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Benvenuti a<br />

Castel Colonna<br />

Nella foto: il s<strong>in</strong>daco di Castel<br />

Colonna Massimo Lorenzetti<br />

ed il titolare della locale filiale Bcc<br />

Francesco Taus con i nuovi<br />

nati di Castel Colonna nel 2004.<br />

Mondolfo: una tradizione che si ripete<br />

Si chiamano Valent<strong>in</strong>a Zenobi,<br />

Margherita Sagrati, Nicolas<br />

M<strong>in</strong>ucci, Veronica Bernacchia,<br />

Dalila Spagnolo, Nicole Piaggesi,<br />

Alice Sbroll<strong>in</strong>i: sono i sette nuovi<br />

nati di Castel Colonna nel decorso<br />

2004; a loro è stata dedicata nei giorni<br />

scorsi, presso la civica residenza<br />

di Castel Colonna, una simpatica festa<br />

che si <strong>in</strong>serisce <strong>in</strong> una felice tradizione<br />

<strong>in</strong>augurata ormai da qualche<br />

anno dalla amm<strong>in</strong>istrazione comunale<br />

<strong>in</strong> s<strong>in</strong>ergia con la filiale della Banca<br />

di Credito Cooperativo di Cor<strong>in</strong>aldo.<br />

Ai bimbi nati nel 2004 ed ai<br />

loro genitori il s<strong>in</strong>daco Massimo Lorenzetti<br />

ha rivolto espressioni di benvenuto<br />

e di augurio, consegnando loro<br />

a nome del comune un diploma e<br />

un libro di favole. Con questi doni<br />

<strong>La</strong> festa dei “Magnafava”<br />

Èla Festa dei Magnafava, domenica prossima, 1° maggio, a Mondolfo,<br />

e quale giorno migliore per una bella passeggiata nel borgo di San<br />

Sebastiano, cuore della manifestazione. “Apriremo gli stand gastronomici<br />

con tutte pietanze a base di fava s<strong>in</strong> dal pomeriggio di sabato 30<br />

aprile, ma sarà senz’altro domenica primo maggio la giornata della festa<br />

per eccellenza, condita da buon v<strong>in</strong>o e tanta musica per ballare”. Così ci<br />

spiegano i “Borgaroj magnavafa” come, con un simpatico nomignolo, erano<br />

chiamati dagli abitanti del castello di Mondolfo coloro che vivevano<br />

nell’allora immediata periferia a ridosso del Convento Francescano di San<br />

Sebastiano. E a dire il vero, il Convento è tutt’oggi il cuore della festa dei<br />

magnafava. “L’allegra festa si svolge <strong>in</strong>fatti all’<strong>in</strong>terno del grande orto e<br />

giard<strong>in</strong>o del Convento, dove da secoli vivono nella preghiera e nel lavoro i<br />

Frati Francescani M<strong>in</strong>ori Conventuali. Li volle la Comunità di Mondolfo<br />

dopo che, alla f<strong>in</strong>e del ‘400, San Sebastiano miracolosamente fece scampare<br />

la città dalla peste”. Andare dai magnafava è poter conoscere questo legume,<br />

per certi versi popolare ma per altri ancora sconosciuto. “Diciamo<br />

subito che un tempo la fava era il piatto base della popolazione contad<strong>in</strong>a,<br />

di chi poco o null’altro aveva da mangiare. Oggi, <strong>in</strong>vece, è più uno sfizio,<br />

qualcosa di gustoso. Noi, come Borgaroj magnafava presentiamo il legume<br />

<strong>in</strong> diverse forme”. Tutti, <strong>in</strong> effetti, conoscono il tipo e gustoso abb<strong>in</strong>amento<br />

