n. 6 novembre/dicembre 2003 - inComunione
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è un altro perio do dell’anno<br />
in cui Trani è mèta molto frequentata.<br />
Abbiamo istituito un<br />
assessorato al centro storico a<br />
proposito dell’occupazione di<br />
suolo pubblico. È un fenomeno<br />
tipico dei centri storici italiani.<br />
La fortuna di avere un clima<br />
che permette di stare all’aperto<br />
induce ristoratori ed esercizi, a<br />
mettere tavolini all’esterno anche<br />
d’inverno, spesso in maniera<br />
selvaggia. Siamo al lavoro per<br />
regolamentare spazi e arredi.<br />
Abbiamo chiesto di organiciz-<br />
Il sindaco Giuseppe Tarantini<br />
zare gli spazi all’aperto sì da<br />
creare una visione unitaria,<br />
non distonica rispetto all’architettura. Si è tenuto recentemente<br />
a Trani, nella sala del Museo Diocesano un convegno dell’Associazione<br />
Ingegneri e Architetti di Trani, in cui si è parlato del<br />
colore a Trani, cioè, della definizione di questa problematica su<br />
basi scientifiche.<br />
In un manifesto a cura dei medici del Presidio Ospedaliero<br />
di Trani, si invitava, oserei dire alla mobilitazione, forze politiche<br />
e cittadini, contro la prospettata riduzione di attività<br />
del nostro ospedale, e forse chiusura. Trani, ha una tradizione<br />
ospedaliera di chiara fama; è esente da crollo demografico<br />
nonostante la crisi occupazionale, i pazienti e loro congiunti<br />
dovranno subire i disagi veicolati dalla riduzione delle prestazioni<br />
sanitarie locali. È possibile che Trani, per sanare una<br />
non sua insufficienza, debba pagare con l’alienazione di un<br />
servizio di “vitale importanza” quale l’Ospedale?<br />
Ho avuto una riunione con i medici dell’ospedale. Ha<br />
partecipato anche il Direttore dell’ASL e vorrei evidenziare lo<br />
spirito unitario con il quale si è affrontata in città la problematica<br />
“Ospedale”. Oltre al Direttore Generale dell’Azienda,<br />
hanno partecipato il già sindaco Di Marzio attualmente consigliere<br />
comunale, e il già sindaco Carlo Avantario, proprio a<br />
sottolineare all’unisono le esigenze della nostra città. Abbiamo<br />
coinvolto, per la sua competenza tecnica il Direttore generale<br />
dell’ASL BA/2 che ha accettato, per cercare, nell’ambito del<br />
piano di riordino ospedaliero, perché noi non intendiamo<br />
stravolgere nulla, di presentare delle proposte all’Autorità<br />
Regionale, che consentano, ripeto, nell’ambito del piano di<br />
riordino ospedaliero, di fare in modo che le attribuzioni, che<br />
all’ospedale di Trani vengono date in termini di vocazione<br />
dell’ospedale, di soluzione delle emergenze, di sede storica di<br />
una ematologia e oncologia, quindi cose che non inventiamo<br />
oggi, siano concesse a una comunità numerosa quale quella<br />
di Trani avendo il soddisfacimento dei propri bisogni di sanità.<br />
Non è una battaglia campanilistica; non rivendichiamo lotte di<br />
quartiere come il Palio di Siena, ma semplicemente il rispetto<br />
dei diritti che derivano all’ospedale di Trani, come la stessa<br />
Agenzia Regionale ARES afferma spettino. Siamo convinti,<br />
quindi, che questo approccio logico da parte nostra non possa<br />
che essere foriero di buoni risultati.<br />
A proposito della sesta provincia BAT può dirmi il suo<br />
punto vista?<br />
Non possiamo che essere contenti del voto favorevole della<br />
Camera e attendiamo fiduciosi anche quello del Senato, augurandoci<br />
senza sconvolgimenti. La provincia policentrica rappresenta<br />
il raggiungimento di un obiettivo desiderato sia dalla<br />
