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domande e risposte sulla fede nel sutra del loto - Verobuddismo.Ru

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Scritti di Nichiren Daishonin<br />

volume 7<br />

DOMANDE E RISPOSTE SULLA FEDE NEL SUTRA DEL LOTO<br />

Domanda: Sono nato come essere umano, cosa di per sé rara, ed ho avuto la<br />

fortuna di incontrare il Buddismo. Esistono però insegnamenti superficiali ed<br />

insegnamenti profondi come esistono individui con capacità maggiori e minori. Quale<br />

insegnamento dovrei seguire per raggiungere la Buddità il più rapidamente possibile?<br />

Ti prego di istruirmi su questo punto.<br />

Risposta: In ogni famiglia ci sono anziani rispettati da tutti e ogni provincia ha i<br />

suoi dignitari. Ma, nonostante tutti rispettino il proprio signore e onorino i genitori,<br />

nessuno è più importante <strong>del</strong> capo <strong>del</strong>la nazione. Allo stesso modo, le dispute fra<br />

insegnamenti mahayana e hinayana, mahayana provvisori e definitivi, sono<br />

paragonabili a competizioni tra famiglie rivali, ma tra tutti i sacri insegnamenti esposti<br />

dal Budda, il Sutra <strong>del</strong> Loto è l'insegnamento supremo. Esso indica la strada per<br />

l'immediato ottenimento <strong>del</strong>la perfetta saggezza, è il veicolo che conduce<br />

immediatamente all'Illuminazioni.<br />

Domanda: Un maestro è una persona che, avendo afferrato il significato<br />

fondamentale dei <strong>sutra</strong> e dei trattati, li spiega e li commenta. Ne consegue che ciascun<br />

maestro <strong>del</strong>le varie sette formuli le proprie dottrine, scriva spiegazioni,<br />

stabilisca principi e si dedichi al raggiungimento <strong>del</strong>la perfetta saggezza. Come può<br />

tutto ciò essere vano? Io credo che chi insiste <strong>sulla</strong> superiorità assoluta <strong>del</strong> Sutra <strong>del</strong><br />

Loto abbia una visione troppo ristretta.<br />

3<br />

Risposta: Se tu pensi che proclamare l'assoluta superiorità <strong>del</strong> Sutra <strong>del</strong> Loto<br />

dimostri un punto di vista limitato, allora nessuno al mondo ebbe una visione più<br />

ristretta <strong>del</strong> Budda Shakyamuni. Temo che tu stia gravemente sbagliando a questo<br />

proposito. Ti citerò un <strong>sutra</strong> e il commentario di una scuola, e vediamo se ciò potrà<br />

chiarirti le idee.<br />

Il Sutra Muryogi afferma: « (Poiché la natura e i desideri degli esseri umani non<br />

sono eguali io ho esposto la Legge in molti modi. Ho esposto la Legge in diversi modi<br />

con il mio potere di avvalermi di espedienti, ma in questi quaranta e più anni, non ho<br />

ancora rivelato la verità».


Udendo queste parole, il bodhisattva Daishogon 1 e gli altri ottantamila<br />

bodhisattva all'unisono dichiararono di aver compreso: « [Se una persona non può<br />

udire questo <strong>sutra</strong>...) non potrà mai raggiungere la suprema Illuminazione nemmeno<br />

con il passare di innumerevoli, infiniti, incalcolabili asogi 2 di kalpa».<br />

Il significato di questo brano è che chiunque aspiri alla Via <strong>del</strong> Budda<br />

invocando il nome <strong>del</strong> Budda Amida o abbracciando gli insegnamenti <strong>del</strong>la setta Zen,<br />

oppure affidandosi ai <strong>sutra</strong> dei periodi Kegon, Agon, Hodo e Hannya esposti dal Budda<br />

durante i precedenti quaranta e più anni, non potrà mai raggiungere la suprema<br />

Illuminazione, nemmeno<br />

= = =<br />

1. Daishogon: un bodhisattva che ascoltò il Budda Shakyamuni predicare il Sutra Muryogi,<br />

l'introduzione <strong>del</strong> Sutra <strong>del</strong> Loto, sul Picco <strong>del</strong>l'Aquila. Il Budda affidò il <strong>sutra</strong> a lui e agli altri ottantamila<br />

bodhisattva presenti che giurarono di propagarlo. Il numero ottantamila non è da intendersi letteralmente<br />

ma indica semplicemente un grande numero.<br />

2. Asogi: antica unità di misura indiana indicante un numero incredibilmente alto. Nel Kusha ron<br />

viene calcolato come 10 59 .<br />

4<br />

con il trascorrere di innumerevoli, infiniti, incalcolabili asogi di kalpa.<br />

Non solo, ma anche <strong>nel</strong> capitolo Hoben si legge: «L'Onorato dal mondo ha<br />

esposto a lungo le sue dottrine e ora deve rivelare la verità». Afferma inoltre: « [Nelle<br />

terre di Budda <strong>del</strong>le dieci direzioni] c'è la Legge <strong>del</strong>l'unico veicolo. Non ce ne sono due<br />

e neppure tre». Questi brani testimoniano che solo il Sutra <strong>del</strong> Loto contiene la verità,<br />

Nel secondo volume Shakyamuni afferma: «Soltanto io posso salvarli» 3 . E<br />

insegna: «Bisogna desiderare di abbracciare e custodire esclusivamente i testi <strong>del</strong><br />

Grande veicolo ... non accettare neppure un singolo verso degli altri <strong>sutra</strong>» 4 . Afferma<br />

anche: «Chi rifiuta di prendere <strong>fede</strong> in questo <strong>sutra</strong>, ma anzi lo calunnia, distrugge<br />

istantaneamente i semi per diventare un Budda in questo mondo ... dopo la sua morte<br />

cadrà <strong>nel</strong>l'inferno Avichi» 5 .<br />

Esaminando questi brani, T'ien-t'ai concluse che furono queste affermazioni ad<br />

ispirare le parole «Non sarà un demone che ha preso le sembianze <strong>del</strong> Budda?» 6 . Se ci<br />

basiamo unicamente sui commentari dei vari maestri e non ci atteniamo alle parole<br />

<strong>del</strong> Budda, come possiamo definirlo insegnamento <strong>del</strong> Budda? Sarebbe il colmo<br />

<strong>del</strong>l'assurdo!<br />

Perciò, il Gran Maestro Chisho dichiarò <strong>nel</strong> suo commentario: «Se accettiamo le<br />

affermazioni dei vari maestri e sosteniamo<br />

= = =


3. Sutra <strong>del</strong> Loto, cap. 3.<br />

4. Ibid. Nel testo originale il Daishonin cita dapprima il brano <strong>del</strong> Sutra in cinese e quindi lo ripete<br />

in giapponese a beneficio <strong>del</strong> destinatario. Dato che la traduzione italiana sarebbe; identica per le due<br />

frasi, una è stata omessa per evitare ripetizioni. Lo stesso è stato fatto con molte altre citazioni in questo<br />

Gosho.<br />

5. Ibid.<br />

6. Ibid. Con queste parole Shariputra espresse il dubbio sorto in lui ascoltando per la prima volta<br />

l'Insegnamento <strong>del</strong>l'unico veicolo <strong>nel</strong> capitolo Hoben (secondo) <strong>del</strong> Sutra <strong>del</strong> Loto. La spiegazione di T'ient'ai<br />

appare <strong>nel</strong> terzo volume <strong>del</strong>lo Hokke mongu.<br />

5<br />

che non esiste differenza tra <strong>sutra</strong> mahayana ed hinayana e che non vi sono rivelazioni<br />

parziali e rivelazioni perfette <strong>del</strong>la verità, la predicazione <strong>del</strong> Budda sarebbe stata<br />

inutile» 7 .<br />

T'ien-t'ai asserì: «Ciò che si accorda con i <strong>sutra</strong> deve essere accettato e seguito,<br />

ma non dovete prestare <strong>fede</strong> alle parole e ai principi che non si trovano nei testi (dei<br />

<strong>sutra</strong>)» 8 . Inoltre aggiunse: «Tutte le affermazioni che manchino di prova documentaria<br />

devono essere considerate false» 9 . Come interpreti tutto ciò?<br />

Domanda: Ciò è applicabile ai commentari dei vari maestri. Ma cosa pensi dei<br />

