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parte 1

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- 35 —<br />

stoviglie lavorate al tornio. Una ciotola piuttosto grande capovolta proteggeva il petto.<br />

Questa si riscontrò formata di queir impasto, che alla cottura conserva una zona nera<br />

in mezzo a due rossiccie (Cf. Biondelli, Di un nuovo sep. rom. a Vittuone 1868).<br />

Fuori della tomba dalla <strong>parte</strong> della testa si rinvenne pure un gutto di argilla<br />

rossa, deposto evidentemente dopo la chiusura.<br />

Merita tuttavolta di essere ricordato, che le radici di un filare di querele, che a<br />

detto della gente del sito fino a pochi anni fa era su quella linea, avevano grande-<br />

mente sconvolta la tomba, attraversando il gruppo delle stoviglie, che si raccolsero<br />

quindi in pezzi. Tutti i fittili erano privi di marca.<br />

In quel punto non si potè procedere più innanzi nelle esplorazioni, per non gua-<br />

stare una vigna; ma a pochi metri di distanza verso mezzodì, si palesarono indizi<br />

di im ustrino e di altre tombe, che si cercherà di scuoprire a stagione più opportuna.<br />

Eccomi poi a dire di una scoperta avvenuta nel mese di gennaio nel fondo Meli-<br />

trllo, di proprietà del dott. Federico Foschini, a 3 chil. da Forlimpopoli, sulla via<br />

Emilia che mena a Cesena.<br />

Poiché altri rinvenimenti di antichità io ebbi la fortuna di fare in quel luogo<br />

(cfr. Nolidie 1878, p. 153; 1879, p. 6), parendomi opportuno di proseguire le indagini,<br />

chiesi i necessari aiuti all'on. Deputazione provinciale di Forlì, la quale imitando il<br />

nobile esempio dato da altre pubbliche amministrazioni, volle subito appagare i miei<br />

desideri per far cosa utile agli studi.<br />

Ora, tutto ciò che in questi nuovi saggi si è rinvenuto, mi mantiene nell'opi-<br />

nione manifestata fino dal 1878, vale a dire che ivi esistesse un importante sepolcreto<br />

romano, e forse la principale necropoli del Foro di Popilio.<br />

Nel piccolo gruppo testé scoperto prevalgono i combusti, come dimostrano i molti<br />

avanzi di rogo ; ma disgraziatamente essendo il terreno stato abbassato, accadde che<br />

le radici di, erba medica., seminata in quel campo, penetrassero negli ossuari fittili<br />

e fragili, sicché non fu possibile raccoglierne uno solo intatto.<br />

Sei sono quelli in cui m'imbattei a distanza varia fra loro, della forma di cono<br />

tronco, fatto al tornio, e privi di anse, alti circa cent. 35. Più giù dirò degli oggetti<br />

che stavano entro e fuori di questi vasi, i quali, circondati da terriccio nerastro ed<br />

untuoso, ed alla profondità di soli cent. 60, non avevano altra protezione che fram-<br />

menti d'embrici, di mattoni e pietre.<br />

Presso due di essi trovai rovesciato un bel cippo di calcare con la sommità se-<br />

micircolare, alto m. 1,50, largo m. 0,60, dello spessore di cent. 30, portante la seguente<br />

iscrizione a lettere decrescenti, da cent. 7 a 6.<br />

T<br />

VI VS FECI<br />

M- ANTONI VS-M-L<br />

EROS ANTONIA<br />

• M L • EDONE<br />

• NVMENI LIBERTI<br />

M'ANTONIVS-Sr-F<br />

FIRMVS

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