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Sei stato bocciato? Ricorri al Tar del Lazio! - Liceo Classico "G ...

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Pagina 12 Λογος<br />

Conversazione in Sicilia…<br />

ehm no davanti la pensilina tra ragazzi “classici” aspettando il pullman<br />

Episodio numero 1<br />

Mi permetto di fare un breve preambolo. Più re<strong>al</strong>izzavo questo articolo e più<br />

mi rendevo conto di due cose: prima di tutto di quanto fosse insensato e privo<br />

di una logica. E poi che è il classico servizio di giorn<strong>al</strong>e da leggere mentre si è<br />

in bagno! Nonostante tutto sono contento <strong>del</strong> mio lavoro….<strong>al</strong>la fine il nostro<br />

giorn<strong>al</strong>ino “Logos” non può essere solo ed esclusivamente un “mattone filosofico”<br />

dove si parla di grandi temi d’attu<strong>al</strong>ità, grandi teorie<br />

scientifiche…insomma…buona lettura.<br />

Festa di istituto<br />

“Non avendo nulla da fare…il giovedì grasso sono andato qua e là a chiedere<br />

un po’ di opinioni riguardanti la nostra scuola in gener<strong>al</strong>e e a dare<br />

fastidio a tutti. Mi sentivo un giorn<strong>al</strong>ista navigato. Che ne so…Giorgino o<br />

Mimum mi avrebbero fatto un baffo. Ad <strong>al</strong>cuni quartini ho chiesto: “sei<br />

qui da qu<strong>al</strong>che mese… come definiresti il nostro liceo con un solo<br />

aggettivo?” <strong>al</strong>cuni mi hanno detto severo, <strong>al</strong>tri vivibile, <strong>al</strong>tri ancora mi<br />

hanno detto “boh ma che ne so! È una scuola di secchioni…” <strong>al</strong>tri con aria<br />

più intellettu<strong>al</strong>e mi hanno detto ottimo.<br />

“E invece mi potresti dire un pregio o un difetto?” <strong>al</strong>lora mi hanno<br />

detto… “bè è una scuola che forma, però ci sono troppi figli di papà…” un’<strong>al</strong>tra<br />

ragazza davvero entusiasta <strong>del</strong>la mia iniziativa invece mi ha risposto cosi:<br />

“un pregio non lo so…i difetti sono tanti, a me non piace… forse si fanno tante<br />

feste… ma non lo so… che ne so è una scuola di secchioni”.Poi invece mi rivolgo<br />

<strong>al</strong>l’intellettu<strong>al</strong>e che aveva definito ottima questa scuola e mi dice: “Ma<br />

sicuramente è una scuola che ti forma in tutte le materie umanistiche ed anche<br />

scientifiche… il difetto invece è che non ti forma in quanto a praticità”.<br />

Alquanto stufo <strong>del</strong>le esternazioni dei quartini…mi rivolgo ora ad una<br />

ragazza <strong>del</strong> V, con la qu<strong>al</strong>e speravo di avere una discussione un po’ più<br />

profonda. Però, forse la giornata goliardica permeata da un clima “carnasci<strong>al</strong>esco”<br />

(Oh mio dio che frase!) o forse l’assente serietà da parte mia ma<br />

soprattutto da parte <strong>del</strong>la mia intervistata… non siamo riusciti a concludere<br />

granché. “Ti ricordi un evento particolare <strong>del</strong>lo scorso anno che<br />

ti ha divertito?” “Ma che mi ha fatto ridere o che mi ha fatto piangere?”<br />

“Mah guarda, interpret<strong>al</strong>o un po’ come vuoi tu il verbo divertire!” “No<br />

perché se vuoi ho un episodio particolare che però non è divertente” “Vabbè,<br />

dimmi quello che vuoi…” “Lo scorso hanno una classe ha pitturato tutto<br />

lo spogliatoio <strong>del</strong>le femmine con le bombolette spray…” “Cosa vi hanno<br />

scritto?” “Mah… hanno scritto frasi <strong>del</strong> tipo… tizio caio vi amo…” “Ok…<br />

ma hai un episodio divertente?” “Beh mi sono scompisciata d<strong>al</strong> ride…<br />

oddio questo non ce lo scrivere!” “Cosa?” “Non ci scrivere “mi sono scompisciata<br />

d<strong>al</strong> ridere…”” “No ok…tranquilla! ” “Dopo la cancelli?” “Si, si…<br />

Vogliamo tornare <strong>al</strong>la storia?” “Beh mi sono molto divertita <strong>al</strong>la festa di<br />

carnev<strong>al</strong>e <strong>del</strong>lo scorso anno... quando quelli <strong>del</strong> vecchio III si sono vestiti da<br />

donne ed hanno fatto <strong>del</strong>le foto tutte particolari… insomma è <strong>stato</strong> bello!”<br />

“Ti ricordi qu<strong>al</strong>cosa <strong>del</strong>la gita?” “L’anno scorso non ci sono andata in<br />

gita…[…]” “Neanche una gita d’un solo giorno?” “Beh si…siamo andati<br />

un giorno a Roma a sentire Ratzinger… ahaha… ed è stata una gita molto<br />

entusiasmante… (dovreste sentire il tono…ndr) perché ho dormito sempre<br />

ed ho cantato canzoncine dentro il pullman. Questa è l’unica cosa che ricordo.<br />

Anzi no… ricordo che una mia amica gli ha stretto la mano! Poi?<br />

Dimmi...” “La festa d’istituto di Nat<strong>al</strong>e <strong>del</strong>l’anno scorso come è stata?”<br />