<strong>sutra</strong> esposti prima <strong>del</strong> Sutra <strong>del</strong> Loto, nei quali si afferma: «Questo è il più importante<br />

fra tutti i <strong>sutra</strong>», oppure «Questo è il re dei <strong>sutra</strong>»? Stando a quanto tu hai detto, non<br />

dobbiamo accettarle benché siano parole <strong>del</strong> Budda?<br />

Risposta: Sebbene contengano affermazioni come «Questo è il più importante<br />

tra tutti i <strong>sutra</strong>», oppure «Questo è il re dei <strong>sutra</strong>», tali <strong>sutra</strong> appartengono tutti agli<br />

insegnamenti provvisori. Non ci si deve basare sulle loro affermazioni. A questo<br />

proposito il Budda stesso disse: «Dipendete dai <strong>sutra</strong> completamente chiariti, non<br />

dipendete da quelli che non lo sono» 10 . E il Gran Maestro Miao-lo sostenne <strong>nel</strong> suo<br />

commentario: »Sebbene altri <strong>sutra</strong> si proclamino i re dei <strong>sutra</strong>, nessuno sostiene di<br />

essere il più importante <strong>nel</strong> passato, <strong>nel</strong> presente o <strong>nel</strong> futuro". Perciò bisogna<br />

comprenderli secondo<br />

= = =<br />

7. Juketsu shu.<br />

8. Hokke gengi, vol. 10.<br />

9. Ibid., vol. 2.<br />

10. Sutra <strong>del</strong> Nirvana, vol. 6.<br />

11. Nel capitolo Hosshi (decimo) <strong>del</strong> Sutra <strong>del</strong> Loto Shakyamuni dichiarò: «Gli insegnamenti che<br />

ho esposto ammontano a svariati milioni. Fra tutti quelli da me esposti <strong>nel</strong> passato, <strong>nel</strong> presente e <strong>nel</strong><br />

futuro, il Sutra <strong>del</strong> Loto è il più difficile da credere e il più difficile da capire», intendendo che il Sutra <strong>del</strong><br />

Loto è il più profondo dei suoi insegnamenti.


il principio di "riunire, escludere, confrontare e includere" 12 „ 13 Questo brano <strong>del</strong><br />

6<br />

commentario sostiene che un <strong>sutra</strong> che si autodefinisca "re dei <strong>sutra</strong>", ma non dichiari<br />

di essere superiore ai <strong>sutra</strong> esposti prima e a quelli che saranno esposti<br />

successivamente, deve essere considerato un <strong>sutra</strong> provvisorio.<br />

È tipico dei <strong>sutra</strong> precedenti [al Sutra <strong>del</strong> Loto] non fare riferimento ai <strong>sutra</strong> che<br />

saranno esposti <strong>nel</strong> futuro. Solamente <strong>nel</strong> Sutra <strong>del</strong> Loto, l'ultima e la massima<br />

predicazione <strong>del</strong> Budda, si afferma che unicamente questo <strong>sutra</strong> eccelle su «tutti i<br />

<strong>sutra</strong> che ho predicato in passato, che sto predicando e che predicherò».<br />

Il commentario di Miao-lo afferma: «Solamente quando giunse a esporre il<br />

Sutra <strong>del</strong> Loto il Budda spiegò l'intento dei suoi precedenti insegnamenti [espedienti<br />

preparatori] e l'intento <strong>del</strong> suo insegnamento attuale [rivelazione <strong>del</strong>la verità]». 14 Cioè<br />

<strong>nel</strong> Sutra <strong>del</strong> Loto viene definito chiaramente sia il vero intento <strong>del</strong> Tathagata, sia il<br />

suo metodo per istruire la gente.<br />

Per questa ragione T'ien-t'ai sostiene: «Dopo che il Tathagata raggiunse<br />

l'Illuminazione, per più di quarant'anni non rivelò la verità. Nel Sutra <strong>del</strong> Loto per la<br />

prima volta rivelò la<br />

= = =<br />

12. Nello Hokke gengi T'ien-t'ai definisce la relazione tra i "quattro insegnamenti dottrinali"<br />

(Tripitaka, di connessione, specifico e perfetto) e i primi quattro dei "cinque periodi" con l'espressione<br />

"riunire, escludere, corrispondere e includere ( ken tan tai tai )". Il periodo Kegon riunisce l'insegnamento<br />

specifico ed il perfetto insegnamento. Il periodo Agon consiste <strong>del</strong> solo insegnamento Tripitaka. Nel<br />

periodo Hoto furono esposti tutti e quattro gli insegnamenti, a seconda <strong>del</strong>le diverse capacità <strong>del</strong>la gente.<br />

Il periodo Hannya consiste <strong>del</strong> perfetto insegnamento ma include anche elementi degli insegnamenti di<br />

connessione e specifico. Lo scopo di chiarire queste relazioni è dimostrare che il Sutra <strong>del</strong> Loto è il solo vero<br />

e perfetto insegnamento.<br />

13. Hokke mongu ki, vol. 7.<br />

14. Hokke gengi shakusen, vol. 19.<br />

Verità» 15 . In altre parole, quando iniziò a percorrere le vie <strong>del</strong> mondo, per più di<br />

quarant’anni il Tathagata non rivelò la verità. Nel Sutra <strong>del</strong> Loto mostrò per la prima<br />

volta la vera via che conduce alla Buddità.<br />

7<br />

Domanda: Ho compreso che cosa intendi dicendo che il Sutra <strong>del</strong> Loto è il<br />

primo tra tutti i <strong>sutra</strong> predicati dal Budda "<strong>nel</strong> passato, presente e futuro". Ma un certo<br />

maestro sostiene che l'affermazione «In questi quaranta e più anni non ho ancora


ivelato la verità» era rivolta ai discepoli shomon che conseguirono la Buddità con il<br />

Sutra <strong>del</strong> Loto, ma non ai bodhisattva che avevano già ottenuto il beneficio<br />

<strong>del</strong>l'Illuminazione con i <strong>sutra</strong> esposti prima <strong>del</strong> Sutra <strong>del</strong> Loto. Qual è la tua opinione<br />

in proposito?<br />

Risposta: Che il Sutra <strong>del</strong> Loto sia stato predicato per il bene <strong>del</strong>le persone dei<br />

due veicoli e non per i bodhisattva, e che le parole «Io non ho ancora rivelato la verità»<br />

siano applicabili esclusivamente alle persone dei due veicoli, è una teoria elaborata dal<br />

Gran Maestro Tokuichi 16 , un prete <strong>del</strong>la setta Hosso. Essa fu confutata dal Gran<br />

Maestro Dengyo che scrisse: «Esiste al presente un individuo che si nutre di cibi<br />

grossolani, il quale ha composto svariati volumi di scritti pieni di falsità, calunniando<br />

la Legge e le persone. Come potrà salvarsi dal cadere <strong>nel</strong>l'inferno?» 17 . Quando fu<br />

criticato con<br />

= = =<br />

15. Hokke gengi, vol. 5.<br />

16. Tokuichi: prete <strong>del</strong>la setta Hosso vissuto tra la fine <strong>del</strong>l'ottavo e l'inizio <strong>del</strong> nono secolo, che<br />

condusse un dibattito con il Gran Maestro Dengyo. Nell'817 scrisse il Bussho sho (Trattato <strong>sulla</strong> natura <strong>del</strong><br />

Budda) in cui sosteneva che la dottrina <strong>del</strong>l'unico veicolo <strong>del</strong> Sutra <strong>del</strong> Loto è un insegnamento provvisorio<br />

e che la dottrina dei tre veicoli rappresenta il vero insegnamento <strong>del</strong> Budda. Dengyo invece sostenne che il<br />

Sutra <strong>del</strong> Loto è il vero insegnamento e che gli insegnamenti dei tre veicoli erano semplici espedienti per<br />

istruire la gente.<br />

17. Nello Hokke shuku. Dengyo dice che Tokuichi si nutre di "cibi grossolani", intendendo che egli<br />

si accontenta dei quattro sapori inferiori (Kegon, Agon, Hodo e Hannya) rifiutandosi di gustare la<br />

