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16<br />
ott <strong>2010</strong><br />
SATIRA<br />
Serenità<br />
Il giro<br />
dell’immondo<br />
in 80 fiducia nella giustizia<br />
di<br />
Mimmo<br />
Attanasi dimmitutto@teramani.<strong>info</strong><br />
imbarazzante. Tempi comici di<br />
fattura leggera, come in un copione<br />
di Feydeau. Uno schema<br />
quasi da pochade. Da segnalare<br />
la strana coppia: il famosissimo<br />
caratterista americano e un<br />
grande del teatro italiano. L’amministratore<br />
Joe Viterelli, che<br />
duetta con il principe del foro,<br />
l’avvocato Franco Volpi, in una<br />
memorabile scena dell’assurdo.<br />
Ma per<br />
Vincent Schiavelli<br />
compren<br />
Interpreti improbabili per<br />
personaggi di fantasia<br />
con l’incombenza di<br />
compiere un miracolo:<br />
riuscire a mettere in scena<br />
uno spettacolo di satira<br />
politica, un’opera da tre<br />
soldi sullo smaltimento<br />
dei rifiuti.<br />
Siamo tranquilli e sereni. Sereni come il cielo prima del<br />
fulmine; tranquilli e consapevoli delle difficoltà, dei luoghi<br />
comuni e delle contraddizioni cui bisognerà far fronte nella<br />
faticosa trasposizione, in chiave teatrale, di un classico<br />
dere<br />
meglio<br />
la situation comedy si pensi a un Berlusconi<br />
che nomina come proprio difenso-<br />
della narrativa mondiale. Rivisto e manomesso; un’anticipazione<br />
re Antonio Di Pietro. Roba da matti! La<br />
della moderna fantascienza, un romanzo di Jules Verne. Il traslato<br />
maggior parte della vena comica è data<br />
è ingenuo. L’allegoria non è sicuramente degna di un romanziere.<br />
dallo slapstick, il linguaggio del corpo;<br />
Della storia del londinese Phi-<br />
dal continuo scambio d’identità<br />
leas Fogg e del suo cameriere Joe Viterelli<br />
Checco Zalone<br />
e da tante paronomasie: semplici<br />
francese Passepartout, che<br />
giochi di parole.<br />
tentano di circumnavigare il<br />
“L’Austria, il cuore verde d’Europa,<br />
mondo in 80 giorni, per vince-<br />
è piena d’inceneritori!”, tuona dal<br />
re una scommessa stipulata<br />
proscenio Checco Zalone, aggiu-<br />
con i soci del Reform Club,<br />
standosi il cavallo dei pantaloni in<br />
rimarrebbe ben poca cosa, se<br />
una esilarante gag. E giù risate a<br />
non l’intento di raggiungere<br />
crepapelle e fragorosi applausi su<br />
un fine e onorare il proprio<br />
in galleria a sottolineare che da<br />
prestigio. In verità, anche per un quattrino<br />
quelle parti gli unici inceneritori<br />
ancora da buttare nella sacca e mettersi<br />
attivi sono due impianti viennesi e<br />
pure sotto le ruote della carrozza un cane<br />
uno minuscolo a Wels<br />
randagio per la fretta di tornare in tempo.<br />
Il casting è mission impossible.<br />
Marco Paolini<br />
(http://www.<strong>info</strong>rifiuti.com/<br />
luogoComune5.html).<br />
Interpreti improbabili per personaggi di<br />
La platea regala una<br />
fantasia con l’incombenza di compiere<br />
standig ovation a Marco<br />
un miracolo: riuscire a mettere in scena<br />
Paolini, quando questi si<br />
uno spettacolo di satira politica,<br />
Meg Ryan<br />
esibisce in un’orazione<br />
un’opera da tre soldi sullo smalti-<br />
pubblica, un sermone<br />
mento dei rifiuti.<br />
su vivibilità, traffico e<br />
“Il giro dell’immondo in 80 fiducia<br />
bike sharing, pedalando<br />
nella giustizia”.<br />
sollazzoso verso il par-<br />
Commediola borghese degli<br />
cheggio a due piazze del<br />
equivoci e brillanti trovate, in cui<br />
suo fiammante transatlantico su quattro ruote motrici. A questo<br />
lo spettatore non sta nella pelle,<br />
punto non vogliamo svelare altro, se non una fulminante battuta<br />
intrigato dalle boutade.<br />
Franco Volpi<br />
del primo attore:<br />
L’equivoco si chiarirà in un im-<br />
“T’avisse a crede che ‘ngh’è tutte ‘lla terre je ce vuje fa l’uje?!”.<br />
pensabile finale, più inverosimile di quelli immaginati durante un<br />
Sorry...<br />
illusorio girotondo di rivelazioni.<br />
Any resemblance to real events and/or to real persons, living or<br />
La lettura sociale che traspare nel testo si manifesta nei pro-<br />
dead, is purely coincidental<br />
tagonisti che incarnano il potere e che hanno l’unico scopo di<br />
(Qualsiasi riferimento a fatti realmente accaduti e/o a persone reali, vive o<br />
mantenere la poltrona, scendendo continuamente a compromes-<br />
morte, è puramente casuale).<br />
si, inguaiando e peggiorando una situazione di per sé già troppo<br />
Sipario! n