l'ultima sfida

intervista/Gunther Celli
regolamento sia i punteggi. In ogni fase
ci sono cinque giudici, ognuno dei quali
sceglie il vincitore, ma senza dare voti o
giustificare la sua preferenza. Questo fa
sì che si vada a gusto e molti non hanno
abbastanza competenza per giudicare».
Che cosa proporrebbe?
«Ogni giudice vota per una categoria:
uno per il Lower Body, il trick con i piedi,
uno per Upper (con spalle, collo, petto e
testa) e Sit Down (da seduti), un terzo per
creatività e stile, un quarto per la difcoltà
dei trick e l’ultimo che calcoli gli
errori».
I giudici le tolsero la vittoria del Mondiale
2011. Come andò?
«L’anno scorso a Praga si disputò un
Mondiale con 180 atleti (non del ciruito
Red Bull, ndr): nella Battle, sfida a quattro
dove passano in due, fui estromesso agli
ottavi senza ragione. Invece nella Sick 3
(ciascuno presentala combinazione ditre
trick a scelta) fui giudicato il migliore,
però i giudici mi tolsero il titolo per il mio
comportamento nei loro confronti».
Che cosa combinò?
«I giudici erano freestyler e per dimostrare
agli altri concorrenti che erano di un
livello tecnico basso, li scimmiottai».
“
Mi alleno a ritmo
di musica: drumand-bass,
dubstep,
nu metal. Per le cose
creative l’hip hop
Quante volte si allena?
«Quattro ore al giorno e se ne salto uno
divento nervoso. È anche per questo che
all’università mi sono fermato: a Scienze
motorie serve l’obbligo di frequenza, ma
io devo poter allenarmi come voglio».
Come?
«Essendo un allrounder, alleno tutti i tipi
di trick, sia da terra sia in piedi. La maggior
parte dei freestyler è interessata solo
alle cose fatte in piedi e con i piedi. Io ripeto
il gesto più volte, filmandomi».
Dove?
«In una strada chiusa vicino a casa.
Quando piove, vado sotto i portici».
Con la musica?
«Sempre, ma senza cufe. Uso lo stereo.
Per allenarmi duramente scelgo drum-
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