<strong>del</strong>icatezza <strong>del</strong> burro raffinato, a cui il Sutra <strong>del</strong> Loto viene paragonato.<br />

8<br />

queste parole, la lingua di Tokuichi si divise in otto pezzi ed egli morì.<br />

Comunque sia, l'affermazione che la frase «Non ho ancora rivelato la verità» sia<br />

stata formulata per la salvezza dei due veicoli di shomon ed engaku è <strong>del</strong> tutto<br />

ragionevole. Infatti, sin dal principio, aprire la strada <strong>del</strong>l'Illuminazione alle persone di<br />

questi due regni fu lo scopo fondamentale <strong>del</strong>l'insegnamento <strong>del</strong> Tathagata. Il metodo<br />

di istruzione usato in tutta la sua vita di maestro e gli abili espedienti impiegati nei tre<br />

cicli di predicazione 18 erano diretti principalmente alla loro salvezza.<br />

Nel Sutra Kegon si dice che persino gli esseri <strong>del</strong>l'inferno possono divenire<br />

Budda, mentre quelli dei mondi di shomon ed engaku sono condannati come incapaci<br />

di divenire Budda. Nei Sutra Hodo si afferma che, come i fiori di <strong>loto</strong> non possono<br />

crescere sul picco di una montagna, le persone dei due veicoli [non potranno<br />

raggiungere l'Illuminazione perché] hanno bruciato i semi <strong>del</strong>la Buddità. E nei Sutra<br />

Hannya leggiamo che coloro che hanno commesso i cinque peccati cardinali possono<br />

conseguire la Buddità, mentre i due veicoli ne sono esclusi.


Permettendo a tali persone disprezzate e respinte di ottenere la Buddità, il<br />

Budda dichiara quale è la vera intenzione <strong>del</strong> Tathagata e dimostra la superiorità <strong>del</strong><br />

Sutra <strong>del</strong> Loto<br />

T'ien-t'ai quindi asserì: «Né i Sutra Kegon né il Sutra<br />

= = =<br />

18. I tre cicli di predicazione: tre serie di esposizione, comprensione e predizione di futura<br />

Illuminazione, che si trovano <strong>nel</strong>la prima metà <strong>del</strong> Sutra <strong>del</strong> Loto. In questa parte <strong>del</strong> <strong>sutra</strong> Shakyamuni<br />

ripete l'insegnamento <strong>del</strong>l'unico veicolo <strong>del</strong>la Buddità tre volte: la prima con "il vero aspetto di tutti i<br />

fenomeni (shoho Jisso)" <strong>nel</strong> capitolo Hoben (secondo); la seconda con la parabola <strong>del</strong> capitolo Hiyu<br />

(terzo); la terza parlando <strong>del</strong>le passate relazioni tra se stesso e i suoi discepoli <strong>nel</strong> capitolo Kejoyu<br />

(settimo). I discepoli shomon sono di conseguenza divisi in tre gruppi di capacità superiore, intermedia e<br />

inferiore a seconda di quando compresero questo insegnamento.<br />

9<br />

Daibon 19 potevano curarli. Solamente il Sutra <strong>del</strong> Loto era in grado di far germogliare<br />

le radici <strong>del</strong>la bontà in coloro che non avevano più niente da imparare 20 e consentire<br />

loro di conseguire la Buddità. Perciò questo Sutra è definito myo (mistico). Inoltre,<br />

persino gli icchantika possiedono una mente e perciò sono ancora in grado di<br />

conseguire la Buddità, mentre le persone dei due veicoli hanno estinto la loro mente e<br />

non possono risvegliare l'aspirazione all'Illuminazione. Tuttavia il Sutra <strong>del</strong> Loto può<br />

guarire anche loro e questo è il motivo per cui viene chiamato myo» 21 .<br />

Il significato di questo brano non ha bisogno di spiegazione: dovrebbe esser<br />

chiaro una volta per tutte che anche la medicina <strong>del</strong> Dharma offerta dai Sutra Kegon,<br />

Hodo e Daibon non può guarire la grave malattia che affligge i due veicoli; inoltre nei<br />

<strong>sutra</strong> esposti prima <strong>del</strong> Sutra <strong>del</strong> Loto persino ai peccatori dei tre cattivi sentieri era<br />

riconosciuto lo stato di bodhisattva [e quindi la possibilità <strong>del</strong>la Buddità], ma non alle<br />

persone dei due veicoli.<br />

A questo proposito il Gran Maestro Miao-lo spiega: «Benché i vari <strong>sutra</strong><br />

insegnino che gli altri esseri [dei nove mondi) possono raggiungere la Buddità, per i<br />

due veicoli non c'è alcuna speranza. Perciò, accomunando i sei mondi inferiori al<br />

mondo di Bodhisattva [ai quali è garantita la Buddità], [il potere <strong>del</strong> <strong>sutra</strong>] si esplica a<br />

favore dei due veicoli per i quali è difficile ottenere la Buddità» 22 . T'ien-t'ai afferma che<br />

= = =<br />

19. Sutra Daibon. Sutra Daibon hannya o Grande Sutra Hannya, uno dei principali <strong>sutra</strong> <strong>del</strong><br />

gruppo Prajna-paramita (Perfezione <strong>del</strong>la saggezza), tradotti in cinese da Kumarajiva. Viene anche<br />

chiamato Sutra Makahannya haramitsu.


20. Coloro che non hanno più niente da imparare: coloro che hanno ottenuto lo stato di arhat, il<br />

più alto dei quattro stadi di Illuminazione <strong>del</strong>l'Hinayana, la meta dei discepoli shomon. Questa<br />

espressione significa che un arhat ha perfezionato la sua pratica.<br />

21. Maka shikan, vol. 6.<br />

22. Hokke gengi shakusen, vol. 2.<br />

10<br />

l’Illuminazione dei due veicoli è la prova che tutti gli esseri possono divenire Budda.<br />

Si può pensare che sia difficile per un asura attraversare il grande oceano? O<br />

che per un bambino sia facile sconfiggere un lottatore di sumo? Anche i <strong>sutra</strong> esposti<br />

prima <strong>del</strong> Sutra <strong>del</strong> Loto affermano che coloro che possiedono i semi <strong>del</strong>la Buddità<br />

possono divenire Budda, ma nessuno afferma che potranno divenire Budda coloro i cui<br />

semi sono irrimediabilmente bruciati. Solamente la buona medicina <strong>del</strong> Sutra <strong>del</strong> Loto<br />

può guarire senza difficoltà questa grave afflizione.<br />

Ora, se desideri raggiungere la Buddità, devi solo ammainare i vessilli<br />

<strong>del</strong>l'arroganza, mettere da parte il bastone <strong>del</strong>la rabbia e dedicarti esclusivamente<br />

all'unico veicolo [<strong>del</strong> Sutra <strong>del</strong> Loto]. Fama mondana e profitto sono orpelli <strong>del</strong>la<br />

presente esistenza, arroganza e pregiudizio sono catene <strong>nel</strong>la futura esistenza. Sono<br />

disdicevoli e temibili!<br />

Domanda: Dato che da un singolo esempio si può supporre la natura di tutte le<br />

cose, ascoltando le tue brevi osservazioni sul Sutra <strong>del</strong> Loto, le mie orecchie e i miei<br />

occhi si sono aperti per la prima volta. Ma come si può comprendere il Sutra <strong>del</strong> Loto e<br />

raggiungere al più presto la riva <strong>del</strong>l'Illuminazione?<br />

Ho sentito dire che solamente colui per il quale il sole <strong>del</strong>la saggezza splende<br />

senza nuvole <strong>nel</strong> grande cielo di ichinen sanzen e per il quale l'acqua <strong>del</strong>la saggezza<br />

scorre limpida <strong>nel</strong>l'ampio stagno di isshin sangan 23 , abbia la capacità di portare avanti<br />

la pratica di questo <strong>sutra</strong>. Ma, poiché io non mi sono mai impegnato <strong>nel</strong>lo studio <strong>del</strong>le<br />

varie scuole <strong>del</strong>la capitale <strong>del</strong> sud [Nara], sono all'oscuro <strong>del</strong>le dottrine<br />

