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Maurizio Brucchi Il gobbo napoletano Marco Valerio ... - Teramani.info

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lettere dai Caraibi<br />

Periodo<br />

Especial<br />

(4° capitolo)<br />

La vera svolta fu dunque l’apertura al turismo internazionale<br />

che ebbe come indotto consistenti investimenti di aziende<br />

straniere a Cuba. Aziende che non erano solo vincolate al<br />

settore turistico ma che si dedicavano all’importazione e distribuzione<br />

di beni e servizi. Verso la metà degli anni ’90 Cuba era in ginocchio e<br />

dal fondo si poteva solo risalire per cui il governo diversificò anche i<br />

suoi interessi nella ricerca di giacimenti petroliferi (portato avanti con<br />

i canadesi prima e più recentemente con i brasiliani e russi) e in quello<br />

dell’estrazione del nichel presente nella provincia di Holguin. Aiuti e<br />

agevolazioni cominciarono ad arrivare anche da paesi, come il Venezuela,<br />

dove negli ultimi anni si sono instaurati governi di sinistra e nei<br />

quali Cuba ha esportato progetti prettamente sociali (alfabetizzazione,<br />

preparazione universitaria e sportiva, diffusione più capillare di servizi<br />

medici alle popolazioni, ecc.). Pian pianino nella seconda metà degli<br />

anni ‘90 le cose cominciarono a migliorare sia nelle casse governative<br />

impossibilitate ad attingere a prestiti di qualsivoglia Banca Mondiale<br />

che in quelle delle famiglie che ebbero vantaggi derivanti dall’ingresso<br />

a Cuba di denaro turistico. Ovviamente nessuno sa bene qual è lo stato<br />

effettivo dell’economia cubana se non il cassiere dello Stato e Fidel in<br />

persona e dobbiamo attenerci ai dati ufficiali diramati dagli organi di<br />

governo preposti. Prima di lasciare gli incarichi che ricopriva a causa<br />

novembre 2009<br />

di Francesco Pellecchia<br />

agente.havana@yahoo.it<br />

dei problemi di salute, Fidel ostentava una sicurezza economica mai<br />

riscontrata prima, forte anche dei programmi di contenimento dei<br />

costi sociali derivanti dalla cosiddetta “Rivoluzione energetica”; da<br />

circa un anno a questa parte e in corrispondenza dello scatenarsi<br />

dell’attuale crisi economica nel mondo intero per la prima volta ho la<br />

personale sensazione che le cose stiano velocemente peggiorando.<br />

Molte volte i supermercati sono carenti persino di prodotti basilari e<br />

non solo per colpa dell’embargo o di una spesso discutibile programmazione<br />

industriale, questa volta la crisi<br />

sta facendo dei danni notevoli ed i paesi con<br />

le economie zoppicanti sono i primi a risentirne.<br />

Siamo ancora abbondantemente al di<br />

sopra degli standard del periodo especial<br />

ma i cubani sono preoccupatissimi, temono<br />

d’infilarsi di nuovo in quel tunnel dal quale<br />

a costo di moltissimi sacrifici sono da poco<br />

usciti e la paura è direttamente proporzionale<br />

al danno sofferto in quegli anni.<br />

Vedremo…<br />

<strong>Il</strong> periodo especial certamente meritava qualcosa di più di un semplice<br />

capitolo, anche se sono sicuro che con i quattro che ho scritto<br />

non sia riuscito a trasmettere il dramma vissuto da questo popolo e il<br />

miracolo economico che i governanti hanno compiuto nel non arrendersi<br />

come hanno fatto i paesi dell’Europa comunista proprio venti<br />

anni fa. Se ne è valsa la pena non sta a me dirlo ma le fazioni, come<br />

sempre, sono contrapposte e agguerrite ogni volta che si discute di<br />

Cuba. Io Cuba la vivo e questo è ciò che volevo.<br />

Hasta la proxima u<br />

pag<br />

25

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