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VOGLIA - Italiaracing

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Leggenda<br />

Sole o pioggia, giorno o notte che siano,<br />

insomma è sempre la stessa storia: la<br />

Mille Miglia non tradisce mai. Anche<br />

quest’anno, per tre giorni, ci siamo riscoperti<br />

testimoni di un mondo fantastico, fatto di emozioni,<br />

suggestioni e stoicismo che ci hanno accompagnato<br />

da Brescia a Roma e ritorno.<br />

Le emozioni provate da Giuliano Canè e Lucia<br />

Galliani, tornati al successo a quattro anni dall’ultimo<br />

sigillo: al bolognese è riuscito l’impresa<br />

di scrivere il proprio nome nell’albo d’oro per la<br />

decima volta allungando una striscia di vittorie<br />

senza eguali. Partita con i favori del<br />

pronostico, la cop- pia ha sfatato<br />

la leggenda che vuole che,<br />

chi arriva in testa a Roma,<br />

n o n r i e s c a<br />

mai a conservare il primato fino a Brescia. Dopo<br />

l’iniziale sfuriata di Fabio Salvinelli infatti, pur<br />

battagliando sul filo dei centesimi con Viaro e<br />

Ferrari, Canè ha issato al vertice la sua BMW<br />

328 Mille Miglia Coupe’ del 1939 ed è arrivato<br />

al traguardo finale senza più commettere errori.<br />

Oppure le suggestioni che hanno accompagnato<br />

Luciano Viaro e Mark Gessler sull’Alfa Romeo<br />

6C 1500 Gran Sport del Team Sports Hagerty:<br />

battuto ma non sconfitto, l’esperto driver triestino<br />

ha ottenuto l’ennesimo grande risultato<br />

salendo sul podio per la sesta volta in sei anni,<br />

nonostante la separazione dal Team del Museo<br />

Alfa Romeo.<br />

Non si può dimenticare, infine, lo stoicismo di<br />

Bruno Ferrari che non ha mollato neppure di<br />

fronte al dolore per i postumi di un infortunio,<br />

onorando la Bugatti Type 37 messagli a disposizione<br />

dal Team Brescia Corse.<br />

Nonostante il meteo incerto e<br />

una collocazione temporale<br />

leggermente anticipata rispetto<br />

alle<br />

scorse edizioni, il pubblico non ha mancato<br />

di dimostrare il proprio amore nei confronti di<br />

quella che Enzo Ferrari era solito definire “La<br />

corsa più bella del Mondo”. Fin da giovedì mattina<br />

il popolo bresciano ha gremito Piazza della<br />

Loggia e Via Dieci Giornate per il consueto rito<br />

della punzonatura. Alle 19.30 poi, tutti in Viale<br />

Venezia a sfidare le nuvole minacciose per la<br />

partenza della OM 655 SS dei tedeschi Schmitz-Roman,<br />

sotto lo sguardo attento della madrina<br />

d’eccezione Anna Falchi. Non sono bastate<br />

nemmeno le poche gocce di pioggia cadute<br />

verso le 21 a scoraggiare i più, che hanno continuato<br />

ad incitare tutti gli equipaggi, resistendo<br />

fino a tarda sera per la passerella dell’ultima<br />

vettura.<br />

Anche Roma, dal canto suo, ha risposto con il<br />

consueto calore, affollando Castel Sant’Angelo<br />

in ogni ordine di posto, nonostante a pochi metri<br />

si stesse svolgendo la cerimonia di consegna<br />

dei “David di Donatello”. Pubblico delle grandi<br />

occasioni anche a San Marino, Urbino, Spoleto,<br />

Rieti, Viterbo, Siena, Firenze e Cremona, ma più<br />

in generale, lungo tutto il percorso, con i piccoli<br />

centri dell’Appennino tosco-emiliano letteralmente<br />

mobilitati per il passaggio della<br />

Freccia Rossa.<br />

Aspetti che Alessandro Casali, Presidente<br />

del Comitato Organizzatore, ha<br />

tenuto a sottolineare con particolare<br />

enfasi durante la cerimonia di premiazione<br />

tenutasi presso il Teatro Grande<br />

di Brescia: “Questa edizione ha avuto<br />

una risonanza mediatica senza precedenti.<br />

Lo dobbiamo alla magia senza<br />

tempo di queste vetture, all’affetto della<br />

gente e al sostegno del governo e delle<br />

istituzioni locali. E’ stato un anno difficile,<br />

anche la Mille Miglia ha risentito della<br />

crisi, ma siamo riusciti a portare avanti il<br />

nostro obiettivo: il primo obiettivo era quello di<br />

ZR FOCUS<br />

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