= = =<br />

23. Isshin sangan: "triplice contemplazione in una singola mente". Una forma di meditazione<br />

illustrata da T'ien-t'ai <strong>nel</strong> Maka shikan per percepire l'unità <strong>del</strong>le tre verità di ku, ke, chu (non<br />

sostanzialità, esistenza temporanea e Via di mezzo) in ogni singolo momento di vita.<br />

<strong>del</strong>lo Yuga ron e <strong>del</strong>lo Yuishiki ron 24 , e, poiché i miei occhi sono chiusi agli<br />

insegnamenti <strong>del</strong> Picco <strong>del</strong> Nord [monte Hiei], sono confuso sul significato <strong>del</strong> Maka<br />

shikan e <strong>del</strong>lo Hokke gengi. Riguardo alla setta Tendai e Hosso posso essere<br />

11


paragonato ad una persona che ha una pentola <strong>sulla</strong> testa ed è rivolto al muro.<br />

Sembrerebbe, quindi, che le mie capacità non siano all'altezza <strong>del</strong> Sutra <strong>del</strong> Loto.<br />

Come devo comportarmi?<br />

Risposta: Gli studiosi di oggi sostengono che solamente coloro che possiedono<br />

una saggezza superiore e che si dedicano diligentemente alla pratica <strong>del</strong>la meditazione<br />

abbiano la capacità di beneficiare <strong>del</strong> Sutra <strong>del</strong> Loto, mentre coloro che mancano di<br />

tale saggezza sono esclusi. Ma questo è un punto di vista limitato ed erroneo. Il Sutra<br />

<strong>del</strong> Loto insegna che tutti gli esseri umani possono percorrere la Via <strong>del</strong> Budda: coloro<br />

che possiedono facoltà e capacità superiori dovrebbero naturalmente dedicarsi alla<br />

meditazione <strong>sulla</strong> mente e sui Dharma; per le persone di minori facoltà e capacità<br />

l'unica cosa essenziale è la <strong>fede</strong>. Il Sutra <strong>del</strong> Loto afferma: «Coloro che con mente pura<br />

credono e riveriscono questa dottrina senza nutrire dubbi, non cadranno nei mondi<br />

d'Inferno, Collera o Animalità, ma rinasceranno alla presenza<br />

= = =<br />

24. Yuga ron e Yuishiki ron: due dei maggiori trattati <strong>del</strong>la setta Hosso. Lo Yuga ron,<br />

abbreviazione di Yugashiji ron (Trattato sugli stadi <strong>del</strong>la pratica yoga), viene attribuito a Maitreya o ad<br />

Asanga e fu tradotto in cinese da Hsuan-tsang. Esso spiega i diciassette stadi attraverso i quali il<br />

praticante <strong>del</strong>la dottrina <strong>del</strong>l'unica coscienza avanza verso l'Illuminazione. Lo Yuishiki ron è una sintesi di<br />

molte opere illustranti i punti essenziali <strong>del</strong>la dottrina <strong>del</strong>l'unica coscienza, secondo la quale tutti i<br />

fenomeni originano dalla mente. Tali opere includono lo Yuishiki sanju ju (Trattato di trenta stanze <strong>sulla</strong><br />

dottrina <strong>del</strong>l'unica coscienza), e lo Yuishiki niju ron (Trattato di venti stanze <strong>sulla</strong> dottrina <strong>del</strong>l'unica<br />

coscienza) scritti entrambi da Vasubandhu e tradotti da Hsuan-tsang, e lo Joyuishiki ron (Nascita <strong>del</strong>la<br />

dottrina <strong>del</strong>l'unica coscienza), un commentario di Dharmapala, anch'esso tradotto da Hsuan-tsang.<br />

12<br />

dei Budda <strong>del</strong>le dieci direzioni» 25 . Dobbiamo credere e desiderare di rinascere in<br />

presenza dei Budda.<br />

Supponiamo, per fare un esempio, che una persona si trovi ai piedi di un'alta<br />

rupe e sia incapace di salire. E supponiamo che ci sia qualcuno <strong>sulla</strong> cima che gli cali<br />

una corda dicendo: «Se l'afferri ti farò salire fin quassù». Se la persona in basso,<br />

dubitando che l'altro abbia la forza di tirarlo su o che la corda sia troppo debole, si<br />

rifiutasse di allungare la mano per afferrarla, come potrà mai salire in cima alla rupe?<br />

Se segue le istruzioni, tende la mano e afferra la fune, allora potrà salire.<br />

Se si dubita <strong>del</strong> potere <strong>del</strong> Budda quando afferma: «Io solo li posso salvare»; se<br />

si dubita <strong>del</strong>la corda offerta dal Sutra <strong>del</strong> Loto che insegna che si può «guadagnare<br />

l'ingresso attraverso la <strong>fede</strong>» 26 ; se non si invoca la Legge mistica che garantisce «Non ci<br />

può essere alcun dubbio [sull'ottenimento <strong>del</strong>la Buddità da parte di quest'uomo]» 27 ,<br />

allora il potere <strong>del</strong> Budda non potrà raggiungerci e sarà impossibile scalare la vetta<br />

<strong>del</strong>l’illuminazione.


La mancanza di <strong>fede</strong> è l'errore fondamentale che provoca la caduta <strong>nel</strong>l'inferno.<br />

Perciò <strong>nel</strong> Sutra <strong>del</strong> Loto è scritto: «Chi nutre dei dubbi e non ha <strong>fede</strong> cadrà<br />

sicuramente nei cattivi sentieri.»28<br />

Chi ha avuto la rara fortuna di nascere come essere umano e la rara fortuna di<br />

incontrare gli insegnamenti buddisti, come può sprecare un'occasione come questa?<br />

Se vuole credere in qualcosa, allora, tra tutti gli insegnamenti <strong>del</strong> Mahayana e<br />

<strong>del</strong>l'Hinayana, fra le dottrine provvisorie e le dottrine definitive, dovrebbe prendere<br />

<strong>fede</strong> <strong>nel</strong>l'unico veicolo, il vero<br />

25. Sutra <strong>del</strong> Loto, cap. 12.<br />

26. Ibid., cap. 3.<br />

27. Ibid.. cap. 21.<br />

28. Ibid., cap. 15.<br />

= = =<br />

13<br />

scopo per il quale i Budda compaiono in questo mondo, la strada diretta<br />

all'Illuminazione per tutti gli esseri viventi.<br />

Se il <strong>sutra</strong> che una persona abbraccia è superiore a tutti gli altri <strong>sutra</strong>, anche la<br />

persona che lo abbraccia deve essere superiore a tutte le altre. Ecco perché il <strong>sutra</strong><br />

afferma: «Colui che sostiene questo <strong>sutra</strong> sarà anche il primo fra tutti gli esseri<br />

viventi» 29 . Non ci può essere alcun dubbio su queste auree parole <strong>del</strong> Budda, il grande<br />

saggio. Eppure la gente non comprende questo principio e non lo prende in<br />

considerazione, invece cerca la fama e si lascia sviare dai dubbi e dai pregiudizi,<br />

creando così le cause per cadere <strong>nel</strong>l'inferno.<br />

Tutto ciò che si richiede è abbracciare questo <strong>sutra</strong>, affidare il proprio nome al<br />

mare di voti fatti dai Budda <strong>del</strong>le dieci direzioni e affidare il proprio onore al cielo di<br />

compassione dei bodhisattva <strong>del</strong>le tre esistenze. Quando una persona abbraccia il<br />

Sutra <strong>del</strong> Loto, gli dèi, i draghi, gli otto esseri inferiori 30 e tutti i grandi bodhisattva<br />

diventeranno suoi seguaci. Inoltre il suo corpo fisico che sta ancora ponendo la causa<br />

[per l'Illuminazione] acquisterà l'effetto perfetto <strong>del</strong>l'occhio <strong>del</strong> Budda 31 ; il comune<br />

mortale che vive <strong>nel</strong> regno <strong>del</strong> condizionamento indosserà la sacra veste <strong>del</strong>l'incondizionato.<br />

Allora non dovrà più temere i tre sentieri 32 o tremare<br />

= = =<br />

29. Ibid., cap. 23 Il Daishonin riassume qui le parole <strong>del</strong> <strong>sutra</strong>.<br />

30. Otto esseri inferiori: esseri non umani che proteggono il Buddismo, menzionati <strong>nel</strong> capitolo<br />

Hiyu (terzo) <strong>del</strong> Sutra <strong>del</strong> Loto. Questi sono gli dèi, i draghi, i demoni yaksha, i gandharva o dèi <strong>del</strong>la<br />

musica, i demoni asura che vivono sul fondo <strong>del</strong> mare, gli uccelli garuda che predano i draghi, i kimnara o<br />

dèi dalla voce meravigliosa, i mahoraga o dèi dalla forma di serpente.


