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San Marcellino Champagnat - Biografia

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Cominciarono a presentarsi alcuni problemi per la scuola<br />

di Marlhes. Don Allirot, il parroco, rifiutava di garantire ai<br />

Fratelli e ai loro alunni condizioni decenti di vita. Fr.<br />

Gianbattista descrive la casa di Marlhes in questi termini: “piccola,<br />

umida, insalubre”. <strong>Marcellino</strong> intervenne personalmente<br />

e chiese un alloggio più conveniente. Ma don Allirot non<br />

cedeva. Allora il giovane viceparroco prese una difficile decisione:<br />

ritirò i Fratelli dalla scuola della sua parrocchia d’origine.<br />

Nell’informare il parroco della sua decisione definitiva,<br />

<strong>Marcellino</strong> scriveva: “La sua casa si trova in condizioni così<br />

misere che in coscienza non avrei potuto lasciarvi né i Fratelli,<br />

né i ragazzi”.<br />

Questo incidente ci insegna un’importante lezione su<br />

<strong>Marcellino</strong>. Benché fosse generoso, sapeva pure dire di no. E<br />

dato che né lui, né i suoi Fratelli erano difficili da accontentare,<br />

ciò significa che la situazione a Marlhes doveva essere<br />

veramente penosa. La povertà e la semplicità segnavano la<br />

vita dei membri dell’Istituto. Tuttavia <strong>Marcellino</strong> insisteva<br />

affinché si provvedesse un alloggio conveniente per i Fratelli<br />

e gli alunni, di cui si sentiva responsabile.<br />

Era ben convinto che alcune condizioni, come un alloggio<br />

adeguato, erano premesse indispensabili per una qualsiasi<br />

impresa educativa sostenibile. <strong>Marcellino</strong> amava dire che non<br />

si possono educare i bambini se prima non si amano. Il procurare<br />

una scuola ed un alloggio adeguato era un modo per<br />

esprimere con i fatti questo amore.<br />

Crisi delle vocazioni<br />

Nel febbraio del 1822 l’Istituto era composto contava dieci<br />

Fratelli. Le loro capacità erano ben diverse e non tutti si occupavano<br />

della scuola. Alcuni possedevano abilità preziose per<br />

la comunità, altri apparivano più adatti per l’amministrazione<br />

interna. Uno dei primi Fratelli, per esempio, era un abile tes-<br />

42<br />

<strong>Marcellino</strong> <strong>Champagnat</strong>

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