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SEARIVER PORT - Anno I numero 1 - ASPO CHIOGGIA

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fusi insieme in uno scenario naturale<br />

generoso, in attesa di essere<br />

scoperto dal mondo del turismo.<br />

Eppure sembra sia mancata da parte<br />

dell’Europa l’intuizione che vede questa<br />

immensa area come destinazione<br />

degli interessi imprenditoriali, commerciali<br />

o politici dell’Occidente, nonostante<br />

molti siano i segnali indicanti<br />

che la “frontiera” commerciale si stia<br />

spostando sempre più ad Est, toccando<br />

oggi Paesi come, ad esempio, Romania<br />

e Bulgaria, nazioni che già beneficiano<br />

dei vantaggi offerti dalla comunanza<br />

con il resto d’Europa.<br />

Tutto questo mentre, per contro, in<br />

questa area vi è un fervore europeista<br />

che promuove iniziative e progetti<br />

intesi a fornire adeguate infrastrutture<br />

a potenziali incrementi di traffici. Costanza,<br />

dando fondo ai contributi UE,<br />

si è dotata di terminal passeggeri e<br />

terminal per chiatte fluviali all’avanguardia:<br />

sono in fase progettuale anche<br />

un nuovo terminal container, un<br />

terminal per la lavorazione di semi di<br />

soia e un centro congressi. Analogamente<br />

gli altri Paesi del Mar Nero, pur<br />

senza aiuti comunitari, si sforzano di<br />

offrire infrastrutture e prodotti a standard<br />

europeo e vedono l’ormai vicina<br />

Europa come futuro mercato.<br />

Nonostante questo, con una clamorosa<br />

dimenticanza, l’Europa ha mancato di<br />

disegnare una linea marittima di contatto<br />

diretta dal Mediterraneo al Mar<br />

Nero, quasi l’UE dovesse fermare i suoi<br />

scambi commerciali al massimo alla<br />

costa ovest di quel mare, alla Romania<br />

e Bulgaria.<br />

Come se il mondo finisse a Costanza<br />

non si è considerato che il futuro non<br />

può che vedere la crescita dell’interscambio<br />

tra l’Europa e i Paesi che si<br />

affacciano sul Mar Nero e che in realtà<br />

prima o poi ci troveremo a dover<br />

importare o esportare merci verso<br />

quell’area. Né si è considerato che il<br />

suo porto principale, Costanza (primo<br />

porto del Mar Nero), è un centro multimodale<br />

primario funzionale alla raccol-<br />

Courtesy: Commissione Europea per il Trasporto<br />

ta, smistamento e spedizione di tutto<br />

ciò che è destinato o che proviene da<br />

quei Paesi.<br />

Eppure, sapendo già oggi che spedire<br />

una tonnellata di ferro dalla Romania<br />

all’Italia costa molto meno via nave che<br />

non via treno o camion attraverso tutti<br />

i Balcani, dovrebbe apparire evidente<br />

la necessità di considerare Costanza il<br />

futuro punto di raccolta del ferro o di<br />

quant’altro proveniente da tutti i Paesi<br />

dell’area.<br />

Nel concreto, cosa offre il Mar Nero ed<br />

i Paesi che lo circondano? Un esempio<br />

per tutti: la regione di Krasnodar (Russia),<br />

tanto per citarne una. In questa<br />

area sono state scoperte più di 60 varietà<br />

di risorse minerali (minerali del<br />

ferro, rame, mercurio, oro ecc.) e ci<br />

sono immense riserve di sale. Qui si<br />

estrae la sabbia per il campo siderurgico,<br />

la sabbia di quarzo, materie prime<br />

La portualità italiana,<br />

e clodiense in particolare,<br />

non possono<br />

non guardare a nuove<br />

rotte commerciali e a<br />

opportunità in crescita<br />

Le “autostrade del mare”<br />

Seariver Port 31

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