precedente amministrazione tranese che dalla attuale. Il parere<br />
favorevole espresso per ben due volte dall’Amministrazione è<br />
parere espresso dalla cittadinanza tutta per mezzo nostro che ne<br />
siamo i rappresentanti ed esecutori della loro volontà.<br />
Sig. sindaco, dott. Tarantini, se permette “Pinuccio”,<br />
questa intervista al Sindaco per conoscere anche l’uomo!<br />
Concluderei quindi con i sogni dell’uomo. Per la durata<br />
del suo mandato, quali sono i suoi sogni nel cassetto per<br />
Trani?<br />
Tanti. Come tutti quelli che amano la propria città, la immagino<br />
sempre la più bella del mondo. Non potrei essere sindaco<br />
smettendo di essere me stesso e spero di riuscire a dimostrarlo.<br />
Mi sono presentato ai cittadini come uomo perché avevo la<br />
fortuna di dovermi presentare a pochi visto che mi conoscono<br />
quasi tutti. Intendo vivere questo mio ruolo non dimenticando<br />
mai che su questa sedia, e dietro questa carica, c’è soprattutto<br />
un uomo, che sono io, e che non si è modificato minimamente<br />
nonostante adesso abbia il grandissimo privilegio di essere<br />
seduto dietro questa scrivania.<br />
Il mio sogno: l’annullamento delle differenze! Molti ostentano,<br />
potendoselo permettere, la loro condizione; altri vorrebbero<br />
non ostentare la loro, ma vivere decentemente. Questa immagine<br />
sociale è venuta fuori dall’incontro avuto con S.E Mons. Pichierri<br />
nel nostro Consiglio Comunale: una Trani bene, e una<br />
Trani depressa. Una immagine che vorrei contribuire a eliminare<br />
livellando verso l’alto, non nel senso dell’ostentazione<br />
del consumismo della camicia e cravatta, bensì benessere<br />
inteso nel senso più letterale della parola. Vorrei che i miei<br />
concittadini stessero bene sia fuori che dentro. Dobbiamo<br />
cercare di far regredire la disoccupazione, eliminare i disagi,<br />
dare più servizi, dare tutto ciò di cui i nostri concittadini hanno<br />
bisogno.<br />
Non è facile, lo sapevamo in partenza, ma vorrei che tutti<br />
sappiano che lavoriamo per questi obbiettivi. Io, e su questo<br />
torno al discorso che mi faceva lei, e la ringrazio per l’uomo,<br />
sono un cittadino di Trani; un medico che fa questo mestiere<br />
per ferma volontà, non voglio usare il termine vocazione che<br />
forse merita altre prospettive. Non ho rinunciato a fare il medico<br />
per il mandato; i tranesi, pur sapendolo mi hanno gratificato<br />
con il loro apprezzamento. Non ho quindi l’ambizione di fare<br />
la politica per la politica. Quando tornerò, perché il momento<br />
arriverà di tornare a fare il medico a tempo pieno, lo farò con<br />
felicità e dignità se sarò conscio di aver svolto il mio mandato<br />
in piena serenità. Nel frattempo vorrei, se possibile, che quando<br />
si ricorderà l’amministrazione Tarantini, venisse ricordata<br />
come l’amministrazione che ha agito per il bene della società,<br />
solo questo.<br />
Sig. Sindaco, nel salutarla devo confessare che avevo previsto<br />
tempi più lunghi per questo incontro con lei. Non posso<br />
che compiacermi del breve tempo trascorso dalla richiesta<br />
e, vista la vicinanza con le prossime festività, voglia gradire<br />
l’augurio personale e di tutta la redazione.<br />
Ringrazio, ricambio e colgo l’occasione per porgere il<br />
mio saluto e augurio a tutti i lettori di “In Comunione” e loro<br />
famiglie. Buon Natale e Felice Anno Nuovo.<br />
Carlo Gissi<br />
nov-dic<br />
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IMPEGNO SOCIALE E POLITICO<br />
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