Scarica - il Portico di Novellara
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24<br />
È una storia piena <strong>di</strong> gent<strong>il</strong>ezza, <strong>di</strong> amore reciproco<br />
e <strong>di</strong> de<strong>di</strong>zione da parte dei tre personaggi principali<br />
e nella quale, quando la famiglia è ridotta in<br />
miseria, le due sorelle maggiori manifestano gli<br />
aspetti peggiori del loro carattere, mentre Bella<br />
non si smentisce. Ricor<strong>di</strong>amo che tutto ha origine<br />
dal gesto del padre che ha rubato una rosa, per<br />
portarla alla figlia minore pred<strong>il</strong>etta. Il gesto, che<br />
simboleggia l’amore per lei, (ma <strong>il</strong> fiore spezzato,<br />
in particolare la rosa spezzata simboleggia la per<strong>di</strong>ta<br />
della verginità) è anche un’anticipazione della<br />
per<strong>di</strong>ta della sua verginità. Questo può far pensare,<br />
sia al padre sia alla figlia, che essa debba patire<br />
un’esperienza “ bestiale”, ma la storia <strong>di</strong>ce che le<br />
loro ansie sono infondate, poiché quella che era<br />
temuta come un’esperienza animalesca, <strong>di</strong>venta<br />
un’esperienza <strong>di</strong> profonda umanità e d’amore.<br />
LA BELLA e LA BESTIA (che nonostante le sue<br />
sembianze è un persona bellissima come la Bella)<br />
offre al bambino la forza <strong>di</strong> capire che le sue<br />
paure circa <strong>il</strong> sesso sono <strong>il</strong> prodotto delle sue fantasie<br />
sessuali ansiose e che, benché <strong>il</strong> sesso possa<br />
sembrare a prima vista bestiale, in realtà l’amore<br />
fra donna e uomo è la più sod<strong>di</strong>sfacente <strong>di</strong> tutte<br />
le emozioni e l’unica che garantisca la felicità per-<br />
Un pizzicotto ai più piccoli e non solo<br />
La Bella<br />
e la Bestia<br />
manente: l’amore e<strong>di</strong>pico della Bella per suo padre,<br />
quando è trasferito al suo futuro marito è meravigliosamente<br />
salutare e solo allora <strong>il</strong> sesso, che prima era<br />
ripugnante, <strong>di</strong>venta meraviglioso<br />
Secondo Freud, <strong>il</strong> sesso deve essere percepito dal<br />
bambino come <strong>di</strong>sgustoso, fintanto che i suoi desideri<br />
sessuali sono fissati sul suo genitore, perché<br />
soltanto me<strong>di</strong>ante un tale atteggiamento negativo<br />
verso <strong>il</strong> sesso, <strong>il</strong> tabù dell’incesto, insieme all’unità<br />
della famiglia umana, può essere al sicuro. Ma una<br />
volta <strong>di</strong>staccati dal genitore e rivolti verso un partner<br />
<strong>di</strong> età più adeguata, nello sv<strong>il</strong>uppo normale, i desideri<br />
sessuali non sembrano più bestiali, ma al contrario<br />
sono percepiti come meravigliosi. Trasferendo <strong>il</strong> suo<br />
originario amore e<strong>di</strong>pico per suo padre al proprio futuro<br />
marito, la Bella dà a suo padre <strong>il</strong> tipo <strong>di</strong> affetto<br />
<strong>di</strong> maggior beneficio per lui. Questo è un toccasana<br />
per la sua malferma salute e gli consente <strong>di</strong> vivere<br />
felicemente accanto alla sua d<strong>il</strong>etta figlia. Inoltre ciò<br />
reintegra la Bestia nella sua umanità e allora <strong>di</strong>venta<br />
possib<strong>il</strong>e una vita <strong>di</strong> beatitu<strong>di</strong>ne matrimoniale per lui<br />
e la Bella. La fiaba, inoltre, ci da un’immagine suggestiva:<br />
quella <strong>di</strong> un mondo dove i buoni vivono felici<br />
e i cattivi (in questo caso le sorelle) possono ancora<br />
re<strong>di</strong>mersi.<br />
Nelle sere d’estate, nella natura libera, si possono sentire gracidare le<br />
rane e i rospi: ce ne sono centinaia <strong>di</strong> specie in tutto <strong>il</strong> mondo, ut<strong>il</strong>i perché<br />
mangiano molti insetti fasti<strong>di</strong>osi.<br />
Se si osserva un rospo, qualcuno esclamerà: “Che brutto!”.<br />
Per secoli, nelle fiabe, i più bei principi furono trasformati in rospi.<br />
Se una principessa baciava un rospo brutto, questo significava che <strong>il</strong><br />
suo cuore sapeva amare oltre le apparenze, allora <strong>il</strong> rospo ritornava<br />
subito principe.<br />
C’è da sempre un luogo molto misterioso nelle rotte dell’Oceano<br />
Atlantico: <strong>il</strong> Mar dei Sargassi. Le forti correnti marine radunano lì<br />
le alghe galleggianti, i sargassi, appunto, per formare un’immensa<br />
prateria sulla superficie dell’oceano: un’isola <strong>di</strong> vegetazione<br />
che offre riparo a molte specie animali. Le angu<strong>il</strong>le e le tartarughe,<br />
