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3IL SISTEMA DELLA CITTA’ CHE SI TRASFORMA Acquapark Gardaland. Questo tracciato consentirebbe infatti un agevole raccordo diretto con via Fermi. E’ nostra intenzione riservare attenzione anche ai comparti industriali, completando i marciapiedi dove sono ancora mancanti e valutando specifici interventi di moderazione della velocità dei veicoli anche in queste zone. LE TRASFORMAZIONI URBANISTICHE LA CRESCITA È AVVENUTA IN MODO PROGRESSIVO E ORDINATO Settimo è cresciuta nel secondo dopoguerra trasformandosi da comune agricolo a piccolo centro di insediamenti residenziali e industriali, partecipe delle dinamiche di trasformazione dell’area metropolitana milanese. I residenti sono passati da 4.500 nel 1951 a 7.000 circa alla metà degli anni Sessanta, alla conclusione della grandi migrazioni di scala nazionale dal Sud e dall’est verso il triangolo industriale, e crescono successivamente per spostamenti di popolazione all’interno dell’area metropolitana, soprattutto da Milano verso i comuni dell’hinterland: da 11.500 nel 1981 passano a 15.000 nel 1991, a 17.000 nel 2001; oggi gli abitanti di Settimo sono circa 19.500. Contemporaneamente negli anni Sessanta e Settanta si insedia al Castelletto l’ITALTEL, nascono alcuni quartieri misti di industria e residenza, si formano e crescono progressivamente fino ai giorni nostri le tre grandi zone industriali più prossime ai centri abitati residenziali. Il suolo consumato è passato dal 4% circa del 1945 all’attuale 46% circa (Milano è poco sotto il 60% mentre i comuni del nord Milano sono mediamente sopra tale percentuale). L’agricoltura è tuttora la destinazione d’uso prevalente dei suoli comunali, e svolge un ruolo ecologico fondamentale nel determinare le condizioni di vita dei cittadini di Settimo in rapporto alle condizioni degli altri comuni direttamente confinanti con Milano. La crescita è avvenuta in modo progressivo e ordinato, con la costruzione di residenze caratterizzate da un buon equilibrio tra “edilizia libera”, per le famiglie in grado di acquistare un’abitazione sul libero mercato, ed “edilizia economica e popolare”, destinata alle famiglie con livelli di reddito medio o basso. In questo senso determinante è stato il ruolo della cooperazione locale rispetto alla capacità di contribuire a mantenere equilibrato il mercato della casa in proprietà e in affitto. L’espansione urbana di Settimo, contrariamente a quanto è avvenuto in casi analoghi, garantisce la riconoscibilità di un disegno della città, la cui forma non è il risultato di meri fenomeni incrementali ma frutto di decisioni che hanno assegnato alle aree verdi una precisa funzione di elemento ordinatore dello sviluppo e contemporaneamente di connettivo fra le varie aree edificate. Tale orientamento è leggibile a partire dal Piano Regolatore del 1985, che assegnò al parco urbano, attrezzato con il campus delle attrezzature della scuola dell’obbligo, questa funzione ordinatrice per il nucleo di Cascine Olona e Settimo centro. Coerente con questa impostazione è stata la realizzazione del grande sistema di aree di forestazione urbana nelle aree tra Settimo e la tangenziale ovest, iniziato nei primi anni Novanta (bosco della Giretta) e già ampliato recentemente in parte delle aree inedificate comprese tra Settimo e Seguro. Analoga procedura è stata adottata a Vighignolo dove è attualmente in corso di realizzazione un grande parco che si estende da via Airaghi fino alla tangenzialina. Il futuro dipende da dinamiche che in parte sono di natura locale e in parte dipendono da fattori di scala sovralocale più complesse da governare ma sulle quali abbiamo già attivato preventivamente il confronto con il Comune di Milano. Sono certamente di scala sovralocale le conseguenze, attendibili anche a Settimo, dal consolidamento del Polo Fieristico di Rho- Pero che avverrà con la realizzazione degli insediamenti di EXPO’ 2015, circostanze che richiedono una sempre più efficace collaborazione intercomunale. Alcune scelte possono tuttavia essere autonomamente già fatte a scala locale, nell’ambito del Piano di Governo del Territorio adottato che rappresenta la concreta esplicitazione della nostra idea di città. La scelta fondamentale del nostro PGT consiste nel considerare sostanzialmente finita la fase della crescita di suolo urbanizzato, riducendo al minimo l’urbanizzazione di aree agricole e puntando al recupero funzionale di aree già urbanizzate. In questo contesto si possono sviluppare anche soluzioni compensative fra differenti comparti edificati. Il PGT contemplerà pertanto: - la tutela delle aree del Parco Agricolo Sud Milano, per il quale si propone una revisione dei confini ma con aumento della superficie vincolata; - interventi di nuova edificazione, per soddisfare la domanda di nuove abitazioni, in 6 ambiti, 4 dei quali già edificati, mirando in generale a recuperare a usi
