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Manuale-sla - Viva la Vita onlus

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ASSOCIAZIONE “ALDO PERINI” O.N.L.U.S.<br />

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA<br />

SLA:<br />

Mantenimento del<strong>la</strong> Mobilità<br />

“Guida al<strong>la</strong> Terapia Fisica ed Occupazionale”<br />

di<br />

VICKI APPEL – ALS Clinic Coordinator<br />

Questo manuale per i Pazienti Italiani affetti da Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) è stato<br />

ideato e realizzato da Vicki Appel che qui vogliamo ricordare per <strong>la</strong> sua recente scomparsa<br />

(24 ottobre 1997). Vicki Appel è stata il cuore propulsore di un nuovo approccio per <strong>la</strong> terapia<br />

globale del paziente affetto da SLA. Con <strong>la</strong> sua naturale eleganza e gentilezza, ha saputo<br />

realizzare un modello di servizio che viene oggi duplicato nel mondo. Porta il suo nome una<br />

sca<strong>la</strong> di valutazione del<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia adottata in ogni continente. Ha inoltre ispirato e stimo<strong>la</strong>to<br />

<strong>la</strong> ricerca scientifica del marito, Prof. Stanley H. Appel, uno dei maggiori esperti mondiali dei<br />

meccanismi patogenetici del<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia, cercando di mantenere il Paziente al centro di ogni<br />

interesse. La sua scomparsa <strong>la</strong>scia un vuoto profondo tra chi ha avuto il privilegio di<br />

conoscer<strong>la</strong>, e soprattutto tra i Pazienti affetti da SLA che l’hanno amata profondamente.<br />

Dott. Vincenzo Si<strong>la</strong>ni<br />

Direttore Centro SLA – Clinica Neurologica e Centro “Dino Ferrari” – I.R.C.C.S. Ospedale Maggiore - Mi<strong>la</strong>no<br />

Per il contributo apportato nel<strong>la</strong> stesura di questa versione si ringraziano:<br />

Sig.ra Milena Brocchieri, Dott.ssa Vittorina Simonetti, Sig.ra Marzia Zucchi.<br />

La Associazione “Aldo Perini” ringrazia <strong>la</strong> Italtriest SpA, nel<strong>la</strong> persona del Suo Presidente<br />

Sign Carlo Rodriguez, per <strong>la</strong> determinante col<strong>la</strong>borazione che ha portato al<strong>la</strong> realizzazione di questo <strong>Manuale</strong>,<br />

grazie anche al contributo del<strong>la</strong> Tipografia Toscana, Azienda del Gruppo.<br />

A


ASSOCIAZIONE “ALDO PERINI” O.N.L.U.S.<br />

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA<br />

NON ABBANDONARE<br />

Quando le cose vanno male come qualche<br />

volta accade,<br />

Quando <strong>la</strong> strada che stai faticosamente percorrendo<br />

sembra tutta in salita,<br />

Quando i capitali sono pochi<br />

ed i debiti molti,<br />

E tu vuoi sorridere, ma devi<br />

sospirare,<br />

Quando <strong>la</strong> pena ti sta schiacciando un po’<br />

riposa se devi, ma non abbandonare.<br />

La vita e’ bizzarra con i suoi giri ed intrecci<br />

come ciascuno di noi qualche volta impara,<br />

tanti fallimenti si riscoprono non tali<br />

qualora fossero stati meglio combattuti;<br />

Non cedere, anche se il cammino sembra lento,<br />

puoi avere successo con un’altra sfida.<br />

Il successo e’ l’insuccesso rivoltato.<br />

Il colore argenteo delle nuvole del dubbio,<br />

e non si puo’ mai dire quanto tu sia vicino,<br />

puo’ essere vicino quando sembra cosi’ lontano.<br />

E allora attaccati al<strong>la</strong> lotta quando<br />

sei piu’ duramente colpito.<br />

E’ quando le cose sembrano volgere al peggio<br />

che tu non devi cedere.<br />

Anonimo<br />

B


ASSOCIAZIONE “ALDO PERINI” O.N.L.U.S.<br />

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA<br />

CONTENUTI<br />

INTRODUZIONE Pag. 1<br />

SCHEMI DELLO STATO FUNZIONALE Pag. 2<br />

SEZIONE UNO: INDIPENDENTE Pag. 7<br />

SEZIONE DUE: INDIPENDENTE<br />

CON AUSILII ASSISTENZIALI Pag. 14<br />

SEZIONE TRE: MINI ASSISTENZA Pag. 43<br />

SEZIONE QUATTRO: ASSISTENZA MAGGIORE Pag. 78<br />

SEZIONE CINQUE: DIPENDENTE Pag. 113<br />

BARRIERE ARCHITETTONICHE Pag. 138<br />

C


ASSOCIAZIONE “ALDO PERINI” O.N.L.U.S.<br />

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA<br />

INTRODUZIONE<br />

La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) è una ma<strong>la</strong>ttia degenerativa del sistema<br />

nervoso che indebolisce il sistema motorio. Come perdono il supporto dei loro<br />

nervi, i muscoli diventano progressivamente più deboli e scarni.<br />

Come paziente affetto da SLA, puoi inizialmente notare crampi ai muscoli, muscoli<br />

che “saltano”, oppure una sensazione di pesantezza agli arti.<br />

Con il coinvolgimento delle braccia e delle mani, tutti i movimenti che una volta<br />

compivi con facilità, come ad esempio aprire le porte, al<strong>la</strong>cciare i bottoni, o aprire<br />

tappi a vite, possono diventare difficili. Con l’interessamento delle tue gambe, puoi<br />

avvertire fatica nel camminare e sentirti meno stabile nell’equilibrio.<br />

Il progredire del<strong>la</strong> debolezza avrà un rilevante effetto sul<strong>la</strong> tua vita.<br />

La terapia occupazionale e riabilitatoria del<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia possono essere d’aiuto nel<br />

trattare <strong>la</strong> debolezza musco<strong>la</strong>re fornendo programmi di esercizio ed ausilii<br />

assistenziali per ottimizzare le tue funzioni ed il livello di indipendenza.<br />

Il tentativo di fare troppo o troppo poco comprometterà <strong>la</strong> tua forza. Non si<br />

dovrebbero effettuare esercizi impegnativi nel tentativo di costruire muscoli già<br />

indeboliti. Questo tipo di esercizio può esitare in estrema fatica ed incrementare <strong>la</strong><br />

tua incapacità. L’inattività e <strong>la</strong> riduzione di attività possono anch’essi incrementare<br />

<strong>la</strong> tua debolezza.<br />

I programmi di esercizio dovrebbero essere personalizzati e modificati ad intervalli<br />

appropriati. Prima di utilizzare qualsiasi suggerimento, equipaggiamento, o<br />

esercizio riportato in questo manuale dovrai avere istruzioni, dimostrazioni ed<br />

approvazione dal tuo medico, dal fisioterapista, o dal terapista occupazionale.<br />

Non seguire queste direttive potrebbe risultare dannoso.<br />

Lo scopo di questo manuale è di fornire una fonte informativa e/o essere utilizzato<br />

come aiuto per il tuo programma personalizzato.<br />

Questo manuale è diviso in cinque sezioni principali, ognuna delle quali descrive i<br />

criteri guida per lo specifico grado di debolezza musco<strong>la</strong>re. Da osservare che le<br />

condizioni cliniche possono non corrispondere esattamente ad uno specifico<br />

livello, ma può capitare, al contrario, che vi sia sovrapposizione.<br />

Le sezioni includono: Indipendente, Indipendente con ausilii assistenziali, Mini<br />

assistenza, Maggiore assistenza, Dipendenza.<br />

All’interno di ciascuna sezione abbiamo incluso suggerimenti specifici per esercizi<br />

ed ausilii assistenziali. L’obiettivo di questo manuale è di fornire criteri guida per<br />

ottimizzare <strong>la</strong> forza, <strong>la</strong> funzione, il conforto fisico e <strong>la</strong> sicurezza.<br />

1


ASSOCIAZIONE “ALDO PERINI” O.N.L.U.S.<br />

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA<br />

SCHEMA DELLO STATO FUNZIONALE<br />

SEZIONE UNO<br />

INDIPENDENTE<br />

Deficit Musco<strong>la</strong>re Leggero decremento nel<strong>la</strong> capacita’ di<br />

mantenere lo sforzo<br />

Deficit Funzionale Affaticamento nell’effettuare <strong>la</strong>vori<br />

domestici o compiti <strong>la</strong>vorativi<br />

Equipaggiamento Bicicletta - Piscina<br />

Obiettivi Mantenere <strong>la</strong> generale attivita’ fisica<br />

Svolgere attivita’ aereobiche<br />

2


A)<br />

ASSOCIAZIONE “ALDO PERINI” O.N.L.U.S.<br />

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA<br />

SCHEMA DELLO STATO FUNZIONALE<br />

SEZIONE DUE<br />

INDIPENDENTE CON AUSILII ASSISTENZIALI<br />

Deficit Musco<strong>la</strong>re Leggero indebolimento delle mani<br />

Deficit Funzionale Difficoltà nel vestirsi, nell’adempiere all’igiene personale,<br />

nello scrivere<br />

Equipaggiamento Abbottonatore<br />

Tiracerniere<br />

Ausilii per <strong>la</strong> scrittura<br />

Reggimani<br />

Manopo<strong>la</strong> per <strong>la</strong>varsi<br />

Obiettivo Mantenere l’indipendenza nei compiti quotidiani<br />

del<strong>la</strong> vita<br />

B)<br />

Deficit Musco<strong>la</strong>re Leggero indebolimento delle gambe<br />

Deficit Funzionale Difficoltà nel camminare<br />

Equipaggiamento Apparecchio per sostenere le caviglie, Bastone.<br />

Obiettivo Camminare indipendentemente<br />

C)<br />

Deficit Musco<strong>la</strong>re Moderato decremento del<strong>la</strong> resistenza allo sforzo<br />

Deficit Funzionale Inabilità di svolgere attività continuativamente<br />

Obiettivo Semplificare il <strong>la</strong>voro e conservare energie<br />

D)<br />

Deficit Musco<strong>la</strong>re Crampi musco<strong>la</strong>ri<br />

Deficit Funzionale Disagio durante l’esecuzione o dopo attività fisica<br />

Obiettivo Condurre esercizi di stretching<br />

3


A)<br />

ASSOCIAZIONE “ALDO PERINI” O.N.L.U.S.<br />

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA<br />

SCHEMA DELLO STATO FUNZIONALE<br />

SEZIONE TRE<br />

MINI ASSISTENZA<br />

Deficit Musco<strong>la</strong>re Moderata debolezza delle anche e coscie<br />

Deficit Funzionale Difficoltà ad alzarsi da seduto in posizione eretta<br />

Equipaggiamento Asse da toilette rialzata<br />

Obiettivo Mantenere l’indipendenza nel<strong>la</strong> mobilità<br />

B)<br />

Deficit Musco<strong>la</strong>re Moderata debolezza delle gambe<br />

Deficit Funzionale Difficoltà a camminare con sicurezza per lunghe<br />

distanze<br />

Equipaggiamento Girello, girello con appoggio per le braccia, sedia a<br />

rotelle<br />

Obiettivo Camminare in sicurezza<br />

C)<br />

Deficit Musco<strong>la</strong>re Moderata debolezza delle braccia<br />

Deficit Funzionale Difficoltà a svolgere i compiti giornalieri del<strong>la</strong> vita<br />

Equipaggiamento Aiuti per alimentarsi, vestirsi, l’igene personale e<br />

l’attività <strong>la</strong>vorativa<br />

Obiettivo Massima indipendenza: fare esercizi con minima<br />

assistenza<br />

4


A)<br />

ASSOCIAZIONE “ALDO PERINI” O.N.L.U.S.<br />

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA<br />

SCHEMA DELLO STATO FUNZIONALE<br />

SEZIONE QUATTRO<br />

ASSISTENZA MAGGIORE<br />

Deficit Musco<strong>la</strong>re Maggior debolezza delle braccia<br />

Deficit Funzionale Abbisogna dell’aiuto di un accompagnatore per<br />

svolgere le<br />

normali attività quotidiane<br />

Equipaggiamento Modifiche negli abiti, negli utensili per cibo, supporti per<br />

il polso e fasciature<br />

Obiettivo Massimizzare l’abilità funzionale<br />

B)<br />

Deficit Musco<strong>la</strong>re Debolezza maggiore nelle gambe<br />

Deficit Funzionale Difficoltà nel<strong>la</strong> deambu<strong>la</strong>zione con frequenti cadute ed<br />

assistenza necessaria per trasferimenti sicuri<br />

Equipaggiamento Sedia a rotelle motorizzata, bagni e cucine modificati,<br />

asse di trasferimento<br />

Obiettivo Prevenire le cadute.<br />

Consentire agli accompagnatori l’assistenza nei<br />

trasferimenti<br />

Permettere all’accompagnatore di effettuare esercizi di<br />

stretching<br />

Prevenire le contratture<br />

5


A)<br />

ASSOCIAZIONE “ALDO PERINI” O.N.L.U.S.<br />

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA<br />

SCHEMA DELLO STATO FUNZIONALE<br />

SEZIONE CINQUE<br />

DIPENDENTE<br />

Deficit Musco<strong>la</strong>re Debolezza severa dei muscoli includendo il tronco e il<br />

collo<br />

Deficit Funzionale Inabilità a muoversi o a trasferirsi.<br />

Difficoltà nel mantenere <strong>la</strong> posizione seduta.<br />

Difficoltà a tenere <strong>la</strong> testa eretta<br />

Dipendenza nello svolgere compiti quotidiani<br />

Difficoltà a muoversi a letto<br />

Equipaggiamento Sollevatore meccanico o idraulico<br />

Sedia a rotelle con imbottitura, reclinabile o<br />

semireclinabile<br />

Col<strong>la</strong>re per il collo, sostegno lombare<br />

Stecche per le mani, supporto per le braccia<br />

Materasso antidecubito<br />

Obiettivo Consentire a chi assiste di trasferire il paziente con<br />

sicurezza.<br />

Massimizzare il comfort del paziente e prevenire le<br />

deformità<br />

Mantenere <strong>la</strong> postura<br />

Prevenire contratture e dolori.<br />

Stabilire un programma di posizionamento nel letto.<br />

Effettuare esercizi di respirazione e di colpi di tosse<br />

6


DEFINIZIONE<br />

ASSOCIAZIONE “ALDO PERINI” O.N.L.U.S.<br />

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA<br />

SEZIONE UNO<br />

INDIPENDENTE<br />

Ad un livello indipendente dovresti essere in grado di condurre compiti di<br />

autocura, attività domestiche e continuare a <strong>la</strong>vorare. Tuttavia, puoi notare<br />

difficoltà crescenti nello svolgere questi compiti a causa del<strong>la</strong> fatica, del<strong>la</strong><br />

debolezza in un gruppo partico<strong>la</strong>re di muscoli o dei crampi.<br />

EQUIPAGGIAMENTO<br />

Bicicletta, piscina<br />

ESERCIZI<br />

La debolezza musco<strong>la</strong>re, il sintomo principale del<strong>la</strong> Sclerosi Laterale<br />

Amiotrofica, comporta una ridotta capacita’ di mantenere a lungo lo sforzo<br />

musco<strong>la</strong>re.<br />

Condurre esercizi aerobici può incrementare l’efficienza e <strong>la</strong> resistenza<br />

musco<strong>la</strong>re incrementando il battito cardiaco, <strong>la</strong> frequenza respiratoria e in<br />

definitiva lo stato di benessere del sistema cardiovasco<strong>la</strong>re.<br />

Gli esercizi aerobici sono raccomandati fin dalle prime fasi del<strong>la</strong> SLA e<br />

dovrebbero includere il camminare, <strong>la</strong> bicicletta e il nuoto.<br />

L’esercizio e’ maggiormente benefico se inserito in un’attività di tempo libero<br />

che tu gradisci.<br />

Rimanendo attivo, sarai in grado di affrontare meglio i vari problemi del<strong>la</strong> SLA.<br />

PRECAUZIONI<br />

Esercizi eccessivi al punto di affaticare possono contribuire ad aumentare <strong>la</strong><br />

debolezza musco<strong>la</strong>re. Esercizi strenui (“allenamento duro”) non rinforzeranno i<br />

muscoli già colpiti dal<strong>la</strong> SLA.<br />

Gli esercizi dovranno essere eseguiti con moderazione. Se si avverte fatica<br />

durante l’esercizio, l’attività dovrebbe essere interrotta. Segni di fatica includono<br />

respiro affannoso, crampi, incremento delle contrazioni musco<strong>la</strong>ri ed una<br />

sensazione di “pesantezza” nelle braccia e nelle gambe durante lo svolgimento<br />

dell’attivita’.<br />

Dopo una sessione di esercizio, dovresti ritornare allo stato fisico iniziale in<br />

circa 20 minuti. Se ciò non accade ti stai esercitando troppo a lungo o con<br />

troppa fatica.<br />

Per diminuire i rischi di danno durante l’esercizio, si dovrebbe evitare :<br />

di fare esercizi con pesi<br />

il caldo e il freddo estremi<br />

di fare esercizi durante stati di affaticamento od indisposizione<br />

di esercitarsi sino al punto di affaticarsi<br />

fare lunghi esercizi senza periodi di riposo<br />

fare ginnastica rigorosa<br />

7


ASSOCIAZIONE “ALDO PERINI” O.N.L.U.S.<br />

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA<br />

ESERCIZI SPECIFICI<br />

Una forma di esercizio aerobico di partico<strong>la</strong>re beneficio implica una limitata attività<br />

in gruppi multipli musco<strong>la</strong>ri sostenuta tra un periodo di tempo.<br />

Il tempo varierà in base al<strong>la</strong> tua sopportazione fisica ed ai muscoli coinvolti dal<strong>la</strong><br />

ma<strong>la</strong>ttia. Le forme di esercizi aerobici raccomandati includono il nuoto, <strong>la</strong><br />

bicicletta, e il camminare.<br />

Nuoto<br />

Il nuoto, come forma di esercizio a basso sforzo, può essere utile all’inizio del<strong>la</strong><br />

SLA.<br />

Il galleggiamento nell’acqua diminuisce il rischio di danni alle artico<strong>la</strong>zioni, ai<br />

muscoli e ai tendini mentre permette di trarre beneficio dall’esercizio.<br />

L’acqua consente libertà di movimento e riduce l’energia richiesta per effettuare il<br />

movimento.<br />

La temperatura dell’acqua dovrebbe essere tiepida per ridurre il rischio di crampi e<br />

di prematuro affaticamento.<br />

L’esercizio in acqua è benefico sia per chi nuota, ma anche per chi non sa<br />

nuotare. Semplici esercizi in acqua o il fare delle vasche possono essere utilizzati<br />

come forma di condizionamento aerobico. I seguenti movimenti attivi in acqua<br />

possono essere eseguiti separatamente o in aggiunta alle vasche.<br />

Per sicurezza tutti gli esercizi dovrebbero essere effettuati in presenza di un’altra<br />

persona.<br />

Inizialmente, l’obiettivo è di eseguire dieci volte ogni esercizio.<br />

Il numero di volte può cambiare sul<strong>la</strong> base del<strong>la</strong> tua resistenza e condizione fisica.<br />