simbolici, segno dell’affetto della<br />

Castel Colonna pubblica nei confronti<br />

dei suoi cittad<strong>in</strong>i <strong>in</strong> erba, è stato<br />

anche fatto dono ai nuovi nati -<br />

grazie all’<strong>in</strong>tervento munifico della<br />

Banca di Credito Cooperativo di Cor<strong>in</strong>aldo-<br />

di sette libretti a risparmio<br />

<strong>in</strong>testati a ciascuno dei bimbi, con un<br />

primo versamento di 50 euro effettuato<br />

ad <strong>in</strong>iziativa della banca su<br />

ogni libretto. <strong>La</strong> scelta della Bcc,<br />

presente alla cerimonia col titolare<br />

della filiale di Castel Colonna Francesco<br />

Taus, si <strong>in</strong>quadra <strong>in</strong> quel “progetto<br />

giovani” che, promosso dall’istituto,<br />

è giunto ormai al suo quarto<br />

anno di vita, e che prevede appunto<br />

questo piccolo ma significativo gesto<br />

di <strong>in</strong>coraggiamento al risparmio.<br />

Raoul Manc<strong>in</strong>elli<br />

con pecor<strong>in</strong>o e salumi, proprio del<br />

periodo primaverile, ma con la fava…<br />

“Intanto con la fava si può fare<br />

anche la far<strong>in</strong>a, ed ecco allora<br />

che qui nella festa di San Sebastiano<br />

si possono magiare i “Tagliol<strong>in</strong>i<br />

con la fava” un piatto così caro alla<br />

tradizione dei nostri nonni, ma che<br />

oggi quasi non conosciamo: una vera<br />

delizia. E che dire dei dolci, sempre<br />

a base di fava?”. Scopriamo meglio<br />

allora questo legume.<br />

“<strong>La</strong> fava ha un caratteristico sapore<br />

dolce simile a quello dei piselli,<br />

ma a loro differenza contiene meno<br />

amido, ha un buon apporto di prote<strong>in</strong>e<br />

vegetali, ferro e non contiene<br />

grassi e colesterolo”. Insomma,<br />

quanto s<strong>in</strong> qui detto ci r<strong>in</strong>cuora e,<br />

per chi guarda la fava con timore<br />

per la ‘l<strong>in</strong>ea’? “Va detto che ogni etto<br />

di fava fresca contiene appena 37<br />

calorie, mentre per ogni etto di fava<br />

secca le calorie sono 342”.<br />

Alessandro Berluti<br />

<strong>La</strong> Prov<strong>in</strong>cia ha deciso sull’area arceviese delle attività estrattive<br />