esidenziali alcuni insediamenti produttivi oggi frammisti alla residenza esistente o con essa immediatamente confinanti (le più significative sono la ex Ferretti a ridosso di via delle Libertà, e la zona della cascina Bergamina, mirando a conservare l’edificio maggiormente rappresentativo della storica tipologia a cascina); - la localizzazione due aree residenziali su terreni non già edificati nelle frange del tessuto già edificato, mirando a non interrompere la continuità delle aree agricole o destinate a parchi e nuovi boschi; - il rilancio del polo produttivo del Castelletto, favorendo l’insediamento di moderne attività di produzione di beni e servizi ; - il potenziamento dei servizi pubblici, e in particolare la prosecuzione della politica di riqualificazione degli spazi pubblici (viabilità, piazze, aree verdi e servizi di quartiere), e confermando il programma di acquisizione alla proprietà pubblica e di rimboschimento di aree tra Settimo e Seguro, per garantire, attraverso un ulteriore sviluppo di 70.000 metri quadrati del bosco della Giretta, la discontinuità dei centri urbani che contribuisce a valorizzare l’identità locale delle frazioni; - un contenuto incremento della popolazione, dai 20.000 abitanti del P.R.G. del 2000 ai 22.250 abitanti previsti. VIGHIGNOLO Con la conclusione del cantiere edilizio del Programma Integrato di Intervento e quella imminente del piano di recupero di “corte Venino”, la frazione di Vighignolo ha raggiunto lo sviluppo urbanistico previsto. Si tratta ora di completare il “rodaggio”, sempre complesso, di interventi così consistenti, per garantire nel minore tempo possibile il nuovo assetto dell’intera frazione. Gli interventi previsti riguarderanno: - il completamento del nuovo parco urbano realizzato nell’ambito del Programma Integrato di Intervento; - la sistemazione dell'area della vecchia fornace di Vighignolo; - la realizzazione della strada di accesso al nuovo pozzo e all’area della fornace con gli annessi parcheggi a servizio del campo sportivo; - gli interventi sulla viabilità per disincentivare l’attraversamento della frazione, sia attraverso modifiche al sistema di uscite dalla tangenzialina, sia portando a compimento l’istituzione della Zona a Traffico Limitato; - la realizzazione di un ecodotto in corrispondenza della fine della tangenzialina, garantendo una effettiva continuità fruitiva del verde dalle aree agricole e sportive a sud della statale 11, fino al nuovo parco di Vighignolo; - opere di sistemazione del parcheggio sterrato all’inizio di via Airaghi/ fine via A. Moro. - la ciclabile Vighignolo/Cornaredo. CASCINE OLONA E SETTIMO CENTRO Nel Villaggio dei Fiori: - procederemo alla sistemazione delle vie Turati-Villoresi, completando così la riqualificazione di tutto il sistema della storica dorsale di “via Novara”. Dopo avere predisposto il progetto esecutivo: - procederemo alla realizzazione dell’area feste in via Stradascia. Per dare una risposta ai problemi di stazionamento nell’area di via Cavalletti, penalizzata dalla vicinanza degli impianti sportivi di via Stradascia: - sistemeremo a parcheggio il tratto dismesso della ex strada statale 11; - riconfigureremo, ampliandolo, il parcheggio attuale di via Cavalletti. A sud del Villaggio Lavandai: - riqualificheremo il corridoio verde compreso fra i fontanili Muzzetta e Patellano dotandolo di una nuova ciclabile che collegherà questa parte dell’abitato con la zona degli orti del bosco della Giretta e quindi, attraverso il bosco, con il centro città. Riserveremo particolare attenzione alle trasformazioni urbanistiche in atto in questa zona interessata, anche in seguito alla installazione delle barriere fonoassorbenti sulla tangenziale, da una significativa trasformazione delle destinazioni d’uso da produttivo a residenziale. A Settimo–centro, nonostante fossero già previsti nel Piano Regolatore del 2000, i due Piani di Recupero della Cascina Bergamina e di via Dante–via Rile, non sono finora stati avviati. Ad essi sono connesse importanti opere di urbanizzazione e riqualificazione del centro cittadino. Per dare inizio ai lavori è tuttavia necessario il preventivo spostamento delle attività agricole e di allevamento che vi si svolgono: è stata pertanto concordata con la proprietà la ricollocazione delle attività che prevede, nella soluzione definitiva, la costruzione su terreni della stessa proprietà, di un nuovo insediamento agricolo distante dal centro abitato. Ci impegneremo quindi per sollecitare l’attuazione dei due Piani di Recupero che consentiranno: - la riqualificazione di via Dante- Rile con la realizzazione di aree verdi e parcheggi pubblici particolarmente utili alle attività commerciali del centro urbano; - il recupero e la ristrutturazione dell’edificio delle vecchie stalle della Cascina Bergamina, memoria contadina della nostra comunità; - la possibilità di sperimentare un’isola pedonale del centro cittadino in occasione di eventi particolari. Avendo concluso i lavori di sistemazione del tratto nord di via Vittorio Veneto: - dovremo ora completare la sistemazione, intervenendo sul tratto sud della stessa via. Dopo i primi anni di fruizione della piazza Incontro dei Popoli: - riteniamo opportuno effettuare alcuni interventi che la possano valorizzare, integrandola meglio con le esigenze del contesto residenziale in cui è collocata; pensiamo di “specializzarla” come “piazza dei giochi del mondo”, costruendo le opportune sinergie con le iniziative promosse dalla Casa delle culture del mondo, recentemente inaugurata a Milano dalla Provincia di Milano, facendola contemporaneamente divenire luogo eletto per il gioco dei più piccoli, dotandola anche di attrezzature di gioco per i bambini diversamente abili e creando numerose e confortevoli zone d’ombra. Per quanto riguarda il comparto ex-Ferretti prosegue il nostro impegno per la sua riconversione da industriale a residenziale con attività commerciali e servizi di interesse pubblico, previa la ricollocazione delle attività produttive attualmente presenti, in base ad un “piano-progetto” concordato con l’Amministrazione Comunale. Questo intervento contribuirebbe a qualificare la via Libertà, integrando nella città nuovi spazi sistemati a verde. SEGURO E IL VILLAGGIO CAVOUR A Seguro la pianificazione urbanistica del PGT, dopo avere acquisito il parere positivo da parte del Parco Agricolo Sud
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