Questi esercizi dovrebbero essere effettuati con moderazione, senza indurre mai<br />

affaticamento.<br />

…… PONETEVI DI FRONTE AL BORDO DELLA PISCINA. TENETEVI<br />

AL BORDO CON LE MANI CON I GOMITI DIRITTI. ALLUNGATE LE GAMBE<br />

DIETRO A VOI E MUOVETELE SU E GIÙ’ CON LE GINOCCHIA<br />

LEGGERMENTE PIEGATE.<br />

8


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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA<br />

…… PONETEVI DI FRONTE AL BORDO DELLA PISCINA, TENETEVI<br />

AL BORDO CON LE MANI E STATE DIRITTI. MUOVETE UNA GAMBA<br />

LATERALMENTE, QUINDI RIPORTATELA AL CENTRO. RIPETETE<br />

CON L’ALTRA GAMBA.<br />

…… GIRATEVI SU DI FIANCO E TENETEVI AL BORDO DELLA PISCINA<br />

CON UNA MANO. ALTERNATE LE GAMBE NEI MOVIMENTI DELLA MARCIA,<br />

PORTANDO LE GINOCCHIA ALL’ALTEZZA DELLA VITA.<br />

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ASSOCIAZIONE “ALDO PERINI” O.N.L.U.S.<br />

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA<br />

…… STATE CON LA SCHIENA DIRITTA E LE BRACCIA DIRITTE DI FRONTE<br />

A VOI APPENA SOTTO IL LIVELLO DELL’ACQUA. MUOVETE LE BRACCIA<br />

DRITTE LATERALMENTE, QUINDI RITORNATE NELLA POSIZIONE PRIMITIVA<br />

…… STATE CON LA SCHIENA DRITTA E LE BRACCIA ABDOTTE<br />

LATERALMENTE. FATE RUOTARE LE BRACCIA IN SENSO ORARIO<br />

ALLE SPALLE, TENENDO I GOMITI DIRITTI, CAMBIATE IL MOVIMENTO<br />

RUOTANDO IN SENSO ANTIORARIO.<br />

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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA<br />

…… STATE CON LA SCHIENA DIRITTA, LE BRACCIA LUNGO IL TRONCO<br />

CON IL PALMO DELLA MANO RIVOLTO VERSO L’AVANTI.<br />

PIEGATE LE BRACCIA AI GOMITI A TOCCARE LE SPALLE.<br />

RIPORTATE LE BRACCIA LUNGO IL TRONCO.<br />

Bicicletta<br />

SIA LA CYCLETTE CHE LA BICICLETTA OFFRONO BENEFICI,<br />

NONOSTANTE LA CYCLETTE PRESENTI ALCUNI VANTAGGI.<br />

LA CYCLETTE SI EFFETTUA IN UN AMBIENTE DAL CLIMA CONTROLLATO<br />

DOVE LA FATICA PUÒ’ ESSERE MONITORATA ED I MOMENTI DI RIPOSO<br />

POSSONO ESSERE SCELTI CON MAGGIOR FACILITA’.<br />

QUANDO SI USA UNA CYCLETTE CON IL LIVELLO DI FATICA REGOLABILE,<br />

QUESTO DOVREBBE ESSERE IMPOSTATO AL PIU’ BASSO LIVELLO<br />

POSSIBILE. SE SI PREFERISCE ANDARE IN BICICLETTA ALL’ESTERNO, E’<br />

MEGLIO EVITARE COLLINE O SUPERFICI DISSESTATE.<br />

RICORDATE, QUESTO ESERCIZIO DEVE ESSERE EFFETTUATO SOLO CON<br />

MODERAZIONE, SENZA AFFATICAMENTO.<br />

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ASSOCIAZIONE “ALDO PERINI” O.N.L.U.S.<br />

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Camminare<br />

Camminare rappresenta un eccellente esercizio. La velocità’, <strong>la</strong> durata e il tipo di<br />

terreno possono essere variati per adattarsi al<strong>la</strong> vostra abilita’ e forza. Molte<br />

persone ritengono che camminare sia rinfrescante e ri<strong>la</strong>ssante. E’ una forma di<br />

esercizio molto conveniente che può essere effettuata egualmente bene in<br />

città,nei sobborghi e in campagna. Il camminare dovrebbe essere effettuato con<br />

passo fermo e braccia dondo<strong>la</strong>nti per massimizzare i benefici cardiovasco<strong>la</strong>ri.<br />

TECNICHE DI CONSERVAZIONE DELL’ENERGIA<br />

La conservazione dell’energia può essere definita come eliminazione di passaggi<br />

inutili in una attivita’. Incorporando le tecniche di conservazione dell’energia nel<strong>la</strong><br />

vita quotidiana, sarete in grado di vivere più indipendentemente e fare di più per<br />

voi stessi con minor fatica.<br />

PRINCIPI BASE<br />

evitate di affrettarvi<br />

- pre-pianificate il <strong>la</strong>voro con periodi di riposo<br />

- suddividete compiti pesanti e leggeri nell’arco del<strong>la</strong> giornata<br />

- definite le priorità’ ed eliminate compiti non necessari<br />

evitate movimenti inutili<br />

- state seduti anziché in piedi per ogni compito che superi i cinque minuti<br />

- evitate di reggere o sollevare oggetti pesanti. Trascinateli o usate<br />

un carrello<br />

- evitate di stirarvi per raggiungere gli oggetti o di piegarvi adattando <strong>la</strong> vostra<br />

zona di <strong>la</strong>voro entro limiti di facile raggiungimento<br />

12


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SISTEMATE IL VOSTRO SPECIFICO SPAZIO DI LAVORO CON ATTREZZI ED<br />

EQUIPAGGIAMENTO PRONTI ALL’USO:<br />

- vivete semplicemente, evitando il non necessario affol<strong>la</strong>mento di oggetti<br />

- usate attrezzi da <strong>la</strong>voro moderni e sicuri,<br />

per esempio, usate un elettrodomestico<br />

per tagliare o tritare gli alimenti<br />

- usate buone posture del corpo per prevenire <strong>la</strong> fatica<br />

USATE CONDIZIONI DI LAVORO APPROPRIATE<br />

- sistemate l’area di <strong>la</strong>voro al<strong>la</strong> giusta altezza<br />

- usate un’ adeguata venti<strong>la</strong>zione<br />

- usate una buona illuminazione<br />

- <strong>la</strong>vorate in modo ri<strong>la</strong>ssato, per esempio con musica<br />

- indossate abiti confortevoli<br />

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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA<br />

SEZIONE DUE<br />

INDIPENDENTE CON AUSILII ASSISTENZIALI<br />

DEFINIZIONE<br />

La debolezza dei piccoli gruppi musco<strong>la</strong>ri delle mani e dei piedi puo’ rendere più<br />

difficile <strong>la</strong> cura del<strong>la</strong> persona, i <strong>la</strong>vori in casa e le mansioni d’ufficio. Tale<br />

debolezza, unita ad un aumentato affaticamento generale, può rendere necessario<br />

l’utilizzo di ausilii assistenziali per mantenere l’indipendenza.<br />

La debolezza delle mani può generare difficoltà nell’espletamento di talune attività<br />

quotidiane, come abbottonarsi o chiudere <strong>la</strong> chiusura <strong>la</strong>mpo degli abiti e scrivere.<br />

La debolezza dei muscoli che control<strong>la</strong>no il piede può fare inciampare e richiederà<br />

maggiore concentrazione nel camminare su superfici disomogenee per lunghe<br />

distanze.<br />

Un disturbo comune sono i crampi o “dolori” musco<strong>la</strong>ri.<br />

I crampi si presentano con maggiore frequenza di notte o dopo sforzo. Per ridurre<br />

<strong>la</strong> frequenza e l’intensità dei crampi, gli esercizi di stretching possono essere<br />

d’aiuto.<br />

I seguenti suggerimenti sugli strumenti, l’esercizio e le tecniche di risparmio dell’<br />

energia rappresentano uno sforzo per aiutarti a mantenere <strong>la</strong> tua indipendenza.<br />

E’ importante che sia tu, che <strong>la</strong> tua famiglia diveniate consapevoli nel<strong>la</strong> scelta degli<br />

ausilii e degli obiettivi principali del<strong>la</strong> terapia.<br />

14


ASSOCIAZIONE “ALDO PERINI” O.N.L.U.S.<br />

ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA<br />

EQUIPAGGIAMENTO<br />

AUSILII ASSISTENZIALI<br />

Questi ausilli sono concepiti per aiutare a conservare <strong>la</strong> capacità di svolgere azioni<br />

quotidiane modificando oggetti comunemente utilizzati, incrementando le capacita’<br />

di mantenere <strong>la</strong> posizione, o utilizzando strumenti specifici.<br />

Gli ausilii assistenziali fanno uso dei muscoli più forti per aumentare l’efficienza e<br />

<strong>la</strong> prestazione delle azioni quotidiane. Per esempio, il gancio per i bottoni, illustrato<br />

di seguito, ti permette di abbottonare gli indumenti con un solo movimento,<br />

indipendentemente dal<strong>la</strong> destrezza e dal<strong>la</strong> forza delle dita. Sono disponibili<br />

numerosi ausilii assistenziali e non tutti sono indicati per te.<br />

Qui di seguito proponiamo alcuni esempi degli ausilii più comunemente utilizzati:<br />

Abbottonatore:<br />

Per abbottonarsi gli indumenti è necessaria destrezza nelle dita. Se ciò costituisce<br />

un problema puoi decidere di sostituire i bottoni con il velcro, di utilizzare bottoni<br />

molto grandi con asole <strong>la</strong>rghe o di indossare indumenti che non devono essere<br />

al<strong>la</strong>cciati. Un’alternativa a questi sistemi è l’utilizzo di un abbottonatore<br />

….afferrare l’ampio manico dell’abbottonatore ed inserire l’occhiello nell’aso<strong>la</strong>.<br />

Infi<strong>la</strong>re successivamente il bottone nell’occhiello dell’abbottonatore e, quindi,<br />

tirarlo fino a fare uscire il bottone stesso dall’aso<strong>la</strong>.<br />

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Velcro:<br />

Si utilizza per modificare abiti allo scopo di sostituire bottoni o al<strong>la</strong>cciature difficili<br />

da manipo<strong>la</strong>re.<br />

Tira-Lampo:<br />

Per chiudere una chiusura a <strong>la</strong>mpo è necessaria una forza adeguata nelle mani e<br />

nelle braccia. L’aumentata debolezza può rendere necessario l’utilizzo di <strong>la</strong>mpo<br />

con ganci grandi, indumenti che non devono essere al<strong>la</strong>cciati o di un tira-<strong>la</strong>mpo.<br />

….il gancio collegato ad un ampio manico,<br />

viene posizionato nell’occhiello<br />

del<strong>la</strong> <strong>la</strong>mpo per far<strong>la</strong> scorrere tirando verso<br />

il basso o verso l’alto.<br />

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ASSOCIAZIONE “ALDO PERINI” O.N.L.U.S.<br />

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Ausilii per <strong>la</strong> scrittura:<br />

Quando diminuisce <strong>la</strong> forza del<strong>la</strong> presa e <strong>la</strong> destrezza, scrivere può diventare<br />

difficile. Al<strong>la</strong>rgare <strong>la</strong> penna/matita con una impugnatura triango<strong>la</strong>re o con un<br />

cilindro di gomma, permette di posizionare correttamente le dita, di ridurre <strong>la</strong> forza<br />

richiesta, di scrivere con maggiore facilità e di mantenere una grafia leggibile.<br />

I cilindri di gomma disponibili in diversi diametri sono utili anche per afferrare con<br />

più facilità oggetti come rasoi e spazzolini da denti.<br />

Reggi chiavi:<br />

Per girare una chiave nel<strong>la</strong> serratura è necessaria una considerevole presa e<br />

forza del<strong>la</strong> mano. Qualora <strong>la</strong> debolezza rendesse tale operazione difficile, si<br />

consiglia di utilizzare un reggi chiavi. Un reggi chiavi è costituito da barre di<br />

p<strong>la</strong>stica rigide e viti per tenere salde le chiavi e funge da leva per girare le chiavi<br />

nel<strong>la</strong> serratura<br />

Manopo<strong>la</strong> da bagno:<br />

Quando risulta difficile tenere in mano il sapone o il panno per <strong>la</strong>vare i piatti, una<br />

manopo<strong>la</strong> da bagno può risolvere il problema. La mano e il sapone vengono<br />

inseriti nel<strong>la</strong> tasca del<strong>la</strong> spugna e chiusi con il velcro.<br />

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Apri-porta per <strong>la</strong> macchina:<br />

Forti maniglie di p<strong>la</strong>stica per aprire <strong>la</strong> maniglia delle macchine con bottone con<br />

gancio. Usa <strong>la</strong> presa e <strong>la</strong> leva invece del<strong>la</strong> destrezza delle dita<br />

Ausilii per <strong>la</strong> mobilità:<br />

Con il progredire dell’ipostenia delle gambe, sono raccomandabili ausilii e supporti<br />

per <strong>la</strong> deambu<strong>la</strong>zione. Lo specifico ausiliio o protesi dipende dall’entità<br />

dell’ipostemia e dal<strong>la</strong> tua volonta’ di utilizzare tale ausiliio. L’utilizzo di un ausiliio di<br />

mobilita’ non vuol dire che avete gettato <strong>la</strong> spugna. Al contrario, vuol dire che<br />

volete rimanere indipendenti il piu’ a lungo possibile.<br />

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Apparecchio per sostenere le caviglie e il piede:<br />

L’ipostenia dei muscoli che control<strong>la</strong>no il piede porta al “piede cadente”. Potrete<br />

inciampare di piu’, avere difficolta’ nel salire o scendere le scale o essere a rischio<br />

per slogature delle caviglie. Un apparecchio per sostenere le caviglie e il piede e’<br />

un supporto leggero in p<strong>la</strong>stica che stabilizza <strong>la</strong> caviglia ne migliora l’aspetto<br />

estetico e <strong>la</strong> sicurezza del<strong>la</strong> deambu<strong>la</strong>zione (tutore). E’ anche esteticamente<br />

vantaggioso perche’ viene inserito nel<strong>la</strong> scarpa e’ puo’ essere facilmente nascosto<br />

potendo indossare le calze sopra l’apparecchio. A volte, po<strong>la</strong>cchette, stivali o<br />

scarpe da ginnastica possono offrire un supporto adeguato per ritardare l’uso del<br />

tutore.<br />

Bastone:<br />

Il bastone viene usato per migliorare <strong>la</strong> sicurezza e <strong>la</strong> stabilita’ del cammino,<br />

offrendo un ulteriore punto di appoggio. L’ uso del bastone richiede una moderata<br />

forza nelle mani e nelle braccia. Puo’ essere maggiormente utile quando una<br />

gamba e’ significativamente piu’ debole dell’altra. Il bastone viene tenuto dal <strong>la</strong>to<br />

“sano” e ha l’effetto di spostare parte del peso del corpo del <strong>la</strong>to debole,<br />

garantendo una piu’ ampia base d’appoggio. Per esempio, se <strong>la</strong>mentate<br />

debolezza del<strong>la</strong> gamba sinistra, il bastone deve essere afferrato nel<strong>la</strong> mano<br />

destra. Con un minimo di esercizio, il modo di camminare con l’ausiliio del bastone<br />

puo’ risultare liscio e naturale. L’istruzione da parte di un fisioterapista assicurera’<br />

l’uso piu’ corretto. Camminando con un bastone dovrebbero essere usate le<br />

seguenti sequenze:<br />

- Muovere il bastone avanti o di <strong>la</strong>to<br />

- Muovere <strong>la</strong> gamba debole all’altezza del bastone<br />

- Fare un passo di eguale misura con <strong>la</strong> gamba sana.<br />

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Bastone con maniglia orizzontale:<br />

In presenza di debolezza nelle mani, si raccomanda un bastone con maniglia<br />

orizzontale pittosto che con presa verticale.<br />

La maniglia orizzontale permette una presa sicura e una piu’ ampia superficie di<br />

appoggio per <strong>la</strong> mano.<br />

Bastone a quattro piedi:<br />

Il bastone a quattro piedi, cosi’ detto perche’ ha quattro punti di appoggio, assicura<br />

una migliore stabilita’ rispetto al bastone tradizionale. Questo bastone e’<br />

disponibile in due modelli, a base <strong>la</strong>rga e a base picco<strong>la</strong>. E’ possibile <strong>la</strong>sciare il<br />

bastone senza preoccuparsi di farlo cadere o scivo<strong>la</strong>re.<br />

Misura del bastone:<br />

Con il bastone al<strong>la</strong> punta del piede esso deve raggiungere il polso. Cio’ garantisce<br />

un angolo del gomito di 20-30 gradi quando il bastone e’ afferrato<br />

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ESERCIZI<br />

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A questo punto potete sperimentare un piu’ elevato grado di fatica e non essere in<br />

grado di continuare con gli abituali esercizi senza sentirvi esauriti. Se questo<br />

accade, dovrete cambiare il vostro programma di esercizi. Le attività aerobiche<br />

come andare in bicicletta, camminare e nuotare dovrebbero essere ancora incluse<br />

come parte del vostro programma terapeutico, ma dovranno essere modificate.<br />

Se non fate gli esercizi siete più predisposti a sviluppare irrigidimento dei muscoli<br />

delle giunture ed immobilità di quest’ultime. Il miglioramento del<strong>la</strong> forza nei<br />

muscoli non ancora affetti andrà perso se il movimento diventa fortemente limitato<br />

e doloroso. Una attività fisica ridotta, specialmente se prolungata, riduce <strong>la</strong><br />

funzionalità non soltanto nei muscoli, ma anche nel sistema cardiovasco<strong>la</strong>re,<br />

scheletrico ed in altri sistemi. Un programma di esercizi giornalieri mantiene<br />

muscoli e giunture al loro livello di funzionamento ottimale e al tempo stesso fa<br />

diminuire <strong>la</strong> frequenza e l’intensità dei crampi musco<strong>la</strong>ri.<br />

PRECAUZIONI<br />

Continuate a seguire le precauzioni generali elencate nel<strong>la</strong> precedente sezione.<br />