Approvato<br />

il piano - cave<br />

ufficiale burocratico<br />

si è concluso: il<br />

L’iter<br />

Programma Prov<strong>in</strong>ciale<br />

delle Attività Estrattive è<br />

stato approvato dal Consiglio<br />

Prov<strong>in</strong>ciale di Ancona.<br />

Nella complessa dialettica<br />

<strong>in</strong>torno al nodo-cave, la posizione<br />

dell’Amm<strong>in</strong>istrazione<br />

Comunale di Arcevia si riassume<br />

nella parola “soddisfazione”<br />

relativamente alle misure<br />

adottate.<br />

Il s<strong>in</strong>daco Silvio Purgatori e<br />

i capigruppo consiliari della<br />

maggioranza e della m<strong>in</strong>oranza<br />

(Patrizia Bevilacqua, Gherardo<br />

Rossi, Alfiero Verd<strong>in</strong>i)<br />

motivano la propria posizione<br />

<strong>in</strong>nanzitutto per il “fatto che<br />

f<strong>in</strong>almente vengono <strong>in</strong>trodotte<br />

regole precise per l’esercizio<br />

dell’attività estrattiva”.<br />

Il documento ufficiale redatto<br />

analizza e spiega gli altri<br />

motivi che <strong>in</strong>ducono al realistico<br />

ottimismo gli amm<strong>in</strong>istratori<br />

arceviesi.<br />

“Questo consentirà di conciliare<br />

le esigenze legittime delle<br />

imprese e del sistema produttivo<br />

con quelle altrettanto<br />

legittime della tutela e della<br />

valorizzazione ambientale. <strong>La</strong><br />

ripresa dell’attività estrattiva<br />

nel nostro territorio è importante<br />

non solo per i cavatori<br />

ma anche per il settore edile e<br />

per l’<strong>in</strong>dotto, che ne riceveranno<br />

un r<strong>in</strong>novato slancio.<br />

Un ulteriore motivo di soddisfazione<br />

è dovuto al fatto che<br />

la Prov<strong>in</strong>cia, dimostrando forte<br />

sensibilità e grande attenzione<br />

per le esigenze delle nostre<br />

zone, ha recepito le osservazioni<br />

che il Comune di Arcevia<br />

ha presentato sul piano<br />

estrattivo, modificandolo e rivedendolo<br />

secondo le nostre<br />

segnalazioni”.<br />

Il primo cittad<strong>in</strong>o, Silvio<br />

Purgatori, considera l’equilibrio<br />

(naturalmente difficile)<br />

delle scelte come elemento essenziale:<br />

“Consideriamo il<br />

Piano approvato equilibrato e<br />

rispettoso di tutti gli <strong>in</strong>teressi<br />

<strong>in</strong> campo.<br />

In particolare riteniamo importante<br />

il fatto che il bac<strong>in</strong>o<br />

di Monte Sant’Angelo sia<br />

stato riperimetrato, recependo<br />

la nostra volontà di tutelare<br />

un luogo stupendo ma anche<br />

quella che le aree archeologiche<br />

e i siti della memoria<br />

storica siano del tutto estranei<br />

al piano di bac<strong>in</strong>o. Si è<br />

concluso un lavoro importante<br />

che permetterà una r<strong>in</strong>novata<br />

operatività alle imprese<br />

estrattive <strong>in</strong> un quadro di regole<br />

certe e nel rispetto della<br />

tutela ambientale”.<br />

Umberto Mart<strong>in</strong>elli<br />

Comuni:<br />

urge fare rete<br />

Comuni del territorio<br />

e politica: una riflessione<br />

da Serra Conti<br />

Itagli imposti dal Governo ai trasferimenti agli<br />

Enti Locali ha reso difficile la formazione dei<br />

bilanci comunali. Anche il nostro Comune ha<br />

avuto le sue difficoltà. Alcune scelte dovranno<br />

essere r<strong>in</strong>viate e altre potrebbero affrontate e risolte<br />

se la sussidiarietà diventa sistema politico<br />

diffuso, partecipato e applicato senza prevaricazioni<br />

nè abbandoni.<br />

Le politiche della Prov<strong>in</strong>cia e della Regione<br />

sembrano essere orientate a privilegiare zone diverse<br />

dalla nostra valle. Basti pensare ai progetti<br />

di riqualificazione ambientale della bassa-media<br />

valle Es<strong>in</strong>a; alle <strong>in</strong>frastrutture viarie del “quadrilatero”<br />

che <strong>in</strong>teressano pr<strong>in</strong>cipalmente il maceratese.<br />

Non si discute della necessità i quegli <strong>in</strong>terventi.<br />

Ma se questi debbono essere accompagnati<br />

da altrettanti <strong>in</strong>vestimenti di riequilibrio <strong>in</strong> altre<br />

aree come le nostre. Diversamente si corre il rischio<br />

concreto, di marg<strong>in</strong>alizzare e discrim<strong>in</strong>are<br />

<strong>in</strong>teri territori. E tale processo è <strong>in</strong> corso da diversi<br />

anni. <strong>La</strong> nostra valle è rimasta fuori da <strong>in</strong>vestimenti,<br />

dai flussi economici, dalla possibilità<br />

di dare una prospettiva di sviluppo alle nostre<br />

aziende che abbisognano comunque di tutta una<br />

rete di servizi e di <strong>in</strong>frastrutture.<br />

E allora nasce la necessità per i Comuni della<br />

valle del Misa e del Nevola di fare rete, di mettersi<br />

<strong>in</strong>sieme sia per progettare, per rendere i servizi<br />

più efficaci e più economici, ma anche per<br />

avanzare esigenze condivise da più comunità. È<br />

chiaro che la valenza politica, nei confronti della<br />

Regione o della Prov<strong>in</strong>cia, di un s<strong>in</strong>golo comune,<br />

peraltro piccolo come il nostro, nel perseguire<br />

obiettivi e nel fare richieste è limitata. Sicuramente<br />

maggiore peso e probabilità di successo<br />

può avere se l’istanza proviene da un gruppo di<br />

Amm<strong>in</strong>istrazioni comunali che condividono un<br />

progetto ed un obiettivo comune.<br />

E questa necessità si fa sempre più urgente.<br />

Stanno nascendo strutture, organizzazioni sovracomunali,<br />

imposte anche dalla normativa nazionale,<br />

<strong>in</strong> cui i comuni si devono mettere <strong>in</strong>sieme<br />

per gestire servizi. Conosciamo già la Multiservizi<br />

per quello che riguarda la gestione degli acquedotti.<br />

Da poco si è costituito il CIR33, consorzio<br />

obbligatorio tra 33 comuni della valle del<br />

Misa e dell’Es<strong>in</strong>o per la gestione dei servizi che<br />

trattano i rifiuti. Se non si elaborano progetti comuni,<br />

se le Amm<strong>in</strong>istrazioni Comunali non si<br />

confrontano tra loro per verificare le loro aspettative<br />

ed i loro problemi, si corre il rischio che le<br />

politiche adottate non siano scelte dalle Amm<strong>in</strong>istrazioni<br />

comunali ma da qualche funzionario o<br />

da qualche consiglio di amm<strong>in</strong>istrazione.<br />

M.R.<br />

dai Comuni della diocesi 28 aprile 2005<br />

24 25<br />

28 aprile 2005<br />

dai Comuni della diocesi

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