leggi - Banca di Credito Cooperativo Valle Seriana

Qual è la storia della Banca di Credito Cooperativo Valle
Seriana e, soprattutto, su quali fondamenti poggia la sua
espansione e la fiducia dei clienti nei suoi confronti?
Quest’anno ricorre il 15° anniversario della costituzione della
Banca di Credito Cooperativo Valle Seriana e addirittura il 115°
dalla fondazione di una delle tre Casse Rurali fuse nel tempo e
tutte originarie della Valle. La nostra storia già evidenzia l’identità
e la mission della Banca: siamo nati oltre un secolo fa, in
coerenza alla dottrina sociale della Chiesa, come esigenza stessa
della nostre comunità, e siamo cresciuti negli anni sostenendo il
nostro territorio e ricevendo dallo stesso gli strumenti ed i mezzi
per prosperare. Tutto ciò dimostra che questi istituti di credito
hanno sviluppato una forte identificazione con il territorio,
al punto che le BCC bergamasche, con 138 sportelli al 31 luglio
2009, rappresentano una delle più importanti realtà bancarie del
territorio provinciale. Questo movimento che nasce dal basso ha
saputo interpretare le istanze più profonde della popolazione, sviluppandosi
sempre più nonostante le difficoltà legate alla propria
dimensione ed al pressante carico normativo, grazie alla crescente
fiducia di Soci e clienti. La formula che potrebbe “spiegare”
questo apparente arcano, risiede nel rapporto di conoscenza con il
territorio che ovviamente produce anche una selezione del merito
di credito. La nostra Banca oggi può contare su dieci sportelli,
distribuiti lungo tutta la Valle Seriana, dalle porte di Bergamo
sino alle zone sciistiche delle Orobie, con l’obiettivo dichiarato di
divenire punto di riferimento per l’intera valle.
Ma la situazione di aperta crisi con conseguente contrazione
del credito non rischia di modificare questa immagine
ed il rapporto stesso con gli abitanti?
Il tema è particolare attualità in Valle Seriana dove assistiamo
ad un modello industriale prevalentemente manifatturiero che
segna il passo (soprattutto nei settori tessile, meccano-tessile e
meccanico che un tempo erano trainanti per l’intera economia
ed in particolare nella valle): questa situazione è ovviamente accentuata
dalla crisi anche se ha radici più profonde, ma è proprio
in questo scenario che
la BCC Valle Seriana vuole
svolgere un ruolo primario e
per farlo sceglie di puntare
sull’innovazione che consenta
di conservare il tessuto produttivo
locale, composto non
solo da imprese medio grandi,
ma anche piccole e piccolissime.
Supportare le aziende nei
punti deboli attuali (difficoltà
e tempi dilatati per ricevere
i pagamenti, capacità di resistere
alla crisi conservando
le competenze) e visione del
futuro (i sistemi automatici
di valutazione, come quelli
impostati da Basilea 2, fanno
fatica a recepire le peculiarità
del territorio): tutto questo significa
dare un sostegno reale
e tangibile alle comunità che
serviamo. Anche per noi banche
locali diventa fondamentale
fare un salto culturale,
per essere in grado di valutare
anche la capacità progettuale
delle imprese e questo in Valle
Direttore responsabile
Massimiliano Bolis
Seriana assume un ruolo ancor più importante selezionando le
spinte migliori, quelle con più capacità di innovazione.
Ma come pensate di realizzare concretamente questo intervento
e, soprattutto, quale sarà il futuro della BCC sul
territorio?
Il nostro territorio già esprime alcuni importanti tentativi di superamento
della crisi: penso al “Progetto Valle Seriana”, un modello
interessante che prevede la condivisione degli obiettivi tra
tutte le parti sociali in gioco (associazioni di categoria, sindacati,
imprese e banche).