Inoltre:<br />

effettuate gli esercizi lentamente e dolcemente<br />

fate gli esercizi di stiramento per cinque secondi. Non saltate<br />

riposate brevemente prima degli esercizi, se si manifestano dolori o crampi<br />

effettuate ciascun esercizio 10 volte<br />

riposate in qualsiasi momento lo riteniate necessario per prevenire <strong>la</strong> fatica<br />

seguite i consigli di un fisioterapista su come eseguire propriamente gli esercizi<br />

aspettate almeno un’ora dopo i pasti prima di fare gli esercizi<br />

ESERCIZI SPECIFICI<br />

I seguenti esercizi hanno lo scopo di stirare i muscoli o di muovere le giunture nel<br />

loro completo raggio di azione. Questi esercizi danno maggiori benefici se<br />

effettuati due volte al giorno. L’intero programma di esercizi dovrebbe occupare<br />

solo venti minuti. Ogni stiramento dovrebbe essere mantenuto per cinque secondi<br />

e l’esercizio ripetuto 10 volte.<br />

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Controllo del<strong>la</strong> posizione<br />

…… STATE APPOGGIATI CON LA SCHIENA AD UNA PARETE. SPINGETE<br />

NATICHE, SPALLE E TESTA CONTRO LA PARETE. MUOVETE<br />

I PIEDI IN AVANTI,PIEGATE LE GINOCCHIA COSI’ DA FAR SCIVOLARE<br />

LA SCHIENA DI POCHI CENTIMETRI LUNGO LA PARETE. TENDETE<br />

I MUSCOLI ADDOMINALI COSI’DA FAR ADERIRE IL FONDO SCHIENA<br />

CONTRO LA PARETE. RILASSATEVI. RIPETETE<br />

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Schiena<br />

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Stiramento in posizione eretta<br />

.........STATE DIRITTI CON LE MANI APPOGGIATE SUL<br />

FONDO SCHIENA. PIEGATEVI INDIETRO CON LE GINOCCHIA DIRITTE.<br />

STATE IN QUESTA POSIZIONE PER CINQUE SECONDI,<br />

RITORNATE ALLA POSIZIONE INIZIALE.<br />

Sollevamento<br />

.........PONETEVI PRONI, CON LE PALME DELLE MANI A LIVELLO<br />

DELLE SPALLE. SPINGETE LA META’ SUPERIORE DEL VOSTRO CORPO<br />

IN ALTO, USANDO LE BRACCIA. RESTATE IN QUESTA POSIZIONE<br />

PER CINQUE SECONDI. RITORNATE ALLA POSIZIONE INIZIALE.<br />

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Pressione pelvica<br />

..........METTETEVI SUPINI CON LE GINOCCHIA PIEGATE.<br />

TENDETE I MUSCOLI ADDOMINALI E LE NATICHE ED APPIATTITE<br />

IL FONDO SCHIENA CONTRO IL PAVIMENTO. TENETE QUESTA POSIZIONE<br />

CONTANDO FINO A CINQUE . RILASSATEVI<br />

Singolo ginocchio al petto<br />

.............METTETEVI SUPINI CON LE GINOCCHIA PIEGATE.<br />

TENENDO LA POSIZIONE DI PRESSIONE PELVICA, AFFERRATE<br />

IL GINOCCHIO SINISTRO CON LE MANI E PORTATELO VERSO LA SPALLA<br />

SINISTRA FINCHE’ NON SENTITE UN BUON ALLUNGAMENTO.<br />

LENTAMENTE RIPORTATE LA GAMBA AL PAVIMENTO E RIPETETE<br />

LA STESSA PROCEDURA CON LA GAMBA DESTRA.<br />

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Due ginocchia al petto<br />

.............METTETEVI SUPINI CON LE GINOCCHIA PIEGATE FACENDO<br />

PRESSIONE AL SUOLO COL BACINO. ABBRACCIATE LE GINOCCHIA<br />

CON LE MANI E PORTATE ENTRAMBE LE GINOCCHIA VERSO<br />

LE SPALLE FINCHE’ NON SENTITE UN BUON STIRAMENTO DEI MUSCOLI.<br />

Sollevamento parziale<br />

.............METTETEVI SUPINI CON LE GINOCCHIA PIEGATE E LE BRACCIA<br />

INCROCIATE SUL PETTO. FATE PRESSIONE AL SUOLO COL BACINO<br />

RUOTATE IL MENTO VERSO IL PETTO ED ALZATE LA TESTA<br />

E LE SPALLE DAL PAVIMENTO. RILASSATEVI<br />

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Esercizi per collo e tronco<br />

IL MANTENERE UNA POSTURA ERETTA MENTRE SEDETE E’ IMPORTANTE<br />

PER OGNI FUNZIONE. DEBOLEZZA DEL COLLO E DEL TRONCO<br />

INFLUISCONO NEGATIVAMENTE SULLA POSTURA FACENDO DIMINUIRE LA<br />

CAPACITA’ DI EQUILIBRIO E RISULTANDO IN UNA SQUILIBRATA TENSIONE<br />

MUSCOLARE.<br />

UNA POSTURA INADEGUATA MANTENUTA PER LUNGO TEMPO CONDUCE<br />

A RIGIDITA’ E DOLORE. GLI ESERCIZI DI STIRAMENTO DEL TRONCO E DEL<br />

COLLO MIGLIORANO LA MOBILITA’ DELLA COLONNA VERTEBRALE,<br />

CONSENTENDO DI MANTENERE LA POSTURA PIU’ FACILMENTE.<br />

PRECAUZIONE: QUESTI ESERCIZI NON DOVREBBERO ESSERE ESEGUITI<br />

SE LA DEBOLEZZA DEL COLLO E’ GRAVE, CIOE’ SE AVETE DIFFICOLTA’ A<br />

MANTENERE ERETTO IL CAPO.<br />

(SDRAIATI) STATE SUPINI CON LE GINOCCHIA PIEGATE E STENDETE<br />

LE ANCHE E IL DORSO ALZANDO LE NATICHE PREMENDO IN BASSO<br />

NEL LETTO CON I PIEDI (SE NECESSARIO, CHIEDETE A QUALCUNO<br />

DI TENERE FERMI I VOSTRI PIEDI)<br />

..........(SEDUTI) CON LE BRACCIA ALLUNGATE VERSO IL BASSO.<br />

PIEGATEVI A DESTRA<br />

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..........(SEDUTI) CON LE BRACCIA ALLUNGATE VERSO IL BASSO.<br />

PIEGATEVI A SINISTRA<br />

..........(SEDUTI) TENETE LE MANI UNITE. GIRATE LA TESTA, LE SPALLE<br />

E LE BRACCIA VERSO DESTRA<br />

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..........(SEDUTI) TENETE LE MANI UNITE. GIRATE LA TESTA, LE SPALLE<br />

E LE BRACCIA VERSO SINISTRA<br />

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...........PORTARE IL MENTO IN BASSO VERSO IL TORACE. STATE<br />

IN QUESTA POSIZIONE PER CINQUE SECONDI. GUARDATE AVANTI<br />

E RILASSATEVI<br />

..........TENETE IL MENTO DRITTO E LO SGUARDO IN AVANTI.<br />

PIEGATE LA TESTA DA UN LATO SPINGENDO L’ORECCHIO DESTRO<br />

IN BASSO VERSO LA SPALLA DESTRA. RITORNATE ALLA POSIZIONE<br />

INIZIALE. RIPETETE DAL LATO OPPOSTO.<br />

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...........COMINCIATE CON IL CORPO ERETTO E LE SPALLE RILASSATE.<br />

TENETE IL MENTO DRITTO E GIRATE LA TESTA IL PIU’ POSSIBILE VERSO<br />

DESTRA, COME SE GUARDASTE SOPRA LE VOSTRE SPALLE.<br />

RUOTATE DALLA PARTE OPPOSTA. RITORNATE<br />

ALLA POSIZIONE INIZIALE E RILASSATEVI<br />

...........CON LA TESTA ERETTA, SPINGETE IL MENTO IL PIU’ INDIETRO<br />

POSSIBILE, FACENDO UN DOPPIOMENTO. DOVRESTE SENTIRE LA PARTE<br />

POSTERIORE DEL VOSTRO COLLO STIRARSI VERSO L’ALTO.<br />

STATE FERMI PER CINQUE SECONDI E RILASSATEVI.<br />

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Esercizi per le braccia<br />

Gomiti:<br />

II muscoli che muovono i gomiti sono principalmente posizionati nei due terzi<br />

inferiori delle braccia.<br />

...........COMINCIATE CON LE MANI SULLE GINOCCHIA, PIEGATE AI GOMITI<br />

PER TOCCARE LE SPALLE. RIPORTATE LE MANI ALLE GINOCCHIA.<br />

...........SEDETE CON I GOMITI E GLI AVAMBRACCI APPOGGIATI<br />

SU UN TAVOLO. GIRATE LE PALME VERSO L’ALTO E VERSO IL BASSO.<br />

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Polso e mano:<br />

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I muscoli che control<strong>la</strong>no il polso sono localizzati nell’avambraccio, mentre i<br />

muscoli che control<strong>la</strong>no <strong>la</strong> mano sono situati sia nell’avambraccio che nel<strong>la</strong> mano.<br />

...........MUOVETE LE MANI IN ALTO E IN BASSO COME SE ONDEGGIASSERO<br />

...........RICHIUDETE A PUGNO ED ALLUNGATE LE DITA<br />

...........TOCCATE CON IL POLLICE LA PUNTA DI CIASCUN DITO.<br />

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...........PORTATE IL POLLICE ATTRAVERSO IL PALMO DELLA MANO<br />

ALLA BASE DEL MIGNOLO E ESTENDETELO.<br />

...........RUOTATE IL VOSTRO POLLICE<br />

...........CON LE PALME DELLE MANI APPOGGIATE SULLE GINOCCHIA,<br />

ALLARGATE LE DITA E QUINDI RICHIUDETELE.<br />

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Spalle<br />

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Le “spalle” sono costituite da molti muscoli che si estendono dal collo, parte alta<br />

del<strong>la</strong> schiena e torace fino alle braccia.<br />

Lo stiramento del muscolo può essere raggiunto con i seguenti semplici esercizi:<br />

...........INIZIANDO CON LE MANI SULLE GINOCCHIA E LE PALME RIVOLTE<br />

VERSO IL BASSO, ALZATE ENTRAMBE LE BRACCIA OLTRE LA TESTA<br />

IL PIU’ ALTO POSSIBILE<br />

...........INIZIANDO CON LE BRACCIA ABBANDONATE LUNGO IL CORPO,<br />

ALZATE LE BRACCIA LENTAMENTE CON LE PALME RIVOLTE<br />

VERSO IL BASSO. PORTATE ENTRAMBE LE BRACCIA OLTRE LA TESTA<br />

IL PIU’ IN ALTO POSSIBILE.<br />

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......... INIZIANDO CON LE BRACCIA DAVANTI AL VOSTRO CORPO,<br />

ALL’ALTEZZA DELLE SPALLE E CON LE PALME RIVOLTE VERSO IL BASSO,<br />

MUOVETE LE BRACCIA IN FUORI E LATERALMENTE. RESTATE<br />

NELLA POSIZIONE PER CINQUE SECONDI. RITORNATE CON LE BRACCIA<br />

DI FRONTE<br />

...........SUPINI, BRACCIA IN FUORI ALL’ALTEZZA DELLE SPALLE, GOMITI<br />

PIEGATI A NOVANTA GRADI, PUGNI PUNTATI VERSO IL SOFFITTO.<br />

PORTATE LA MANO IN AVANTI VERSO IL LETTO, PALMO RIVOLTO<br />

VERSO IL BASSO. RITORNATE ALLA POSIZIONE INIZIALE,<br />

QUINDI PORTATE LA MANO INDIETRO VERSO IL CAPO CON IL PALMO<br />

RIVOLTO VERSO L’ALTO.<br />

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Esercizi per <strong>la</strong> gamba<br />

Quadricipite:<br />

Sono i muscoli del<strong>la</strong> coscia responsabili del raddrizzamento delle ginocchia e del<strong>la</strong><br />

flessione dell’anca.<br />

...........STATE APPOGGIATI SULLO STOMACO E PIEGATE IL GINOCCHIO.<br />

PRENDETE LA CAVIGLIA CON UNA MANO E PORTATE IL TALLONE<br />

ALLE NATICHE. TRATTENETE PER CINQUE SECONDI.<br />

RILASSATEVI. RIPETETE.<br />

Bicipite del<strong>la</strong> coscia<br />

Il bicipite e’ un grande muscolo del<strong>la</strong> loggia posteriore che si estende dal<strong>la</strong> natica<br />

appena sotto il ginocchio. Questo muscolo è responsabile del piegamento del<br />

ginocchio e dell’estensione dell’anca.<br />

...........SEDETE SUL PAVIMENTO CON LA SCHIENA E LE GAMBE DRITTE,<br />

SPINGETE LE DITA DEI PIEDI VERSO L’ALTO. PIEGATEVI<br />

VERSO LE VOSTRE DITA E PRENDETE LA TIBIA CON LE MANI.<br />

TENETEVI PER CINQUE SECONDI. RILASSATEVI. RIPETETE.<br />

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Gruppo rotatorio esterno:<br />

Sono piccoli muscoli nelle natiche responsabili del<strong>la</strong> rotazione dell’anca<br />

...........SEDETE SUL PAVIMENTO CON LA SCHIENA ERETTA E LE GAMBE<br />

TESE, PIEGATE IL GINOCCHIO DELLA GAMBA DESTRA<br />

E PONETE IL PIEDE DESTRO ALL’ESTERNO DELLA COSCIA SINISTRA.<br />

PONETE LA MANO SINISTRA SUL GINOCCHIO DESTRO<br />

E SPINGETE VERSO LA SPALLA SINISTRA. TENETE LA POSIZIONE<br />

PER CINQUE SECONDI. INVERTITE IL LATO. RIPETETE.<br />

Adduttori:<br />

Sono i muscoli del<strong>la</strong> regione interna del<strong>la</strong> coscia che aiutano a camminare e<br />

spingere le gambe verso l’alto.<br />

...........SEDETE IN UNO “STILE INDIANO” MODIFICATO CON LE SUOLE<br />

DELLE SCARPE COMBACIANTI E TIRATE VERSO IL VOSTRO CORPO.<br />

SPINGETE LE GINOCCHIA IN BASSO VERSO IL PAVIMENTO.<br />

TENETE LA POSIZIONE PER CINQUE SECONDI. RIPOSATE. RIPETETE.<br />

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Calcagno:<br />

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Anche conosciuto come tendine di Achille, è <strong>la</strong> parte affuso<strong>la</strong>ta finale del polpaccio<br />

che si estende dal retro del ginocchio fino al calcagno. Questo muscolo e’<br />

responsabile di puntare il piede verso il basso.<br />

...........SEDETE SU UNA SUPERFICIE PIANA CON LE GAMBE DIRITTE.<br />

PONETE UNA CINTURA O UN ASCIUGAMANO INTORNO<br />

ALLE DITA DEL PIEDE E TIRATE VERSO DI VOI FINCHE’ NON SENTITE UNO<br />

STIRAMENTO, STATE NELLA POSIZIONE PER CINQUE SECONDI,<br />

RILASSATEVI. RIPETETE.<br />

...........STATE A DISTANZA DI BRACCIA DA UNA PARETE CON I PALMI<br />

APPOGGIATI AL MURO. PIEGATE LENTAMENTE I GOMITI E INCLINATEVI<br />

VERSO LA PARETE. SPINGETE INDIETRO CON ANCHE E GINOCCHIA<br />

DIRITTE, SPINGETE I CALCAGNI PIATTI SUL PAVIMENTO.<br />

TENETE LA POSIZIONE PER CINQUE SECONDI. RILASSATEVI. RIPETETE.<br />

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ACCORGIMENTI PER MANTENERE L’ ENERGIA<br />

Le faccende domestiche occupano una grande parte del<strong>la</strong> vita quotidiana. Come<br />

<strong>la</strong> fatica diventa più problematica, sono necessarie alcune modifiche dei compiti<br />

domestici. Semplificando questi compiti voi conservate l’energia per attività’ più<br />

divertenti. Rivedete i principi base a pagina 13.<br />

Cucinare<br />

Preparazione:<br />

Pianificare i menù in anticipo<br />

Usate menù che richiedono poco tempo e pochi sforzi di preparazione (cibi<br />

surge<strong>la</strong>ti, cibi preparati, etc..)<br />

Raccogliete il necessario su un carrello e trasportatelo nell’area di <strong>la</strong>voro<br />

Sedete ad un tavolo del<strong>la</strong> giusta altezza per mischiare gli ingredienti, tagliare le<br />

verdure etc..<br />

Fate scivo<strong>la</strong>re o utilizzate un carrello per trasportare il necessario o in cucina<br />

in dispensa (es.: trasportate le pentole, non alzatele.)<br />

Apparecchiare <strong>la</strong> tavo<strong>la</strong> e servire:<br />

Raccogliete tutti i piatti e le posate necessarie per il pasto e portatele con un<br />

vassoio o carrello<br />

Semplificate il modo in cui vengono serviti i pasti<br />

- considerate di mangiare in cucina o in tinello<br />

- evitate di usare piatti di portata, servite direttamente dal tegame al<br />

piatto mentre sedete al tavolo<br />

- portate in tavo<strong>la</strong> i cibi preparati utilizzando un carrello<br />

Lavoro di riordino dopo il pasto<br />

Dopo il pasto riposate un momento prima di rigovernare<br />

Fate in modo che ogni componente del<strong>la</strong> famiglia si prenda cura delle proprie<br />

stoviglie, le sciacqui e le ordini nel <strong>la</strong>vandino<br />

Riunite tutto il rimanente su un carrello e muovetelo verso il <strong>la</strong>vandino<br />

Usate un collettore vicino al <strong>la</strong>vandino per i rifiuti. Svuotate il contenitore dei<br />

rifiuti frequentemente o <strong>la</strong>sciate che i membri del<strong>la</strong> famiglia lo facciano per Voi<br />

Lavaggio a mano<br />

Sedete su di un alto sgabello vicino al <strong>la</strong>vandino quando <strong>la</strong>vate i piatti<br />

Lasciate asciugare all’aria i piatti<br />

Quando riponete le stoviglie, toglietele dallo sco<strong>la</strong>piatti e ponetele su di un<br />

carrello. Con un unico giro intorno al<strong>la</strong> cucina, riponete tutte le stoviglie<br />

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Lavare i piatti usando <strong>la</strong> <strong>la</strong>vastoviglie:<br />

Risciacquate i piatti al <strong>la</strong>vandino vicino al<strong>la</strong> <strong>la</strong>vastoviglie e separateli in sezioni<br />

