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Cambiare Pannolino - Altervista

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VELO PRE-PANNOLINO SI O NO: PANNOLINI LAVABILI E CACCA, UN BINOMIO COMPLICATO<br />

Lo scoglio più duro nell’uso dei pannolini lavabili per molte mamme è la cacca.<br />

Direi che per alcune che sarebbero tentate a usarli è proprio un forte deterrente. La cacca dei neonati è liquida con minime parti<br />

sfilacciose e dunque finisce quasi tutta assorbita all’interno del pannolino che poi, prima di essere buttato in lavatrice, deve essere<br />

risciacquato abbondantemente. Inoltre la cacca dei neonati macchia terribilmente e se si vuole dei pannolini belli bianchi bisogna<br />

ogni volta fare lavaggi a temperatura alta con percarbonato.<br />

Per la mia esperienza, il modo migliore di utilizzare i pannolini di stoffa senza avere il fastidio della cacca è far fare la cacca fuori<br />

dal pannolino. Sì avete capito bene. Se fin dai primi giorni si asseconda la naturale predisposizione dei neonati a liberarsi al di fuori<br />

del pannolino e si dà loro la possibilità diverse volte al giorno di stare in posizione fisiologica (con le gambette rannicchiate al petto)<br />

sopra un contenitore o al water stesso nei modi che potete vedere più in basso nella sezione dedicata all’EC (Elimination<br />

Comunication, cioè “senza pannolino”) il bambino si abituerà sempre a liberarsi in questo modo e solo in casi eccezionali troverete la<br />

sua cacca nel pannolino.<br />

Chiunque può capire quanto sia più piacevole e sano per un bambino non farsi la cacca addosso e non imbrattarsi tutto dei propri<br />

escrementi, anche per un bambino che porta il pannolino usa e getta. E quanto più comodo è per la mamma non dover ogni volta<br />

grattare cacche collose e essiccate dal culetto e dai pannolini? Io consiglio vivamente a tutte le mamme di provare. Non parlo di fare<br />

EC. Quella è un'altra cosa. Ma semplicemente dare al bimbo questa possibilità, di seguire la sua natura. È anche una grande<br />

soddisfazione e tra l’altro molte mamme eviteranno di credere che il loro neonato sia stitico, finendo magari per tormentarlo con<br />

inutili perette o sondini. È molto difficile, anche per un adulto, fare la cacca in posizione non fisiologica (che ne so in posizione eretta<br />

o stesa).<br />

Questa premessa per arrivare a dire che di soluzioni perfette per gestire la cacca dei neonati nei pannolini di stoffa non ce ne<br />

sono. Nella mia esperienza il velo pre-pannolino (questo foglio di tessuto non-tessuto che dovrebbe trattenere la cacca e che,<br />

secondo i venditori, si può buttare nel water cosa che io sconsiglio sia perché ci mette anni a decomporsi sia perchè molti di questi<br />

veli in uno scarico non particolarmente brillante potrebbero creare danni irreparabili) è uno spreco di soldi e un sovraccarico nonecologico<br />

per un modello di fasciatura ecologico per eccellenza come i pannolini lavabili (anche se aveste voglia di lavarli e<br />

riutilizzarli un paio di volte, perché poi si deteriorano). La cacca liquida del neonato passa attraverso il velo andando direttamente a<br />

impregnare il pannolino: sul velo rimangono quei quattro sfilaccini solidi che sono ben poca cosa. Quando la cacca sarà solida, dopo<br />

l’inizio del passaggio ai cibi solidi, si staccherà senza problemi dal pannolino e potrà essere gettata direttamente nel water, lasciando<br />

imbrattamenti minimi.<br />

Piuttosto possono essere utili degli inserti di pile sottile da mettere sul pannolino (sui siti inglesi li chiamano “liners”). Questi inserti<br />

possono servire anche alle mamme che vogliono usare i pannolini in materiale naturale ma non vogliono lasciare il bimbo tante ore a<br />

contatto con il cotone bagnato (per esempio la notte): il pile infatti è drenante e mantiene un livello di umidità minimo. Inoltre il pile<br />

trattiene la cacca liquida del neonato molto di più dei veli e si può sciacquare sotto l’acqua con grande facilità ed essere riutilizzato<br />

innumerevoli volte, diminuendo di molto lo spreco. Questi inserti di pile si possono comprare sia da BabyNatura sia da Ecobaby<br />

