30.05.2013 Views

Schede delle piante aromatiche - GAL Sarcidano Barbagia di Seulo

Schede delle piante aromatiche - GAL Sarcidano Barbagia di Seulo

Schede delle piante aromatiche - GAL Sarcidano Barbagia di Seulo

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

MIRTO<br />

NOME SCIENTIFICO: Myrtus communis L.<br />

FAMIGLIA: Myrtaceae.<br />

NOME IN VERNACOLO: Murta.<br />

DESCRIZIONE: Arbusto cespuglioso <strong>di</strong> m. 1-2, ra<strong>di</strong>ci<br />

legnose poco profonde; fusti cilindrici coperti da<br />

corteccia cenerina e rametti <strong>di</strong>varicati a corteccia<br />

rossastra; foglie opposte ovali, ghiandolose<br />

coriacee persistenti. Fiori regolari <strong>di</strong> 5 petali bianchi<br />

ascellari, odorosi <strong>di</strong> nota canforata, fioritura da<br />

giugno a settembre; il frutto è una bacca carnosa<br />

quasi nera, con 5 o più semi reniformi.<br />

HABITAT: Tipico della macchia me<strong>di</strong>terranea.<br />

ESIGENZE:- CLIMA:Temperato caldo, sensibile alle gelate.<br />

- TERRENO: Pre<strong>di</strong>lige i terreni leggeri sciolti e<br />

drenati, non calcareo.<br />

- ACQUA: Stagionale, in coltivazione va irrigata.<br />

EPOCA DI RACCOLTA: Foglie Giugno-Luglio e tutto l'<br />

anno, frutti (bacche) autunno.<br />

PARTI UTILIZZATE: Foglie, frutti.<br />

UTILIZZO: Le foglie ed i ramoscelli in Sardegna si usano per<br />

aromatizzare il maialetto arrosto e bollito e carni bianche in<br />

genere. Dalle bacche macerate con l' alcool si ottiene un<br />

tipico liquore sardo, ottimo <strong>di</strong>gestivo ed aperitivo. Foglie e<br />

cortecce dei rametti si usano per la concia <strong>di</strong> pelli leggere e<br />

marocchine. Anticamente si usavano le bacche come<br />

con<strong>di</strong>mento al posto del pepe.<br />

Il mirto è specie apicola-mellifera, visitata dalle api.<br />

LAORE SARDEGNA Tecnico: Ivo Porcu<br />

Utilizzo <strong>delle</strong> <strong>piante</strong> <strong>aromatiche</strong><br />

UTILIZZO IN LIQUORERIA: Le bacche o l'essenza (ricavata per<br />

<strong>di</strong>stillazione <strong>delle</strong> foglie), talora le foglie.<br />

Liquore <strong>di</strong> mirto: Per macerazione in alcool o acquavite<br />

<strong>delle</strong> bacche; oppure dalle foglie: mirto bianco; acquavite <strong>di</strong> mirto<br />

(per fermentazione e successiva <strong>di</strong>stillazione <strong>delle</strong> bacche: tener<br />

presente l'alta % <strong>di</strong> zuccheri); correttivo <strong>di</strong> liquori.<br />

Alcool <strong>di</strong> mirto: il mirto è specie alcooligena: dalle bacche cotte si<br />

ricava per torchiatura il succo o la polpa (che viene privata dei<br />

semi) da cui, in seguito a fermentazione, si ottiene l'alcool <strong>di</strong> mirto,<br />

(ottimo, aromatico e <strong>di</strong> gusto gradevole).<br />

NOTA: Pianta sacra ai romani, dalle bacche essiccate<br />

producevano il vino <strong>di</strong> mirto. Nel me<strong>di</strong>oevo i profumieri ottenevano<br />

dai fiori per <strong>di</strong>stillazione la cosiddetta "Acqua degli angeli" dalle<br />

proprietà cosmetiche. I semi e le foglie triturate mischiate nel vino<br />

erano considerate un rime<strong>di</strong>o contro l'avvelenamento dai funghi e<br />

contro la peste.<br />

20

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!