(es.: piatti, posate, bicchieri tazze ecc.)<br />

Scaricate i piatti su di un carrello, utilizzando un viaggio intorno al<strong>la</strong> cucina per<br />

riporre tutte le stoviglie<br />

SUGGERIMENTI UTILI<br />

Usate un tagliere che si adatti sopra il <strong>la</strong>vandino<br />

Usate un tubo per aggiungere acqua a pentole e padelle<br />

Evitate piatti di portata che richiedono movimenti costanti ed attenzione<br />

Aprite le porte degli armadietti bassi per avvicinarvi maggiormente al <strong>la</strong>vandino<br />

mentre siete seduti sullo sgabello<br />

Per i piatti di uso quotidiano, usate quelli di porcel<strong>la</strong>na leggera invece del<strong>la</strong><br />

ceramica<br />

Considerate le varietà possibili dei diversi strumenti quando acquistate nuovi<br />

elettrodomestici<br />

Prendete in considerazione pentole leggere e con doppie maniglie<br />

Per eliminare <strong>la</strong> pulitura delle pentole, utilizzate pentole in teflon<br />

Raccolta del<strong>la</strong> biancheria ed ordine del bucato:<br />

Raccolta del<strong>la</strong> biancheria<br />

Quando è possibile chiedete ad un membro del<strong>la</strong> famiglia di portare <strong>la</strong><br />

biancheria nel locale dove e’ <strong>la</strong> <strong>la</strong>vatrice<br />

Nelle case con un solo piano, raccogliete <strong>la</strong> biancheria sporca in un carrello<br />

Procuratevi uno scivolo per <strong>la</strong> <strong>la</strong>vanderia per case con piu’ di un piano<br />

Ordine del bucato<br />

Fate in modo che ciascun membro del<strong>la</strong> famiglia ordini il bucato vicino al<strong>la</strong><br />

<strong>la</strong>vatrice<br />

Procuratevi dei contenitori vicino al<strong>la</strong> <strong>la</strong>vatrice su un tavolo di <strong>la</strong>voro o una<br />

menso<strong>la</strong> (non ordinate mai il bucato o ponete i contenitori sul pavimento).<br />

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Marketing<br />

La spesa:<br />

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Pianificate il menù per evitare viaggi non necessari al supermercato<br />

Segnate gli ingredienti quando vi servono o quando le scorte diminuiscono<br />

Pianificate <strong>la</strong> vostra lista del<strong>la</strong> spesa secondo <strong>la</strong> disposizione che trovate al<br />

supermercato<br />

Pianificate di fare <strong>la</strong> spesa quando c’è poca gente<br />

Usate un carrello del<strong>la</strong> spesa e mettete le cose pesanti vicino al<strong>la</strong> maniglia per<br />

sollevarli piu’ facilmente<br />

Trasportate <strong>la</strong> spesa nel baule del<strong>la</strong> macchina piuttosto che nel sedile<br />

posteriore<br />

Come riporre <strong>la</strong> spesa:<br />

Se è possibile chiedete ad un membro del<strong>la</strong> famiglia di farlo per voi<br />

Considerate quanto segue se nessuno è presente:<br />

- usate un piccolo carrello a ruote per trasportare <strong>la</strong> spesa in casa<br />

- fate molti viaggi con periodi di riposo per portare <strong>la</strong> spesa in casa<br />

Considerate quanto segue per riporre <strong>la</strong> spesa:<br />

- sedete su di uno sgabello e selezionate le cose secondo le aree<br />

ove verranno riposte<br />

- trasportare su di un carrello basso cio’ che deve essere posto in<br />

deposito<br />

SUGGERIMENTI UTILI<br />

Quando possibile fate <strong>la</strong> spesa nei supermercati che offrono servizio del<br />

carrello e portano <strong>la</strong> spesa al<strong>la</strong> vostra macchina<br />

Comprate tutto quello che potete tenere in casa<br />

Comprate per telefono da un negoziante di fiducia<br />

Tenete una lista dettagliata così che qualcun altro possa far <strong>la</strong> spesa per voi<br />

Chiedete al ragazzo dei sacchetti o al personale del negozio di preparare borse<br />

leggere per facilitarne il sollevamento e il trasporto<br />

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Fare il letto<br />

Metodo<br />

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Chiedete l’assistenza di un parente<br />

Posizionate il letto in modo da avere entrambi i <strong>la</strong>ti liberi<br />

Girate una volta so<strong>la</strong> intorno al letto<br />

AI PIEDI DEL LETTO, TIRATE LE COPERTE<br />

AI LATI DEL LETTO, TIRATE TUTTE LE COPERTE VERSO LA TESTA<br />

E METTETE IL CUSCINO SUL LETTO<br />

ALLA TESTA DEL LETTO, TENDETE LE LENZUOLA, LE COPERTE<br />

E IL COPRILETTO<br />

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DEFINIZIONE<br />

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SEZIONE TRE<br />

MINI ASSISTENZA<br />

Con l’incremento del<strong>la</strong> debolezza delle mani o dei piedi e con il coinvolgimento di<br />

altri muscoli, si presentano nuovi problemi per lo svolgimento delle vostre normali<br />

attività. Questa crescente debolezza determina minore resistenza. A causa di ciò<br />

sarà necessario sia l’aiuto di una altra persona, sia di strumenti di assistenza per<br />

eseguire alcune delle vostre attività quotidiane.<br />

L’aumentata debolezza delle braccia e delle mani può dare luogo a difficoltà nel<br />

compiere alcune attività quotidiane, quali tagliare <strong>la</strong> carne, aprire porte e recipienti,<br />

tenere in mano oggetti. La debolezza alle spalle può rendere difficoltoso alzare le<br />

braccia sopra <strong>la</strong> testa per pettinare i capelli o rimuovere oggetti dagli scaffali piu’<br />

alti. La debolezza delle gambe e delle anche renderà più difficile salire e scendere<br />

le scale, alzarsi dalle sedie o camminare con sicurezza.<br />

Quando i muscoli non sono utilizzati, può verificarsi una condizione denominata<br />

“atrofia da disuso”. Questa condizione determina una perdita del<strong>la</strong> massa<br />

musco<strong>la</strong>re spesso definita come aspetto “scavato” dei muscoli delle mani. Alcuni<br />

pazienti provano una maggiore tensione o rigidità musco<strong>la</strong>re che impedisce<br />

movimenti fluidi e coordinati. Se avete “atrofia da disuso” o rigidità musco<strong>la</strong>re, può<br />

essere utile un programma rego<strong>la</strong>re di esercizio.<br />

Sebbene non siano completi, i seguenti suggerimenti per l’attrezzatura, l’esercizio<br />

e le tecniche di conservazione di energia sono di aiuto per ottimizzare le vostre<br />

funzionalità e sicurezza. Dovrete verificare con il vostro medico o fisioterapista<br />

quali di questi strumenti ed esercizi sono più appropriati per voi.<br />

EQUIPAGGIAMENTO<br />

Ausilii di assistenza<br />

Sebbene sarà necessaria l’assistenza di un’altra persona nell’attività quotidiana,<br />

alcuni ausilii di assistenza continuano ad essere importanti per mantenere il più<br />

possibile <strong>la</strong> vostra indipendenza e per aumentare <strong>la</strong> vostra sicurezza. E’ bene<br />

ricordare che accettare gli ausilii di assistenza non significa “arrendersi” al<strong>la</strong><br />

ma<strong>la</strong>ttia, ma piuttosto disporre di un mezzo che vi permette di continuare a<br />

compiere le normali attività e per il più a lungo possibile.<br />

Ecco alcuni esempi di ausilii utili:<br />

Coltello a dondolo o a perno:<br />

Questo coltello ha una <strong>la</strong>ma curva e un ampio manico. Viene usato per tagliare il<br />

cibo effettuando un movimento oscil<strong>la</strong>torio.<br />

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Modifiche per le maniglie delle porte:<br />

Questo ausiliio aumenta l’azione di leva per aiutare a manovrare pomelli, maniglie<br />

o comandi. Per esempio può essere usato per rubinetti, maniglie, interruttori di<br />

<strong>la</strong>mpade.<br />

Coperchio a vite:<br />

Da usare se avete difficoltà ad aprire tappi a vite oapressione. Esso si adatta al<br />

palmo del<strong>la</strong> mano e richiede un minimo sforzo per essere girato.<br />

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Supporto per carte da gioco:<br />

Serve a sorreggere le carte se <strong>la</strong> presa delle mani è debole.<br />

Taglia-unghie e lima:<br />

Ovviate al<strong>la</strong> debolezza del pollice o del<strong>la</strong> presa. Il taglia unghie e <strong>la</strong> lima sono<br />

montati su di un pannello resistente.<br />

Forbici a mol<strong>la</strong>:<br />

Sono forbici pratiche e leggere sia per mancini che per destrimani. Aprendosi da<br />

sole, possono essere usate con <strong>la</strong> so<strong>la</strong> pressione<br />

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Cannuccia lunga:<br />

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Un lungo tubo di p<strong>la</strong>stica che elimina <strong>la</strong> necessita’ di alzare il bicchiere per bere<br />

(vedere il reggi cannuccia e pag. 81). Il bicchiere di p<strong>la</strong>stica qui riprodotto ha un<br />

manico model<strong>la</strong>to per facilitarne <strong>la</strong> presa.<br />

Prensore:<br />

Questo prensore lungo, di alluminio leggero, ha una chiusura a grilletto e permette<br />

di afferrare oggetti quando i movimenti sono limitati.<br />

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Cucchiaio ango<strong>la</strong>to:<br />

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La testa ango<strong>la</strong>ta richiede minore destrezza manuale per portare il cibo al<strong>la</strong> bocca.<br />

Stringhe e<strong>la</strong>stiche:<br />

Queste stringhe e<strong>la</strong>stiche per scarpe sono come le normali ma permettono,<br />

essendo e<strong>la</strong>stiche, di togliere e mettere le scarpe senza doverle<br />

al<strong>la</strong>cciare/<strong>s<strong>la</strong></strong>cciare.<br />

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AIUTI PER LA MOBILITA’<br />

Manopole:<br />

Manopole di presa o di sicurezza possono essere istal<strong>la</strong>te in casa per garantire <strong>la</strong><br />

sicurezza durante i trasferimenti o il cammino.<br />

Asse da toilette rialzata:<br />

Innalzare di otto/dieci centimetri d’altezza l’asse del water richiede meno forza ed<br />

energia per passare dal<strong>la</strong> posizione seduta a quel<strong>la</strong> in piedi.<br />

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Asse da toiletta alzata con manopole:<br />

Asse da toiletta alzata con un poggia-braccia per aiutare a passare dal<strong>la</strong> posizione<br />

seduta a quel<strong>la</strong> in piedi<br />

Comoda con braccioli rego<strong>la</strong>bili:<br />

Può essere usata sopra <strong>la</strong> toilette o ai <strong>la</strong>ti del letto<br />

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Panca da bagno:<br />

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Le seguenti panche sono disegnate per l’utilizzo nel<strong>la</strong> doccia o nel<strong>la</strong> vasca da<br />

bagno. Permettono di sedere durante <strong>la</strong> doccia per prevenire cadute ed evitare <strong>la</strong><br />

fatica.<br />

Spruzzatore a mano del<strong>la</strong> doccia:<br />

Questo strumento consente il controllo del<strong>la</strong> direzione e del<strong>la</strong> distanza del flusso<br />

d’acqua<br />

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Girello:<br />

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L’uso di un girello richiede una moderata forza nelle mani e nelle braccia. Poiche’<br />

le braccia sono frequentemente coinvolte quando le gambe sono indebolite, il<br />

girello può non essere sicuro per voi. Se il vostro medico o fisioterapista ritengono<br />

che l’uso di questo attrezzo sia appropriato, esso potrà fornire un ulteriore<br />

supporto e diventare necessario quando il bastone non è più adeguato. E’ meglio<br />

acquistare questo ausiliio in forma ripiegabile per un facile trasporto.<br />

Quando usate un girello:<br />

MUOVETE IL GIRELLO IN AVANTI, PONENDO TUTTE E QUATTRO<br />

LE GAMBE DEL GIRELLO A TERRA NELLO STESSO MOMENTO<br />

MUOVETE LA GAMBA DEBOLE IN AVANTI<br />

FATE UN PASSO DI UGUALE LUNGHEZZA CON LA GAMBA SANA<br />

Adattamento del girello:<br />

Stando in piedi nel girello davanti al<strong>la</strong> barra trasversale, <strong>la</strong> parte superiore del<strong>la</strong><br />

maniglia deve essere a livello del polso quando il braccio e’ ri<strong>la</strong>ssato a <strong>la</strong>to del<br />

corpo. Quando si afferra <strong>la</strong> maniglia, le spalle devono essere diritte e ri<strong>la</strong>ssate e il<br />

gomito flesso a 20 o 30 gradi.<br />

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Girello con rotelle:<br />

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L’aggiunta di ruote anteriori al girello è consigliata quando <strong>la</strong> debolezza delle<br />

braccia rende difficile il sollevamento necessario per manovrare il girello standard<br />

(senza rotelle). Le rotelle rendono il girello un ausiliio meno stabile rispetto al<br />

girello normale.<br />

Girello con piano d’appoggio:<br />

Questo girello è idoneo nei rari casi in cui <strong>la</strong> forza nelle spalle rimane notevole. Il<br />

piano d’appoggio puo’ essere applicato al girello. Assicurando l’avambraccio al<br />

piano d’appoggio con le apposite cinghie, i muscoli delle spalle possono essere<br />

utilizzati per spingere in avanti il girello.<br />

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Sedie a rotelle:<br />

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L’affaticamento eccessivo, <strong>la</strong> mancanza di equilibrio, <strong>la</strong> difficoltà ad alzarsi da una<br />

sedia, cadute occasionali sono segnali che avete bisogno di un ausiliio maggiore<br />

rispetto a quello offerto dagli aiuti per <strong>la</strong> mobilita’ gia’ acquisiti.<br />

Questo aiuto può essere sia una persona che vi “assiste” quando camminate, o<br />

l’utilizzo di una sedia a rotelle come aiuto per <strong>la</strong> mobilita’. Molti pazienti sono<br />

riluttanti all’utilizzo di una sedia a rotelle, perchè pensano che in questo modo si<br />

stanno arrendendo al<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia. Nul<strong>la</strong> potrebbe essere piu’ lontano dal<strong>la</strong> verita’.<br />

La sedia a rotelle “rappresenta” un’opportunità per essere meno dipendente<br />

piuttosto che piu’ dipendente. Quando <strong>la</strong> diminuita resistenza e <strong>la</strong> debolezza non<br />

vi permettono di essere attivi per lunghi periodi, potrete comunque andare avanti<br />

usando una sedia a rotelle per soddisfare le attività che ritenete importanti. Potete<br />

continuare a fare vita sociale, fare <strong>la</strong> spesa e partecipare ad attività che<br />

richiederebbero una discreta deambu<strong>la</strong>zione senza dover dipendere da qualcuno<br />

che vi assista.<br />

E’ importante per voi continuare a camminare, fino a quando cio’ è sicuro e siete<br />

confidenti di non cadere. Per alcuni, cio’ significa avere un assistente per brevi<br />

percorsi e una sedia a rotelle per le lunghe distanze. Per altri significa camminare<br />

più lentamente e riposarsi spesso durante le normali attività ed usare <strong>la</strong> sedia a<br />

rotelle so<strong>la</strong>mente per le lunghe distanze. Una delle ragioni principali per usare una<br />

sedia a rotelle è di evitare le cadute. Una caduta non solo può causare dolore e<br />

notevoli disagi, ma può anche provocare l’immobilità di un braccio o di una gamba<br />

ed accelerare l’atrofia e l’ipostemia del<strong>la</strong> musco<strong>la</strong>tura implicata. Considerate <strong>la</strong><br />

sedia a rotelle come un alleato (piuttosto che un nemico) che vi garantira’ libertà e<br />

movimento.<br />

La scelta di una sedia a rotelle e dei suoi numerosi accessori e’ qualche volta<br />

difficile in quanto ve ne sono vari da analizzare.<br />

Le sedie a rotelle possono variare da un modello standard leggero ad una<br />

sofisticata carrozzina motorizzata o a sedie a rotelle con motore.<br />

Quel<strong>la</strong> giusta per voi dovrebbe essere scelta da voi e dal<strong>la</strong> vostra famiglia, dopo<br />

consulto con il vostro medico e fisioterapista.<br />

Le sedie a rotelle sono disponibili in una grande varietà di misure e modelli,.<br />

Sebbene abbiano generalmente le stesse caratteristiche di base, i meccanismi<br />

che control<strong>la</strong>no le diverse funzioni possono variare. La familiarità con i comuni<br />

meccanismi e funzioni vi permettono un uso più sicuro ed una selezione piu’<br />

appropriata. Le descrizioni che seguono si riferiscono ad una sedia a rotelle<br />

standard ed alle principali caratteristiche ad esse associate.<br />

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Te<strong>la</strong>io universale:<br />

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Il te<strong>la</strong>io universale e’ definito anche come sedia standard, probabilmente <strong>la</strong> più<br />

comune. I suoi componenti principali includono ruote per propulsione posteriore, e<br />

ruote anteriori orientabili di 20,3 cm., braccioli, freni e poggiapiedi<br />

Sedie reclinabili:<br />

Le sedie reclinabili sono utili se non riuscite ad assumere una posizione seduta o<br />

avete instabilità del busto o del collo.<br />

Il sedile può essere rego<strong>la</strong>to dal<strong>la</strong> posizione seduta (dritta) ad una posizione<br />

completamente reclinata. Un poggiatesta è solitamente richiesto nelle sedie<br />

completamente reclinabili. Le sedie semi-reclinabili sono un’altra opzione. Il sedile<br />

puo’ essere reclinato approssimativamente a 45 gradi per ridurre l’effetto del<strong>la</strong><br />

gravità. Le sedie a rotelle semi-reclinabili sono un po' più leggere di quelle<br />

completamente reclinabili e sono meno costose.<br />

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Bracciolo:<br />

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I braccioli sono disponibili in diversi modelli. La figura mostra un “bracciolo da<br />

tavolo”, cosi’ chiamato perche’ permette di posizionare <strong>la</strong> sedia parzialmente sotto<br />

i tavoli o i banchi.<br />

La maggior parte dei braccioli di questo tipo può essere rimossa o girata in modo<br />

che <strong>la</strong> parte più alta del bracciolo rimanga vicina al<strong>la</strong> parte piu’ anteriore del<strong>la</strong><br />

sedia per aiutare nel sollevamento.<br />

Rego<strong>la</strong>zione del bracciolo:<br />

Una altra caratteristica del bracciolo è <strong>la</strong> possibilità di rego<strong>la</strong>rne l’altezza.<br />

Nel<strong>la</strong> figura il bracciolo è rego<strong>la</strong>to utilizzando una manopo<strong>la</strong>.<br />

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Freni:<br />

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Un importante sistema di sicurezza è rappresentato dal freno. Esso deve essere<br />

utilizzato quando ci si siede o ci si alza dal<strong>la</strong> sedia a rotelle.<br />

