Leggi il Programma Amministrativo 2009 - 2014 (in formato pdf)

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4IL SISTEMA del WeLFARE cambiamenti per riuscire ad attivare o modificare interventi mirati a rispondere ai bisogni reali. Tale forma di gestione potrà nel tempo realizzare economie di scala che potranno liberare risorse nei comuni associati per far fronte ai problemi crescenti. Un compito politico strategico di elaborazione, coordinamento e consultazione avrà in questo senso il “Tavolo Rhodense delle Politiche Sociali”. La questione consortile di una parte importante dei servizi non attenua il ruolo del Comune nella sua funzione di “terminale dei bisogni”. È il Comune che mantiene la titolarità dei suoi servizi, che analizza la realtà del territorio e che accoglie le istanze dei cittadini e le orienta verso il tipo di risposta più confacente (Consorzio, Servizi appaltati o servizi gestiti in economia). Funzione centrale di recepimento dei bisogni è il Segretariato Sociale comunale, che partendo dalle istanze dei cittadini e delle realtà che operano sul territorio, si attiverà per dare le adeguate risposte alle esigenze emerse. Crediamo sia importante consolidare e qualificare maggiormente il Segretariato Sociale come perno di un servizio sociale moderno. L’efficienza della macchina tecnico amministrativa che opera affinché il raccordo tra tutti i soggetti sociali funzioni al meglio (Consorzio, Gestori terzi dei servizi, Organizzazioni del privato sociale coinvolti, collaboratori dei servizi gestiti in economia, Segretariato sociale) costituisce poi l’elemento funzionale indispensabile per l’efficacia delle risposte. In una politica sociale di inclusione, intesa come garante dei diritti di cittadinanza, il cittadino è sempre soggetto di diritti e di doveri. Come tale, quindi deve avere un sostegno, nei casi di bisogno, finalizzato a consentirgli di conservare la sua dignità e la tutela dei diritti che la costituzione riconosce a ciascuno. Il cittadino ha altresì delle responsabilità e dei doveri che richiedono da parte sua il rispetto delle finalità per le quali eventuali risorse di sostegno gli vengono destinate. Per questo si riconosce al cittadino utente un diritto di condivisione con gli operatori sociali delle procedure di definizione e attuazione dei progetti d’intervento per i quali vengono avviati eventuali interventi economici o di altro genere che esulano da quelli spettanti per legge. Avendo questi interventi un costo per la collettività è necessario sottoscrivere un vero e proprio “patto di collaborazione” tra il cittadino utente e il Comune che definisce il percorso e i contenuti del progetto di sostegno e sancisce gli obblighi e il rispetto per entrambi i contraenti. Questo assume particolare rilevanza in un momento di grave crisi economica che ci vedrà impegnati per: - fornire aiuto per accedere ai contributi previsti da vari enti tramite i servizi erogati dallo Sportello del Cittadino; - favorire rete e distretti di economia solidale per lo sviluppo di attività di contrasto alle difficoltà economiche delle famiglie quali: il recupero di merce invenduta a lunga conservazione (last minute market), la messa a disposizione di panieri di prodotti convenienti a costo contenuto (carrello delle opportunità), l’attivazione di forme di microfinanza per agevolare l’accesso al sistema bancario (microcredito, asset building) e convenzioni con la banca etica; Il tema dell’integrazione sociale degli immigrati stranieri, ancora molto limitato nel nostro Comune, assumerà progressivamente rilevanza anche a Settimo. La popolazione straniera residente nel nostro Comune è infatti quasi raddoppiata negli ultimi cinque anni, passando dai 356 cittadini di fine 2003, agli attuali 703, con una provenienza molto eterogenea. Ci impegneremo pertanto per: - valorizzare e potenziare lo Sportello stranieri a livello d’ambito, servizio specifico rivolto alla popolazione straniera al fine di facilitarne l’integrazione; - dare continuità del lavoro svolto nella scuola garantendo un maggior ricorso alla mediazione culturale (Legge 40/1998); - consolidare l’esperienza affidata al volontario locale dei corsi gratuiti di italiano che si svolge in biblioteca, prevedendo anche la possibilità di