01.06.2013 Views

Sei stato bocciato? Ricorri al Tar del Lazio! - Liceo Classico "G ...

Sei stato bocciato? Ricorri al Tar del Lazio! - Liceo Classico "G ...

Sei stato bocciato? Ricorri al Tar del Lazio! - Liceo Classico "G ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Pagina 10 Λογος<br />

Sfogliando il Corano<br />

La tensione glob<strong>al</strong>e tra “Occidente” e “mondo<br />

islamico” che ha aperto storicamente il nuovo<br />

millennio è stata descritta epicamente con<br />

l’espressione “scontro di civiltà”. I media e i vari<br />

opinion makers hanno racchiuso in questa<br />

tagliente definizione un intricatissimo fenomeno<br />

geopolitico in cui le fazioni opposte trovano<br />

le giustificazione dei loro attacchi, da una parte,<br />

nella presunta superiorità <strong>del</strong>la propria “cultura”<br />

e, d<strong>al</strong>l’<strong>al</strong>tra, nella propria religione.<br />

Senza andare a indagare le effettive motivazioni<br />

di questo fenomeno, che natur<strong>al</strong>mente non<br />

hanno niente metafisico e filosofico, è interessante<br />

notare come, a livello mediatico, dopo l’11<br />

settembre, per gran parte <strong>del</strong>l’opinione pubblica,<br />

l’Islam sia diventato, nel migliore dei casi,<br />

qu<strong>al</strong>cosa da cui stare <strong>al</strong>la larga. In questo senso<br />

“scontro di civiltà” ci sembra una definizione<br />

molto felice per descrivere, non tanto la re<strong>al</strong>e<br />

situazione politica glob<strong>al</strong>e, quanto la percezione<br />

<strong>del</strong>la medesima da parte <strong>del</strong>le popolazioni interessate.<br />

Infatti la parola “scontro” sottintende la<br />

paura <strong>del</strong>l’avversario e quando un popolo si<br />

sente minacciato, i governanti riescono a imporre<br />

le loro decisioni molto più facilmente rispetto<br />

<strong>al</strong>le condizioni norm<strong>al</strong>i.<br />

Ma, come ci dice la psicologia, la paura, spessissimo,<br />

deriva d<strong>al</strong>l’ignoranza. Per questo abbiamo<br />

voluto raccogliere <strong>al</strong>cune notizie sugli aspetti<br />

princip<strong>al</strong>i <strong>del</strong>l’Islam, partendo d<strong>al</strong>la sua più <strong>al</strong>ta<br />

espressione, ovvero d<strong>al</strong>le parole <strong>del</strong> Corano, nella<br />

traduzione e a cura di Hamza Roberto Piccardo.<br />

Che cos’è l’Islam?<br />

D<strong>al</strong> punto di vista etimologico la radice triconsonantica<br />

<strong>del</strong> termine”Islâm”, ovvero s-l-m, veicola i<br />

seguenti significati: essere sano, in buona s<strong>al</strong>ute,<br />

consegnare, consegnarsi, arrendersi. Tra queste<br />

forme verb<strong>al</strong>i, quella da cui deriva il nome “Islâm”<br />

è una di quelle che esprime un atteggiamento<br />

attivo, per cui, ricorrendo ad una perifrasi, si<br />

potrebbe definire l’Islâm un “consegnarsi volontariamente<br />

<strong>al</strong> volere divino”. La religione musulmana<br />

si inserisce nel solco <strong>del</strong>le <strong>al</strong>tre due grandi<br />

religioni monoteiste, l’ebraismo e il cristianesimo,<br />

tanto che Maometto (570-632 a.C.) è considerato<br />

dai musulmani l’ultimo profeta che riceve da Dio<br />

la rivelazione definitiva, dopo quelle parzi<strong>al</strong>i di<br />

Gesù e Mosè. Infatti nella II Sura (così vengono<br />

denominati i 114 capitoli <strong>del</strong> Corano), chiamata<br />

“<strong>del</strong>la Giovenca”, viene ripercorsa tutta la storia<br />

d’Israele, da Abramo fino a Mosè, mentre la XIX<br />

Sura è dedicata completamente <strong>al</strong>la figura di<br />

Maria. Secondo l’antica tradizione Allah rivelò in<br />

lingua araba attraverso l’Arcangelo Gabriele le<br />

sue leggi a Moametto il qu<strong>al</strong>e le trasmise or<strong>al</strong>mente<br />

ai primi fe<strong>del</strong>i islamici. Solo nella fase<br />

immediatamente successiva <strong>al</strong>la morte <strong>del</strong> profeta,<br />