IL FRENO E’ AZIONATO SPINGENDO IN AVANTI L’APPOSITA LEVA.<br />

SPINGENDO ALL’ INDIETRO IL FRENO E’ DISATTIVATO.<br />

GLI ESTENSORI PER LA LEVA DEL FRENO PERMETTONO<br />

DI RAGGIUNGERE LA MANIGLIA CON MAGGIORE FACILITA’<br />

E FORNISCONO UNA MIGLIORE AZIONE DI LEVA<br />

PER APPLICARE SALDAMENTE IL FRENO.<br />

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Appoggi per le gambe:<br />

Gli appoggi mobili per le gambe sono richiesti nelle sedie a rotelle completamente<br />

reclinabili. Essi possono essere rego<strong>la</strong>ti in lunghezza per distendere l’intera<br />

gamba e sono rimovibili dal<strong>la</strong> carrozzel<strong>la</strong>.<br />

Nelle sedie a rotelle semi-reclinabili possono esse usati poggiapiedi standard.<br />

Questi possono essere ribaltati o rimossi per rendere più sicuri gli spostamenti.<br />

Strumenti anti-ribaltamento:<br />

Sono utili se siete molto attivi. Consistono in estensioni metalliche che partono<br />

dal<strong>la</strong> parte posteriore del te<strong>la</strong>io per evitare ribaltamenti all’indietro.<br />

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Poggiapiedi:<br />

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Un poggiapiede fa parte dell’equipaggiamento standard di una sedia a rotelle.<br />

La piastra per i piedi è disponibile in diverse misure per meglio adattarsi al<strong>la</strong> taglia<br />

del piede. Ganci evitano che il piede possa scivo<strong>la</strong>re fuori dal<strong>la</strong> piastra.<br />

I poggiapiedi possono esser rimossi e alcuni ruotano a <strong>la</strong>to. Sollevando il<br />

poggiapiedi libero, è possibile rimuoverlo.<br />

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Adattamenti del cerchio del<strong>la</strong> ruota per le mani:<br />

Le ruote posteriori hanno un cerchio esterno per spingere con le mani <strong>la</strong> sedia a<br />

rotelle. Per coloro i quali non hanno una presa forte sono disponibili molti<br />

adattatori, oltre ad una copertura antiscivolo per facilitare <strong>la</strong> presa del cerchio<br />

esterno.<br />

Un’altro ausiliio e’ una copertura anti-sdrucciolo per rendere <strong>la</strong> presa piu’ facile.<br />

Anche <strong>la</strong> modifica delle gomme puo’ essere molto utile.<br />

Le gomme semipneumatiche sono più <strong>la</strong>rghe di quelle standard di gomma rigida e<br />

hanno il battistrada. Sono più facili da spingere su tappeti e terreni irrego<strong>la</strong>ri grazie<br />

al<strong>la</strong> migliorata adesione.<br />

Sedie trasportabili:<br />

Le sedie a rotelle standard possono essere piegate per trasporto o deposito<br />

tirando su le maniglie poste su due <strong>la</strong>ti del<strong>la</strong> sedia. La sedia viene piegata alzando<br />

il poggiapiedi e spingendo sui braccioli localizzati su ambedue i <strong>la</strong>ti del sedile.<br />

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Equipaggiamento per sedie a rotelle:<br />

Sebbene sia responsabilità del medico e del fisioterapista indicare <strong>la</strong> sedia a<br />

rotelle più adatta, il vostro parere è essenziale per scegliere <strong>la</strong> sedia piu’<br />

adeguata. Vi sono molte importanti considerazioni da fare quando si valuta una<br />

sedia a rotelle. Queste includono profondità e <strong>la</strong>rghezza del sedile, altezza dello<br />

schienale, lunghezza delle gambe ed altezza delle braccia.<br />

Larghezza del sedile:<br />

Il sedile del<strong>la</strong> sedia a rotelle dovrebbe essere di 2,5 cm. più ampio delle natiche in<br />

entrambi i <strong>la</strong>ti.<br />

Profondità del sedile:<br />

La profondità del sedile e’ stabilita dal<strong>la</strong> misura dalle natiche a dietro il ginocchio.<br />

La profondità del sedile dovrebbe essere 8 cm. meno di tale misura, per evitare<br />

una compressione dietro il ginocchio.<br />

Altezza dello schienale:<br />

La parte superiore dello schienale dovrebbe toccare le scapole.<br />

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Lunghezza del poggiagamba<br />

La corretta lunghezza del poggiagamba è importante per non toccare il pavimento<br />

con il poggiapiedi nel<strong>la</strong> posizione primaria con un angolo di 90 gradi all’anca e al<br />

ginocchio.<br />

Altezza del bracciolo:<br />

I braccioli del<strong>la</strong> sedia a rotelle devono essere adattati in modo che i gomiti siano<br />

piegati a 90 gradi.<br />

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Come manovrare <strong>la</strong> sedia a rotelle:<br />

La tecnica fondamentale è <strong>la</strong> stessa per tutte le sedie a rotelle standard. Il<br />

movimento viene ottenuto spingendo o tirando sui cerchi esterni con le mani.<br />

...........PER ANDARE AVANTI, SPINGERE I CERCHI IN AVANTI<br />

UNIFORMEMENTE CON ENTRAMBE LE BRACCIA.<br />

...........PER MUOVERSI ALL’INDIETRO TIRARE I CERCHI INDIETRO<br />

UNIFORMEMENTE CON ENTRAMBE LE BRACCIA<br />

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...........PER GIRARE A DESTRA MUOVERE IN AVANTI IL CERCHIO<br />

DI SINISTRA<br />

...........PER GIRARE RAPIDAMENTE A DESTRA MUOVERE IN AVANTI<br />

IL CERCHIO DI SINISTRA E CONTEMPORANEAMENTE<br />

TIRARE INDIETRO IL DESTRO.<br />

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...........PER GIRARE A SINISTRA, MUOVERE IN AVANTI<br />

IL CERCHIO DI DESTRA<br />

...........PER GIRARE RAPIDAMENTE A SINISTRA MUOVERE IN AVANTI<br />

IL CERCHIO DESTRO E CONTEMPORANEAMENTE<br />

TIRARE ALL’INDIETRO IL SINISTRO<br />

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Come l’assistente deve manovrare <strong>la</strong> sedia a rotelle<br />

...........SPINGERE LA SEDIA A ROTELLE IN AVANTI QUANDO<br />

SI SALGONO RAMPE E ALL’INDIETRO QUANDO SI SCENDONO RAMPE<br />

O PICCOLI DISLIVELLI<br />

..........QUANDO CI SI AVVICINA AD UNA PORTA CHIUSA, TIRARE LA SEDIA<br />

ALL’INDIETRO ATTRAVERSO LO STIPITE MENTRE SI APRE LA PORTA.<br />

ALLO STESSO MODO SI ACCEDE AGLI ASCENSORI.<br />

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ESERCIZI<br />

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Muovere tutte le giunzioni con movimenti ad ampio spettro è importante per<br />

mantenere l’integrità delle artico<strong>la</strong>zioni e prevenire dolori e deformazioni. Tuttavia,<br />

a causa del<strong>la</strong> debolezza, potreste non essere in grado di eseguire da soli questi<br />

esercizi. Durante l’esercizio è importante farsi assistere so<strong>la</strong>mente per quel<strong>la</strong> parte<br />

di esercizio che non siete in grado di effettuare da soli.<br />

Esercizi attivi con un minimo di assistenza vi permettono di usare quanta energia<br />

è sufficiente, e al contempo di fruire dei benefici dello stretching.<br />

Un programma di stretching eseguito una o meglio due volte al giorno può aiutare<br />

a modu<strong>la</strong>re il tono musco<strong>la</strong>re.<br />

PRECAUZIONI<br />

Continuate a seguire le precauzioni generali elencate nelle sezioni precedenti e<br />

inoltre:<br />

L’ esercizio non deve provocare dolore, in tal caso interrompetelo<br />

Non muovete gli arti oltre il punto di resistenza o del dolore<br />

L’assistenza nei movimenti dovrebbe essere delicata e lenta<br />

Nota: se vi è rigidita’ negli arti, si sentirà resistenza nel compiere il movimento.<br />

Ciò si può superare esercitando una continua, lenta ma ferma pressione<br />

sull’arto. Se insorge dolore, il movimento deve essere interrotto.<br />

ESERCIZI SPECIFICI<br />

Esercizi con le braccia:<br />

Eseguite gli esercizi come elencato nel<strong>la</strong> sezione precedente, a meno che un<br />

braccio non sia significativamente più forte dell’altro. In tal caso sono consigliati i<br />

seguenti esercizi “con aiuto”. Se non siete in grado di compiere l’intero movimento,<br />

dovrete farvi aiutare da qualcuno. Questi esercizi possono essere eseguiti da<br />

seduti o supini. Ciascuno va ripetuto dieci volte.<br />

Spal<strong>la</strong>:<br />

...........AFFERRATE IL POLSO CON LA MANO FORTE,<br />

ALZATE ENTRAMBE LE BRACCIA SOPRA LA VOSTRA TESTA<br />

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...........SOSTENETE IL BRACCIO DEBOLE CON QUELLO FORTE.<br />

CON LA MANO FORTE SOTTO IL GOMITO PIU’ DEBOLE ALZATE ENTRAMBE<br />

LE BRACCIA ALL’ALTEZZA DEL PETTO, MUOVETE LE BRACCIA<br />

LATERALMENTE PER QUANTO VI E’ POSSIBILE<br />

Gomito:<br />

..........AFFERRATE IL POLSO DEBOLE CON LA MANO FORTE.<br />

PORTATE LE MANI ALLA SPALLA DESTRA, POI AL GINOCCHIO,<br />

SUCCESSIVAMENTE ALLA SPALLA SINISTRA<br />

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Mani e polsi:<br />

...........AFFERRATE IL PALMO DELLA MANO DEBOLE CON QUELLA FORTE.<br />

MUOVETE LENTAMENTE LA MANO DEBOLE SU E GIU’,<br />

COME SE SALUTASTE<br />

...........SEDETE CON IL PALMO DELLA MANO DEBOLE VERSO L’ALTO.<br />

AFFERRATE I POLPASTRELLI CON LA MANO FORTE. PIEGATE<br />

LE DITA VERSO L’INTERNO A TOCCARE IL PALMO.<br />

RADDRIZZATELE COMPLETAMENTE<br />

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..........CON IL PALMO DELLA MANO PIU’ DEBOLE RIVOLTO VERSO L’ALTO,<br />

AFFERRATE LA PUNTA DEL POLLICE CON LA MANO PIU’ FORTE.<br />

MUOVETE LA PUNTA DEL POLLICE VERSO LA BASE DEL MIGNOLO,<br />

POI RADDRIZZATE DI NUOVO<br />

...........CON IL PALMO DELLA MANO PIU’ DEBOLE RIVOLTO VERSO<br />

IL BASSO, AFFERRATE IL POLLICE CON LA MANO PIU’ FORTE E<br />

MUOVETELO VERSO L’ESTERNO LATERALMENTE QUANTO<br />

PIU’ POSSIBILE. RITORNATE ALLA POSIZIONE INIZIALE.<br />

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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA<br />

Esercizi per le gambe<br />

Ripetete ciascun esercizio dieci volte e aspettate per cinque secondi.<br />

Anche:<br />

...........GIACETE SUPINI CON LE GAMBE DIRITTE E RILASSATE.<br />

L’ASSISTENTE DEVE STARE DAL LATO DELLA GAMBA<br />

CHE DEVE LAVORARE. L’ASSISTENTE DEVE METTERE UNA MANO SOPRA<br />

IL GINOCCHIO PER TENERLO DIRITTO E L’ALTRA MANO<br />

SOTTO IL TALLONE. TENENDO LA GAMBA DIRITTA, L’ASSISTENTE<br />

DEVE ALZARE LENTAMENTE LA VOSTRA GAMBA FINO A QUANDO SENTITE<br />

UNO STIRAMENTO. ASSICURATEVI DI TENERE L’ALTRA GAMBA<br />

PIATTA DURANTE LO STIRAMENTO.<br />

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...........GIACETE SUPINI CON ENTRAMBE LE GAMBE DIRITTE.<br />

L’ASSISTENTE DEVE REGGERE LA GAMBA AL TALLONE E AL GINOCCHIO.<br />

FACENDOVI AIUTARE, PORTATE IL GINOCCHIO VERSO IL PETTO.<br />

ABBASSATE LA GAMBA. RIPETETE CON L’ALTRA GAMBA.<br />

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...........GIACETE SUPINI CON ENTRAMBE LE BRACCIA DISTESE.<br />

L’ASSISTENTE DEVE SORREGGERE LA GAMBA AL TALLONE<br />

E AL GINOCCHIO. FACENDOVI AIUTARE SPOSTATE LENTAMENTE<br />

LA GAMBA LATERALMENTE. RIPORTATE LA GAMBA AL CENTRO.<br />

RIPETETE CON L’ALTRA GAMBA<br />

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...........GIACETE SUPINI CON ENTRAMBE LE GAMBE DIRITTE.<br />

L’ASSISTENTE DEVE PIEGARE IL GINOCCHIO DI UNA GAMBA<br />

E INCROCIARE IL PIEDE SULLA COSCIA DELL’ALTRA GAMBA.<br />

L’ASSISTENTE DEVE SPINGERE IL GINOCCHIO VERSO<br />

LA SPALLA OPPOSTA. RIPETETE<br />

CON L’ALTRA GAMBA.<br />

Caviglia:<br />

...........GIACETE SUPINI CON LE GAMBE DIRITTE. L’ASSISTENTE<br />

DEVE METTERVI UNA MANO SULLA TIBIA E CON L’ALTRA TENERE<br />

IL TALLONE. POI DEVE DOLCEMENTE PIEGARE LA CAVIGLIA<br />

VERSO L’ALTO SPINGENDO CONTRO LA PIANTA DEL PIEDE<br />

CON L’AVAMBRACCIO (IL PIEDE NON DEVE ESSERE GIRATO<br />

NE’ VERSO L’ESTERNO, NE’ VERSO L’INTERNO).<br />

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...........GIACETE SUPINI A GAMBE DISTESE. L’ASSISTENTE<br />

DEVE AFFERRARVI IL PIEDE E GIRARNE LA PIANTA VERSO L’INTERNO,<br />

POI VERSO L’ESTERNO.<br />

Piede:<br />

...........L’ASSISTENTE DEVE FLETTERE DORSALMENTE E PLANTARMENTE<br />

IL VOSTRO PIEDE.<br />

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...........L’ASSISTENTE DEVE ALLARGARVI LE DITA DEI PIEDI<br />

E POI RIPORTARLE ALLA POSIZIONE INIZIALE.<br />

Come rialzarsi dopo una caduta:<br />

...........CERCATE DI RAGGIUNGERE UN OGGETTO SOLIDO E STABILE.<br />

COME IL DIVANO, UNA SEDIA PESANTE O UNA SEDIA<br />

A ROTELLE BLOCCATA. INGINOCCHIATEVI. SPINGETE CON LA GAMBA<br />

PIU’ FORTE E PONETE IL PIEDE DI PIATTO SUL TERRENO AIUTANDOVI<br />

CON LE BRACCIA IL PIU’ POSSIBILE.<br />

NOTA: SE VI E’ QUALCUNO DISPONIBILE, FATEVI AIUTARE<br />

AD ALZARVI IN PIEDI<br />

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TECNICHE PER CONSERVARE L’ENERGIA:<br />

Alcune semplici modifiche delle azioni quotidiane riducono significativamente il<br />

consumo di energia e al contempo aiutano a mantenere <strong>la</strong> vostra indipendenza.<br />

Riguardatevi i principi base elencati a pag. 13.<br />

Farsi il bagno e <strong>la</strong> doccia:<br />

Metodi:<br />

Raccogliete tutti gli oggetti necessari e posizionateli a portata di mano<br />

all’altezza del<strong>la</strong> vita<br />

Quando vi svestite, vi fate il bagno, o vi vestite, rimanete seduti<br />

Usate acqua a temperatura tiepida (non troppo fredda o calda)<br />

Per evitare eccessive estensioni, usate una spugna dotata di un lungo manico<br />

per <strong>la</strong>varvi <strong>la</strong> schiena mentre sedete sul<strong>la</strong> panca del<strong>la</strong> vasca<br />

per evitare di flettere <strong>la</strong> vita, incrociate le gambe per <strong>la</strong>vare e asciugare i piedi<br />

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Vestirsi:<br />

Metodi:<br />

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Raggruppate tutti gli oggetti necessari e poneteli a portata di mano<br />

Mentre vi vestite sedetevi su una sedia con schienale diritto<br />

Completate prima <strong>la</strong> vestizione del busto:<br />

- evitate allungamenti scegliendo abiti al<strong>la</strong>cciati davanti o ampi<br />

- evitate allungamenti eccessivi utilizzando indumenti intimi che si<br />

al<strong>la</strong>cciano dal davanti<br />

Completate di vestirvi nel<strong>la</strong> parte inferiore del corpo. Per evitare di piegarvi<br />

incrociate le gambe per infi<strong>la</strong>re calze, indumenti intimi, pantaloni e scarpe, in<br />

questo ordine:<br />

- vestire per prima <strong>la</strong> parte più debole<br />

- infi<strong>la</strong>te sia i pantaloni che le mutande fino alle ginocchia,<br />

- alzatevi in piedi tirate entrambi fino al<strong>la</strong> vita ed al<strong>la</strong>cciatevi<br />

Per evitare di piegarvi, raccogliete gli indumenti usati da seduti<br />

Cura del<strong>la</strong> persona<br />

Metodo:<br />

Tenere tutti gli oggetti necessari insieme e a portata di mano<br />

Quando un’azione richiede più di cinque minuti (per esempio fare <strong>la</strong> piega dei<br />

capelli, truccarsi, pettinarsi, radervi), sedetevi appoggiando entrambi i gomiti sul<br />

banco<br />

Per quanto riguarda <strong>la</strong> cura dei capelli considerate quanto segue:<br />

- tagli corti e pratici<br />

- fatevi trattare da un parrucchiere<br />

- <strong>la</strong>vatevi i capelli mentre siete sotto <strong>la</strong> doccia<br />

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DEFINIZIONE<br />

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SEZIONE QUATTRO<br />

ASSISTENZA MAGGIORE<br />

Una marcata debolezza delle braccia e delle gambe rende necessario l’uso di<br />

ausilii di assistenza e l’aiuto di un’altra persona per svolgere gran parte delle<br />

vostre attività. Se <strong>la</strong> Vostra debolezza riguarda soprattutto le gambe, il camminare<br />

diverra’ un problema maggiore. Si verificheranno con maggior frequenza cadute e<br />

vi sarà bisogno di una sedia a rotelle per <strong>la</strong> maggior parte del tempo. Può<br />

diventare necessaria l’assistenza per raggiungere o allontanarsi da una sedia. La<br />

debolezza del tronco e del collo ridurranno l’equilibrio e <strong>la</strong> posizione eretta,<br />

contribuendo ad aumentare le difficoltà nello svolgimento degli impegni quotidiani.<br />