L’impoverimento industriale a cui assistiamo porta a conseguenze
evidenti sulla ricchezza e sul reddito individuale dei nostri
Soci e clienti; da questo punto di vista, la BCC Valle Seriana sta
attuando tutte quelle iniziative che li aiutino a superare questa
temporanea difficoltà (sospensione delle rate del mutuo, anticipo
della cassa integrazione, moratoria sui debiti ed altre iniziative).
In generale io credo che si debbano ristabilire le condizioni di fiducia
reciproca tra tutti gli attori in campo: a noi istituti di credito,
ancor più se locali, è richiesto di fare la nostra parte ma anche
le imprese non devono avere comportamenti speculativi perché, a
cascata, ne risente in modo irrecuperabile proprio la piccolissima
impresa. In futuro, una volta superata la crisi, la BCC Valle Seriana
dovrà essere ancor più una banca di territorio, anche se già
ora oltre la metà degli impieghi viene erogata a favore dei Soci,
che oggi sono oltre 2.800 (famiglie, pensionati, imprese) e con i
quali si crea facilmente un duplice legame poiché il loro ruolo
di risparmiatori spesso coincide con l’attività lavorativa in forma
di ditta individuale, microimpresa o lavoro dipendente in imprese
clienti. Per legge e per statuto, poi, ben il 95% degli impieghi
complessivi deve essere destinato al territorio di competenza:
dobbiamo continuare a sostenere questo sforzo facendo in modo
di reinvestire in loco l’attività di raccolta del risparmio, favorendo
una identificazione ancora maggiore, già oggi facilitata da una
forte capacità di relazione con il singolo cliente (è rimasto il rapporto
di conoscenza diretta con i singoli, che da un lato vengono
responsabilizzati e dall’altro
“Valle Seriana News”
Quadrimestrale
della Banca di Credito
Cooperativo Valle Seriana
Collaboratori
Andrea Benaglio, Lorenzo Bionda , Massimiliano Bolis,
Roberto Cesani, Stefano Cortinovis, Ermanno Defeo, Daniele Fiorina,
Luciana Guarneri, William Persico , Fabio Rossi, Stefania Visinoni
Pubblicità: 035/757013 - email: marketing@valseriana.bcc.it
Composizione: Via S. Lucio 37/24
Clusone (Bg) - Tel. 0346/25949
Stampa: Via S. Lucio 47
Clusone (Bg) - Tel. 0346/25629
Autorizzazione Tribunale di Bergamo: del 4 aprile 2008
Numero 4/2009
Redazione presso BCC Valle Seriana Via Grumelle 41/A - 24020 Pradalunga
Tel. 035/757011
Fax 035/768343
In copertina:
20 lire d’oro di Vittorio Emanuele II Re di Sardegna consegnate ai Soci con maggior
anzianità durante l’assemblea del 23/05/2009 della Bcc Valle Seriana
hanno una prospettiva chiara
e interlocutori certi). Grazie a
questa filosofia siamo riusciti
finora ad accompagnare la
crescita economica anche se il
problema si pone quando la richiesta
diviene superiore alla
potenzialità, come succede nei
momenti di crisi. Riteniamo
che il modello da seguire sia
proprio quello di una banca
di territorio e relazione, quindi
un modello di rete forte e
coerente attento all’identità
locale ma con la capacità di
gestire anche situazioni che
vadano oltre il locale. Un modello
che, di fronte alle aggregazioni
avvenute negli ultimi
anni da parte di altre banche,
permetta di raggiungere lo
stesso obiettivo di contenimento
dei costi e capacità di
finanziamento pur mantenendo
un forte radicamento nel
proprio territorio.
Notiziario Banca di Credito Cooperativo Valle Seriana 3
L’intervista
Il ruolo delle banche nella crisi
A colloquio con il dr. Massimiliano Bolis, direttore generale
Dicembre 2009
della Banca di Credito Cooperativo Valle Seriana
pubblicato sul n°5/2009 di Vivi Lombardia