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Relazione P.A.Mo.B. - Comune di Longare

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67<br />

all_Relaz PAT-PI_PAMOB 1300204<br />

Art. 27 - Lago, specchio d’acqua, corso d’acqua e canale artificiale<br />

Direttive<br />

I Comuni, in sede <strong>di</strong> adeguamento dello strumento urbanistico al presente piano <strong>di</strong> area, e gli enti<br />

competenti, prevedono interventi finalizzati ad aumentare le qualità naturalistiche dei corsi d’acqua<br />

attraverso la conservazione, ripristino ed innovamento della vegetazione igrofila, in<strong>di</strong>cando i lembi<br />

<strong>di</strong> bosco planiziale esistenti e <strong>di</strong> progetto al fine <strong>di</strong> potenziare le <strong>di</strong>namiche naturali ancora in atto ed<br />

inoltre in<strong>di</strong>viduano i percorsi ciclo-pedonali e/o per l’equiturismo, opportunamente attrezzati, in<br />

fregio o sulla sommità delle arginature.<br />

I Consorzi <strong>di</strong> bonifica e i proprietari provvedono, secondo i criteri e le tecniche <strong>di</strong> bioingegneria<br />

naturalistica, alla tutela della vegetazione ripariale dei corsi d’acqua, ai fini della sicurezza<br />

idrogeologica.<br />

Prescrizioni e vincoli<br />

E’ vietata la cementificazione dell’alveo e delle sponde, nonchè l’abbruciamento della vegetazione<br />

delle tesse.<br />

Entro 10 ml. dalle sponde dei canali e ad una <strong>di</strong>stanza minima <strong>di</strong> ml 5 dal ciglio del corso d’acqua<br />

eventuali recinzioni devono essere realizzate me<strong>di</strong>ante l’impiego <strong>di</strong> siepi, anche con aderenza a rete<br />

metallica senza zoccolatura fuori terra e amovibile per non ostacolare gli interventi <strong>di</strong> gestione<br />

idraulica.<br />

Sono consentiti gli interventi relativi alle opere <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa idrogeologica, ivi compresi quelli attinenti<br />

la regimazione e la ricalibratura degli alvei dei corsi d’acqua, nonchè le <strong>di</strong>fese <strong>di</strong> sponda, le traverse<br />

e quant’altro afferente il sistema idraulico.<br />

Sono ammessi gli interventi per la realizzazione delle opere necessarie per la navigabilità sul canale<br />

Bisatto fino al lago <strong>di</strong> Fimon.<br />

Ai fini <strong>di</strong> una corretta manutenzione idraulica è consentito l’asporto e/o la movimentazione <strong>di</strong><br />

materiale se<strong>di</strong>mentato sul fondo dei corsi d’acqua. Le eventuali operazioni <strong>di</strong> dragatura devono<br />

essere effettuate, <strong>di</strong> norma, con rotazione pluriennale e per tratti <strong>di</strong>scontinui laddove sia verificata la<br />

presenza <strong>di</strong> specie ittiche da tutelare.<br />

Gli interventi necessari alla regimazione delle acque e alla sistemazione delle sponde devono essere<br />

realizzati utilizzando prevalentemente metodologie proprie dell’ingegneria naturalistica.<br />

Sono ammessi gli interventi relativi alle opere per la fitodepurazione delle acque superficiali.<br />

In sede <strong>di</strong> manutenzione idraulica, o <strong>di</strong> nuovi canali, devono essere utilizzate soluzioni progettuali e<br />

tecniche costruttive che favoriscano la ricomposizione paesaggistico-ambientale dei luoghi.<br />

Per i corsi d’acqua esistenti (canali, scoli, scolmatori, etc.) che possiedono scarsa naturalità o che<br />

non rispondono a criteri <strong>di</strong> sicurezza, specificatamente la risalita delle sponde, gli enti competenti<br />

pre<strong>di</strong>spongono appositi progetti per la realizzazione <strong>di</strong> idonee misure per la messa in sicurezza, la<br />

ricomposizione ambientale e l’efficienza ecologica del sistema.<br />

Considerazioni<br />

Recepimento in<strong>di</strong>cazioni della Valutazione <strong>di</strong> compatibilità idraulica del PAT e del PI e dei<br />

pareri degli enti competenti (Genio Civile e Consorzi)

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