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Rapporto economico finanziario sul sistema industriale pratese 2002
Lo scenario così impostato genera, attraverso il modello del conto economico e
dello stato patrimoniale del distretto 16 , un flusso di utile netto che cresce ad un ritmo
del 10,6% medio annuo. Il capitale investito si contrae del 3,8% medio annuo, gli
indicatori di redditività si riportano su valori superiori al costo del capitale.
Per arrivare al valore corrente del distretto è indispensabile attualizzare i flussi
di reddito futuri (FCF) generati nello scenario base ed il valore finale dell’impresa
distretto, secondo gli standard dell’analisi finanziaria. 17 I flussi di reddito futuri sono, in
prima approssimazione, la somma di utili netti e ammortamenti, al netto di quanto
necessario per finanziare gli investimenti. Rappresentano quindi il valore netto creato
ogni anno dall’impresa distretto. Il valore finale rappresenta il “valore di realizzo”
dell’impresa e dipende dal tasso di crescita nell’anno finale (3% ) dello scenario.
Tabella 2 –Il valore del distretto – scenario normale
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
FCF
(mln Euro)
-3,4 39,8 42,1 44,7 47,5 59,7 65,7 72,0 68,6
Fattore di sconto 0,976 0,929 0,885 0,843 0,802 0,750 0,712 0,675 0,633
FCF attualizzato
(mln Euro)
-3,4 37,0 37,2 37,6 38,1 44,8 46,7 48,6 43,5
Dati in mln.di euro
Valore cumulato del FCF al 2009 286,6
Valore finale (FCF del 2010 capitalizzato) 1726,4
Valore complessivo del distretto 2013,0
Fatturato del distretto 2001 2172,0
Multiplo Sul fatturato 0,93
Nello scenario base il valore del distretto non risulta superiore al fatturato del
2001, ma vengono poste le basi per una crescita sostenibile nel medio periodo.
L’impatto dello scenario base sugli indicatori di redditività è, infatti, positivo e crescente
nel tempo: non solo cresce il livello degli utili, il che è ovvio, ma migliora (vedi tab.3)
progressivamente, dopo il minimo del 2002, la redditività media del capitale investito e
del fatturato.
16 vedi appendice metodologica
17 i dettagli del modello utilizzato sono riportati nell’appendice metodologica. L’abbreviazione
FCF sta per free cash flow e rappresenta il flusso di reddito disponibile per gli azionisti,
generato dalla “impresa distretto”. La logica della tabella è che, per esempio, il flusso di reddito
prodotto nel 2005 viene attualizzato moltiplicandolo per il fattore di sconto pari a 0,825; la
somma di tutti i valori attualizzati più il valore finale di realizzo rappresenta il valore complessivo
del distretto.
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