31.05.2013 Views

quaderno n. 1 - CAI Sottosezione U.E.T C.A.I Torino

quaderno n. 1 - CAI Sottosezione U.E.T C.A.I Torino

quaderno n. 1 - CAI Sottosezione U.E.T C.A.I Torino

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

• Sui tronchi di faggio, che sono lisci, pulire con uno straccio; il colore aderirà<br />

agevolmente; sui tronchi di abete sarà sufficiente un leggero tocco di raschietto per<br />

togliere le parti più morbide e volatili di corteccia; sui tronchi di larice e di quercia,<br />

per creare un minimo di base del segnavia si dovrà togliere la parte di corteccia più<br />

rugosa ed esterna senza entrare negli strati vitali della pianta; scortecciare<br />

profondamente danneggia la pianta e con il tempo la resina coprirà il segno. In ogni<br />

caso sarà bene farsi consigliare dal custode forestale di zona o dai guardiaparco. E’<br />

buona norma mantenere positivi contatti e collaborazioni con il Corpo Forestale e/o<br />

Enti Parco e possibilmente addivenire a delle convenzioni che prevedano permessi<br />

d’opera e di percorrenza nelle strade forestali per i lavori di manutenzione dei sentieri.<br />

• Attenzione a non sovrapporre segnavia <strong>CAI</strong> a segni d'uso forestale!<br />

• Sui pascoli, in prossimità dei cambi di direzione, in assenza di spuntoni di pietra,<br />

fisseremo dei picchetti (tondi o squadrati) in legno (possibilmente di larice) del diametro<br />

di 7-8 cm, sporgenti dal terreno per circa 60-80 cm, sulla testa dei quali metteremo il<br />

segnavia bianco-rosso.<br />

• In zone aperte e sassose e soggette a nebbia, qualora la traccia del sentiero fosse poco<br />

evidente, la distanza dei segnavia deve essere ridotta e accompagnata da numerosi<br />

ometti in sassi alti almeno 40-50 cm.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!