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n. 6 novembre/dicembre 2003 - inComunione

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Una legge per il bene comune<br />

Sostegno concreto alla famiglia, tutela della vita fin dal concepimento, nuove iniziative<br />

di promozione sociale e, non meno importante, il riconoscimento della funzione educativa<br />

degli oratori. Sono queste le principali novità introdotte nella Regione Puglia dalla Legge<br />

“Sistema integrato di interventi e servizi sociali”, che è stata promulgata nelle scorse settimane<br />

Si tratta di una norma destinata a<br />

cambiare il volto sociale della Regione,<br />

di ispirazione profondamente cristiana,<br />

frutto dell’impegno della Commissione<br />

Servizi Sociali presieduta dal Consigliere<br />

Sergio Silvestris.<br />

Sin dai primi passi, il cammino di<br />

questa Legge è avanzato sotto una luce<br />

nuova e diversa. Per la prima volta<br />

nella sua storia, infatti, la Regione ha<br />

favorito un dibattito con tutte le realtà<br />

che operano nella promozione sociale.<br />

un confronto a 360 gradi con le Associazioni<br />

del Volontariato ed il vasto<br />

mondo della solidarietà, protagonisti<br />

Sergio Silvestris, Presidente della<br />

Commissione Servizi Sociali della<br />

Puglia<br />

delle scelte compiute: oltre cento Associazioni si sono infatti<br />

ritrovate nell’aula del Consiglio regionale per discutere la nuova<br />

mappa dei servizi e delle opportunità rivolte ai soggetti più<br />

deboli e svantaggiati.<br />

Una serie di iniziative che può contare su un finanziamento<br />

annuale di oltre 53 milioni di euro (circa 106 miliardi di vecchie<br />

lire) a disposizione di organismi non lucrativi, di cooperative,<br />

associazioni, fondazioni, patronati, organizzazioni di volontariato,<br />

confessioni religiose ed enti locali.<br />

“Con questa Legge - ha spiegato Sergio Silvestris, Presidente<br />

della Commissione Servizi Sociali della Puglia - anche la<br />

Regione si dota di una riforma complessiva dei servizi sociali,<br />

mirando alla programmazione e alla organizzazione del nuovo<br />

sistema di interventi, che sarà attuato con il coinvolgimento del<br />

prezioso mondo del volontariato. In questo senso la Regione<br />

vuole sottolineare l’attenzione ed il sostegno verso quanti, ogni<br />

giorno, sono impegnati in un’azione volontaria per combattere<br />

il disagio e l’emarginazione delle fasce più deboli della nostra<br />

società”.<br />

Durante la discussione della Legge in Consiglio regionale,<br />

sono intervenute alcune importanti modifiche che hanno fortemente<br />

accentuato l’attenzione di questa norma verso temi di<br />

ispirazione cattolica, quali quelli della vita, della famiglia ed il<br />

riconoscimento della funzione degli oratori.<br />

Già l’art. 1 della Legge, infatti, recita che “la Regione riconosce<br />

la funzione sociale degli oratori e ne sostiene l’attività<br />

nell’ambito delle iniziative programmate dal piano regionale<br />

socio-assistenziale”. Questo permetterà, nei prossimi mesi, di<br />

avviare programmi educativi rivolti ai giovani attraverso<br />

iniziative di sport, di cultura e di solidarietà, di<br />

promozione sociale per combattere l’emarginazione<br />

sociale e la discriminazione razziale, nell’ambito<br />

delle strutture oratoriane. un dato di grande rilevanza,<br />

se si osserva che in questo modo gli Oratori che<br />

operano presso le Parrocchie e gli Istituti religiosi<br />

diventeranno soggetti istituzionali referenti della<br />

Regione Puglia, responsabili della formazione e della<br />

educazione delle giovani generazioni.<br />

Questa importante norma è stata approvata dal<br />

Consiglio regionale della Puglia qualche settimana<br />

dopo l’approvazione in Parlamento della Legge<br />

specifica sugli Oratori che classifica tali strutture<br />

come opere di urbanizzazione secondaria, esentandole<br />

quindi dal pagamento dell’Ici e prevedendo<br />

la possibilità di beneficiare di concessioni gratuite<br />

di immobili da parte degli enti Pubblici.<br />

Ma la Legge “Sistema Integrato di Interventi e Servizi Sociali<br />

in Puglia” contiene un altro importantissimo riferimento<br />

ai valori cattolici.<br />

un passaggio fondamentale della Legge - anch’esso determinato<br />

da un emendamento dei Consiglieri di Alleanza nazionale,<br />

primo firmatario Sergio Silvestris - è il riconoscimento della<br />

famiglia quale nucleo essenziale della società e, soprattutto, il<br />

principio della tutela della vita sin dal suo concepimento.<br />

un fatto di portata storica, se si pensa che per la prima volta in<br />

una Legge della Puglia viene indicato quale principio fondamentale<br />

quello della tutela del concepito, e quindi il pieno riconoscimento<br />

dell’embrione e del nascituro quale soggetto beneficiario<br />

di sostegno e di attenzione concreta da parte dell’Istituzione<br />

regionale per favorire la prosecuzione della gravidanza.<br />

Tutto questo si completa con la riserva di una quota non<br />

inferiore al 10% del Fondo nazionale per le Politiche sociali agli<br />

interventi a sostegno della famiglia, tra cui quelli destinati alla<br />

maternità, che saranno definiti con un successivo provvedimento<br />

legislativo.<br />

Per ricevere ulteriori informazioni sulla Legge<br />

e sull’attività istituzionale dei servizi Sociali in Puglia,<br />

è possibile scrivere all’indirizzo di posta elettronica<br />

silvestris.sergio@consiglio.puglia.it<br />

nov-dic<br />

2 0 0 3<br />

❏<br />

FAMIGLIA<br />

25

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