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5-2011 - la fondazione otaf

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C<br />

redo di avervi già raccontato<br />

di come, verso i dieci<br />

anni, sia stata assalita dal<br />

desiderio di leggere di crimini, indagini e<br />

delitti. Ero stata catturata dal procedere<br />

c<strong>la</strong>ssico dei telefilm polizieschi, dove abbiamo<br />

un omicidio, una rosa di sospettati<br />

e, infine, l’atteso sve<strong>la</strong>mento del colpevole<br />

ad opera di un investigatore (di solito<br />

improvvisato). Il mio grande modello<br />

era Jessica Fletcher, <strong>la</strong> protagonista del<strong>la</strong><br />

celeberrima serie “La signora in giallo”,<br />

che tra una tazza di tè e una risata portentosa<br />

risolveva con disinvoltura le situazioni<br />

più intricate. Naturale che volessi ritrovare<br />

le stesse atmosfere anche nei libri!<br />

Così andai in cerca di gialli per ragazzi che<br />

sapessero coinvolgermi quanto le avventure<br />

televisive di Jessica Fletcher; mi attendeva<br />

però una triste scoperta: i libri per<br />

bambini erano tremendamente parchi di<br />

sangue! Nel<strong>la</strong> serie di gialli che prediligevo,<br />

intito<strong>la</strong>ta “Mai due senza tre”, non si<br />

trovava nemmeno un assassinio accidentale,<br />

solo “piccoli crimini senza importanza”<br />

come furti, innocui rapimenti o truffe<br />

informatiche. Niente che potesse saziare i<br />

miei crudi desideri!<br />

Non vorrei ora inquietare qualche lettore:<br />

non è tanto, in realtà, che cercassi violenza<br />

e sangue a fiumi; in effetti non ho<br />

mai amato i misteri troppo cruenti – mi<br />

annoiano e repellono. Quello che cercavo,<br />

e che nel<strong>la</strong> cara “Signora in giallo” trovavo<br />

a meraviglia, era un “giallo garbato”:<br />

un enigma che si snoda con eleganza<br />

grazie a un’ironia misurata, nascondendo<br />

tra le sue pieghe una soluzione che<br />

lo spettatore è ben in grado di trovare, se<br />

solo il suo acume si fa paragonabile a<br />

quello dell’arguta protagonista. Non era,<br />

quindi, davvero il <strong>la</strong>to “sanguigno” a interessarmi,<br />

ma piuttosto tutto quel che ci<br />

stava intorno: del giallo amavo – e amo<br />

ancora adesso – <strong>la</strong> centralità dei personaggi,<br />

e <strong>la</strong> consapevolezza che ognuno di<br />

loro ha un ruolo preciso, che però emerge<br />

solo a narrazione conclusa; e poi naturalmente<br />

il brivido di assistere a un evento<br />

cupo, con l’adrenalina che ne consegue.<br />

Oggi vedo che i delitti nei libri destinati<br />

espressamente ai giovanissimi non sono<br />

più un tabù. Non mi va di trarre da quest’osservazione<br />

delle considerazioni morali,<br />

perché in effetti io per prima l’avrei<br />

Letture<br />

Giallo garbato<br />

gradito. Ed è proprio memore del<strong>la</strong> mia<br />

predilezione infantile che, passeggiando<br />

in libreria in cerca d’ispirazione per questo<br />

articolo, <strong>la</strong> mia attenzione si è focalizzata<br />

su “Sherlock, Lupin e io”: <strong>la</strong> bel<strong>la</strong> copertina<br />

dall’aurea ottocentesca che prometteva<br />

furti, omicidi e uomini misteriosi era<br />

irresistibile – e naturalmente non ho resistito:<br />

in un <strong>la</strong>mpo il libro era nel<strong>la</strong> mia borsa<br />

(dopo una rego<strong>la</strong>re sosta al<strong>la</strong> cassa,<br />

s’intende). Altra tentazione a cui non sono<br />

riuscita a sottrarmi è stata quel<strong>la</strong> del<br />

I fiammifero svedese<br />

e il segreto dell’amore<br />

di Philip Pullman<br />

ed. Sa<strong>la</strong>ni<br />

È un’estate del 1894. Londra si è fatta<br />

afosa e stancante, i criminali sono tutti in<br />

vacanza e i quattro membri rimasti del<strong>la</strong><br />

banda di New Cut non hanno niente da<br />

fare. Benny si allena con scarsa convinzione<br />

per diventare <strong>la</strong>nciatore di coltelli,<br />

Svento<strong>la</strong> studia trigonometria e le gemelle<br />

Peretti fanno da mediatrici nell’affare<br />

che sta tenendo col fiato sospeso tutto il<br />

quartiere di Lambeth: riuscirà il timidissimo<br />

Dick Smith a chiedere <strong>la</strong> mano del<strong>la</strong><br />

bellissima Daisy Miller? L’allibratore Mel -<br />

mott Occhi di Serpente ha già riempito diverse<br />

pagine del suo taccuino nero con le<br />

scommesse dei cittadini, ma Dick sembra<br />

proprio non trovare il coraggio.<br />

Per fortuna arriva un insperato crimine<br />

a risvegliare <strong>la</strong> banda dal torpore estivo:<br />

infatti gli argenti del<strong>la</strong> Venerabile Socie -<br />

“Fiammifero svedese”, <strong>la</strong> cui copertina<br />

annunciava un enigma sì privo di sangue,<br />

ma in grado addirittura di sve<strong>la</strong>re «il segreto<br />

dell’amore»!<br />

Tra i libri per adulti, poi, il volumetto<br />

“Allmen e le libellule”, che se ne stava sul<br />

comodino di mio padre, mi è parso un degno<br />

coronamento di un articolo dedicato<br />

ai misteri; ed è stato sufficiente uno scarso<br />

talento di taccheggiatrice per impadronirmene.<br />

Certo, avrei potuto farmi<br />

tentare da uno di quei gialli nordici che<br />

ora vanno tanto di moda (e che mi guardavano<br />

invitanti dal<strong>la</strong> libreria di mia madre);<br />

ma <strong>la</strong> loro apparenza dura e realistica<br />

all’estremo – tanto che ormai sono detti<br />

“neri” – non mi affascinava molto; nonostante<br />

il passare degli anni, quel che<br />

ancora mi attira di più è il “giallo garbato”:<br />

un mistero che coinvolge nel<strong>la</strong> sua atmosfera<br />

inquietante restando però ve<strong>la</strong>to<br />

di una calibrata ironia, così da confortare<br />

il lettore con <strong>la</strong> certezza, magari fuorviante,<br />

che «È solo una storia».<br />

tà dei Gasisti sono<br />

scomparsi, e l’unico<br />

indizio è un fiam -<br />

mifero svedese!<br />

Mentre Benny e<br />

Svento<strong>la</strong> battono questa pista, le gemelle<br />

tentano in ogni modo di aiutare Dick a<br />

conquistare <strong>la</strong> sua Daisy. Riusciranno i ragazzi<br />

di New Cut a risolvere l’enigma e a<br />

scoprire il segreto dell’amore entro <strong>la</strong> sera<br />

del Ballo dei Gasisti?<br />

Philip Pullman si diverte a costruire un<br />

piccolo giallo romantico ricco di garbata<br />

ironia. La storia è ben congegnata e le vicende<br />

di Dick e Daisy s’intrecciano abilmente<br />

alle indagini sul fiammifero svedese;<br />

quando infine tutto si chiude in farsa<br />

noi siamo soddisfatti.<br />

di<br />

Sara<br />

Groisman<br />

05-<strong>2011</strong> SEMI DI BENE 23

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