parte 1

loro assai somigliante sono due vasetti, di rozza cottura , in terra nerastra , della
forma di coni rovesciati, colla bocca dalla parete leggermente ristretta, e per breve
tratto sopra la massima espansione del ventre. La parte più alta di uno di questi
vasetti, porta esteriormente due striature rozzamente eseguite con una stecca prima
della cottura, e sulla terra ancor molle. Nell'altro meglio conservato, può osser-
varsi il fondo, che è leggermente concavo-convesso, come nelle nostre bottiglie.
Questi due vasetti sono privi di orlo. Invece un'altro vasetto in terra rossastra e
di rozzo lavoro, alto cent. 7, ha l'orlo formato da una breve ripiegatura della
parete verso 1' esterno, e la maggiore espansione del ventre a metà circa dell' al-
tezza. È dipinto a grafite superiormente, e inferiormente la zona mediana rimane
rossa, non perchè sia dipinta, ma perchè tale è il colore della terra: sicché
l'aspetto del vaso ricorda da vicino le coppe ed i vasi euganei, a zone colorite a
grafite e ad ocra. Per la forma molto si approssima al vaso testé descritto, un
vasetto alto cent. 4j , colla bocca del diam. di cent. 14, il quale è esteriormente
colorato d'un bel rosso vivo, che bagnato si scioglie. Molti sono gli orli spettanti
a vasi ossuari, e a dolii. Sicché è a dedurne, che gli Euganei quivi abitanti usas-
sero l'ustione dei cadaveri; e questo per altro si potrebbe forse ricavare anche
dalle ceneri, che si rinvennero nei pozzi sopra descritti. Dei frammenti di pareti
e di orli di grandi vasi, alcuni sono affatto rozzi. Uno cotto a fuoco libero, ha
tre sentite incisioni ottenute colla stecca ; un altro, di simile cottura, ha pure
tre incisioni eguali, ma ripiegate in modo da formare la figura di una porzione
di trapezio. Un orlo di grande dolio meglio lavorato, è con semplice labbro legger-
mente ripiegato. Caratteristico è un frammento con ansa triangolare, il quale non
ha somiglianza con quelli editi dal Prosdocimi , quantunque il cav. De Stefani
m'assicuri averne egli visto di simili nel Museo d'Este. Ha la forma di un toro,
che si eleva sopra la parete; e la forma stessa notasi in altri frammenti, uno dei
quali, ornato di una fascia verticale di undici righe incise, ha riscontro col fram-
mento trovato a Demorta nel Mantovano, edito dal eh. Chierici nel Bull, di paleoetn.
it. a. 1877, tav. 5, n. 11. Un altro frammento ha sul toro delle righe verticali, o
aggruppate o soltanto binate, le quali a due a due formano dei vari cordoni rial-
zati : all' origine del toro , sulla parete, anche qui si ha la zona colle striature,
salvo che esse sono solamente due. Le righe o striature poi sono ottenute con una
stecca, che aveva la punta assai ottusa, essendo alquanto larghe. Altri frammenti
d'orlo hanno 1' ornamento formato da un cordone : in uno il cordone s' indentifica
coir orlo, e presenta delle depressioni successive, formate forse col polpastrello del
dito. Non mancano fondi di vasi rozzi, e cotti a fuoco libero. Si raccolse un' ansa di
forma simile a quella data dal Prosdocimi ('), eccetto che nella nostra mancano le
due protuberanze. Un frammento (alt. cent. 12) in terra rossastra, di rozza lavo-
ratura, è colla bocca del diam. di cent. 9 : il collo va restringendosi a imbuto,
e termina nell' orlo pronunciatissimo (spesso cent. 2
, e largo cent. 5) : a poca di-
stanza dall'orlo la parete ha un buco rotondo. Altro frammento di dolio simile
ha il collo, che va strigendosi in modo piìi sentito. Un coperchio (alt. cent." 0,08,
{') Notizie 1882, tav. IV, n. 16.