostre famiglie.<br />

In realtà la soluzione al problema era alla portata <strong>di</strong> mano <strong>di</strong> ognuno <strong>di</strong> noi, bastava solamente<br />

allungare la mano e prendere da qualsiasi biblioteca un testo noto a tutti con il nome <strong>di</strong><br />

“Bibbia” e andare a cercare al suo interno il Vangelo <strong>di</strong> Luca e più precisamente Lc 10,25-37.<br />

Qui troviamo la parabola del “Buon Samaritano” in cui si racconta la storia <strong>di</strong> un uomo che provenendo da<br />

Gerusalemme e recandosi verso Gerico fu aggre<strong>di</strong>to da briganti che lo derubarono <strong>di</strong> tutto ciò che aveva e<br />

lo ferirono gravemente, ma la cosa ancora più grave è che mentre l’uomo giaceva per terra in fin <strong>di</strong> vita passarono<br />

alcune persone che lo ignorarono, fino a quando giunse un samaritano che si pro<strong>di</strong>gò a prestare soccorso<br />

al pover’uomo portandolo a proprie spese in una locanda affinchè questi ricevesse il dovuto ristoro<br />

ed ulteriori cure.<br />

La parabola del “Buon Samaritano”<br />

non deve essere per tutti noi una<br />

semplice storiella da raccontare ai<br />

bambini prima <strong>di</strong> andare a letto; essa<br />

dovrebbe piuttosto rappresentare<br />

per la società un punto <strong>di</strong> riferimento<br />

per superare tutte le <strong>di</strong>fficoltà che<br />

spesso derivano dalle <strong>di</strong>fferenze economiche<br />

tra ceti <strong>di</strong>fferenti.<br />

Dalla parabola emerge chiaramente<br />

l’elemento della solidarietà, ovvero la<br />

presenza della benevolenza, della<br />

comprensione e dell’aiuto reciproco<br />

che dovrebbero manifestarsi nei momenti<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà.<br />

La solidarietà in questo momento<br />

così grigio della nostra società deve<br />

poter essere per tutti noi lo strumento<br />

ideale con cui ri<strong>di</strong>segnare il nostro<br />

rapporto con il prossimo.<br />

Se solo chi ha <strong>di</strong> più iniziasse a donare<br />

qualcosa a chi ha <strong>di</strong> meno sono<br />

convinto che nel giro <strong>di</strong> pochi giorni<br />

la crisi economica verrebbe a risolversi.<br />

Il Premio Nobel per la Pace 1980, l’argentino Adolfo Maria Pérez Esquivel, in un suo romanzo scrisse: “la<br />

grande ricchezza dell'umanità sta nella solidarietà”. Riflettendo su queste parole ci accorgiamo che la vera<br />

ricchezza non consiste nel possedere i molti beni terreni. Al contrario, l’unica e vera ricchezza è quella che<br />

risiede nel cuore <strong>di</strong> ognuno <strong>di</strong> noi.<br />

In fondo, come scrisse Salomone nei suoi Proverbi, “chi dona al povero non sarà mai nel bisogno” (Pv 28,27).<br />

■<br />

La solidarietà in questo momento così grigio della nostra società deve poter essere per tutti noi<br />

lo strumento ideale su cui ri<strong>di</strong>segnare il nostro rapporto con il prossimo.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!