31 L'occhio <strong>del</strong> Budda: uno dei cinque tipi di vista. L'occhio <strong>del</strong> Budda percepisce la vera natura<br />

<strong>del</strong>la vita attraverso passato, presente e futuro.<br />

32. I tre sentieri: qui sono i sentieri <strong>del</strong> fuoco, <strong>del</strong> sangue e <strong>del</strong>le spade, che i morti devono<br />

percorrere. Questo termine è usato come sinonimo dei tre cattivi sentieri di Inferno, Avidità e Animalità e<br />

rappresenta le sofferenze che il defunto subisce come retribuzione per il cattivo karma creato in vita.<br />

14<br />

davanti alle otto difficoltà 33 : salirà sul picco <strong>del</strong>la montagna dei sette espedienti 34 e<br />

spazzerà via le nuvole dei nove mondi. Nel giardino <strong>del</strong>la terra incontaminata<br />

sbocceranno i fiori e <strong>nel</strong> cielo <strong>del</strong>la natura <strong>del</strong>la Legge splenderà la luna. Possiamo fare<br />

affidamento sul brano che promette: «Sull'Illuminazione di questa persona, non c'è<br />

assolutamente alcun dubbio» e non dobbiamo dubitare <strong>del</strong>l'affermazione <strong>del</strong> Budda:<br />

«Solo io posso salvarli».<br />

I benefici di un solo momento di <strong>fede</strong> e di comprensione sorpassano quelli <strong>del</strong>la<br />

pratica <strong>del</strong>le cinque paramita 35 e il «beneficio <strong>del</strong>la gioia goduta dalla cinquantesima<br />

persona a cui viene trasmessa la Legge supera quello di ottant'anni di elemosine 36 . La<br />

dottrina <strong>del</strong>l'immediata Illuminazione supera<br />

= = =<br />

33. Otto difficoltà: otto stati o circostanze in cui si è incapaci di vedere il Budda o di ascoltare il<br />

suo insegnamento. Sono i mondi di Inferno, Avidità e Animalità; il cielo <strong>del</strong>la lunga vita, una suddivisione<br />

<strong>del</strong> quarto cielo di meditazione <strong>nel</strong> mondo <strong>del</strong>la forma; Uttarakuru, il continente a nord <strong>del</strong> monte Sumeru<br />

in cui gli abitanti sperimentano molti piaceri; ostruzione degli organi di senso; pregiudizi e false opinioni<br />

che sorgono dall'attaccamento alle conoscenze secolari; il periodo precedente la nascita e successivo alla<br />

morte <strong>del</strong> Budda.<br />

34. Sette espedienti: gli stadi provvisori ottenuti dagli esseri dei mondi di Umanità, Cielo, Studio,<br />

parziale Illuminazione, dai bodhisattva <strong>del</strong>l'insegnamento tripitaka (o Hinayana), dai Bodhisattva degli<br />

insegnamenti di connessione (o Mahayana introduttivo), dai Bodhisattva degli insegnamenti specifici (o<br />

Mahayana provvisorio superiore). Sono menzionati da Miao-lo <strong>nel</strong>lo Hokke Gengi shakusen riferendo un<br />

concetto formulato da T'ien T'ai <strong>sulla</strong> base <strong>del</strong> capitolo Yakusoyu (quinto) <strong>del</strong> Sutra <strong>del</strong> Loto.<br />

35. Cinque paramita: le prime cinque <strong>del</strong>le sei paramita, le pratiche richieste ai bodhisattva dal<br />

Mahayana per ottenere la Buddità. Il capitolo Fumbetsu kudoku (diciassettesimo) <strong>del</strong> Sutra <strong>del</strong> Loto<br />

afferma che il sorgere di anche un solo momento di <strong>fede</strong> e comprensione <strong>nel</strong>l'udire il Sutra <strong>del</strong> Loto<br />

produce benefici superiori a quelli ottenuti praticando le cinque paramita per ottanta miliardi di nayuta di<br />

kalpa.<br />

36. Si riferisce al principio <strong>del</strong>la propagazione fino alla cinquantesima persona, menzionato <strong>nel</strong><br />

capitolo Zuiki kudoku (diciottesimo) <strong>del</strong> Sutra <strong>del</strong> Loto. Supponiamo, dice Shakyamuni, che dopo la morte<br />

<strong>del</strong> Budda qualcuno gioisca ascoltando il Sutra <strong>del</strong> Loto e lo esponga ad una seconda persona che a sua<br />

volta lo esponga ad una terza, e così via fino alla cinquantesima persona. Shakyamuni spiega che il<br />

beneficio che tutte queste persone, persino la cinquantesima, ricevono dalla gioia provata <strong>nel</strong>l'udire questo<br />

<strong>sutra</strong> supera quelli guadagnati da chi offre elemosine per ottant’anni agli esseri viventi di quattrocento<br />

miliardi di asogi di mondi, e che inoltre permette loro di ottenere lo stato di arhat.


15<br />

di gran lunga quelle <strong>del</strong>le altre scritture, e la rivelazione <strong>del</strong>l'Illuminazione originale<br />

<strong>del</strong> Budda e <strong>del</strong>la smisurata durata <strong>del</strong>la sua vita come Budda, non si trovano in<br />

nessun altro insegnamento.<br />

Per questo motivo la figlia di otto anni <strong>del</strong> re dei Naga uscì dal grande mare e<br />

dimostrò in un istante il potere di questo <strong>sutra</strong>, e Jogyo, il bodhisattva di Honge<br />

(insegnamento originale), emerse dalla grande terra dimostrando l'eternità <strong>del</strong>la vita<br />

<strong>del</strong> Budda. Questo, il Loto, è il re dei <strong>sutra</strong>, indescrivibile a parole, la Legge<br />

meravigliosa al di là <strong>del</strong> potere di comprensione <strong>del</strong>la mente.<br />

Ignorare la supremazia <strong>del</strong> Sutra <strong>del</strong> Loto e affermare che gli altri <strong>sutra</strong> stanno<br />

al suo stesso livello è la peggior offesa alla Legge, un gravissimo peccato. Nessuna<br />

analogia è sufficiente ad illustrare ciò. Neppure i Budda con i loro mistici poteri di<br />

manifestazione, riuscirebbero a descriverne le conseguenze e i bodhisattva, con tutta<br />

la loro saggezza, non potrebbero sondarne la gravità. Perciò il capitolo Hiyu <strong>del</strong> Sutra<br />

<strong>del</strong> Loto dice: «Neppure un kalpa basterebbe per spiegare la gravità di questo<br />

peccato». Il significato di questa frase è che per descrivere la colpa di una persona che<br />

agisce contro il Sutra <strong>del</strong> Loto anche una sola volta, si potrebbe impiegare un intero<br />

kalpa senza terminare.<br />

Per questa ragione tale persona non potrà ascoltare l'insegnamento dei Budda<br />

<strong>del</strong>le tre esistenze e sarà esclusa dalle dottrine dei Tathagata, numerose come i gra<strong>nel</strong>li<br />

di sabbia <strong>del</strong> Gange; uscirà dall'oscurità per entrare in una oscurità più grande. Come<br />

potrà evitare le sofferenze <strong>del</strong>la grande<br />

16<br />

fortezza <strong>del</strong>l'inferno Avichi? Come può una persona di buon senso non temere la<br />

prospettiva di lunghi kalpa di sofferenza?!<br />

Il Sutra <strong>del</strong> Loto afferma: «Disprezzeranno, odieranno, invidieranno e<br />

porteranno rancore verso coloro che leggono, recitano, trascrivono e abbracciano<br />

questo <strong>sutra</strong> ... E quando moriranno cadranno <strong>nel</strong>l'inferno Avichi», Chi riuscirebbe a<br />

non tremare di fronte a queste auree parole <strong>del</strong> grande saggio? E chi potrebbe dubitare<br />