ad esempio, percorrono enormi <strong>di</strong>stanze per ritornare al<br />
Mar dei Sargassi, dove sono nate. Lì, a loro volta, depongono<br />
le uova e fanno crescere i propri piccoli, protetti da un ambiente<br />
in cui si possono nutrire al riparo dai predatori. Alcune specie<br />
animali, tra cui un meraviglioso cavalluccio marino, abitano solo<br />
tra questa alghe, dove sono riuscite a sopravvivere facendo del<br />
mimetismo una vera forma d’arte.<br />
In giugno, la notte si riempie <strong>di</strong> piccole luci che si accendono e si<br />
spengono: sono le lucciole.<br />
C’è anche un pesce che emana luce: accade ogni volta che apre<br />
gli occhi e <strong>il</strong> suo nome è Flash.<br />
Alcuni tipi <strong>di</strong> meduse sono a luce intermittente e la rana pescatrice<br />
usa la sua luce per incantare e attirare a sé le prede.<br />
C’è un luogo, invece, dove non arriva mai la luce, <strong>il</strong> più profondo<br />
e nascosto del mondo: è la Fossa delle Marianne che si trova<br />
negli abissi dell’Oceano Pacifico.<br />
IL 21 GIUGNO<br />
C’È IL SOLSTIZIO D’ESTATE:<br />
IL GIORNO DELL’ANNO<br />
CON PIÙ ORE DI LUCE<br />
Il termine solstizio deriva dal latino solstitium,<br />
composto <strong>di</strong> sole e <strong>di</strong> fermarsi. E’ l’istante e<br />
punto dell’eclittica in cui <strong>il</strong> sole cessa <strong>di</strong> allontanarsi<br />
dall’equatore celeste e comincia a<br />
ravvicinarvisi. Astronomicamente i due solstizi<br />
(uno invernale e uno estivo) cadono <strong>il</strong><br />
21 <strong>di</strong>cembre e <strong>il</strong> 21 giugno. Astrologicamente<br />
corrispondono all’entrata del sole nei segni<br />
<strong>di</strong> Capricorno (22 <strong>di</strong>cembre) e del Cancro<br />
(22 giugno). Tra<strong>di</strong>zionalmente <strong>il</strong> solstizio<br />
d’inverno apre la fase ascendente del ciclo<br />
annuale e coincide con la nascita <strong>di</strong> Cristo,<br />
mentre quello estivo apre la fase <strong>di</strong>scendente<br />
e coincide con la nascita del Battista, come<br />
sottolinea la formula evangelica “bisogna che<br />
egli cresca e che io decada”(Giovanni 3,30).<br />
Giovanni Battista è <strong>di</strong>venuto ben presto oggetto<br />
<strong>di</strong> culto liturgico e popolare. A lui furono<br />
de<strong>di</strong>cate due feste: quella della natività,<br />
originariamente collegata con l’Epifania e poi<br />
spostata al 24 giugno e quella del martirio<br />
(voluto per capriccio da Salomé, figlia <strong>di</strong><br />
Ero<strong>di</strong>ade). In concomitanza con la festa <strong>di</strong><br />
giugno, la devozione popolare ha assunto<br />
credenze e pratiche della festa del solstizio<br />
estivo: in questo contesto si introdussero feste<br />
e riti popolari come “la notte”, “<strong>il</strong> bagno”,<br />
“i fuochi <strong>di</strong> S.Giovanni”, collegandosi ai momenti<br />
legati al lavoro dei campi. Di qui l’abitu<strong>di</strong>ne<br />
<strong>di</strong> bruciare le sterpaglie e i resti <strong>di</strong> fine<br />
raccolto, che a seconda delle zone riguardava<br />
<strong>il</strong> grano, <strong>il</strong> mais, <strong>il</strong> lino o la canapa. In primo<br />
luogo, nel giorno <strong>di</strong> inizio <strong>di</strong> un ciclo (a<br />
partire dal solstizio estivo la notte si allunga),<br />
gli elementi della natura acquistano poteri del<br />
tutto straor<strong>di</strong>nari e pro<strong>di</strong>giosi, così l’acqua e<br />
le erbe, così <strong>il</strong> fuoco. Diventa allora importante<br />
rendere puri e fert<strong>il</strong>i i campi, incen<strong>di</strong>andoli.<br />
Fare puri e fecon<strong>di</strong> gli animali domestici,<br />
costringendoli a passare tra le braci o tra<br />
le fiamme della notte più corta dell’anno. A<br />
maggior ragione, in tempi <strong>di</strong> epidemie e <strong>di</strong><br />
stregonerie: quella <strong>di</strong> S. Giovanni, infatti, è<br />
anche la notte delle streghe.<br />
Parte importante del rito comportava <strong>il</strong> salto<br />
del falò da soli o in coppia, con significato<br />
ben augurante, <strong>di</strong> fecon<strong>di</strong>tà o ad<strong>di</strong>rittura per<br />
guarire <strong>il</strong> mal <strong>di</strong> schiena, per migliorare la vista<br />
e per tonificare la vir<strong>il</strong>ità.<br />
L’accensione del fuoco simboleggia <strong>il</strong> portare<br />
la luce nella notte, per far si che <strong>il</strong> futuro<br />
allungarsi delle ore <strong>di</strong> tenebra conservi nel<br />
cuore questo sole allo zenit.