STAMPA - Associazione Italiana Genitori
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Lettere ad AGeStampa<br />
Ascensori sociali: oggi se ne sente la mancanza<br />
di Milena Saiani<br />
Ho ritrovato tra le mie carte<br />
un trafiletto da Italia Oggi “diritto<br />
e rovescio” che recita:<br />
“È morto a 94 anni Dino<br />
Formaggio, padre dell’Estetica<br />
italiana. Figlio di un contadino,<br />
cominciò a lavorare come<br />
operaio alla Brown Boveri<br />
e poi alle orologerie Binda.<br />
Studiando la sera, si diplomò<br />
maestro. Lavorando, riuscì a laurearsi.<br />
Divenne quindi professore di<br />
liceo e poi cattedratico e pro rettore<br />
all’università di Padova.<br />
La storia di Dino Formaggio è la storia di<br />
un paese dove l’ascensore sociale funzionava ancora,<br />
per cui un povero, se si impegnava, poteva raggiungere<br />
i vertici. Oggi, l’ascensore sociale non funziona più.<br />
E chi parte dal basso, resta in basso. Una bella eterogenesi<br />
dei fini per chi, livellando gli studi, voleva tutelare<br />
i poveri.”<br />
L’età di questo professore è quella di mio padre e<br />
posso quindi testimoniare questa verità per esperienza<br />
vissuta e non solo per la sua generazione ma anche per<br />
la mia, la nostra di primi soci dell’A.Ge. Anche per gli<br />
eredi di Dino Formaggio c’è stata quindi la possibilità,<br />
per chi lo ha voluto, di migliorare la propria condizione<br />
sociale. È così cresciuto il cosiddetto “ceto medio”, protagonista<br />
nella seconda metà del Novecento di grandi<br />
metamorfosi sociali ed elemento di benessere, di equilibrio<br />
sociale e politico. Non il 68 ha creato il boom italiano,<br />
ma questo ceto medio, lavoratore, idealista, positivista.<br />
Appare però evidente che la generazione dei<br />
nostri figli, i genitori di oggi, è<br />
immemore dell’ impegno e della<br />
fatica costata ai loro nonni ed ai<br />
loro genitori per emergere e<br />
creare questo ceto medio o borghese<br />
che dir si voglia. Anzi è<br />
abbastanza diffuso il luogo comune<br />
che la borghesia ha la responsabilità<br />
di tutte le presenti<br />
difficoltà e causa dell’ impoverimento<br />
del paese.<br />
No, l’impoverimento è il risultato<br />
della mancanza di produttività,<br />
a partire dalla scuola, che ha<br />
smesso di promuovere le capacità,<br />
l’impegno individuale, il merito nello<br />
studio, l’ambizione, la fatica, l’<br />
educazione civica e troppo spesso<br />
ha sfornato cittadini con solo diritti,<br />
diritto di voto e diritto alla protesta;<br />
è il risultato della mancanza di fer-<br />
mezza di quelle famiglie che hanno pensato<br />
che dando tutto ciò che potevano<br />
in termini materiali, assolvevano il<br />
loro compito; è il risultato della<br />
conflittualità su temi di interesse<br />
generale dove le riforme si<br />
sono protratte inutilmente per<br />
decenni e quindi l’ ascensore<br />
sociale non ha più potuto far<br />
crescere una società che si è<br />
seduta pensando che qualcun<br />
altro, “lo Stato” avrebbe garantito<br />
tutto!<br />
Questo mio intervento è<br />
quindi indirizzato ai genitori di oggi,<br />
ai nostri figli, ai quali spetta, secondo<br />
me, il grande compito di fermarsi e pensare<br />
con la propria testa, ripensare alla propria storia, ringraziare<br />
il cielo per quello che siamo, rimboccarsi le maniche<br />
in prima persona, perché i cambiamenti, i miglioramenti<br />
oggi dipendono da loro, “lo Stato” non deve garantire<br />
tutto, l’ ascensore sociale non è invocare più denaro,<br />
non perché non sia utile avere maggiori disponibilità<br />
economiche, ci mancherebbe dopotutto il denaro da<br />
investire è anche il nostro, ma perché è invece assolutamente<br />
prioritario ripensare i ruoli, la cultura, le responsabilità,<br />
le corresponsabilità, la libera iniziativa, la produttività,<br />
i compiti dei genitori e dell’ associazione, gli obiettivi<br />
per gli anni 2000.<br />
Dopotutto è quello che abbiamo fatto noi! Se i genitori<br />
di oggi vogliono offrire opportunità ai loro figli e veramente<br />
tutelare i poveri ripensino i moderni ascensori<br />
sociali!<br />
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ONLUS