Diario di un italiano d'Austria sul fronte orientale. - Ad Undecimum
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Virgilio Foschian a Laibach poco prima <strong>di</strong> partire per il<br />
<strong>fronte</strong> <strong>orientale</strong>.<br />
guerra dovesse durare poco ma<br />
essa invece si <strong>di</strong>mostrò come<br />
tutte le altre, l<strong>un</strong>ga e terribile.<br />
L’inverno rigi<strong>di</strong>ssimo, la mancanza<br />
<strong>di</strong> raccor<strong>di</strong> stradali, la inadeguata<br />
dotazione personale dei<br />
soldati e l’insufficiente supporto<br />
logistico (forniture alimentari<br />
e belliche) portarono allo<br />
sbando centinaia <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong><br />
soldati. Dopo alterne <strong>di</strong>sfatte il<br />
«nostro» venne fatto prigioniero<br />
dai russi il 28 <strong>di</strong>cembre del<br />
1914. In seguito venne inviato<br />
insieme a numerosi altri prigionieri<br />
austro-<strong>un</strong>garici nei lontani<br />
campi <strong>di</strong> prigionia all’interno<br />
dell’impero russo. Egli,<br />
dopo alc<strong>un</strong>i trasferimenti, si stabilì<br />
nel famoso campo <strong>di</strong> Kirsanov<br />
(3) (località del Governatorato<br />
<strong>di</strong> Tambow) ed in quello<br />
<strong>di</strong> Cistopolie (Tchistopal, località<br />
che si trova nel Governatorato<br />
<strong>di</strong> Kazani). Nel primo dei<br />
due campi «soggiornarono» in<br />
con<strong>di</strong>zioni molto <strong>di</strong>fficili numerosi<br />
friulani fra cui i maestri<br />
Angelo e Vittorio Fabris <strong>di</strong> Terzo,<br />
Giovanni Gratton <strong>di</strong> Ruda,<br />
Domenico Rizzatti <strong>di</strong> Fiumicello,<br />
Francesco D’Elia <strong>di</strong> Aquileia.<br />
Tra le migliaia <strong>di</strong> prigionieri<br />
c’era anche chi nutriva delle<br />
simpatie per l’Italia tanto che con il tempo venne avviata <strong>un</strong>a certa attività irredentista<br />
con l’intento <strong>di</strong> ampliare sempre più il proselitismo.<br />
In questa ottica a Kirsanov ebbe luogo la celebrata «Festa dello Statuto» il 4<br />
(3) A Kirsanov morì per tubercolosi polmonare Domenico Cossar <strong>di</strong> San Martino <strong>di</strong> Terzo (il 23 marzo<br />
del 1916). Nello stesso luogo ri<strong>sul</strong>tano altresì deceduti i seguenti militari austro-<strong>un</strong>garici <strong>di</strong> lingua<br />
italiana residenti, prima della guerra, nel Litorale: Giovanni Gallas <strong>di</strong> Medea, Giuseppe Visintin<br />
<strong>di</strong> Farra, Erminio Boscarol <strong>di</strong> Ronchi. Un monumento venne eretto a «Perenne memoria» degli<br />
irredenti morti in prigionia.<br />
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