Relazione sull'attività svolta - Università degli Studi di Sassari

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Relazione sui Dottorati di Ricerca attivi nell’A.A. 2008/2009 Patrimoin di Tunisi; Università di Monaco di Baviera; Università del Cile; ecc.. Le convenzioni stipulate riguardano attività di stage, collaborazioni di ricerca, addestramento Scuola di Dottorato in Scienze della natura e delle sue risorse: il Dottorato consente ai propri allievi sia esperienze in Italia che all’estero e la Scuola ha indicato svariate strutture con cui sono già stati stipulate convenzioni o accordi, sia sul territorio regionale, nazionale ed internazionale. A titolo esemplificativo si possono citare: l’Università “Federico II” (Napoli); CNR (Faenza); Università di Siena; Università degli Studi della Basilicata; Università dell’Insubria; Progemisa s.p.a.; Sarda Silicati; Davis University (California); Universita di Sevilla (Spagna); Università di Praga; Università di Barcellona; Office National de la Chasse et de la Faune Sauvage, Chateauvillain, Haute-Marne (France); ecc.. Le convenzioni stipulate riguardano attività di stage, collaborazioni di ricerca, addestramento. Scuola di Dottorato in Scienze sociali: il Dottorato consente ai propri allievi esperienze sia in Italia che all’estero e la Scuola. Già da diversi anni viene organizzata una Scuola estiva Mediterranea di tecnica e metodologia della ricerca sociale che si svolge in diverse sedi italiane e all’estero. Tra le convenzioni attive si ricordano quelle con l’Università di Genova; Consorzio Unitel; l’ATP (Sassari); Provincia di Sassari; Formez; l’Ecole de Haute Etudes en sciences sociales (Parigi); Università di Salamanca; Università di Strasburgo. Scuola di Dottorato in Storia, letterature e culture del Mediterraneo: il Dottorato consente ai propri allievi sia esperienze in Italia che all’estero e la Scuola ha indicato svariate strutture con cui sono già stati stipulate convenzioni o accordi, sia sul territorio regionale, nazionale ed internazionale. A titolo esemplificativo si possono citare: Soprintendenza Archelogica per le Province di Sassari, Cagliari, Nuoro, Oristano; Università di Granada; Università di Barcellona; Università di Bordeaux; Università El Manar Tunisi (Tunisia); Institut di Patrimoine (Tunisia); Université de Mahammedia (Marocco); Services des Antiquitèe di Algeri; ecc.. Le convenzioni stipulate riguardano attività di stage, collaborazioni di ricerca, addestramento. Tutti i Direttori delle Scuole alla domanda “il corso fornisce ai dottorandi opportunità di inserimento nel mondo del lavoro aggiuntive rispetto alla laurea” hanno risposto in maniera positiva. La motivazione più ricorrente che viene indicata è che il Dottorato di ricerca consente di acquisire una forte specializzazione in determinati settori di mercato (sia nel pubblico che nel privato) che fa si che i Dottorandi conseguano un vantaggio 36
Relazione sui Dottorati di Ricerca attivi nell’A.A. 2008/2009 competitivo necessario per ricoprire incarichi di elevata specializzazione, dove il solo titolo della laurea sempre più frequentemente non viene ritenuto più sufficiente. 29 10. Il requisito previsione di percorsi formativi orientati all’esercizio dell’attività di ricerca di alta qualificazione presso università, enti pubblici e soggetti privati Il quinto requisito “previsione di percorsi formativi orientati all’esercizio dell’attività di ricerca di alta qualificazione presso università, enti pubblici e soggetti privati” valuta le metodologie didattiche adottate nelle varie Scuole, anche in riferimento all’inserimento nella comunità scientifica internazionale. Secondo le indicazioni fornite dai Direttori delle Scuole l’attività didattica di tutti i corsi è organizzata in modo strutturato e corrisponde alle esigenze formative che stanno alla base della costituzione della Scuola stessa: l’articolazione del percorso formativo su tre anni e sul conseguimento di 180 crediti formativi universitari (CFU). In tutti i percorsi è utilizzata le metodologie didattiche della lezione tradizionale – docenza frontale e integrata - dell’addestramento tramite attività pratiche di laboratorio e dei di seminari e convegni, anche fuori sede, per i quali è di norma concesso un rimborso spese di viaggio e di soggiorno. Particolare attenzione è attribuita dai Direttori delle Scuole alla partecipazione e all’intervento in congressi e seminari, nazionali e internazionali, che hanno lo scopo di esporre i risultati raggiunti nelle proprie attività di ricerca. Alcuni Direttori segnalano il ricorso a metodologie didattiche attive sul campo, empiriche, tra le quali la conduzione di brevi campagne sperimentali e la presentazione dei relativi risultati. Le modalità di svolgimento delle prove di accesso si basano principalmente sulla prova scritta e sulla prova orale che mira ad accertare l’attitudine alla ricerca scientifica, nonché il 29 La suddetta affermazione non trova riscontri positivi da parte dei Dottorandi che esprimono il seguente parere (analisi effettuata dall’ADI “Associazione Dottori di Ricerca Italiani” – Relazione dal titolo: Una vista panoramica sul Dottorato di Ricerca: previsioni, aspettative, realtà e prospettive. Indagine sulle condizioni di lavoro e le aspirazioni professionali dei dottorandi di ricerca in Italia Sintesi dei principali risultati – pagg. 5e 6, aggiornata al 19/04/2007, http://www.dottorato.it/documenti/ADI/2007/20070326-convegnoCRUI/20070326-Abstract-v1.91.pdf, Cit: Il giudizio sull’utilità del dottorato rispetto allo svolgimento della professione futura presenta aspetti controversi; mentre infatti la netta maggioranza ritiene che il dottorato sia molto utile o indispensabile per l’acquisizione delle opportune competenze (73,2%), e per eventuali progressioni di carriera (65,2%), per quanto riguarda il reperimento della prima occupazione dopo il conseguimento del titolo la maggioranza (58%)dichiara che il dottorato di ricerca è a tal fine poco utile o del tutto inutile. Chiamati ad esprimersi poi sull’effettiva spendibilità del titolo di dottorato sul mercato del lavoro i dottorandi non hanno dubbi: per il 90,8% degli intervistati il titolo a cui aspirano non offre adeguate prospettive di inserimento professionale. Sono a riguardo non prive di interesse le indicazioni fornite dagli intervistati rispetto alle misure da adottarsi al fine di migliorare la spendibilità del titolo di dottorato; per i dottorandi di ricerca infatti i provvedimenti più efficaci in tal senso sarebbero il riconoscimento del valore legale del titolo (36,8%), ed una maggiore vicinanza tra università ed imprese (34,6%), misure entrambe “esterne” al dottorato di ricerca, che vengono indicate nel complesso dalla netta maggioranza degli intervistati (71,4%); per contro, gli aspetti che possiamo definire “interni” al dottorato, ossia che riguardano riforme direttamente rivolte alla modifica di caratteristiche proprie dei corsi di dottorato, vengono indicate solo da una minoranza di intervistati (24,7%), mentre in gran parte le risposte in cui vengono suggerite altre misure (4%) sono anch’esse riconducibili a provvedimenti inerenti le condizioni a contorno del dottorato (maggiori finanziamenti alla ricerca, più “cultura” della ricerca in Italia. 37
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