allestire corsi di formazione e di aggiornamento per questi insegnanti non professionisti; - predisporre una guida ai servizi comunali e una carta per l’uso della città nelle principali lingue dei nuovi cittadini provenienti dall’estero; - garantire attraverso lo Sportello del Cittadino un corretto dialogo con chi non conosce la nostra lingua attraverso la mediazione linguistica in tempo reale aderendo a uno specifico servizio telefonico (tipo Pronto Infomondo di Anci servizi); - riteniamo inoltre utile verificare la possibilità che il Comune disponga di una “rubrica dei referenti” che valorizzi il legame con il territorio e renda possibile contattare alcuni cittadini già da tempo residenti a Settimo, disponibili, in caso di bisogno, a fare da “interpreti e facilitatori” rispetto a cittadini dello stesso paese che ancora non conoscono l’italiano . DIVERSAMENTE ABILI ACCOMPAGNARE E SOSTENERE LA PERSONA DISABILE E LA SUA FAMIGLIA NELLA COSTRUZIONE DI UN PROGETTO DI VITA La programmazione degli interventi nell’area delle disabilità, deve fare riferimento ai fondamenti alla base del “progetto individuale di vita”. Per raggiungere questo obiettivo è fondamentale presidiare il momento di valutazione dell’Unità Multidimensionale d’Ambito che rappresenta la maggiore innovazione proposta a livello d’ambito. L’idea è quella di riuscire ad accompagnare e sostenere la persona disabile e la sua famiglia nella costruzione di un progetto di vita nel pieno rispetto della sua autonomia e al diritto ad una vita per quanto più possibile indipendente. Lavoreremo pertanto per: - il riconoscimento e potenziamento a livello territoriale di attività e interventi che hanno permesso di sviluppare una formazione all’autonomia attraverso progetti mirati, laboratori, attività sportive, progetti di collaborazione con le diverse realtà presenti sul territorio; - lo sviluppo di progetti individualizzati di residenzialità leggera finanziati in questi anni; - il potenziamento dello sportello psicopedagogico finalizzato all’analisi del disagio delle famiglie in difficoltà, attivato
nel 2008 anche in collaborazione con la scuola; - lo sviluppo all’autonomia con progetti mirati in contesti abitativi protetti e con la presenza di personale qualificato (il “dopo di noi”); - la garanzia del pagamento della retta da parte del Comune per i ragazzi inseriti nella struttura del CDD dell’ASL; - il potenziamento di progetti di sostegno alla domiciliarità (assegni di cura, voucher per il Sad). ANZIANI GLI ANZIANI SONO UNA RISORSA DA VALORIZZARE, IMPIEGARE E INCLUDERE NEI PROCESSI SOCIALI L’attenzione ai bisogni delle fasce più deboli è stata e continua ad essere una delle prerogative delle nostre amministrazioni, a garanzia di una reale qualità della vita urbana, attraverso l’integrazione fra politiche sociali a politiche urbanistiche e di progettazione. Gli anziani sono una risorsa da valorizzare, impiegare e includere nei processi sociali. Oggi si vive molto più a lungo e le attuali esigenze degli anziani sono completamente diverse rispetto a quelle degli anziani di solo pochissimi anni addietro. In particolare queste differenze emergono nei confronti dei sempre più numerosi anziani in ottime condizioni di salute che partecipano e chiedono di partecipare con modalità sempre più dinamiche alla vita della città. Vanno reimpostate le letture dei bisogni di questa categoria di cittadini sia rispetto alla vita pubblica (sportiva e culturale) che a quella domestica. Prevediamo pertanto di: - potenziare e organizzare le occasioni di pratica sportiva per gli anziani; - strutturare un rapporto con le specifiche iniziative culturali sul territorio (es. università per la terza età di Cornaredo), verificando la possibilità di attivare alcuni corsi nel nostro Comune; - studiare l’applicabilità dello screening anche per questa fascia di età; - avviare l’esperienza di alloggi protetti nell’ambito del progetto di recupero della Cascina Bergamina; - individuare, all’interno dello sviluppo del PGT, una collocazione del “centro anziani” adeguata alle nuove ed accresciute esigenze dei frequentatori del centro stesso. Andranno ulteriormente rafforzati i rapporti con le associazioni anziani attive sul nostro territorio (auser, caritas, centro culturale