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EVENTI<br />
il personaggio<br />
Margherita<br />
Hack<br />
a Teramo il 5 novembre<br />
Non scriverò dell’astrofisica e divulgatrice scientifica Margherita<br />
Hack, perché basta fare un clic su Google per scoprire che<br />
ci sono circa 310.000 risultati corrispondenti al suo nome.<br />
Non tenterò neanche di abbozzare qualcosa sulla scienziata<br />
e ricercatrice Margherita Hack, perché Wikipedia è sicuramente più<br />
attendibile di me. Non compilerò elenchi sull’attività politica della candidata<br />
alle elezioni europee del 2009 Margherita Hack. Non narrerò del<br />
passato della sportiva ed ex campionessa di salto in lungo Margherita<br />
Hack. E non mi addentrerò sulle scelte di vita dell’atea, animalista e<br />
vegetariana Margherita Hack.<br />
Perché altri saranno sicuramente più preparati di me in questi campi.<br />
Perché ci vorrebbero pagine e pagine di inchiostro. E poi perché tutte<br />
quelle citate sono solo categorie. Io credo che nessuna persona do-<br />
ad un posto fisso e depaupererà fortemente i<br />
ranghi dell’accademia. Una siffatta prospettiva<br />
infatti rischia di allontanare i giovani più<br />
brillanti dal mondo dell’università scoraggiandoli<br />
dall’intraprendere una “carriera” non<br />
garantita dalla stabilità e minata fortemente<br />
dalla mancanza di risorse che consentano, a<br />
quanti effettivamente meritevoli, di approdare<br />
ad un traguardo certo e duraturo.<br />
Per quanto riguarda invece i ricercatori confermati<br />
a tempo indeterminato – ben 25683<br />
– il disegno di legge di riforma rimuove ogni<br />
loro aspettativa futura di avanzamento di<br />
carriera in un contesto generale che rimane<br />
fortemente caratterizzato da meccanismi<br />
destinati a generare nuovo precariato. Ancora<br />
una volta i ricercatori, pur contribuendo<br />
in modo decisivo all’organizzazione della<br />
didattica nell’ambito della più vasta offerta<br />
formativa dei singoli corsi di laurea, non solo<br />
non vedono riconosciuta la loro funzione<br />
docente ma vengono scippati di un diritto<br />
sacrosanto alla giusta ed oggettivamente<br />
meritata progressione di carriera. Non<br />
viene valutato in nessun conto il fatto che<br />
le ultime riforme succedutesi nell’ambito<br />
del sistema universitario con i passaggi alle<br />
lauree triennali e lauree specialistiche o<br />
anche magistrali sono state rese possibili<br />
grazie al carico didattico che i ricercatori si<br />
sono assunti in uno spirito di collaborazione<br />
e di servizio all’istituzione senza che la legge<br />
li obbligasse su tale versante. A causa di ciò i<br />
ricercatori di oltre quaranta atenei, compreso<br />
l’ateneo di Teramo, non come rivendicazione<br />
di categoria ma nella direzione di una corretta<br />
comprensione del problema del sistema<br />
universitario in riforma hanno dichiarato la<br />
propria indisponibilità a ricoprire incarichi<br />
di<br />
Carla<br />
Trippini dimmitutto@teramani.<strong>info</strong><br />
vrebbe essere incastrata all’interno di una categoria.<br />
Scriverò della persona Margherita Hack. Perché a me piace parlare<br />
delle persone, dei sentimenti, delle emozioni.<br />
Ad esempio, nello scrivere il suo nome, spesso mi sono fatta fregare<br />
dall’emozione e ho scritto “Huck” con la “u”. Sono stata subito ripresa<br />
dagli addetti ai lavori che, scandalizzati, mi hanno richiamato all’ordine:<br />
«Attenta! Guarda che si scrive “Hack”, con la “a”!».<br />
Ragazzi... spero di non aver sbagliato anche qui!<br />
Comunque, tornando a lei, personalmente non ho ancora avuto il<br />
piacere di conoscerla e spero di avere questo onore quando verrà a<br />
Teramo. Però, avendo curato l’editing del libro scritto da lei a quattro<br />
mani con il Prof. Marco Santarelli (“Diario di un incontro”, edito da<br />
Zikkurat Edizioni&Lab), l’ho conosciuta un po’ tramite il DVD dal quale è<br />
partita l’idea dei due autori.<br />
Mi ha colpito la simpatia di Margherita Hack. Il suo accento fiorentino,<br />
la sua capacità di ridere come una ragazzina, la sua dote naturale a<br />
spiegare concetti astrusi (almeno per me, che ritengo che la matematica<br />
non sia la mia opinione!) in maniera così semplice, da farci accendere<br />
la lampadina in testa ed esclamare: «Adesso ho capito!!».<br />
Mi ha colpito la meraviglia con cui parla delle stelle le quali, forse, dopo<br />
la spiegazione scientifica perdono un po’ di magia, ma almeno abbiamo<br />
capito di che pasta sono fatte.<br />
Mi ha colpito la sua umiltà, quando dice che «Divulgare aiuta di più chi<br />
divulga che chi riceve la divulgazione. S’impara a capire quello che non<br />
s’è capito. Nello sforzo di spiegarlo, si arriva a capirlo meglio».<br />
Detto da un’astrofisica...<br />
Ed è per tutto questo che attendo con ansia di stringerle la mano. n<br />
didattici aggiuntivi per l’anno accademico<br />
<strong>2010</strong>/2011, attenendosi strettamente a<br />
quanto previsto dall’art. 32 del DPR 382/1980,<br />
determinando di fatto lo slittamento delle<br />
attività di apertura dei corsi.<br />
La mobilitazione partita inizialmente dai ricercatori<br />
si è poi allargata a tutte le componenti<br />
universitarie portando a quel processo di riflessione<br />
sulla riforma del sistema universitario<br />
all’insegna dei valori essenziali e fondanti<br />
quali la qualità della ricerca e dell’alta formazione<br />
come patrimonio irrinunciabile delle<br />
generazioni future. La protesta si è sempre<br />
più ampliata ed estesa; si sono moltiplicati i<br />
dibattiti, le assemblee, le mozioni e si è presa<br />
consapevolezza della necessità di alzare la<br />
voce e di dare contributi utili per i correttivi<br />
al progetto in discussione e per avere quella<br />
riforma che sia in linea con quanto saggiamente<br />
il nostro Presidente della Repubblica<br />
ha ribadito: “..e io vorrei che fossero salvate<br />
le spese per gli investimenti, per la ricerca e<br />
per l’Università riconoscendo il loro carattere<br />
prioritario”.<br />
Che sia finalmente la volta buona? n<br />
11<br />
ott <strong>2010</strong>