<strong>del</strong>la chiara affermazione <strong>del</strong> Budda: «Scartando onestamente gli insegnamenti<br />

provvisori [esporrò solamente la suprema Via]» 37 ?<br />

Tuttavia tutti voltano le spalle a questi brani <strong>del</strong> <strong>sutra</strong> e il mondo intero è<br />

completamente confuso sui principi <strong>del</strong> Buddismo. Perché tu persisti a seguire gli<br />

insegnamenti di amici malvagi? Il Gran Maestro T'ien-t'ai spiegò che accettare e<br />

riporre <strong>fede</strong> <strong>nel</strong>le dottrine dei cattivi maestri equivale a bere veleno 38 . Devi stare<br />

attento a questo! Stai molto attento!<br />

Guardando attentamente il mondo di oggi, vediamo che, sebbene dichiarino<br />

che la Legge è nobile, tutti odiano la persona [che l'insegna]. Tu stesso sembri molto


confuso su quale sia la sorgente <strong>del</strong>la Legge. Proprio come tutte le piante e gli alberi<br />

sorgono dalla terra, così tutti i vari insegnamenti <strong>del</strong> Budda vengono diffusi da<br />

persone. Come disse il Gran Maestro T'ien-t'ai: «Anche durante la vita <strong>del</strong> Budda la<br />

Legge era rivelata dalle persone. Come si può dire che <strong>nel</strong>l'Ultimo giorno la Legge è<br />

rispettabile, ma che la persona è spregevole?» 39 .<br />

= = =<br />

37. Sutra <strong>del</strong> Loto, cap. 2.<br />

38. Hokke mongu, vol. 9.<br />

39. Probabilmente una citazione dallo Hokke mongu ki, vol. 4, in cui Miao-lo commenta<br />

l'interpretazione di T'ien-t'ai <strong>del</strong> brano <strong>del</strong> Sutra <strong>del</strong> Loto: «Shariputra! Devi credere in ciò. L'insegnamento<br />

<strong>del</strong> Budda non contiene falsità». Le parole <strong>del</strong> Daishonin differiscono solo leggermente da quelle di Miaolo.<br />

17<br />

Quindi, se la Legge che una persona abbraccia è suprema, ne consegue che la persona<br />

che l'abbraccia deve essere la prima tra tutte le altre. E se ciò è vero, allora insultare<br />

questa persona equivale a insultare la Legge, come disprezzare un bambino equivale a<br />

disprezzare i suoi genitori.<br />

Da ciò dovresti renderti conto che le parole <strong>del</strong>la gente di oggi sono in completa<br />

contraddizione con i loro sentimenti. È come se colpissero i propri genitori con una<br />

copia de Il classico <strong>del</strong>la pietà filiale 40 . Sapendo che i Budda e i bodhisattva li stanno<br />

osservando, dovrebbero vergognarsi <strong>del</strong>le loro azioni!<br />

Le pene <strong>del</strong>l'inferno sono veramente terribili. Sii prudente, molto prudente!<br />

Quando vedi persone di capacità superiore alle tue, non denigrarti. La vera<br />

intenzione <strong>del</strong> Budda era che nessuno, neanche le persone di inferiori capacità, fossero<br />

escluse dalla Buddità. Viceversa, quando ti paragoni a persone di capacità inferiore,<br />

non essere arrogante e presuntuoso. Anche le persone di capacità superiore possono<br />

essere escluse [dall'Illuminazione] se non si dedicano con tutto il cuore.<br />

Uno può aver nostalgia <strong>del</strong> proprio paese natale, ma, se non lo visita e non se ne<br />

presenta l'occasione, alla fine rinuncia all'idea di ritornarvi. Benché si ami una<br />

persona, se non si ha alcuna speranza e non si è scambiata alcuna promessa, si<br />

abbandona l'idea di continuare ad aspettarla. Allo stesso modo trascuriamo il nostro<br />

viaggio verso la Pura Terra <strong>del</strong> Picco <strong>del</strong>l'Aquila, che sorpassa in grandiosità i palazzi<br />

dei nobili e degli alti ministri, nonostante sia abbastanza facile da raggiungere. Non<br />

riusciamo a vedere la figura gentile<br />

= = =


40. Il classico <strong>del</strong>la pietà filiale (cinese Hsiao Ching): opera tradizionalmente attribuita a Tseng<br />

Tzu, un discepolo di Confucio. Scritto in forma di dialogo fra Tseng Tzu e il suo maestro, considera la pietà<br />

filiale la virtù cardinale. Godette di speciale popolarità sotto gli imperatori <strong>del</strong>la dinastia Han (202 a.C. -<br />

220 d.C.).<br />

18<br />

e benevola <strong>del</strong> Budda che ha dichiarato: «Io sono tuo padre» 41 , sebbene dovremo<br />

sicuramente presentarci al suo cospetto. Non dovremmo addolorarci di ciò bagnando<br />

le maniche di lacrime e con il cuore bruciante di rimorso?<br />

Il colore <strong>del</strong>le nuvole <strong>nel</strong> cielo al crepuscolo, la luce <strong>del</strong>la luna allo spuntar<br />

<strong>del</strong>l'alba, sono cose che dovrebbero farci riflettere. Ogni volta che gli eventi ci<br />

rammentano l'incertezza <strong>del</strong>la vita, dovremmo rivolgere il pensiero alla vita a venire.<br />

Pensaci quando osservi i germogli in primavera o la neve in una mattina d'inverno,<br />

non dimenticartene un solo istante <strong>nel</strong>le sere in cui il vento infuria e cumuli di nuvole<br />

si agitano <strong>nel</strong> cielo.<br />

La vita non dura più a lungo di un respiro. In quale momento, in quali<br />

circostanze possiamo permetterci di dimenticare il compassionevole voto <strong>del</strong> Budda il<br />

cui «pensiero costante» 42 è la nostra salvezza? In quale giorno o mese possiamo<br />

abbandonare il <strong>sutra</strong> che dice, «Fra coloro che ascolteranno questa Legge non vi è<br />

alcuno che non otterrà la Buddità»? 43 Ieri diventa oggi, l'anno scorso diventa<br />

quest'anno: quanto tempo possiamo aspettarci di continuare a vivere? Guardando<br />

indietro al passato, possiamo contare quanti anni abbiamo vissuto, ma chi può sapere<br />

se rientrerà <strong>nel</strong> numero dei vivi per un altro giorno o anche solo per un'altra ora? Ma,<br />

benché uno sappia che il momento <strong>del</strong>la morte si sta avvicinando, si aggrappa alla sua<br />

arroganza e ai suoi pregiudizi, alla fama e al profitto, e non si dedica alla recitazione<br />

<strong>del</strong>la Legge mistica. Tale atteggiamento è assolutamente futile!<br />

= = =<br />

41. Sutra <strong>del</strong> Loto, cap. 3. Nel testo si legge: «Ti dico, Shariputra, che tutti voi siete miei figli e io<br />

sono vostro padre».<br />

42. Si riferisce al verso conclusivo <strong>del</strong> capitolo Juryo (sedicesimo) <strong>del</strong> Sutra <strong>del</strong> Loto, in cui si legge:<br />

«Questo è il mio pensiero costante: come posso far si che tutti gli esseri viventi entrino <strong>nel</strong>la Via suprema e<br />

raggiungano rapidamente la Buddità».<br />

43. Sutra <strong>del</strong> Loto, cap. 2.<br />

19<br />

Anche se il Sutra <strong>del</strong> Loto è ritenuto l'insegnamento col quale tutti possono conseguire<br />

la Buddità, come può conseguirla una persona che si comporta così? Si dice che il<br />

chiaro di luna non si degni di lambire la manica di una persona insensibile.