la rivelazione di Allah venne trascritta e raccolta<br />

nel Corano. Il testo sacro islamico, oltre a illustrare<br />

i famosi cinque pilastri (l’elemosina, il pellegrinaggio<br />

<strong>al</strong>la Mecca, la preghiera giorn<strong>al</strong>iera, il<br />

digiuno nel mese <strong>del</strong> Ramadan) è un vero e proprio<br />

codice giuridico, in cui ad ogni reato è applicata<br />

una pena specifica e in cui vengono stabilite<br />

le leggi che regolano matrimoni e divorzi.<br />

Il Corano, più in gener<strong>al</strong>e, è il più <strong>al</strong>to prodotto<br />

cultur<strong>al</strong>e <strong>del</strong> mondo arabo, in cui oltre <strong>al</strong>le peculiarità<br />

teologiche riguardanti l’infinità trascendenza<br />

di Allah e la sua assoluta unicità in contrasto<br />

con la Trinità Cristiana, vengono presentate<br />

degli insegnamenti civili e mor<strong>al</strong>i (temperanza,<br />

umiltà, devozione) <strong>del</strong> tutto simili a quelli<br />

descritti nella Bibbia e vicino anche <strong>al</strong>l’etica precristiana<br />

di Platone e Aristotele.<br />

La Jihad<br />

Partendo d<strong>al</strong>l’etimologia, il termine “jihad”significa<br />

“sforzo”. Nella dottrina islamica la jihad si differenzia<br />

in “esteriore”, lo sforzo militare e quindi la<br />

guerra, e in “interiore”, di gran lunga più importante<br />

rispetto <strong>al</strong> primo, ovvero lo sforzo nel contrastare<br />

le proprie passioni seguendo un retto stile di<br />

vita. A sua volta la Jihad contro gli infe<strong>del</strong>i è di<br />

due tipi: offensiva, quando il nemico è attaccato<br />

sul suo territorio e difensiva che consiste nell’espulsione<br />

degli infe<strong>del</strong>i d<strong>al</strong>la terra. Se da una<br />

parte l’area militante più intransigente consideri<br />

la jihad offensiva uno degli doveri primari di un<br />

fe<strong>del</strong>e, d<strong>al</strong>l’<strong>al</strong>tra la maggior parte degli islamici<br />

argomenta che i riferimenti più espliciti <strong>al</strong> dovere<br />

degli islamici di convertire gli infe<strong>del</strong>i anche con<br />

l’uso <strong>del</strong>la violenza si riferissero ai regimi che circondavano<br />

e minacciavano le prime comunità<br />

musulmane e che quindi oggi si rivelano semplicemente<br />

obsoleti. Il Corano recita così “Vi è <strong>stato</strong><br />

ordinato di combattere, anche se non lo gradite.<br />

Ebbene, è possibile che abbiate avversione per<br />

qu<strong>al</strong>cosa che invece è un bene per voi, e può darsi<br />

che amiate una cosa che invece è nociva. Allah sa<br />

e voi non sapete” (II, 216). Da questo celebre versetto<br />

certamente traspare una certa aggressività<br />

che in <strong>al</strong>tri passi viene attenuata attribuendo <strong>al</strong>la<br />

guerra esclusivamente una funzione difensiva:<br />

“Coloro che si difendono quando sono vittime<br />

<strong>del</strong>l’ingiustizia”(XLII, 39),“Combattete per la causa<br />

di Allah contro coloro che vi combattono, ma<br />

senza eccessi, chè Allah non ama coloro che eccedono”<br />

(II, 190). In ogni caso non è difficile immaginare<br />

i versetti precedentemente citati in bocca a<br />

dei c<strong>al</strong>iffi o principi intenti a espandere i propri<br />

territori o ad acquisire maggior potere. Infatti la<br />

redazione <strong>del</strong> Corano ris<strong>al</strong>e ad un periodo storico<br />

in cui diverse person<strong>al</strong>ità vicine a Maometto si<br />

contendevano la sua eredità spiritu<strong>al</strong>e e politica e<br />

la religione poteva rivelarsi uno straordinario<br />

Instrumentum regni . Allo stesso modo oggi le<br />

organizzazioni terroristiche perseguono i loro<br />

interessi materi<strong>al</strong>i trovando un assurdo fondamento<br />

ideologico nei passi citati. Inoltre a complicare<br />

la situazione si inserisce la questione di qu<strong>al</strong>e<br />

autorità musulmana, ammesso che ve ne sia,<br />

possa adempiere doveri come dichiarare il jihad.<br />

Questo problema è emerso da quando, il 3 marzo<br />

1924, Kem<strong>al</strong> Atatürk abolì il c<strong>al</strong>iffato, che i sultani<br />

