SEARIVER PORT - Anno I numero 1 - ASPO CHIOGGIA

Val da Rio:
la sua peculiarità
ha permesso di
contenere la crisi
La rete multimodale europea
nota come “corridoio 5”
34 Seariver Port
una full immersion tra mitologia greca,
la Carica dei 600 di Balaclava e la scalinata
di Odessa.
In questo sforzo di adeguamento e
proposta molte sono le opportunità per
l’Italia ed il Veneto di far parte di questa
nuova stimolante realtà, considerato
che molte sono le cose di cui il Porto
di Costanza e la stessa marineria del
Mar Nero in generale, e quella romena
in particolare, necessitano: per esempio
non esistono oggi navi mercantili
battenti bandiera romena. La Romania
incredibilmente non ha una flotta mercantile,
fatta eccezione per il naviglio
fluviale. Questo vuol dire che, oggi, far
partire via nave merci da Costanza implica
necessariamente il coinvolgimento
di armatori stranieri, il più delle volte
turchi, che ovviamente addebitano
anche il viaggio a vuoto dal porto di
appartenenza.
Il Porto di Costanza, in collaborazione
con le maggiori case di spedizione, ha
elaborato un’idea che vede nella creazione
di una flotta fluvio-marittima il
primo nucleo di mercantili romeni, idonei
a trasporti lungo una sempre più
interessante rotta danubiana: navi da
4000 tons, chiamate Euro Class 2007,
destinate a rotte miste mare-fiume,
in grado di portare un carico dal Mediterraneo
o dal Mar Nero fino a Regensburg
in Germania.
Ovviamente mancano i soldi e la competenza
cantieristica. Il Veneto e il
Polesine, per contro, forti di una collaudata
esperienza nella costruzione di
navi idonee alla navigazione marittima
e nelle acque fluviali ed interne, sanno
come progettare e costruire imbarcazioni
di quel genere e l’interessamento
degli organi camerali veneti potrebbe
assistere all’individuazione di linee di
finanziamento EU. La cantieristica veneta
ed il know-how lagunare chioggiotto
potrebbero divenire la madre
della neonata flotta mercantile romena,
garantendosi un ruolo chiave in
questo traino dell’economia romena.
In aggiunta la disponibilità del Porto
di Costanza a concedere aree ad
investitori stranieri offre opportunità
finora impensabili: nella Zona Libera
del Porto è possibile collocare attività
produttive e di trasformazione dei beni
che transitano per il porto. Per fare un
esempio: i prodotti alimentari in transito
possono essere non solo confezionati,
impacchettati o insaccati, ma
Courtesy: Commissione Europea per il Trasporto