Se accusate una marcata debolezza nelle braccia e nelle mani, non avrete <strong>la</strong><br />

capacità di eseguire azioni per le cure personali, ne’ di svolgere le attività<br />

quotidiane senza assistenza. Alcune persone continuano a <strong>la</strong>vorare anche a<br />

questo livello di debolezza e fatica. Questo però è possibile soltanto se il vostro<br />

<strong>la</strong>voro è di tipo sedentario e se il vostro datore di <strong>la</strong>voro è persona che si dimostra<br />

comprensiva. Anche i vostri divertimenti dovranno essere di natura sedentaria.<br />

Queste limitazioni conducono all’esigenza di trovare attività che siano piacevoli ma<br />

che richiedano uno sforzo ed una capacità di resistenza limitati.<br />

APPARECCHIATURE<br />

Lo scopo che ci si prefigge nell’usare ausilii di assistenza ed aiuti per <strong>la</strong><br />

deambu<strong>la</strong>zione, è quello di ottenere <strong>la</strong> massima indipendenza per il maggior<br />

tempo possibile. Nel<strong>la</strong> scelta delle apparecchiature, stabilità e sicurezza sono gli<br />

elementi da tenere in maggior conto. L’uso aggiuntivo di ausilii per <strong>la</strong><br />

deambu<strong>la</strong>zione azionati elettricamente e ad aria compressa è di grande vantaggio,<br />

perché viene così incrementata <strong>la</strong> capacità di indipendenza e <strong>la</strong> possibilità di<br />

sicurezza negli spostamenti da un luogo all’altro. Attività non impegnative adesso<br />

occuperanno <strong>la</strong> maggior parte delle vostre giornate. E’ importante esaminare le<br />

opzioni a vostra disposizione per far si’ che queste ore siano vissute in modo<br />

piacevole. Vi sono ausilii di assistenza che possono ampliare considerevolmente<br />

queste opzioni. Qui di seguito si danno esempi di ausilii di utilita’.<br />

AUSILII DI ASSISTENZA<br />

Reggicannuccia:<br />

Dispositivo metallico che si fissa sul bordo di un bicchiere e tiene saldamente<br />

ferma <strong>la</strong> cannuccia ad angolo retto<br />

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Mezzi per aumentare l’altezza:<br />

L’altezza del<strong>la</strong> maggior parte dei tavoli di tipo standard non permette di infi<strong>la</strong>rvi<br />

sotto le sedie a rotelle. Per aumentare l’altezza dei tavoli vi sono degli spessori<br />

che agiscono da prolungamento e si sistemano sotto ogni gamba in modo da<br />

aumentare l’altezza del tavolo stesso di 5-20 cm (tali spessori possono essere<br />

usati anche per sedie e divani, così da rendere più agevoli gli spostamenti)<br />

Fascia per vari usi:<br />

Fascia e<strong>la</strong>stica munita di una cavità fissata intorno al<strong>la</strong> mano per sostenere<br />

utensili, matite, girapagine, etc...<br />

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Sostegno per libri:<br />

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Te<strong>la</strong>io metallico per reggere libri aperti o per fissarne le pagine<br />

Ausilio per girar le pagine tramite <strong>la</strong> bocca:<br />

Questa lunga bacchetta dal<strong>la</strong> punta di gomma è sostenuta con <strong>la</strong> bocca. I muscoli<br />

del collo possono essere usati per girare le pagine quando <strong>la</strong> forza delle braccia è<br />

inadeguata. Può essere usata anche per scrivere a macchina.<br />

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Tavo<strong>la</strong> all’altezza del grembo:<br />

Piano d’appoggio di legno o p<strong>la</strong>stica che si fissa sul<strong>la</strong> sedia a rotelle e che serve<br />

come superficie di appoggio e mezzo di sostegno per le braccia.<br />

Fascia per il polso:<br />

Fascia e<strong>la</strong>stica che sostiene il polso per rendere stabile <strong>la</strong> mano<br />

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Ausilii telefonici<br />

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Gli ausilii telefonici sono utili per le persone che hanno una presa debole o<br />

assente. Sono a disposizione numerose variazioni.<br />

La società dei telefoni cui siete collegati vi offrirà l’assistenza per soddisfare le<br />

esigenze del vostro impianto telefonico. Si danno qui di seguito alcuni esempi di<br />

tali possibilità di adattamento.<br />

Supporto per il telefono:<br />

Questo supporto si aggancia al ricevitore con una chiusura in velcro e fornisce una<br />

maniglia sul ricevitore<br />

...........FATE SCIVOLARE IL PALMO DELLA MANO NELL’APERTURA<br />

A “ U ” E PORTATE IL RICEVITORE ALL’ORECCHIO<br />

Prolungamento del ricevitore:<br />

Un braccio metallico flessibile pone il ricevitore in giusta posizione. Grazie a<br />

questa prolunga non vi sarà bisogno di sollevare il ricevitore dal<strong>la</strong> base di<br />

appoggio.<br />

...........PER ATTIVARE IL TELEFONO USATE L’INTERRUTORE E AVVICINATE<br />

IL VOSTRO ORECCHIO AL RICEVITORE<br />

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Adattatore per tasti telefonici formato gigante:<br />

Questo adattatore trasforma i normali tasti telefonici in altri di formato gigante con<br />

spazi più ampi fra i singoli tasti.<br />

Telefono e vivavoce:<br />

Utilizza un microfono per trasmettere <strong>la</strong> voce in uscita ed un altopar<strong>la</strong>nte per udire<br />

<strong>la</strong> voce in entrata.<br />

Nota: se si è impossibilitati a par<strong>la</strong>re, <strong>la</strong> società dei telefoni può fare in modo che<br />

un messaggio d’emergenza registrato su nastro sia inviato al<strong>la</strong> persona<br />

interessata, schiacciando un tasto.<br />

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Indicatore fissato sul capo:<br />

E’ stato progettato come aiuto per comunicare. Viene usato essenzialmente come<br />

mezzo di comunicazione mediante tavo<strong>la</strong> alfabetica o tastiera di calco<strong>la</strong>tore.<br />

Richiede muscoli del collo re<strong>la</strong>tivamente forti.<br />

Libri registrati:<br />

Servizio in biblioteche che forniscono sia magnetofoni che libri registrati su nastro<br />

per chi non può reggere un libro e voltare le pagine (scarsamente reperibili in<br />

Italia).<br />

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AUSILII PER LA MOBILIZZAZIONE<br />

Cintura di sicurezza:<br />

Questa cintura viene fissata intorno al<strong>la</strong> vita ed offre una presa per gli spostamenti<br />

o durante <strong>la</strong> deambu<strong>la</strong>zione.<br />

Asse di scivo<strong>la</strong>mento:<br />

Questa stretta asse viene usata per i passaggi da una superficie ad un’altra.<br />

Servendosi delle braccia si può slittare dal letto al<strong>la</strong> sedia, etc…. Per l’uso<br />

appropriato, vedi capitolo “Tecniche da usare per i trasferimenti”.<br />

Elevatore pneumatico per <strong>la</strong> sedia:<br />

E’ utile se avete difficoltà ad alzarvi dal<strong>la</strong> sedia. Appena vi piegate in avanti, il<br />

peso sul sedile diminuisce e l’elevatore pneumatico vi aiuta dolcemente ad<br />

abbandonare il sedile.<br />

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Sedia a rotelle e a motore:<br />

Si raccomanda una sedia a rotelle azionata a motore o una motoretta per coloro<br />

che hanno bisogno di muoversi in modo autonomo; ad esempio per coloro che<br />

continuano a <strong>la</strong>vorare fuori casa o vanno a scuo<strong>la</strong>. La sedia a rotelle motorizzata<br />

più comunemente usata permette un facile controllo manuale ed è munita di un<br />

sedile imbottito con alto appoggio e schienale reclinabile.<br />

Le sedie motorizzate vengono di norma azionate a batteria. Esse sono costruite in<br />

modo robusto e possono essere azionate mediante svariate tecniche di<br />

attivazione. A secondo del livello di debolezza musco<strong>la</strong>re, <strong>la</strong> sedia può essere<br />

attivata dai movimenti del capo, dal respiro o dal<strong>la</strong> voce, o dal movimento degli<br />

occhi. Queste soluzioni però sono costose e non realistiche per gran parte dei<br />

pazienti. La leva di comando che richiede una minima funzione manuale<br />

rappresenta il sistema operativo più comunemente utilizzato e meno costoso.<br />

Questo comando permette a chi lo usa di spostare <strong>la</strong> sedia in qualsivoglia<br />

direzione venga spinta <strong>la</strong> leva.<br />

Attualmente è possibile trovare sul mercato una gran varietà di sedie motorizzate,<br />

molte delle quali sono adatte per spostamenti fuori casa. Una sedia motorizzata è<br />

molto meno maneggevole e più difficile da trasportare di una comune sedia a<br />

rotelle. Si può trovare in commercio un dispositivo per trasformare <strong>la</strong> maggior<br />

parte delle sedie azionabili manualmente in sedie a motore. L’unità propellente e<br />

le batterie possono essere asportati dal<strong>la</strong> sedia così da permettere il suo trasporto<br />

in macchina. Questa unità <strong>la</strong>vora in modo più efficace se <strong>la</strong> sedia a rotelle ha<br />

gomme posteriori di tipo semi-pneumatico con battistrada.<br />

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ESERCIZI<br />

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Con il progredire del<strong>la</strong> debolezza, verrà limitata <strong>la</strong> vostra capacità di muovervi<br />

contro <strong>la</strong> forza di gravità. E’ sempre essenziale stirare interamente i muscoli e<br />

tenere in movimento le artico<strong>la</strong>zioni per prevenire le contratture legate<br />

all’immobilità. Se gli esercizi non vengono eseguiti giornalmente, si produrranno<br />

dolori e rigidità e il movimento delle artico<strong>la</strong>zioni diventerà difficile.<br />

Incominciare gli esercizi nel<strong>la</strong> fase iniziale del<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia e ripeterli giornalmente<br />

preverrà tali complicazioni.<br />

A causa del<strong>la</strong> maggior debolezza, una serie di movimenti passivi deve ora essere<br />

inserita nel vostro programma di esercizi giornalieri. Per movimento passivo si<br />

intende il movimento dei vostri arti da parte di colui che assiste il ma<strong>la</strong>to. Sebbene<br />

un assistente vi aiuti nei movimenti, è però importante che voi continuiate a<br />

partecipare quanto più possibile.<br />

PRECAUZIONI:<br />

Continuate a seguire le precauzioni fornite in precedenza. In più, osservate quanto<br />

segue:<br />

colui che assiste il ma<strong>la</strong>to deve dare un adeguato sostegno agli arti durante il<br />

movimento<br />

le parti da muovere devono essere afferrate in modo delicato e confortevole, il<br />

più vicino possibile alle artico<strong>la</strong>zioni<br />

il movimento deve essere lento e ritmico e ripetuto ad eguali intervalli<br />

è importante che voi riferiate a colui che vi assiste se sentite dolore durante<br />

l’esercizio. Nota per chi assiste il ma<strong>la</strong>to: se avete dei dubbi sul<strong>la</strong> quantità di<br />

movimento sull’artico<strong>la</strong>zione, provate il movimento su voi stessi.<br />

ESERCIZI SPECIFICI<br />

Le seguenti illustrazioni indicano il normale schema di movimento per ogni<br />

artico<strong>la</strong>zione. In caso di forte resistenza o dolore, il movimento deve essere<br />

interrotto.<br />

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Esercizi per le braccia<br />

Devono essere fatti in posizione supina. Le seguenti istruzioni sono scritte per<br />

l’assistente:<br />

Spal<strong>la</strong><br />

..........BRACCIO LUNGO IL FIANCO. SOSTENENDO GOMITO<br />

E POLSO PORTATE IL BRACCIO IN ALTO E SOPRA LA TESTA FINO<br />

A POSIZIONARLO DIETRO L’ORECCHIO. RITORNO<br />

ALLA POSIZIONE PRIMARIA.<br />

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...........BRACCIO LUNGO IL FIANCO. SOSTENENDO GOMITO E POLSO,<br />

MUOVERE IL BRACCIO LUNGO IL LETTO FINO A POSIZIONARLO<br />

SOPRA LA TESTA E VICINO ALL’ORECCHIO. RITORNO<br />

ALLA POSIZIONE PRIMARIA.<br />

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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA<br />

...........BRACCIO LUNGO IL FIANCO. MUOVERE IL BRACCIO<br />

LUNGO IL LETTO FINO A PORTARLO ALL’ALTEZZA DELLA SPALLA.<br />

PIEGARE IL GOMITO FINO A 90 GRADI (MANO PUNTATA<br />

VERSO IL SOFFITTO). SOSTENERE GOMITO E POLSO<br />

E MANTENERE STABILIZZATO IL GOMITO. RUOTARE IL BRACCIO<br />

FINCHE’ MANO E POLSO TOCCANO<br />

IL LETTO VICINO ALL’ANCA, POI RUOTARE IN SENSO CONTRARIO<br />

FINCHE’ IL POLSO TOCCA IL LETTO VICINO ALLA TESTA.<br />

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Gomito:<br />

.............BRACCIO LUNGO IL FIANCO. DARE STABILITA’ AL GOMITO,<br />

PIEGARLO E RADDRIZZARLO IN TRE POSIZIONI: PALMO IN GIU’,<br />

POLLICE IN GIU’ E PALMO IN SU’.<br />

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...........CON IL GOMITO PIEGATO LUNGO IL FIANCO RUOTARE IL PALMO<br />

VERSO IL VISO E POI IN SENSO CONTRARIO.<br />

Polso<br />

.............AFFERRANDO POLSO E MANO, PIEGATE IL POLSO IN SU E IN GIU’<br />

COME PER FAR CENNO CON LA MANO.<br />

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...........AFFERRANDO BRACCIO E MANO, CON IL POLSO DIRITTO, PIEGARE<br />

LA MANO DA UNA PARTE E POI DALL’ALTRA.<br />

Dita<br />

PRENDERE LE DITA UNA PER UNA E PIEGARLE DELICATAMENTE<br />

IN GIU’ FINO A TOCCARE LA BASE DEL DITO E POI IL PALMO DELLA MANO.<br />

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...........RADDRIZZARE LE DITA UNA AD UNA<br />

...........SEPARARE LE DITA E POI RIUNIRLE.<br />

...........FAR TOCCARE LE PUNTA DI OGNI DITO CON LA PUNTA DEL POLLICE<br />

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Esercizi per le gambe<br />

Continuate ad eseguire gli esercizi iniziando dal pagina 72 (Esercizi per le Gambe)<br />

in poi.<br />

TRASFERIMENTI<br />

I trasferimenti, cioè lo spostamento di una persona da una superficie ad un’altra,<br />

possono non richiedere assistenza, oppure l’assistenza di un’altra persona, o<br />

l’assistenza di parecchie persone.<br />

Il grado di debolezza musco<strong>la</strong>re stabilirà il tipo di trasferimento necessario ed il<br />

numero di persone o l’apparecchiatura necessaria ad effettuare il trasferimento<br />

stesso. E’ importante che <strong>la</strong> vostra sicurezza, come pure <strong>la</strong> sicurezza di chi si<br />

prende cura del paziente, non vengano compromesse.<br />

Il capitolo seguente presenta tre sistemi di trasferimento fra i più comuni:<br />

asse di scivo<strong>la</strong>mento<br />

rotazione in piedi senza assistenza<br />

rotazione in piedi con assistenza<br />

Se siete in condizioni di completa dipendenza, seguite le tecniche di trasferimento<br />

a pag. 131.<br />

Le operazioni di trasferimento richiedono istruzioni preliminari da parte del<br />

fisioterapista che vi aiuterà a decidere il sistema di trasferimento più adeguato.<br />

Precauzioni<br />

Nell’effettuare un trasferimento si devono seguire queste istruzioni base:<br />

usare una cintura di sicurezza (vedi pag. 88)<br />

calzare scarpe non sdrucciolevoli<br />

trasferire verso superfici di uguale livello, evitate sedie basse o super imbottite e<br />

divani<br />

trasferire verso il <strong>la</strong>to più resistente<br />

trasferire verso e da superfici stabili<br />

stabilizzare <strong>la</strong> sedia a rotelle bloccandone i freni<br />

spostare l’appoggia-piedi ed i braccioli verso il <strong>la</strong>to in cui si intende operare il<br />

trasferimento<br />

usare le braccia per aiutarsi ad alzarsi in piedi.<br />

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Tecniche da usare per i trasferimenti:<br />

Trasferimento con asse di scivo<strong>la</strong>mento:<br />

Il trasferimento con asse di scivo<strong>la</strong>mento richiede l’uso di una cintura di sicurezza<br />

e di un asse di scivo<strong>la</strong>mento (vedi pag. 88)<br />

Il trasferimento con asse di scivo<strong>la</strong>mento è usato per spostarsi dal letto al<strong>la</strong> sedia<br />

o viceversa. La sedia a rotelle è posizionata e bloccata paralle<strong>la</strong>mente al letto o<br />

formando un piccolo angolo con il letto.<br />

Il procedimento da usare per il trasferimento dal letto al<strong>la</strong> sedia a rotelle è il<br />

seguente:<br />

..........IL PAZIENTE SI SPORGE DAL LETTO E L’ASSE DI SCIVOLAMENTO<br />

VIENE SISTEMATA SOTTO LE NATICHE. BISOGNA FARE ATTENZIONE<br />

A NON PIZZICARE IL PAZIENTE FRA L’ASSE DI SCIVOLAMENTO<br />

E IL LETTO.<br />

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...........COLUI CHE SI PRENDE CURA DEL PAZIENTE STA IN PIEDI<br />

DI FRONTE PER BLOCCARGLI LE GINOCCHIA. AFFERRA DA DIETRO<br />

LA CINTURA DI SICUREZZA DEL PAZIENTE ED EFFETTUA<br />

IL TRASFERIMENTO CON UNA SERIE DI MOVIMENTI DI SOLLEVAMENTO<br />

E SCIVOLAMENTO FINCHE’ IL PAZIENTE E’ SISTEMATO SULLA SEDIA.<br />

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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA<br />

..........QUANDO IL PAZIENTE E’ SULLA SEDIA, L’ASSE DI SCIVOLAMENTO<br />

VIENE TOLTO ED IL PAZIENTE VIENE LASCIATO NON APPENA<br />

RAGGIUNTA UNA POSIZIONE STABILE<br />

Il procedimento è inverso quando il trasferimento è dal<strong>la</strong> sedia al letto.<br />

Trasferimento con rotazione in piedi senza assistenza:<br />

Il procedimento da usare per il trasferimento dal<strong>la</strong> sedia al letto è il seguente:<br />

