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l'eclettico Thomas Griffiths Wainewright - Urbinoir

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dipinti precedenti, anche questi non ottennero alcun riscontro particolare. Il tragico anno fu<br />

completato dal fallmento del suo tentativo di entrare a far parte, come associato, della Royal<br />

Academy: si presentarono quaranta aspiranti, per tre posti, e TGW non fu tra i prescelti. In seguito a<br />

questa débâcle, la sua attività di pittore si ridusse ulteriormente e TGW cessò di esporre<br />

all’Academy.<br />

Agli inizi del 1826 il denaro del lascito che TGW si era procacciato illegalmente per mezzo delle<br />

sue falsificazioni era probabilmente finito ed egli iniziava ad essere pesantemente indebitato. In<br />

quell’anno infatti concluse un accordo con uno strozzino di nome John Atkinson, in base al quale<br />

TGW si impegnava a versare al suddetto Atkinson e a diversi suoi parenti un totale di 150 sterline<br />

l’anno vita natural durante, in cambio del saldo di un debito di 3.000 sterline che Atkinson aveva<br />

già versato a TGW, più un ulteriore prestito di 1.500 sterline. Atkinson si impegnava inoltre a non<br />

denunciare TGW per debiti. A garanzia di questa transazione era costituito un pegno di “libri,<br />

quadri e stampe non specificati” che avrebbero dovuto essere affidati in custodia a un tale Robert<br />

Atcheson, avvocato e socio di Atkinson. Questo ci dice che TGW aveva speso in cinque anni qualcosa<br />

come 8.000 sterline, che a una stima prudente corrisponderebbero a circa 700.000 sterline<br />

attuali, intorno a un milione di Euro!<br />

La situazione era insostenibile e TGW decise, sebbene a malincuore, che era necessario<br />

abbandonare il suo amato appartamento londinese, tanto più che, dopo anni di apparente sterilità,<br />

Eliza era incinta. L’unica soluzione dignitosa che consentisse loro di salvare capra e cavoli era<br />

quella di andare a vivere a Linden House con suo zio, con il pretesto di assisterlo date le sue<br />

precarie condizioni di salute (il che era vero), risparmiando allo stesso tempo le spese di vitto e<br />

alloggio cui ormai TGW non era più in grado di fare fronte. Il trasloco avvenne nel settembre 1827.<br />

“I fatti, dunque, sembrano sostenere la teoria di un veleno…” [DEVI, 964]<br />

Veniamo ora a quello che molti ritengono l’inizio della carriera di TGW come avvelenatore. Nel<br />

giro di poche settimane dall’arrivo della coppia a Linden House, la salute di George <strong>Griffiths</strong> iniziò<br />

a peggiorare rapidamente. Colto da forti dolori allo stomaco, spirò alla fine del gennaio 1828.<br />

La sua morte fu naturale, o fu invece frutto di un omicidio premeditato? In anni seguenti, quando<br />

la fama delle azioni criminose di TGW crebbe, mescolandosi alla leggenda, ben pochi dubitarono<br />

che suo zio fosse stata la prima delle sue vittime. Di sicuro aveva il movente: la situazione finanziaria<br />

di TGW rimaneva disastrosa, e solo l’eredità dello zio avrebbe potuto rimetterla in sesto: senza<br />

contare il desiderio di impadronirsi della meravigliosa villa che fin dall’infanzia aveva rappresentato<br />

per lui la dimora ideale. Quanto prima George <strong>Griffiths</strong> fosse passato a miglior vita, tanto<br />

meglio sarebbe stato per il giovane nipote. Una delle cameriere, Sarah Handcock, testimoniò che il<br />

suo padrone era morto in preda a un attacco di convulsioni, del tutto compatibili con una diagnosi di<br />

avvelenamento da stricnina. Ma, d’altra parte, questa testimonianza fu resa solo alcuni anni dopo,<br />

quando altre due morti – di cui una certamente tra le convulsioni – erano avvenute in sua presenza;<br />

e non sappiamo se questi ricordi fossero genuini, oppure aggiunti a posteriori sulla base di quello<br />

cui la donna assistette in seguito. La mia opinione è che certamente ci sono elementi per sospettare<br />

fortemente TGW di avere avvelenato suo zio, ma non sufficienti per emettere con certezza assoluta<br />

un verdetto di colpevolezza.<br />

Il testamento fu letto e omologato il 5 febbraio 1828 e un’amara sopresa attendeva TGW. Gli ultimi<br />

anni di gestione della Monthly Review avevano grandemente prosciugato il patrimonio familiare.<br />

Invece della fortuna che si aspettava di ereditare, e che lo avrebbe reso un ricco gentiluomo<br />

libero dall’obbligo di guadagnarsi da vivere, TGW scoprì che il patrimonio di George <strong>Griffiths</strong><br />

ammontava in tutto ad appena 5.000 sterline; mentre la sola manutenzione di Linden House costava<br />

1.000 sterline all’anno. Lungi dall’essere definitivamente sistemata, la sua situazione finanziaria era<br />

addirittura peggiorata.<br />

Uno spirito più fragile, al posto di TGW, sarebbe potuto crollare sotto il peso del disastro; una<br />

persona dal carattere più pratico si sarebbe resa conto che l’unica soluzione per trarsi dai pasticci<br />

era quella di vendere Linden House e con il ricavato saldare i debiti e condurre un tenore di vita più

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