quaderno n. 1 - CAI Sottosezione U.E.T C.A.I Torino
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L’ORGANIZZAZIONE <strong>CAI</strong> PER LA GESTIONE DEI SENTIERI<br />
La Commissione Centrale per l’Escursionismo del <strong>CAI</strong> è il principale organo di riferimento per<br />
il coordinamento della rete sentieristica nazionale con compiti di indirizzo generale dell’intera<br />
tematica dei sentieri.<br />
L’organizzazione periferica è oggi costituita dalle commissioni escursionismo regionali o<br />
interregionali e più specificatamente, laddove costituite, dalle commissioni sentieri sezionali o<br />
provinciali che gestiscono la rete sentieristica locale e coordinano il lavoro dei volontari sul<br />
campo.<br />
Queste ultime, meglio se organizzate a livello provinciale o per vallate, sono le più importanti<br />
per effettuare sia la manutenzione dei sentieri che gestire i dati relativi alla rete sentieristica<br />
locale, catasto compreso, per coordinare i rapporti, in tema di sentieristica, fra <strong>CAI</strong> ed enti<br />
locali, per organizzare dei corsi o seminari di aggiornamento.<br />
Quanti richiedono informazioni o intendono fare delle segnalazioni sullo stato della rete di<br />
sentieri locale potranno quindi fare riferimento alle commissioni di escursionismo o sentieri<br />
provinciali /regionali o alle locali sezioni e sottosezioni <strong>CAI</strong>.<br />
Organizzazione locale per gli interventi sul campo<br />
Una buona organizzazione per la gestione dei lavori di manutenzione della rete dei<br />
sentieri è necessaria per consentire alle sezioni <strong>CAI</strong> di svolgere con competenza e<br />
convinzione l’attività sul campo e tanto più estesa sarà la rete, tanto più importante sarà<br />
organizzarsi bene.<br />
• Anzitutto la ricerca e la disponibilità di un gruppo di volontari, la loro preparazione, il<br />
loro coordinamento e sostegno;<br />
• La disponibilità di un piccolo deposito di materiali ed attrezzi ;<br />
• La progettazione degli interventi ordinari e straordinari;<br />
• La programmazione delle manutenzioni ordinarie che dovrebbero essere fissate<br />
almeno ogni tre-cinque anni;<br />
• La programmazione di uscite collettive-educative a sostegno del gruppo più ristretto<br />
e per l’invito al buon uso dei sentieri;<br />
• La ricerca di collaborazioni esterne per particolari interventi di carattere straordinario.<br />
In questo <strong>quaderno</strong> sono stati descritti principalmente i lavori di segnaletica e marginalmente<br />
quelli di manutenzione del fondo del sentiero e di decespugliamento in quanto si è ritenuto che il<br />
campo di attività dei volontari sia essenzialmente circoscritto a questi tipi di intervento. Nel<br />
manuale <strong>CAI</strong> “Sentieri, ripristino, manutenzione e segnaletica” (1999) si potrà fare riferimento per<br />
una serie di altri interventi più impegnativi quali selciature, deviatori, consolidamenti, muri,<br />
passerelle e altri ancora, per i quali è necessario incontrare la collaborazione dell’ente pubblico e<br />
l’assegnazione dei lavori a ditte specializzate.