...........IL PAZIENTE SI SPOSTA SUL BORDO DELLA SEDIA A ROTELLE<br />

BLOCCATA E, FACENDO FORZA SUI BRACCIOLI DELLA SEDIA,<br />

RAGGIUNGE UNA POSIZIONE ERETTA.<br />

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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA<br />

...........IL PAZIENTE FA UNA ROTAZIONE E POI SI ALLUNGA<br />

VERSO IL LETTO.<br />

Nota: Toccare il letto prima del<strong>la</strong> rotazione può indurre a una perdita di equilibrio.<br />

...........IL PAZIENTE SI SIEDE ABBASSANDOSI SUL LETTO.<br />

Il procedimento è inverso quando il paziente si trasferisce dal letto al<strong>la</strong> sedia.<br />

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Trasferimento con rotazione, in piedi con assistenza:<br />

Il paziente deve col<strong>la</strong>borare quanto più possibile quando viene aiutato a<br />

raggiungere <strong>la</strong> posizione eretta. In questo modo il paziente non è propriamente<br />

sollevato, ma soltanto aiutato a mettersi in piedi. Ciò richiede una buona struttura<br />

meccanica del corpo e l’applicazione di una cintura di sicurezza.<br />

Il procedimento, con rotazione in piedi, da usare per il trasferimento dal<strong>la</strong> sedia al<br />

letto è il seguente:<br />

...........SI TOLGONO GLI APPOGGIAPIEDI ED IL PAZIENTE APPOGGIA I PIEDI<br />

SUL PAVIMENTO PONENDOLI DIETRO LE GINOCCHIA.<br />

...........IL PAZIENTE SCIVOLA IN AVANTI FINO AL BORDO DELLA SEDIA A<br />

ROTELLE PRECEDENTEMENTE BLOCCATA<br />

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...........COLUI CHE SI PRENDE CURA DEL PAZIENTE SI METTE CON PIEDI<br />

E GINOCCHIA ALL’ESTERNO DEI PIEDI E DELLE GINOCCHIA DEL PAZIENTE<br />

...........IL PAZIENTE APPOGGIA LE MANI SUI BRACCIOLI PREPARANDOSI<br />

A SPINGERE PER RAGGIUNGERE LA POSIZIONE ERETTA<br />

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...........L’ASSISTENTE, CON LE GINOCCHIA PIEGATE, AFFERRA DA DIETRO<br />

LA CINTURA DI SICUREZZA DEL PAZIENTE ED INIZIA UN MOVIMENTO<br />

DI OSCILLAZIONE IN AVANTI<br />

..........L’ASSISTENTE DA’ IL COMANDO DI ALZARSI E RADDRIZZA<br />

LE GINOCCHIA PER AIUTARE IL PAZIENTE A RAGGIUNGERE<br />

LA POSIZIONE ERETTA<br />

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...........COLUI CHE SI PRENDE CURA DEL PAZIENTE TIENE SEMPRE<br />

AFFERRATA LA CINTURA DI SICUREZZA MENTRE IL PAZIENTE<br />

FA UNA ROTAZIONE VERSO IL LETTO.<br />

...........IL PAZIENTE SI ABBASSA VERSO IL LETTO MA NON DEVE ESSERE<br />

RILASCIATO FINCHE’ NON HA RAGGIUNTO UNA POSIZIONE STABILE.<br />

Il procedimento è inverso quando il paziente si trasferisce dal letto al<strong>la</strong> sedia<br />

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TRASFERIMENTI SPECIALI:<br />

Per i trasferimenti in bagno, nel<strong>la</strong> macchina e nel<strong>la</strong> vasca da bagno, vengono<br />

utilizzate le stesse tecniche prima illustrate con i seguenti suggerimenti aggiuntivi:<br />

Bagno<br />

...........LA SEDIA A ROTELLE BLOCCATA DEVE ESSERE POSTA DI FRONTE<br />

AL WC, CON UN LIEVE ANGOLO. DOPO CHE IL PAZIENTE<br />

HA RAGGIUNTO LA POSIZIONE ERETTA. COLUI CHE SI PRENDE CURA<br />

DI LUI LO AIUTA A LIBERARSI DI PARTE DEGLI ABITI.<br />

Vasca da bagno<br />

..........LA SEDIA A ROTELLE BLOCCATA VIENE POSTA IN POSIZIONE<br />

PARALLELA ALLA VASCA DA BAGNO E VENGONO TOLTI<br />

GLI APPOGGIAPIEDI ED I BRACCIOLI PIU’ VICINI ALLA VASCA. IL PAZIENTE<br />

SI TRASFERISCE SUL BORDO ESTERNO DELLA VASCA MENTRE<br />

COLUI CHE SI PRENDE CURA DEL PAZIENTE LO AIUTA A<br />

MANTENERE L’EQUILIBRIO.<br />

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...........COLUI CHE SI PRENDE CURA DEL PAZIENTE GLI METTE<br />

UN BRACCIO INTORNO ALLE SPALLE E L’ALTRO SOTTO<br />

LE SUE GINOCCHIA. CON UN MOVIMENTO RAPIDO FA RUOTARE<br />

IL PAZIENTE IN AVANTI SULL’ASSE DELLA VASCA, FACENDO PENZOLARE<br />

IN ESSA LE SUE GAMBE.<br />

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Auto<br />

..........LA SEDIA A ROTELLE BLOCCATA VIENE MESSA IN POSIZIONE<br />

PARALLELA ALLA MACCHINA. IL PAZIENTE VIENE TRASFERITO<br />

SUL BORDO ESTERNO DEL SEDILE DELLA MACCHINA.<br />

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..........L’ASSISTENTE METTE UN BRACCIO INTORNO ALLE SPALLE<br />

DEL PAZIENTE E L’ALTRO SOTTO LE SUE GINOCCHIA.<br />

CON UN MOVIMENTO RAPIDO LE GAMBE DEL PAZIENTE VENGONO FATTE<br />

RUOTARE ALL’INTERNO DELLA MACCHINA.<br />

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TECNICHE PER CONSERVARE LE FORZE<br />

Continuate ad utilizzare quanto più possibile i principi illustrati nei capitoli<br />

precedenti. Inoltre, le tecniche qui di seguito descritte possono rendere più<br />

agevole il coricarsi e l’alzarsi del letto.<br />

Questa tecnica può essere utilizzata con assistenza o senza.<br />

Coricarsi<br />

...........GIRARE LA SCHIENA VERSO IL LETTO E AFFERRARE LA TESTATA<br />

O LA SPONDA DEL LETTO. ABBASSARSI E SEDERSI SUL BORDO,<br />

SCIVOLARE LENTAMENTE INDIETRO FINO AD ESSERE<br />

SALDAMENTE SEDUTI<br />

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..........SISTEMARE AMBEDUE LE BRACCIA VERSO LA TESTATA<br />

DEL LETTO E APPOGGIARVI IL PESO DEL CORPO. CORICARSI<br />

LENTAMENTE SU UN FIANCO, SOLLEVANDO LE GAMBE SUL LETTO.<br />

Alzarsi dal letto<br />

...........GIRARE SUL FIANCO E PIEGARE LE GINOCCHIA<br />

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..........ALZARE IL CORPO LENTAMENTE CON L’AIUTO DELLE BRACCIA<br />

ED ABBASSARE LE GAMBE SUL PAVIMENTO.<br />

..........TENERE DIRITTA LA SCHIENA ED EVITARE TORSIONI.<br />

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SUGGERIMENTI UTILI<br />

Applicare anelli di cuoio o di tessuto alle maniglie dei cassetti<br />

Abbassare le sbarre appendiabiti negli armadi per migliorare l’accesso agli<br />

indumenti<br />

Usare uno spazzolino da denti elettrico<br />

MECCANISMI UTILI PER L’ASSISTENZA<br />

Come colui che si prende cura del paziente tende ad assumere maggiore<br />

responsabilità nei riguardi del ma<strong>la</strong>to, aumentano per lui i rischi di danni personali.<br />

L’utilizzo di appropriati meccanismi di cui il corpo dispone, renderà minimo il<br />

rischio. Grazie ad essi lo sforzo viene scaricato su parecchi muscoli o sfruttandone<br />

quelli più robusti. I principi generali sono i seguenti:<br />

Tecniche di sollevamento<br />

..........METTERSI DI FRONTE AL PAZIENTE CON I PIEDI APERTI IN MISURA<br />

CORRISPONDENTE ALLA LARGHEZZA DELLE SPALLE.<br />

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...........POSIZIONARSI IL PIU’ VICINO POSSIBILE AL PAZIENTE. PIEGARE<br />

LE GINOCCHIA E SOLLEVARE CON LE GAMBE, PIUTTOSTO CHE<br />

CON LA SCHIENA. TENERE LA TESTA ERETTA<br />

Tecniche per spingere/tirare<br />

...........TENERE I PIEDI DISTANZIATI - UN PIEDE DAVANTI ALL’ALTRO.<br />

SPOSTARE IL PESO DEL CORPO DAL PIEDE POSTERIORE AL PIEDE<br />

ANTERIORE. IN GENERE E’ PIU’ SICURO SPINGERE PIUTTOSTO<br />

CHE TIRARE<br />

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SEZIONE CINQUE<br />

DIPENDENTE<br />

DEFINIZIONE<br />

A causa di una grave debolezza degli arti, del collo e del tronco, sarà necessario<br />

affidarsi all’assistente per tutti i compiti. La considerazione fondamentale è<br />

mantenersi il più possibile sicuri e attivi. Le terapie fisiche e occupazionali possono<br />

essere utili per assicurare che vengano mantenuti <strong>la</strong> mobilità, il comfort e <strong>la</strong><br />

sicurezza.<br />

EQUIPAGGIAMENTO<br />

Gli strumenti di assistenza sono utilizzati per fornire appoggio ed assicurare che<br />

vengano mantenute le posizioni per <strong>la</strong> massima attività.<br />

STRUMENTI DI ASSISTENZA:<br />

Supporto per appoggiare il braccio<br />

Il peso di un braccio debole può causare uno sforzo per <strong>la</strong> spal<strong>la</strong> e quindi dolore.<br />

Quando vi muovete questo sforzo può essere alleviato usando una fascia per<br />

sostenere il braccio. Questa dovrebbe essere rimossa quando seduti e il braccio<br />

può essere sostenuto da cuscini o bracciali.<br />

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Appoggio per far riposare il braccio:<br />

Costituito di p<strong>la</strong>stica resistente, l’appoggio mantiene <strong>la</strong> mano e il polso in una<br />

posizione comoda per contrastare l’effetto del<strong>la</strong> contrazione musco<strong>la</strong>re.<br />

Leggio sovrastante il letto<br />

Esso permette di leggere a letto sdraiati.<br />

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Materasso ondu<strong>la</strong>to<br />

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Un materassino di gommapiuma posto sopra il materasso riduce <strong>la</strong> pressione sulle<br />

superfici ossee e diminuisce <strong>la</strong> probabilità di lesioni cutanee<br />

Lenzuolo per spostare il paziente:<br />

Un lenzuolo permette a chi assiste di ruotare e posizionare agevolmente nel letto il<br />

paziente. Il lenzuolo va posto sotto il paziente e deve essere lungo dalle spalle al<br />

bacino e deve sporgere di almeno 15 cm dai fianchi del paziente.<br />

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Cuscino per <strong>la</strong> schiena:<br />

Si tratta di un cuscino per <strong>la</strong> schiena morbido e anatomico da usare quando si è<br />

seduti. Deve adattarsi al corpo ed offrire un supporto resistente/e<strong>la</strong>stico ma fermo<br />

per <strong>la</strong> parte inferiore del<strong>la</strong> schiena e le anche.<br />

Cuscino per sedia a rotelle:<br />

E’ un cuscino di gommapiuma spessa che si mette sul<strong>la</strong> sedia a rotelle per evitare<br />

i decubiti e garantire il comfort.<br />

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Supporto per il dorso:<br />

E’ un supporto di gomma morbida da applicare al<strong>la</strong> sedia a rotelle con chiusura in<br />

velcro al torace e spalline. Questo permette ai pazienti che tendono a cadere in<br />

avanti di mantenere una posizione eretta<br />

Cintura di sicurezza:<br />

Sono cinture resistenti, alte cinque centimetri, con chiusura in velcro che<br />

avvolgono il paziente per evitare <strong>la</strong> sua caduta dal<strong>la</strong> sedia.<br />

Cuscino cervicale:<br />

Sostiene il collo e <strong>la</strong> testa quando si è sdraiati allo scopo di alleviare <strong>la</strong> tensione e<br />

<strong>la</strong> pressione.<br />

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Bacinel<strong>la</strong> per <strong>la</strong>vare i capelli:<br />

Questa bacinel<strong>la</strong> si usa per <strong>la</strong>vare i capelli quando il paziente è a letto. La testa va<br />

posta nel<strong>la</strong> bacinel<strong>la</strong> con il collo appoggiato all’apposito incavo morbido. Si versa<br />

poi l’acqua sui capelli. Un tubo di gomma drena l’acqua nel contenitore posto<br />

accanto al letto.<br />

Volta-pagina automatico:<br />

L’azionatore elettrico può essere control<strong>la</strong>to da un piede, da un gomito, dal<strong>la</strong> testa<br />

o flettendo un muscolo.<br />

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Interruttore per chiamare aiuto:<br />

E’ una piastra a forma di tenda ultrasensibile al tatto, attivabile dal semplice tocco<br />

o girando <strong>la</strong> testa.<br />

Ausilii per <strong>la</strong> toilette:<br />

Se l’igiene è un problema, può essere utile inserire nel WC un bidet o un effusore<br />

con spruzzo d’acqua manovrato a mano.<br />

Il bidet è costituito da una pompa in immersione applicata al<strong>la</strong> cassetta del WC<br />

stessa e collegata ad un contenitore di acqua calda. Uno spruzzatore d’acqua<br />

calda posto sotto l’asse del WC viene messo in azione mediante un pulsante.<br />

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Alternativa al WC<br />

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Sebbene solitamente <strong>la</strong> SLA non alteri il controllo dell’intestino o del<strong>la</strong> vescica, <strong>la</strong><br />

diminuita mobilità rende difficoltoso raggiungere il bagno o <strong>la</strong> comoda. Per evitare<br />

di spostarsi dal letto si possono utilizzare degli accessori come una padel<strong>la</strong> o un<br />

pappagallo o un contenitore esterno fissato al<strong>la</strong> gamba che drena il catetere<br />

vescicale.<br />

Letto ospedaliero<br />

Un letto ospedaliero (a funzionamento manuale) è consigliato per coloro che<br />

trascorrono <strong>la</strong> maggior parte del tempo a letto. Esso permette di sollevare con<br />

facilità i piedi per evitare gonfiori, di sollevare <strong>la</strong> testa per guardare <strong>la</strong> televisione,<br />

leggere, etc. Il principale vantaggio di tale letto consiste nel<strong>la</strong> diminuzione del<br />

rischio di contusioni per l’assistente. L’altezza del letto può essere adattata per<br />

evitare che l’assistente sforzi <strong>la</strong> schiena, piegandosi, spingendo o tirando,<br />

riducendo quindi <strong>la</strong> possibilità di strappi musco<strong>la</strong>ri.<br />

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POSIZIONE NEL LETTO<br />

Per quanti non possono muoversi da soli nel letto un programma di<br />

posizionamento nel letto incrementerà il comfort e ridurrà il rischio di lesioni<br />

cutanee. La pelle sovrastante le ossa è <strong>la</strong> più soggetta a problemi derivanti dal<strong>la</strong><br />

pressione. La durata del<strong>la</strong> tolleranza di un paziente al<strong>la</strong> pressione è variabile. Se<br />

dovessero insorgere lesioni cutanee, è importante chiamare il medico per <strong>la</strong> più<br />

corretta cura.<br />

Il posizionamento nel letto permette anche di ridurre il gonfiore che si accompagna<br />

a grave ipostenia. Tale condizione, denominata edema, è il risultato dell’inattività<br />

musco<strong>la</strong>re e dell’effetto del<strong>la</strong> gravità sugli arti. E’ molto frequente a carico di mani<br />

e piedi. Un’adeguata elevazione degli arti contribuisce a ridurre il gonfiore e facilita<br />

<strong>la</strong> circo<strong>la</strong>zione sanguigna.<br />

Un programma di posizionamento del letto dovrebbe<br />

essere confortevole per il paziente.<br />

essere spesso modificato<br />

mantenere <strong>la</strong> testa in linea con il corpo, non troppo flessa, nè troppo estesa<br />

evitare <strong>la</strong> frizione tra le parti del corpo usando cuscini<br />

Vi sono due posizioni di base in un letto standard: supina e sul fianco.<br />

La posizione dovrebbe essere cambiata almeno ogni due ore, passando dal fianco<br />

destro al<strong>la</strong> posizione supina e poi al fianco sinistro. Se è disponibile un letto<br />

ospedaliero le possibilità di posizionamento aumentano grazie al<strong>la</strong> flessibilità di<br />

tale tipo di letto. Se si notassero arrossamenti cutanei che durano più di venti<br />

minuti, <strong>la</strong> frequenza degli spostamenti di posizione deve essere aumentata.<br />

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SDRAIATI SUL FIANCO<br />

............POSIZIONARE UN CUSCINO TRA LE GINOCCHIA<br />

E UN ALTRO PIEGATO DIETRO ALLA SCHIENA. IL BRACCIO SUPERIORE<br />

DOVREBBE ESSERE TENUTO SOLLEVATO SU UN CUSCINO.<br />

SUPINI<br />

...........DOVREBBE ESSERE POSTO UN CUSCINO SOTTO ALLE GINOCCHIA<br />

ED ENTRAMBE LE BRACCIA ESSERE LEGGERMENTE SOLLEVATE<br />

CON ALTRI CUSCINI.<br />

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PER GIRARE IL PAZIENTE DALLA POSIZIONE SUPINA ALLA POSIZIONE<br />

SUL FIANCO:<br />

...........STANDO DRITTI A LATO DEL LETTO VERSO IL QUALE IL PAZIENTE<br />

DEVE ESSERE GIRATO (CIOE’ SE IL PAZIENTE DEVE ESSERE<br />

GIRATO SUL FIANCO DESTRO, METTERSI AL LATO DESTRO<br />

DEL LETTO) AFFERRARE IL LATO OPPOSTO DEL LENZUOLO POSTO<br />

A QUESTO SCOPO (VEDI A PAG. 120) A LIVELLO DELLE SPALLE<br />

E DEL BACINO DEL PAZIENTE, TENENDO LA SCHIENA DRITTA<br />

E LE GINOCCHIA PIEGATE.<br />

...........SPOSTARSI ALL’INDIETRO A TIRARE IL LENZUOLO PER GIRARE<br />

IL PAZIENTE.<br />

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...........STABILIZZATE IL PAZIENTE ALLE SPALLE CON UNA MANO, MENTRE<br />

