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N.104 ottobre (7,1Mb Pdf) - la Notizia

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quistato a prezzo di mercato e<br />

l’energia verrà pagata 3-4 volte<br />

il valore reale, grazie ai nostri<br />

contributi.<br />

Il paradosso sta nell’equiparare<br />

queste tecnologie all’eolico e<br />

al so<strong>la</strong>re, che consumano una<br />

quantità enormemente inferiore<br />

di terreni e che sono realmente<br />

a emissioni zero, il tutto<br />

per consentire a specu<strong>la</strong>tori e<br />

banche di usufruire dei contributi<br />

pagati ancora da noi cittadini.<br />

Non vanno sottovalutate poi le<br />

problematiche re<strong>la</strong>tive ai cattivi<br />

odori emessi e all’inquinamento<br />

acustico derivante da un impianto<br />

che funzionerà 24 ore su<br />

24, 7 giorni su 7, con <strong>la</strong> non allettante<br />

prospettiva di rimanere<br />

per sempre con noi, diminuendo<br />

il benessere dei cittadini e il<br />

valore delle loro proprietà.<br />

Il processo produttivo non riesce<br />

a neutralizzare completamente<br />

i batteri presenti<br />

(clostridi, famiglia al<strong>la</strong> quale<br />

appartengono i batteri che provocano<br />

botulismo e tetano);<br />

questa motivazione ha portato<br />

l’Emilia-Romagna a vietare<br />

queste centrali nel<strong>la</strong> zona del<strong>la</strong><br />

filiera del Parmigiano-Reggiano;<br />

forse i nostri rappresentanti<br />

pensano che le nostre eccellen-<br />

Il biogas: come e perchè<br />

Tra le varie forme di<br />

produzione di energia rinnovabile<br />

oggi conosciute ed affermate<br />

certamente quel<strong>la</strong> legata<br />

al<strong>la</strong> produzione di biogas è,<br />

sotto il profilo tecnologico, tra<br />

le più significative. Ma di cosa si<br />

tratta esattamente? Un impianto<br />

a biogas potrebbe essere definito<br />

una sorta di “allevamento<br />

di batteri”, cioè un sistema nel<br />

quale si sviluppano specifiche<br />

popo<strong>la</strong>zioni batteriche in grado<br />

di demolire materiale organico<br />

facilmente decomponibile (es.,<br />

reflui zootecnici, sfalci, frazione<br />

organica del<strong>la</strong> raccolta dif-<br />

ze (pomodori, insa<strong>la</strong>ta, Grana<br />

Padano) non meritino tale protezione.<br />

Non vanno poi dimenticati i 18<br />

decessi, registrati in Germania,<br />

causati da questi batteri.<br />

L’autorizzazione è stata ri<strong>la</strong>sciata<br />

dal<strong>la</strong> provincia a seguito<br />

di alcune Conferenze di servizi,<br />

una serie di incontri al<strong>la</strong> quale<br />

partecipano tutti gli enti interessati<br />

all’opera (ASL, ARPA,<br />

Vigili, Comune, Provincia…) e<br />

presentano le loro obbiezioni.<br />

Durante i 4 anni di procedimento<br />

autorizzativo, le amministrazioni<br />

Guidizzolesi (<strong>la</strong> corrente e<br />

<strong>la</strong> precedente) non solo si sono<br />

ben guardate dal chiedere l’opinione<br />

dei propri elettori, ma<br />

non si sono nemmeno preoccupate<br />

di avvisarli.<br />

Nel<strong>la</strong> totale omertà, <strong>la</strong> notizia<br />

è arrivata ad autorizzazione ri<strong>la</strong>sciata<br />

e non se ne sarebbe<br />

nemmeno par<strong>la</strong>to se non fosse<br />

stato per le richieste del comitato.<br />

La corrente amministrazione<br />

continua a sostenere di aver<br />

subito questa decisione e di non<br />

essere responsabile di quanto<br />

accaduto. Questo è falso: era in<br />

loro potere esprimere un opinione<br />

contraria e loro dovere<br />

avvisare <strong>la</strong> cittadinanza.<br />

ferenziata, trinciati di mais o di<br />

sorgo, residui dell’agrindustria,<br />

mercatali….). Detto processo<br />

avviene all’interno di partico<strong>la</strong>ri<br />

vasconi ermeticamente chiusi,<br />

per lo più di forma circo<strong>la</strong>re,<br />

chiamati digestori, dove, in<br />

condizioni di assenza d’aria e di<br />

temperatura control<strong>la</strong>ta (mediamente<br />

35 – 40 °C), viene favorito<br />

lo sviluppo di cosiddetti<br />

batteri metanigeni. Grazie infatti<br />

al<strong>la</strong> loro attività di demolizione<br />

del materiale organico<br />

all’interno del digestore, si sviluppa<br />

un composto gassoso denominato<br />

appunto “biogas” <strong>la</strong><br />

Questo impianto non porterà altro<br />

che problemi al<strong>la</strong> comunità<br />

e grattacapi all’amministrazione<br />

, che non riceverà nemmeno<br />

gli oneri re<strong>la</strong>tivi all’urbanizzazione<br />

in quanto l’impianto è<br />

considerato “agricolo”.<br />

Viene da chiedersi quale sia<br />

stata <strong>la</strong> reale motivazione del<br />

comune ; forse <strong>la</strong> presenza nel<br />

Cda di Guidizzolo Energia del<br />

presidente di Sisam e di uno<br />

degli Assessori guidizzolesi ha<br />

influito sul<strong>la</strong> loro decisione e,<br />

ancora una volta in Italia, l’interesse<br />

privato dei nostri rappresentanti<br />

ha avuto <strong>la</strong> meglio<br />

sull’interesse dei cittadini.<br />

Il semplice fatto che l’assessore<br />

in questione (unico membro<br />

di entrambe le amministrazioni),<br />

una volta resi noti i fatti<br />

riguardanti <strong>la</strong> centrale, abbia<br />

venduto le proprie quote suona<br />

come una gigantesca ammissione<br />

di colpa.<br />

Ci piacerebbe sapere quali fossero<br />

le reali motivazioni che<br />

hanno spinto l’amministrazione<br />

ad autorizzare l’impianto e a tenerlo<br />

accuratamente nascosto<br />

al<strong>la</strong> cittadinanza, anche se con<br />

4 anni di colpevole ritardo.<br />

Comitato NoBiogas<br />

cui componente principale è il<br />

metano (50-60% del<strong>la</strong> misce<strong>la</strong>).<br />

Altri componenti sono: anidride<br />

carbonica (25-45%) e vapore<br />

acqueo (2 – 7%). In quantità<br />

ridotte si trovano infine ammoniaca,<br />

idrogeno ed acido solfidrico.<br />

Del<strong>la</strong> succitata misce<strong>la</strong><br />

ovviamente ciò che interessa<br />

è <strong>la</strong> presenza di metano (quel<br />

medesimo metano che in buona<br />

parte importiamo, per esempio,<br />

dal<strong>la</strong> Russia o dall’Algeria per i<br />

nostri fabbisogni energetici). Il<br />

biogas pertanto, dopo un processo<br />

di eliminazione di alcune<br />

componenti (in partico<strong>la</strong>re va-<br />

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