Ottomani detenevano d<strong>al</strong> 1517. In seguito <strong>al</strong>le<br />

strategie di divide et impera <strong>del</strong>l’ordine mondi<strong>al</strong>e<br />

coloni<strong>al</strong>e e postcoloni<strong>al</strong>e, non esiste oggi un’unica<br />

autorità politica costituita che governi la maggioranza<br />

<strong>del</strong> mondo musulmano. A causa <strong>del</strong>la<br />

mancanza di organizzazione ecclesiastica <strong>al</strong>l’interno<br />

<strong>del</strong>la vasta maggioranza dei musulmani,<br />

qu<strong>al</strong>siasi aderente può autoproclamarsi ‘<strong>al</strong>im<br />

(esperto in materia di religione) e proclamare una<br />

jihad difensivo. In assenza di un C<strong>al</strong>iffo, i soli leader<br />

politici islamici di fatto sembrerebbero essere i<br />

governi dei moderni stati-nazione musulmani<br />

emersi dagli sconvolgimenti <strong>del</strong>la prima parte <strong>del</strong><br />

XX secolo. Comunque i militanti islamisti non<br />

reputano rappresentativi <strong>del</strong>la società islamiche<br />

gli Stati-nazione moderni <strong>del</strong> Vicino e Medio<br />

Oriente perché soggetti <strong>al</strong>l’influenza <strong>del</strong>le potenze<br />

occident<strong>al</strong>i. Di conseguenza, movimenti islamisti<br />

come <strong>al</strong>-Qaida e Hamas si sono arrogati il compito<br />

di dichiarare jihad, scav<strong>al</strong>cando l’autorità<br />

tanto degli Stati-nazione quanto degli esperti religiosi<br />

tradizion<strong>al</strong>i.<br />

Gesù secondo l’Islam<br />

Gesù per i musulmani non è Figlio di Dio, ma un<br />

profeta che ha preparato la venuta di Maometto:<br />

”Rifiutan fede a Dio quelli che dicono: “il Cristo,<br />

figlio di Maria, è Dio”. Rispondi loro: “Chi potrebbe<br />

impedirlo a Dio, se Egli volesse annientare il Cristo<br />

figlio di Maria, e sua madre e tutti coloro che sono<br />

sulla terra?” (V, 17).<br />

Inoltre il Corano fa proprio il dogma cristiano<br />

<strong>del</strong>l’Immacolata concezione, secondo cui Maria<br />

partorì Gesù senza aver avuto un rapporto sessu<strong>al</strong>e.<br />

“E quando gli angeli dissero a Maria: “O<br />

Maria! In verità Dio t’ha prescelta e t’ha purificata e<br />

t’ha eletta su tutte le donne <strong>del</strong> creato... O Maria,<br />

Iddio t’annunzia la buona novella di una Parola che<br />

viene da Lui, e il cui nome sarà il Cristo, Gesù, figlio di<br />

Maria, eminente in questo mondo e nell’<strong>al</strong>tro e uno<br />

dei più vicini a Dio”... O mio Signore! rispose Maria,<br />

Come avrò mai un figlio se non m’ha toccata <strong>al</strong>cun<br />

uomo?” rispose l’angelo: Eppure Dio crea ciò ch’Ei<br />

vuole: <strong>al</strong>lorché ha deciso una cosa non ha che da<br />

dire: Sii! ed essa è” ( III, 42, 45, 47). Infine, la resurrezione<br />

di Gesù, il vero pilastro <strong>del</strong> Cristianesimo,<br />

viene tot<strong>al</strong>mente negata accogliendo una credenza<br />

di origine gnostica secondo cui Gesù <strong>al</strong><br />

momento <strong>del</strong>la crocifissione fu sostituito da un<br />

sosia. “Hanno detto: Abbiamo ucciso il Cristo, Gesù<br />

figlio di Maria, messaggero di Dio, mentre né lo uccisero<br />

né lo crocifissero, bensì qu<strong>al</strong>cuno fu reso ai loro<br />

occhi simile a Lui ... ma Iddio lo inn<strong>al</strong>zò a sé, e Dio è<br />

potente e saggio.” (IV, 157-158)<br />

La Donna<br />

“Esse (le donne) hanno diritti equiv<strong>al</strong>enti ai loro<br />

doveri, ma gli uomini hanno più responsabilità” (II;<br />

228). Su questo versetto fondament<strong>al</strong>e per capire<br />

il ruolo <strong>del</strong>la donna nella società islamica è interessante<br />

prendere in considerazione la nota ad<br />

esso relativa, redatta d<strong>al</strong> Hamza Roberto Piccardo:<br />

continua a pag. 5

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!