(http://www.ecobaby.it), ma li si può fare senza problemi da sole comprando un pile leggero a tinta unita (che a differenza del<br />

micropile, abbastanza raro, si trova ormai in tutti i negozi di tessuti, fate attenzione che il pile sia sottile e non troppo finto altrimenti<br />

non è drenante, di solito quelli colorati a tinta unita sono così, sono i pile più economici) e tagliando delle sagome della dimensione<br />

giusta (non c’è bisogno di cucire perché il pile non sfilaccia).<br />

COME SCEGLIERE GLI INSERTI E I RINFORZI (“BOOSTER”)<br />

Come già accennavo in precedenza a mio parere gli inserti in materiali naturali sono decisamente migliori di quelli sintetici.<br />

Inanzitutto sono molto più assorbenti benché si millanti il contrario. Certo quelli sintetici asciugano un po’ più velocemente, ma non<br />

così da tanto da considerarli insostituibili. Inoltre questa spugna di poliestere non può stare assolutamente a contatto con la pelle del<br />

bambino, dunque vanno bene solo da mettere dentro i pocket, ma non per chi usa pannolini di cotone in cui l’inserto sta sopra.<br />

Considerato che i pocket con questi inserti durano veramente pochino, tanto vale comprarsi direttamente degli inserti naturali. Si<br />

potrebbe obiettare che questi ultimi con i lavaggi si induriscono e/o irruvidiscono, ma è un’obbiezione che non tiene perché ahimé<br />

anche quelli di spugna sintetica diventano rigidi e ruvidi dopo un po’. Siccome nella maggior parte dei siti che ho citato sopra gli<br />

inserti possono essere scelti (non si comprano i pocket già con un inserto predefinito) valutate la possibilità di comprare vari tipi di<br />

inserti, più sottili, più grossi, e perché no anche qualcuno sintetico per le emergenze, così da poterli combinare per ogni necessità.<br />

Un luogo ottimo in cui rifornirsi di inserti è il già citato sito inglese Babykind. Offre una vasta gamma di inserti assorbenti<br />

(http://www.babykind.co.uk/pocketnappyinserts.htm, scorrendo la pagina potete vederli tutti) e di rinforzi, chiamati “booster”<br />

(http://www.babykind.co.uk/boostersandliners.htm). I materiali da preferire sono la canapa e il bambù; questi infatti sono più<br />

assorbenti del cotone e si irrigidiscono meno con i lavaggi. In particolare il bambù offre prestazioni eccezionali. Io consiglio i Super<br />

Bomboo Inserts prodotti da P’titDessous in Francia e i Wonder-Fulls prodotti da TheNaturalBabyCompany in America. I primi sono<br />

inserti molto lunghi che si usano piegandoli a metà (dunque doppi), questo aiuta nell’asciugatura: sono setosi (una spugna fitta e<br />

corta di bambù), morbidi e molto assorbenti. I secondi sono inserti molto particolari, davvero unici: sono composti di un una base di<br />

dimensioni molto generose in tre strati di canapa a cui si può aggiungere come rinforzo un secondo pezzo più piccolo in tre strati di<br />

canapa, che si attacca all’altro con piccoli bottoni a pressione: è davvero assorbentissimo e veste molto bene dentro i pocket (non si<br />

muove), è particolarmente adatto per la notte. I rinforzi (booster) possono essere comprati sia per aggiungere assorbenza ai pocket<br />

se volete fare cambi più diradati o per la notte; trovate anche rinforzi che hanno cucito su un lato un sottile strato di micropile a<br />

effetto drenante. Altrimenti potete comprare i veli di micropile (chiamati “liners”) (si veda il paragrafo dedicato ai veli prepannolino).<br />

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