5-2011 - la fondazione otaf
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“Tra il Ticino e queste terre ci sono migliaia<br />
di chilometri, ma <strong>la</strong> nostra presenza<br />
è costante”. E sappiamo che nello scorso<br />
mese di novembre, ad esempio, Costanzo<br />
Marchi (uno dei membri del<strong>la</strong> Fon da -<br />
zione, responsabile dei progetti indiani) è<br />
partito per l’India dove visiterà tutti i <strong>la</strong>vori<br />
in corso nel<strong>la</strong> realizzazione dei progetti:<br />
Mercy Home, Home of Peace, tutti i progetti<br />
dello Tsunami, Dharmapuri, Andhra<br />
Rani e Asha Ni<strong>la</strong>yam. “Chi ci sostiene può<br />
dunque rego<strong>la</strong>rmente colloquiare con chi<br />
è tornato dal fronte, non con chi ha so<strong>la</strong>mente<br />
“sentito dire”, puntualizza il presidente.<br />
E quest’autunno <strong>la</strong> Fondazione ha<br />
organizzato un giro di incontri: “Al pranzo<br />
dei padrini che abbiamo organizzato a<br />
Bioggio hanno preso parte un centinaio di<br />
persone circa”, mentre gli incontri con i<br />
padrini ticinesi dei membri impegnati direttamente<br />
al fronte si sono susseguiti durante<br />
tutto il mese di settembre a San -<br />
t’Antonino, Muralto e Mendrisio.<br />
Inoltre: “le informazioni specifiche si<br />
possono leggere consultando il nostro<br />
sito www.fondarco.ch”.<br />
La persona speciale è il nostro<br />
angelo nascosto<br />
Sono “speciali” questi bambini. E sorridono,<br />
tutti sorridono, alcuni dei quali disabili<br />
(“gli ultimi tra gli ultimi”, dice<br />
Pedrazzini), nelle fotografie e nei filmati<br />
che li ritraggono intenti nelle loro vite<br />
quotidiane, rese un pochino migliori da<br />
quello che è un piccolo, ma importante,<br />
aiuto dei padrini: “Chi assume un padrinato<br />
crea un legame affettivo con il suo<br />
“pupillo”. Si può sostenere un’adozione<br />
a distanza impegnandosi a versare 30<br />
franchi al mese (10 franchi al mese se junior<br />
o senior): somme non esorbitanti per<br />
chi dona, ma importanti per chi riceve”. Il<br />
nostro interlocutore puntualizza pure che<br />
quei soldi vanno sì al bambino di cui il padrino<br />
riceve in media un paio di volte l’anno<br />
notizie e fotografie, “ma anche ad altri<br />
bambini di quello stesso progetto a cui<br />
appartiene, perché vogliamo evitare di<br />
creare bambini di serie A e di serie B”. E<br />
grazie al<strong>la</strong> preziosa opera dei volontari, il<br />
98% delle donazioni si trasforma direttamente<br />
in azioni di aiuto concreto sul territorio:<br />
“Siamo immensamente grati a coloro<br />
che contribuiscono ad aggiungere<br />
un nuovo colore al nostro arcobaleno!”.<br />
<br />
05-<strong>2011</strong> SEMI DI BENE 15<br />
Salvavita