ricreativo, giovani della terza età, SPI) per approfondire tali tematiche e valutare la possibilità di attivare specifici progetti. Alcune pratiche già consolidate che promuovono e favoriscono la socializzazione, l’incontro e la relazione, andranno ulteriormente sviluppate con particolare riferimento a: - esperienza dei “nonni amici”, a tutela della sicurezza dei momenti di entrata e uscita dei bambini dalle scuole; - orti urbani che contribuiscono anche di alleggerire la spesa alimentare e consentono di svolgere una sana attività fisica (nuovi orti a Villaggio Cavour e a Vighignolo). L’avvio dell’attività della Residenza Socio Assistenziale della Sacra Famiglia ha aperto nuove ed interessanti opportunità per i nostri cittadini anziani non autosufficienti e per le loro famiglie. In questa struttura sono già stati attivati ambulatori aperti al territorio per terapie di fisioterapia (disponibile anche come servizio domiciliare), logopedia e psicomotricità oltre all’apertura di un centro diurno per disabili di 30 posti. Ci impegneremo ora per sollecitare l’apertura di un punto prelievi e un punto per gli esami radiografici. Per gli anziani non autosufficienti ci impegneremo per: - migliorare e potenziare il sostegno alla domiciliarità attraverso l’offerta del sistema sociale anche con le risorse aggiuntive previste nel Piano Sociale di Zona (assegno di cura, voucher per Sad, sportello per l’assistenza domiciliare per la stabilizzazione degli “assistenti famigliari); - favorire attraverso l’integrazione socio-sanitaria, accordi per le “dimissioni protette”. IL SISTEMA DEL VOLONTARIATO RAFFORZARE LA PRESENZA E AGEVOLARE IL LAVORO DELLE ASSOCIAZIONI, AUTENTICO CARDINE DELLA NOSTRA IDEA DI CITTÀ DI COMUNITÀ Con l’apertura della Casa delle Associazioni nella ex scuola di Seguro, l’Amministrazione Comunale ha dato una sede alle associazioni di volontariato del territorio, garantendo l’uso di spazi adeguati allo svolgimento delle molteplici attività nelle quali viene esplicitato il loro impegno. Ora è nostra intenzione mettere a disposizione dei cittadini anche i locali dell’ex refettorio, dove poter organizzare momenti conviviali, creando una “cucina di comunità” gestita dalla nostra società di ristorazione SettimoPero Welfood. Questa scelta corrisponde anche alla concreta manifestazione della volontà di rafforzare la presenza e agevolare il lavoro delle associazioni, autentico cardine della nostra idea di città di comunità, nato con lo spirito di mutualità e assistenza del mondo cooperativo, da sempre radicato nel cuore dei settimesi e nello sviluppo della nostra città. In questi anni, all’interno del portale web del Comune, è stato inoltre messo a disposizione delle associazioni e dei cittadini l’efficace sito di Vivisettimo che aggiorna tutte le iniziative e permette di comunicare direttamente con le associazioni. Da Vighignolo a Villaggio Cavour, innumerevoli sono le iniziative promosse dalle Associazioni: dalla erogazione di servizi alla persona e alla collettività (trasporti agli ospedali, distribuzione pasti caldi, accompagnamento alla spesa ecc.), alle attività culturali, sportive e ricreative che mantengono, fra l’altro, attento e vigile lo spirito democratico di una comunità che si riconosce nei valori fondanti della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza. Specifiche convenzioni regolano inoltre il rapporto con le associazioni alle quali è affidata la gestione del patrimonio pubblico o di particolari servizi (campi sportivi, palestre, piscina, parchi pubblici con le relative attrezzature e servizi), frequentati tutto l’anno con grande profitto e divertimento da migliaia di cittadini. Opereremo dunque per: - il rafforzamento della Consulta del Volontariato assegnando a questo organismo il compito di discussione, confronto e coordinamento delle iniziative sul territorio ed anche di laboratorio di nuove idee; - qualificare ulteriormente le iniziative di volontariato organizzate sul territorio; - contribuire alla formazione e all’aggiornamento dei volontari; - centralizzare in capo all’Ente le spese conseguenti all’entrata in vigore di nuove normative (sicurezza), eccessivamente gravose per le singole associazioni;
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