Inoltre, poiché la vita non dura che un momento, il Budda ha esposto i benefici<br />

che derivano da un singolo momento di gioia [per avere ascoltato il Sutra <strong>del</strong> Loto], Se<br />

avesse detto che sono necessari due o tre momenti, non si potrebbe più parlare di voto<br />

originale <strong>del</strong> Budda di grande e indiscriminata saggezza, di unico veicolo<br />

<strong>del</strong>l'insegnamento immediato, di Legge che permette a tutti di raggiungere la Buddità.<br />

Per quanto riguarda il tempo <strong>del</strong>la propagazione, il Sutra <strong>del</strong> Loto si diffonde<br />

<strong>nel</strong>l'Ultimo periodo, quando la Legge <strong>del</strong> Budda è scomparsa; riguardo alle capacità<br />

<strong>del</strong>le persone, esso può salvare anche coloro che commettono i cinque peccati<br />

cardinali o che offendono la Legge. Lasciati quindi guidare dall'intento [<strong>del</strong> Sutra <strong>del</strong><br />

Loto] <strong>del</strong>l'immediata Illuminazione e non cedere alle idee errate suggerite di<br />

attaccamenti o da dubbi.<br />

Se consideriamo quanto poco dura una vita, essa è come la sosta di una notte in<br />

una locanda. Come possiamo dimenticarlo e ricercare invece un po' di fama e profitto?<br />

Anche se le ottieni, saranno come ricchezze possedute in un sogno, gioie che non si fa<br />

in tempo ad apprezzare. Faresti meglio a lasciare tali questioni al karma formato <strong>nel</strong>le<br />

tue esistenze precedenti.<br />

Una volta risvegliato alla transitorietà di questo mondo, troverai infiniti esempi<br />

che si presenteranno ai tuoi occhi e riempiranno le tue orecchie. Scomparendo come<br />

nuvole o pioggia, gli uomini <strong>del</strong> passato non hanno lasciato altro che i loro nomi.<br />

Svanendo come rugiada, dissolvendosi come fumo, anche i nostri amici di oggi<br />

spariscono alla nostra vista.<br />

20<br />

Può qualcuno supporre che lui solo possa in qualche modo rimanere eterno come le<br />

nuvole sopra il monte Mikasa? 44<br />

I fiori di primavera si disperdono al vento e le foglie <strong>del</strong>l'acero si arrossano sotto<br />

le piogge autunnali. Sono tutti segni che niente dura a lungo in questo mondo. Il Sutra<br />

<strong>del</strong> Loto ci esorta: «In questo mondo tutto è instabile, come la schiuma sull'acqua o la<br />

fiammella di un fuoco» 45 .<br />

«Come posso far entrare tutti gli esseri viventi <strong>nel</strong>la più alta Via affinché<br />

ottengano rapidamente la Buddità» 46 . Il più profondo desiderio <strong>del</strong> Budda è condurre<br />

all'Illuminazione sia coloro che accettano la vera Legge, sia coloro che vi si<br />

oppongono. Poiché questo è lo scopo fondamentale <strong>del</strong> suo avvento, la persona che<br />

abbraccia il Sutra <strong>del</strong> Loto anche per poco tempo agisce in accordo con la sua volontà<br />

e, poiché agisce in accordo con la sua volontà, ripaga il debito di gratitudine nei<br />

confronti <strong>del</strong> Budda. Le parole <strong>del</strong> <strong>sutra</strong>, piene di compassione come l'amore di una<br />

madre, troveranno conforto e anche la preoccupazione <strong>del</strong> Budda che afferma «Solo io<br />

posso salvarli», troverà sollievo. Il Budda Shakyamuni non sarà il solo a rallegrarsi;<br />

poiché il Sutra <strong>del</strong> Loto è lo scopo fondamentale <strong>del</strong>l'avvento di tutti i Budda, anche i<br />

Budda <strong>del</strong>le dieci direzioni e <strong>del</strong>le tre esistenze si rallegreranno. Shakyamuni disse:


«[Colui che lo abbraccerà anche per poco tempo] <strong>del</strong>izierà me e tutti gli altri Budda» 47 .<br />

Quindi, non solo il Budda si rallegrerà, ma anche gli dèi si uniranno alla sua gioia. Per<br />

questo, quando il Gran Maestro Dengyo stava insegnando il Sutra <strong>del</strong> Loto, il Grande<br />

bodhisattva Hachiman gli offrì un mantello color porpora 48 e,<br />

= = =<br />

44. Mikasa: montagna nei dintorni di Nara, di grande bellezza paesaggistica, cantata spesso <strong>nel</strong>la<br />

tradizionale poesia giapponese.<br />

45. Sutra <strong>del</strong> Loto, cap. 18.<br />

46. Ibid., cap. 16.<br />

47. Ibid., cap. 11.<br />

48. Secondo il Dengyo daishi den (Biografia <strong>del</strong> Gran Maestro Dengyo), <strong>nel</strong>l'814 Dengyo visitò il<br />

santuario di Usa Hachiman <strong>nel</strong> Kyushu, dove recitò il Sutra <strong>del</strong> Loto. Si dice che la divinità,<br />

profondamente commossa, regalò personalmente a Dengyo un mantello color porpora.<br />

21<br />

quando il prete Kuya 49 recitò il Sutra <strong>del</strong> Loto, la grande divinità <strong>del</strong> santuario Matsuo<br />

potè ripararsi dal vento freddo.<br />

Quando si prega perché «le sette difficoltà svaniscano e appaiano al loro posto<br />

le sette benedizioni» 50 , questo <strong>sutra</strong>, il Sutra <strong>del</strong> Loto, si rivela il più efficace di tutti,<br />

dato che promette «pace e sicurezza in questa vita» 51 . E quando si prega per evitare i<br />

disastri <strong>del</strong>l'invasione straniera e <strong>del</strong>la rivolta interna, niente può superare questo<br />

meraviglioso <strong>sutra</strong>, poiché garantisce che le persone che lo abbracciano saranno<br />

protette «per un raggio di cento yojana 52 e non soffriranno declino né danno» 53 .<br />

Ma oggigiorno il modo di pregare è precisamente il contrario di quello che dovrebbe<br />

essere: si usano gli insegnamenti provvisori designati per la propagazione <strong>nel</strong>le epoche<br />

= = =<br />

49. Kuya (903-972): prete <strong>del</strong> periodo Heian (794-1185) che contribuì a diffondere gli insegnamenti<br />

<strong>del</strong>la Pura Terra fra la gente comune. Percorreva le varie province danzando e recitando il nome <strong>del</strong> Budda<br />

Amida. Secondo lo Honcho koso den (Biografia dei preti eminenti <strong>del</strong> Giappone), mentre stava <strong>nel</strong> tempio<br />

di Unrin-in a Kyoto, vide un uomo anziano che, tremando dal freddo, gli rivelò di essere la divinità <strong>del</strong> Santuario<br />

di Matsuo. Egli disse che, sebbene avesse udito i Sutra Hannya, non era stato ancora in grado di<br />

ascoltare il Sutra <strong>del</strong> Loto, cosicché stava ancora tremando nei venti gelidi <strong>del</strong>l'avidità e <strong>del</strong>l'illusione. Kuya<br />

recitò per lui il Sutra <strong>del</strong> Loto liberandolo dalla sofferenza.<br />

50. Queste parole appaiono <strong>nel</strong> Sutra Ninno. Le "sette calamità" sono: cambiamenti straordinari<br />

<strong>nel</strong> sole e <strong>nel</strong>la luna; cambiamenti straordinari <strong>nel</strong>le stelle e nei pianeti: incendi; alluvioni fuori stagione;<br />

uragani; siccità; guerra, che include sia gli attacchi di nemici dall'esterno che le ribellioni all'interno. Le<br />

"sette benedizioni" consistono <strong>nel</strong>l'allontanare o eliminare le sette calamità<br />

51. Sutra <strong>del</strong> Loto, cap. 5.


52. Yojana: unità di misura <strong>del</strong>l'antica India, era la distanza che l'esercito reale poteva percorrere<br />

in un giorno di marcia. Varia tra i 9,6 , i 18 e i 24 chilometri.<br />

53. Sutra <strong>del</strong> Loto, cap. 26.<br />

22<br />

precedenti, e non la Legge segreta <strong>del</strong>la suprema verità, designata per la propagazione<br />

