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libriCULTURA<br />
Bibliodiversità<br />
e librerie ideali<br />
Una legge in via di approvazione<br />
e già finanziata, quella<br />
per l'editoria libraria della<br />
Regione Lazio. Lo hanno<br />
annunciato lo scorso dicembre<br />
a "Più libri, più liberi",<br />
fiera della piccola e media<br />
editoria, <strong>il</strong> presidente della<br />
Regione Piero Marrazzo e<br />
l'assessore regionale alla<br />
Cultura, Spettacolo e Sport<br />
Giulia Rodano. La legge, a cui<br />
si lavora da un anno, intende<br />
promuovere sia la lettura che <strong>il</strong> libro in quanto prodotto, intervenendo<br />
sull'intera f<strong>il</strong>iera editoriale. Il nuovo strumento legislativo, che coinvolge<br />
anche l'assessorato regionale alle PMI (l'editoria nel Lazio è caratterizzata<br />
dalla piccola e media impresa con circa 450 attività e 2500 addetti al<br />
settore), si basa su alcuni punti fondamentali: l'ampliamento dell'accesso<br />
al credito ai piccoli e medi editori e librai, l'istituzione di consorzi di<br />
scopo che permettano ai loro partecipanti di ottenere finanziamenti pubblici<br />
e la costruzione di una rete di collegamento diretto tra <strong>il</strong> sistema<br />
delle biblioteche e le realtà editoriali del territorio. Prevista inoltre l'istituzione<br />
di una Consulta regionale del libro, strumento operativo per mettere<br />
in pratica le politiche di promozione previste dalla legge. La proposta,<br />
ora all'esame del Consiglio Regionale, è “già finanziata - ha precisato<br />
Giulia Rodano al convegno 'Una Regione che legge' - perché inserita<br />
nel b<strong>il</strong>ancio come legge in via di approvazione”. Si tratta di un provvedimento<br />
"nato per rispondere a un problema generale che riguarda i prodotti<br />
culturali che, in quanto tali, sono sul mercato ma non sono prodotti<br />
di mercato”. La normativa nazionale (n. 62/2001) si dedica a tutte le<br />
forme di editoria e intende per prodotto editoriale quello "realizzato su<br />
supporto cartaceo, ivi compreso <strong>il</strong> libro". Ma non evidenzia la sua specificità.<br />
Il Catone ha chiesto ai librai locali cosa ne pensano. "Se ne parla da<br />
molto tempo - dice Alberto Collacchi, titolare della storica Libreria<br />
'Cavour' di Frascati, oggi punto Mondadori - e spero che venga approvata,<br />
ma credo che si possa fare poco se continua a mancare una legge<br />
nazionale sull'editoria libraria". Fabrizio Mastrofrancesco, titolare della<br />
libreria e videoteca 'F<strong>il</strong>m One' di Monte Porzio, vorrebbe più iniziative a<br />
promuovere la lettura, particolarmente tra i giovani. Massimo Arena, titolare<br />
dal 2004 di 'Il Libro Parlante' di Marino, apprezza l'iniziativa ma<br />
concorda sulla necessità di una specifica normativa nazionale che regoli<br />
anzitutto la vendita del libro "per garantire pari opportunità di accesso al<br />
mercato e alla distribuzione anche ai piccoli editori che non possono permettersi<br />
campagne promozionali". Bibliodiversità, insomma, come possib<strong>il</strong>ità<br />
di accesso diversificato alla cultura. In molti guardano alla Francia,<br />
dove da anni esiste una legge sul prezzo fisso dei libri e <strong>il</strong> tasso di sconto<br />
non può superare <strong>il</strong> 5% , eppure si legge e si tutela la pluralità dell'editoria.<br />
Nella promozione della lettura e dell'editoria di qualità, un ruolo<br />
chiave ha <strong>il</strong> libraio: non solo commerciante ma operatore culturale, che<br />
in una libreria ideale - e, fortunatamente, in molte reali - è "informato<br />
sui fatti" e in grado di dialogare coi clienti e di proporre a ciascuno, in<br />
base alle rispettive preferenze di lettura, una selezione della migliore<br />
produzione editoriale. ILARIA ROMANO<br />
Annalisa Marinelli, architetto, scrive sulla vivib<strong>il</strong>ità delle città. Il suo<br />
libro, presentato <strong>il</strong> 19 gennaio dall’Associazione Punto a Capo di Marino,<br />
è spunto di riflessioni sulla qualità della vita in Italia come in Europa.<br />
“Etica della cura e del progetto” si basa sull’esperienza autobiografica<br />
dell’autrice a Stoccolma, città esempio. Il diario di una mammaarchitetto,<br />
racconto del luogo dove la genitorialità ha pieno diritto di cittadinanza<br />
e che torna ad essere luogo di opportuntià per chiunque.