“Non ci sono andata… L’anno scorso infatti non facevo niente… ero poco<br />

attiva… sai quartina indifesa...” “Anche io mi sento infatti molto indifeso…”<br />

“Vabbè ma tu sei un caso a parte! Invece quest’anno ho acqui<strong>stato</strong><br />

fiducia in me stessa e sono andata <strong>al</strong>la festa di Nat<strong>al</strong>e e mi è piaciuta molto<br />

anche se sul cibo…”<br />

Ancora più depresso e desolato mi <strong>al</strong>lontano d<strong>al</strong> V ginnasio e vado direttamente<br />

a parlare con una ragazza <strong>del</strong> II <strong>Liceo</strong>, con la qu<strong>al</strong>e ho sprecato<br />

circa 25 minuti a contrattare se potevo registrare tutto quello che diceva<br />

nell’intervista per non dover scrivere. “Dai M****** <strong>al</strong>lora che mi dici?”<br />

“Mi avv<strong>al</strong>go <strong>del</strong>la facoltà di non rispondere… No dai stoppa! Non mi viene in<br />

mente niente! Stoppa! ” a questo punto si intromette la ragazza <strong>del</strong> quinto<br />

ginnasio che avevo intervi<strong>stato</strong> precedentemente… si avvicina e mi<br />

dice… “Scusa potresti scrivere sul giorn<strong>al</strong>ino chi è sulla messaggeria che si<br />

firma trix? Chiedilo perché d<strong>al</strong>l’anno scorso ancora non è venuto fuori…” (ho<br />

deciso di omettere l’ultima parte <strong>del</strong> discorso per evitare molte cose…)<br />

ALLORA CHIEDO A TUTTI: CHI HA NOTIZIE DI UN CERTO TRIX MI FACCIA<br />

SAPERE!!! Tornando seri, (magari! ndr) la ragazza <strong>del</strong> II liceo mi dice: “Ah!<br />

Mi è venuto in mente un episodio particolare che non dimenticherò mai…”<br />

“Cioè?” “Aver conosciuto Massimo D’Angelo” (oddio! Comunque non ho<br />

corrotto nessuno! E l’intervista è ancora sul nastro!!!) “Mi racconti la tua<br />

gita più bella?” “L’anno scorso a Firenze…” “Perché cosa avete visto?” si<br />

intromette nuovamente quella <strong>del</strong> V: “Hanno visto gli Uffizi!” oh no!<br />

Legatela! Poi mi rivolgo <strong>al</strong>la ragazza <strong>del</strong> II “Dove siete stati?”<br />

“Dappertutto” (noto un’<strong>al</strong>legria gener<strong>al</strong>e impressionante per quanto<br />

riguarda la mia intervista… esclusa ovviamente la ragazza di V che ormai<br />

ha preso confidenza con i microfoni e non si sta un attimo zitta…) “Siamo<br />

state un sacco di tempo senza professori, meglio di cosi!” ripete poi la ragazza<br />

<strong>del</strong> V leggermente petulante… “E poi sono andati agli Uffizi!” “Ma tu<br />

che ne sai?” “È… così…lo so per sentito dire…” “Dai voglio sapere che<br />

avete fatto a Firenze…” “Niente di particolare, anche perché…[…]” la<br />

ragazza <strong>del</strong> V: “Oh mettici pure il mio urlo!” inoltre durante questa intervista<br />

viene anche lanciato un appello d<strong>al</strong>la ragazza petulante: “Io vorrei fare<br />

un annuncio… vorrei dire <strong>al</strong> Prof. Mignini di non andare in pensione perché<br />

voglio studiare Dante con lui!!!” Poi provo a riaprire una discussione seria<br />

con la ragazza <strong>del</strong> II: “E com’è stata la festa di Nat<strong>al</strong>e? “Bella” si intromette<br />

per la 9.856.654.732esima volta la ragazza <strong>del</strong> V: “Posso dire una cosa? È<br />

l’unica a cui è andata!”<br />

M’interrompe, spero per l’ultima volta la ragazza che parla peggio di una<br />

macchinetta che dà il resto <strong>al</strong> casello <strong>del</strong>l’autostrada: “Posso chiedere una<br />

cosa?” “Tanto ormai…” “Che compiti ci stanno per domani <strong>del</strong>la Ciarrocchi?<br />

No davvero! Quella domani m’interroga e mi mette 2! Perché tanto chiama sempre<br />

me…******* svegliati! ****** pace e sonno! E poi mi mmette (con due m!) 2!”<br />

Cosi con questa ultima esternazione decido di spegnere il mio registratore<br />

voc<strong>al</strong>e e di s<strong>al</strong>ire sopra il mio pullman che mi ricondurrà <strong>al</strong> mio paese.<br />

Sperando che abbia fatto divertire qu<strong>al</strong>cuno, vi lascio, dandovi quasi uffici<strong>al</strong>mente,<br />

l’appuntamento per il prossimo numero di logos… dove sceglierò<br />

un <strong>al</strong>tro paio di vittime <strong>al</strong>le qu<strong>al</strong>i sottoporre le mie domande. Infine,<br />

se come giorn<strong>al</strong>ista vi soddisfo…che ne so, chiamate Riotta e chiedete lui<br />

se può darmi un posto <strong>al</strong> Tg1… magari anche nell’edizione notturna!<br />

Massimo D’Angelo<br />

Gianni Riotta, direttore <strong>del</strong> Tg1

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