CON L’ALTRA PIEGATE UN CUSCINO DIETRO LA SCHIENA.<br />

...........PIEGATE LE GINOCCHIA DEL PAZIENTE LEGGERMENTE IN AVANTI<br />

E PONETE UN CUSCINO TRA LE GAMBE.<br />

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...........ALLINEATE CORRETTAMENTE LA TESTA AL CORPO<br />

...........SOLLEVATE IL BRACCIO ESTERNO SU UN CUSCINO E POSIZIONATE<br />

VICINO AL PAZIENTE L’INTERRUTTORE PER CHIAMARE AIUTO.<br />

Per ritornare al<strong>la</strong> posizione supina, bisogna eseguire all’opposto<br />

gli stessi passaggi.<br />

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TRASFERIMENTI/SPOSTAMENTI<br />

Se un paziente non è in grado di aiutarsi negli spostamenti sarà necessario<br />

dipendere da qualcuno. Vi sono tre tipi di spostamenti dipendenti: trasferimento<br />

dipendente, l’elevatore idraulico o meccanico e il sollevamento da parte di due<br />

persone.<br />

Un fisioterapista vi aiuterà a scegliere <strong>la</strong> modalità più adatta per lo spostamento e<br />

vi darà le istruzioni per attuarle.<br />

TRASFERIMENTO DIPENDENTE:<br />

...........BLOCCARE LA SEDIA A ROTELLE E POSIZIONARLA PARALLELA<br />

AL LETTO, POI RIMUOVERE IL BRACCIOLO PIU’ VICINO AL LETTO<br />

ED ENTRAMBI I POGGIAPIEDI. DOPO AVER APPOGGIATO PER TERRA<br />

I PIEDI DEL PAZIENTE, L’ASSISTENTE SPOSTA IL PAZIENTE<br />

VERSO IL BORDO DELLA SEDIA, AFFERRANDOLO SOTTO LE GINOCCHIA<br />

E TIRANDOLO IN AVANTI. L’ASSISTENTE POSIZIONA I PIEDI ALL’ESTERNO<br />

DI QUELLI DEL PAZIENTE, BLOCCANDO CON LE PROPRIE<br />

LE GINOCCHIA DI QUEST’ULTIMO.<br />

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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA<br />

..........L’ASSISTENTE A QUESTO PUNTO PUO’ TIRARE SU IL PAZIENTE<br />

CINCENDOGLI LA SCHIENA E AFFERRANDO L’APPOSITA CINTURA<br />

DI SICUREZZA. NEL FRATTEMPO IL PAZIENTE DEVE CERCARE<br />

DI TENERE LE BRACCIA CONSERTE.<br />

...........L’ASSISTENTE EFFETTUA UN MOVIMENTO DI OSCILLAZIONE<br />

E POI RADDRIZZA LE GAMBE PER SOLLEVARE IL PAZIENTE DALLA SEDIA,<br />

QUEL TANTO CHE BASTA PER SPOSTARLO DALLA SEDIA.<br />

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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA<br />

...........CON UN MOVIMENTO VELOCE L’ASSISTENTE SI GIRA<br />

VERSO IL LETTO, RUOTANDO IL PAZIENTE VERSO LA POSIZIONE<br />

ADEGUATA PER FARLO SEDERE. IL PAZIENTE VA ADAGIATO<br />

SUL LETTO, SENZA ESSERE LASCIATO FINCHE’ NON SI TROVI<br />

IN UNA POSIZIONE CHE POSSA ESSERE MANTENUTA.<br />

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ELEVATORI:<br />

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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA<br />

Gli elevatori permettono ad una persona so<strong>la</strong> di spostare un paziente non<br />

autosufficiente. Questo è utile specialmente se il paziente è più robusto<br />

dell’assistente. L’elevatore è dotato di ruote orientabili e una base rego<strong>la</strong>bile che<br />

ne permettono un facile posizionamento. Vi sono due tipi di elevatori: meccanico<br />

ed idraulico. L’elevatore idraulico è generalmente considerato più facile da<br />

utilizzare. Sono disponibili molti tipi di imbragatura, tra cui una con il sostegno per<br />

<strong>la</strong> testa. Le imbragature possono essere sollevate per mezzo di catene o cinghie<br />

di tessuto.<br />

Non bisogna effettuare uno spostamento con elevatore senza conoscere le<br />

istruzioni e avere visto una dimostrazione.<br />

Quanto segue illustra l’uso di un elevatore idraulico con imbragatura sollevabile<br />

con cinghie di tessuto.<br />

129


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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA<br />

.............L’IMBRAGATURA VA POSIZIONATA SOTTO AL PAZIENTE,<br />

GIRANDOLO PRIMA SU UN FIANCO E POI, DOPO AVER<br />

POSIZIONATO L’IMBRAGATURA, SULL’ALTRO.<br />

PER EVITARE PRESSIONI POSIZIONARE LE CUCITURE LONTANO<br />

DAL PAZIENTE.<br />

ASSICURARSI CHE LA VALVOLA DEL SISTEMA DI BLOCCAGGIO<br />

SIA CHIUSA<br />

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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA<br />

...........L’ELEVATORE DEVE ESSERE POSTO IN MODO CHE IL GANCIO<br />

PER LA BARRA GIREVOLE SIA SOPRA IL CENTRO DELL’ADDOME<br />

DEL PAZIENTE. ATTACCARE LE CINGHIE ALL’IMBRAGATURA<br />

POSIZIONANDO I GANCI A FORMA DI “ S “ NEI FORI<br />

DELL’IMBRAGATURA STESSA. ASSICURARSI CHE LA PUNTA<br />

DEI GANCI NON SIA RIVOLTA VERSO IL PAZIENTE. LA CINGHIA PIU’ CORTA<br />

VIENE AGGANCIATA AI FORI IN PROSSIMITA’ DEL DORSO<br />

E LA TESTA SI APPOGGIA SU PARTE DELL’IMBRAGATURA, CIO’ AFFINCHE’<br />

IL PAZIENTE SIA IN POSIZIONE SEDUTA QUANDO VIENE<br />

SOLLEVATO. INFINE, ATTACCARE LA PARTE SUPERIORE DELLE<br />

CINGHIE ALLA BARRA GIREVOLE.<br />

131


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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA<br />

...........POSIZIONARE LA BASE DELL’ELEVATORE NELLA POSIZIONE<br />

PIU’ LARGA POSSIBILE PRIMA DI SOLLEVARE IL PAZIENTE.<br />

QUEST’ULTIMO DEVE ESSERE SOLLEVATO LENTAMENTE POMPANDO<br />

LA MANIGLIA DI SOSTEGNO VERIFICANDO CHE IL PAZIENTE<br />

SIA IN POSIZIONE SICURA, CIOE’ SIA SEDUTO. IL PAZIENTE<br />

VA COLLOCATO SOPRA LA SEDIA A ROTELLE,<br />

CHE DEVE ESSERE BLOCCATA.<br />

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ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA<br />

...........ABBASSARE IL PAZIENTE PREMENDO LA MANIGLIA<br />

DEL SOSTEGNO STESSO. ABBASSARE LENTAMENTE IL PAZIENTE<br />

E GUIDARE LA DISCESA ESERCITANDO UNA LEGGERA PRESSIONE<br />

SULLE GINOCCHIA O SULLE COSCE, PER MANTENERE<br />

IL PAZIENTE SEDUTO.<br />

............UNA VOLTA SEDUTO SULLA SEDIA A ROTELLE, LA VALVOLA DEVE<br />

ESSERE CHIUSA MUOVENDO LA MANIGLIA DEL SOSTEGNO<br />

LONTANO DA ESSO.<br />

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...........LE CINGHIE VENGONO RIMOSSE DALL’IMBRAGATURA<br />

E L’ELEVATORE VIENE ALLONTANATO DALLA SEDIA A ROTELLE.<br />

SOLLEVAMENTO DA PARTE DI DUE PERSONE:<br />

...........POSIZIONARE LA SEDIA A ROTELLE AD ANGOLO ACUTO RISPETTO<br />

AL LETTO, ELIMINARE ENTRAMBI I POGGIAPIEDI E IL BRACCIOLO<br />

PIU’ VICINO AL LETTO. IL PRIMO ASSISTENTE (GENERALMENTE<br />

LA PERSONA PIU’ FORTE) DOVREBBE METTERSI NELL’ANGOLO FORMATO<br />

DALLA SEDIA E DAL LETTO. IL SECONDO ASSISTENTE SI METTERA’<br />

DI FRONTE AL PAZIENTE.<br />

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...........FATE INCROCIARE LE BRACCIA SUL PETTO AL PAZIENTE.<br />

IL PRIMO ASSISTENTE PASSA SOTTO LE BRACCIA ED AFFERRA<br />

IL POLSO DESTRO DEL PAZIENTE CON LA MANO DESTRA ED IL POLSO<br />

SINISTRO CON LA MANO SINISTRA. IL SECONDO ASSISTENTE<br />

CON I PIEDI ALLARGATI E LE GINOCCHIA PIEGATE, SUPPORTA LE GAMBE<br />

DEL PAZIENTE PONENDO ENTRAMBE LE MANI SOTTO LE GINOCCHIA.<br />

..........AL COMANDO DEL PRIMO ASSISTENTE, IL PAZIENTE<br />

VIENE ALZATO AD UNA ALTEZZA CHE CONSENTA DI LIBERARE<br />

IL CORPO DALLA SEDIA A ROTELLE.<br />

CON UN MOVIMENTO DOLCE IL PRIMO ASSISTENTE SI SPOSTA<br />

DI LATO ED ABBASSA IL PAZIENTE SUL LETTO. IL PAZIENTE<br />

NON VIENE LASCIATO FINCHE’ NON E’ IN UNA POSIZIONE<br />

CHE POSSA ESSERE MANTENUTA.<br />

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ESERCIZI<br />

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E’ importante continuare ad effettuare gli esercizi quotidiani di allungamento dei<br />

muscoli descritti nelle sezioni precedenti per prevenire il dolore e le deformità. Un<br />

programma di esercizi, su base giornaliera, aiuterà ad eliminare l’edema che<br />

accompagna l’immobilità. E’ importante che l’assistente riceva istruzioni dal<br />

terapista e dal medico per <strong>la</strong> serie di esercizi motori da far praticare.<br />

TECNICHE DI RESPIRAZIONE<br />

L’inattività e l’indebolimento dei muscoli respiratori possono compromettere <strong>la</strong><br />

venti<strong>la</strong>zione. La respirazione con il diaframma è l’arte di usare il diaframma per<br />

massimizzare il ricambio d’aria. E’ importante ri<strong>la</strong>ssarsi prima di cominciare <strong>la</strong><br />

respirazione col diaframma. Le tecniche che seguono possono aiutare:<br />

Un ambiente tranquillo: ci dovrebbe essere minimo rumore ed attività. Gli occhi<br />

possono essere chiusi<br />

Un aggancio mentale: questo è uno stimolo costante - una paro<strong>la</strong> o una frase<br />

ripetuta o nel<strong>la</strong> mente o a voce alta. Può essere aiutato dal fissare<br />

costantemente un oggetto<br />

Un atteggiamento positivo: il paziente è incoraggiato ad eliminare altri pensieri<br />

ed a concentrarsi so<strong>la</strong>mente sul ri<strong>la</strong>ssamento<br />

Un calo nel tono musco<strong>la</strong>re: il paziente dovrebbe assumere una posizione<br />

comoda che richiede un minimo sforzo per essere mantenuta<br />

La respirazione diaframmatica:<br />

...........L’ASSISTENTE DEVE POSIZIONARE LA MANO SULL’ADDOME<br />

DEL PAZIENTE PROPRIO SOTTO LA CASSA TORACICA.<br />

IL PAZIENTE SPINGE IL SUO ADDOME CONTRO<br />

LA MANO DELL’ASSISTENTE MENTRE INALA ARIA ATTRAVERSO IL NASO.<br />

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...........IL PAZIENTE ESPIRA LENTAMENTE ATTRAVERSO<br />

LE LABBRA CONTRATTE. OSSERVARE LA MANO DELL’ASSISTENTE<br />

SULL’ADDOME DEL PAZIENTE CHE LENTAMENTE SCENDE<br />

COME IL PAZIENTE ESPIRA.<br />

Inspirare ed espirare lentamente è importante. Una buona rego<strong>la</strong> da seguire è di<br />

inspirare per quattro secondi ed espirare per otto.<br />

TECNICHE PER TOSSIRE:<br />

Suggerimenti per tossire in modo più efficace:<br />

Nei pazienti con SLA sono generalmente coinvolti anche i muscoli respiratori. La<br />

debolezza di questi muscoli non solo rende più difficile respirare, ma riduce anche<br />

<strong>la</strong> capacità di tossire efficacemente. Ciò può portare ad un accumulo di secrezioni<br />

nei polmoni. I suggerimenti che seguono possono migliorare <strong>la</strong> qualità e <strong>la</strong><br />

produttività del<strong>la</strong> vostra tosse.<br />

Cominciate con un piccolo respiro e un piccolo colpo di tosse, poi un più grande<br />

respiro e più grande colpo di tosse e, infine, un vero profondo respiro e un forte<br />

colpo di tosse.<br />

Fate un profondo respiro e tossite due volte con l’aria di quel respiro. Il secondo<br />

colpo di tosse sembra essere più efficace e di maggior potenza.<br />

Mettete le mani piatte sul vostro addome e soffiate parecchie volte, sentendo<br />

rientrare i muscoli addominali. Ora soffiate con maggior forza, quindi tossite<br />

quando sentite i muscoli tesi<br />

Se sentite che vi state sforzando mentre tentate di tossire, provate un suono<br />

stizzoso per iniziare a tossire<br />

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BARRIERE ARCHITETTONICHE<br />

Sono numerose le restrizioni/limitazioni e le barriere che i disabili, specialmente<br />

quelli sul<strong>la</strong> sedia a rotelle, devono affrontare nelle case normali. Fortunatamente è<br />

possibile utilizzare un’ampia varietà di adattamenti e modifiche per favorire<br />

l’indipendenza e <strong>la</strong> sicurezza. Tali modifiche possono essere sia molto semplici ed<br />

economiche, che molto complesse e costose. Ognuno deve analizzare le proprie<br />

necessità e decidere se e quali cambiamenti sono necessari e utili nel<strong>la</strong> specifica<br />

situazione.<br />

Vi è un aspetto essenziale riguardante <strong>la</strong> mobilità: l’abitazione deve fornire un<br />

adeguato spazio per l’ingresso e l’uscita. Per quanti utilizzino <strong>la</strong> sedia a rotelle:<br />

gli stipiti delle porte devono essere posti a circa 85 cm. uno dall’altro<br />

una rampa è fondamentale se l’ingresso o l’uscita presentano scalini. Tali<br />

accorgimenti possono essere acquistati separatamente oppure essere già<br />

presenti nel<strong>la</strong> costruzione. La lunghezza del<strong>la</strong> rampa dipende sia dall’altezza<br />

totale delle scale, sia dal<strong>la</strong> pendenza che <strong>la</strong> rampa stessa dovrà avere.<br />

Solitamente a 2,5 cm. di altezza di una scalinata corrisponde 30,5 cm. di<br />

lunghezza del<strong>la</strong> rampa.<br />

Per esempio un dislivello di 91,5 cm. richiederà una rampa di 11 metri.<br />

PER EVITARE DI CADERE DALLA RAMPA, E’ BENE CHE LUNGO<br />

ESSA CORRA UN BASSO GUARDRAIL. LA RAMPA DOVREBBE AVERE<br />

ALMENO UNA RINGHIERA SCORRIMANO, MEGLIO ANCORA DUE.<br />

LO SCORRIMANO DOVREBBE ESSERE ALTO CIRCA 80 cm..<br />

LA RAMPA DOVREBBE ESSERE VERNICIATA CON PITTURA RUVIDA<br />

PER GARANTIRE UNA MIGLIORE ADERENZA.<br />

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SE IL LIVELLO DI INGRESSO E’ COSI’ ALTO DA NON PERMETTERE<br />

IL POSIZIONAMENTO DI UNA RAMPA (POICHE’ SAREBBE TROPPO<br />

RIPIDA O TROPPO LUNGA), SI PUO’ RICORRERE<br />

A UN ELEVATORE ELETTRICO.<br />

Qui sotto sono elencate alcune modifiche che possono migliorare l’accesso o gli<br />

spostamenti:<br />

se possibile, gli stipiti dovrebbero essere rimossi<br />

stuoie e tappeti spessi dovrebbero essere evitati<br />

sono preferibili pavimenti antiscivolo<br />

i mobili dovrebbero essere posizionati in modo di non intralciare gli spostamenti<br />

le porte possono essere eliminate oppure sostituite con porte scorrevoli a<br />

soffietto o con tende<br />

le porte devono avere una ampiezza di circa 85 cm.<br />

per evitare che le porte si rovinino quando si utilizza il poggiapiedi, si possono<br />

applicare delle protezioni al<strong>la</strong> base delle porte stesse<br />

le porte normali riducono l’ampiezza del passaggio di circa 5 cm. a causa del<br />

loro spessore. Sono però disponibili cardini speciali che permettono di usufruire<br />

di più spazio<br />

per agevo<strong>la</strong>re l’utilizzo dei sanitari, nei bagni bisognerebbe applicare apposite<br />

maniglie di sostegno e pavimentazioni antiscivolo<br />

il paziente dovrebbe utilizzare un sistema di comunicazione, che deve risultare<br />

facilmente raggiungibile e utilizzabile<br />

intorno ai letti, su tre <strong>la</strong>ti, dovrebbe esservi uno spazio di circa 95 cm<br />

rubinetti a braccio lungo possono sostituire i rubinetti standard per una migliore<br />

manegevolezza<br />

<strong>la</strong> maggior parte dei bagni è inaccessibile alle sedie a rotelle. In tal caso si<br />

possono utilizzare sedie comode accanto al letto o sedie a rotelle comode.<br />

possono essere istal<strong>la</strong>te estensioni per interruttori da applicare sopra<br />

quest’ultimi per permettere a coloro i quali altrimenti non riuscirebbero a<br />

raggiungerli di control<strong>la</strong>re (accendere o spegnere) le luci<br />

possono essere aggiunte corde di estensione con i loro interruttori speciali ad<br />

apparecchiature elettriche o a <strong>la</strong>mpade, in modo di accendere e spegnere a<br />

distanza televisori, radio, <strong>la</strong>mpade ecc.<br />

se possedete una casa a due piani e non siete in grado di salire le scale, è<br />

possibile istal<strong>la</strong>re un elevatore per scale o ascensore. Oppure potete riorganizzare<br />

<strong>la</strong> vostra casa in modo da non dovervi recare al piano superiore.<br />

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