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Relazione P.A.Mo.B. - Comune di Longare

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all_Relaz PAT-PI_PAMOB 1300204<br />

Art. 21 - Aree <strong>di</strong> rilevante interesse paesistico-ambientale<br />

Il piano <strong>di</strong> area in<strong>di</strong>vidua nella tavola n.3 le aree <strong>di</strong> rilevante interesse paesistico-ambientale,<br />

caratterizzate da particolari valenze ambientali o naturalistiche, da visuali panoramiche e da contesti<br />

agricoli <strong>di</strong> valore testimoniale.<br />

Direttive<br />

Le aree <strong>di</strong> rilevante interesse paesistico - ambientale costituiscono ambiti preferenziali per la<br />

realizzazione <strong>di</strong> parchi ai sensi della normativa vigente; esse sono da considerarsi prioritarie<br />

nell’applicazione delle Direttive CEE relative ad interventi <strong>di</strong> piantumazione finalizzati al<br />

miglioramento ambientale, con particolare richiamo, al Piano <strong>di</strong> Sviluppo Rurale del Veneto <strong>di</strong> cui<br />

al Reg. CE n. 1257/99.<br />

I Comuni, in sede <strong>di</strong> adeguamento degli strumenti urbanistici al presente piano:<br />

a identificano e salvaguardano gli e<strong>di</strong>fici e il complesso degli elementi costituenti elementi<br />

significativi del paesaggio agrario (ponticelli, chiaviche, salti d’acqua, cippi, tratturi, fossati,<br />

etc.);<br />

b riconoscono e tutelano i biotopi esistenti (emergenze floristiche, corpi idrici, boschetti, zone<br />

umide, e simili) e prevedono interventi finalizzati all’inserimento, al miglioramento e/o<br />

incremento <strong>di</strong> quinte arboree-arbustive lungo il perimetro delle zone umide, dei corsi d’acqua e<br />

delle zone coltivate, onde pervenire ad una maggiore articolazione della vegetazione che<br />

favorisca la formazione <strong>di</strong> biocenosi associate al paesaggio agrario;<br />

c tutelano le sistemazioni idraulico - agrarie <strong>di</strong> collina e incentivano le fasce boscate o prative<br />

specie lungo i corsi d’acqua al fine <strong>di</strong> contenere l’apporto <strong>di</strong> prodotti chimici residui della<br />

produzione agricola;<br />

d favoriscono la tutela e/o il ripristino delle piantate <strong>di</strong> viti con palificazione in legno;<br />

in<strong>di</strong>viduano e salvaguardano, altresì, i gran<strong>di</strong> alberi isolati comunque localizzati nel territorio;<br />

e al fine <strong>di</strong> consentire la fruizione a scopo ricreativo e <strong>di</strong>dattico-culturale delle aree <strong>di</strong> cui al<br />

presente articolo, in<strong>di</strong>viduano idonei percorsi a collegamento delle emergenze storico-<br />

naturalistiche presenti e <strong>di</strong> manufatti <strong>di</strong> particolare pregio ambientale, e prevedono il recupero <strong>di</strong><br />

strutture esistenti e l’eventuale realizzazione <strong>di</strong> nuove strutture da destinare a funzioni <strong>di</strong><br />

supporto, in prossimità delle quali si possano in<strong>di</strong>viduare congrui spazi ad uso collettivo;<br />

f definiscono le tipologie, le caratteristiche ed i materiali delle insegne ed i cartelli in<strong>di</strong>catori<br />

consentiti, al fine <strong>di</strong> un loro corretto inserimento ambientale;<br />

g riconoscono e tutelano convenientemente la presenza delle aziende agricole vitali che<br />

promuovono un utilizzo dell’ambiente rurale coerente con i criteri generali riportati nel presente<br />

Piano <strong>di</strong> Area;<br />

h promuovono d’intesa con le rappresentanze <strong>di</strong> categoria, in particolare dei produttori agricoli la<br />

riconversione delle produzioni agricole eccedentarie e non economicamente vantaggiose a<br />

favore della messa a <strong>di</strong>mora <strong>di</strong> boschi produttivi ed incentivano le produzioni agricole<br />

biologiche e bio<strong>di</strong>namiche e favoriscono gli interventi necessari per la valorizzazione delle aree<br />

<strong>di</strong> cui al presente articolo;<br />

i prevedono, in fregio ai tracciati stradali <strong>di</strong> maggior scorrimento, nuovi interventi finalizzati<br />

all’inserimento, miglioramento ed incremento <strong>di</strong> quinte arboree - arbustive;<br />

j riclassificano, se necessario, parte delle zone agricole per favorire l’utilizzo delle aree ad<br />

agricoltura ecocompatibile seguendo <strong>di</strong> massima i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> cui all’Allegato A alle presenti<br />

norme;<br />

k pre<strong>di</strong>spongono un apposito “Piano del colore” per gli e<strong>di</strong>fici sia storici che <strong>di</strong> più recente<br />

e<strong>di</strong>ficazione ricadenti nelle aree <strong>di</strong> cui al presente articolo.

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