<strong>nel</strong>l'Ultimo giorno. È come usare il calendario <strong>del</strong>l'anno passato o come impiegare per<br />

la pesca un corvo al posto di un cormorano.<br />

Ciò accade esclusivamente perché si onorano i maestri eretici degli<br />

insegnamenti provvisori, mentre non si apprezza il maestro illuminato al vero<br />

insegnamento. È un peccato che questa gemma, come quella offerta da Pien Ho 54 ai re<br />

Wen e Wu, non sia accettata in nessun luogo! Ma è una gioia che io abbia ottenuto in<br />

questa vita la gemma inestimabile nascosta fra i capelli <strong>del</strong> Re che gira la ruota 5 , per la<br />

quale Shakyamuni ha fatto il suo avvento in questo mondo!<br />

Ciò che dico è stato testimoniato dai Budda <strong>del</strong>le dieci direzioni, non sono vane<br />

chiacchiere. Quindi, sapendo che il Sutra <strong>del</strong> Loto afferma: «Tutta la società sarà<br />

molto ostile e sarà estremamente difficile credere» 56 , come puoi serbare la sia pur<br />

minima incredulità e rifiutarti di divenire un Budda, promessa <strong>sulla</strong> quale "non c'è<br />

assolutamente alcun dubbio"?<br />

Fino ad ora non hai fatto che soffrire invano le pene di innumerevoli esistenze<br />

sin dal remoto passato. Perché non<br />

= = =<br />

54. Pien Ho: un nativo di Ch'u, in Cina, durante la dinastia Chou. Secondo il capitolo Ho-shih<br />

<strong>del</strong>lo Han Fei Tzu, Pien Ho trovò una pietra preziosa sul monte Ch'u e la regalò al re Li. Quando il re la<br />

osservò, la scambiò per una pietra comune e fece tagliare il piede sinistro di Pien Ho. Dopo la morte <strong>del</strong> re,<br />

Pien Ho offrì di nuovo la pietra preziosa al re, che in quel tempo si chiamava Wu, cosa che gli procurò il<br />

taglio <strong>del</strong> piede destro come pena per il secondo tentativo di raggiro. Successivamente, quando sedeva sul<br />

trono il re Wen, Pien Ho pianse per tre giorni ai piedi <strong>del</strong> monte Ch'u, stringendo la pietra preziosa,<br />

versando alla fine lacrime di sangue. Saputo ciò, il re Wen chiese la pietra di Pien Ho e la fece levigare. Si<br />

scoprì allora che era realmente preziosa e si dice sia stata a lungo onorata dal popolo.<br />

55. Re che gira la ruota: <strong>nel</strong> capitolo Anrakugyo <strong>del</strong> Sutra <strong>del</strong> Loto, l'unico veicolo <strong>del</strong> Budda viene<br />

paragonato a una gemma di valore incalcolabile nascosta fra i capelli di un Re che gira la ruota.<br />

56. Sutra <strong>del</strong> Loto, cap. 14.<br />

23<br />

provi, anche solo per una volta, a piantare i mistici semi <strong>del</strong>l'eterna ed immutabile<br />

Illuminazione? Sebbene <strong>nel</strong> presente tu possa gustare appena una minima parte <strong>del</strong>le<br />

gioie eterne <strong>del</strong> futuro, non devi bramare fama e profitto, fugaci come il lampeggiare<br />

di un fulmine o come la rugiada mattutina. Il Tathagata ci insegna: «Non c'è alcuna


sicurezza in questo triplice mondo; esso è come una casa che brucia» 57 e un<br />

bodhisattva afferma: «Tutte le cose sono come visioni, come fantasmi» 5 ".<br />

Al di fuori <strong>del</strong>la città <strong>del</strong>la Luce Tranquilla, ovunque regna la sofferenza. Una<br />

volta abbandonato il rifugio <strong>del</strong>l'Illuminazione innata, cosa potrà portarti gioia? Io<br />

prego perché tu abbracci la Legge mistica che garantisce «pace e sicurezza in questa<br />

vita e circostanze favorevoli <strong>nel</strong>la prossima» 59 : è il solo onore per la vita presente ed è<br />

la guida verso la Buddità <strong>nel</strong>la prossima esistenza. Recita Nam-myoho-renge-kyo<br />

sinceramente ed esorta gli altri a fare la stessa cosa; questo resterà il solo ricordo <strong>del</strong>la<br />

tua vita presente in questo mondo umano.<br />

Nam-myoho-renge-kyo. Nam-myoho-renge-kyo.<br />

Nichiren<br />

= = =<br />

57. Ibid., cap. 3<br />

58. Probabilmente si riferisce a un passaggio simile <strong>del</strong> Daichido ron, vol. 37, in cui è discussa la<br />

non-sostanzialità di tutte le cose e di tutti i fenomeni.<br />

59. Sutra <strong>del</strong> Loto, cap. 5.<br />

Ji myohokke mondo sho<br />

Gosho Zenshu, pag. 461<br />

Scritto <strong>nel</strong> 1263 ali età di 42 anni, a Kamakura<br />

Destinatario sconosciuto<br />

24<br />

CENNI STORICI - Poiché il manoscritto originale è andato perduto, la data e l'identità<br />

<strong>del</strong> destinatario di questo Gosho sono incerti. L'opinione generalmente accettata è che<br />

sia stato scritto <strong>nel</strong> terzo mese <strong>del</strong> 1263, a Kamakura, poco dopo il perdono dall'esilio<br />

di Izu. Secondo altre fonti, sarebbe stato scritto fra il 1276 e il 1280 da Nichiji, uno dei<br />

sei preti anziani, su autorizzazione <strong>del</strong> Daishonin.<br />

Il Gosho si compone di cinque <strong>domande</strong> e altrettante <strong>risposte</strong>. Nella prima il<br />

Daishonin risponde che il Sutra <strong>del</strong> Loto è l'insegnamento supremo perché conduce


tutti indistintamente all'Illuminazione. Nella seconda afferma che la supremazia <strong>del</strong><br />

Sutra <strong>del</strong> Loto è confermata dalle parole <strong>del</strong> Budda stesso, quali appaiono nei <strong>sutra</strong>,<br />

non è quindi una teoria avanzata successivamente alla sua morte. Nella terza,<br />

all'obiezione che anche altri <strong>sutra</strong> si definiscono il <strong>sutra</strong> supremo, risponde che solo<br />

<strong>nel</strong> Sutra <strong>del</strong> Loto si trova l'affermazione che è il <strong>sutra</strong> più difficile da comprendere e<br />

da credere fra tutti quelli predicati <strong>nel</strong> passato, <strong>nel</strong> presente e <strong>nel</strong> futuro e che, nei<br />

passati quarant’anni, il Budda non aveva ancora rivelato la verità. Nella quarta, confuta<br />

l'interpretazione <strong>del</strong>la setta Hosso secondo la quale il Sutra <strong>del</strong> Loto fu predicato solo<br />

per i discepoli dei due veicoli, spiegando che il fatto che porti alla Buddità "persino" i<br />

due veicoli di shomon ed engaku, conferma che è l'unico veicolo che guida alla<br />

Buddità tutti gli esseri. Infine spiega che non è necessario comprendere i profondi<br />

principi e praticare le complesse meditazioni insegnate dalla scuola Tendai, la cosa<br />

fondamentale è la <strong>fede</strong>. Chi ha <strong>fede</strong> otterrà immensi benefici, chi rifiuta di credere<br />

25<br />

e offende il Sutra <strong>del</strong> <strong>loto</strong> e i suoi seguaci, è destinato a grandi sofferenze.<br />

Conclude ricordando quanto sia fuggevole l'esistenza umana. Invece di sprecare<br />

questa breve vita inseguendo fama e profitti, una persona dovrebbe dedicarsi alla <strong>fede</strong><br />

<strong>nel</strong> Sutra <strong>del</strong> Loto per ottenere la durevole felicità <strong>del</strong>l'Illuminazione. Recitare Nammyoho-renge-kyo<br />

ed insegnarlo agli altri è il compito più nobile che un uomo possa<br />

avere <strong>nel</strong>la presente esistenza terrena.<br />

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