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Novembre - Comune di Firenze

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<strong>Novembre</strong> 2007<br />

IN-FORMAQ4firenze 21<br />

n CHIRURGIA<br />

L’ernia iatale<br />

Affrontiamo i tre tipi: quella da “scivolamento”, paraesofagea e da brachiesofago<br />

Si sente spesso parlare <strong>di</strong> ernia<br />

iatale soprattutto in seguito alla<br />

sempre maggior <strong>di</strong>ffusione della<br />

gastroscopia e del “<strong>di</strong>gerente<br />

per os”, un’indagine ra<strong>di</strong>ologica<br />

classica eseguita con l’ausilio<br />

<strong>di</strong> un mezzo <strong>di</strong> contrasto che<br />

viene fatto ingerire al paziente<br />

al momento opportuno. Spesso<br />

rappresenta un reperto collaterale<br />

non degno <strong>di</strong> nota e asintomatico,<br />

emerso nel corso <strong>di</strong><br />

questi accertamenti, altre volte<br />

viene invece specificatamente<br />

ricercato proprio in base alla<br />

particolare sintomatologia riferita<br />

dal paziente. Il termine ernia<br />

iatale in<strong>di</strong>ca una <strong>di</strong>slocazione<br />

intratoracica <strong>di</strong> una porzione<br />

dello stomaco attraverso lo iato<br />

esofageo del <strong>di</strong>aframma. Il muscolo<br />

<strong>di</strong>aframma separa infatti la<br />

cavità addominale dalla gabbia<br />

toracica e necessariamente deve<br />

lasciarsi attraversare da alcune<br />

strutture come per esempio i<br />

grossi vasi o appunto l’esofago.<br />

Questi “fori” vengono definiti iati<br />

e i propri bor<strong>di</strong> sono costituiti da<br />

fibre muscolari e connettivali<br />

che con il tempo, in certi soggetti<br />

e in determinate con<strong>di</strong>zioni,<br />

possono andare incontro ad un<br />

processo <strong>di</strong> sfiancamento così<br />

da far <strong>di</strong>ventare lo iato più largo<br />

e beante. È da questo presupposto<br />

che origina l’ernia iatale. Si<br />

<strong>di</strong>stinguono fondamentalmente<br />

tre tipi <strong>di</strong> ernia iatale: quella da<br />

“scivolamento”o assiale, quella<br />

paraesofagea o da rotazione e<br />

quella da brachiesofago.<br />

L’ernia da scivolamento è<br />

la più comune e rappresenta il<br />

90-95% dei casi <strong>di</strong> ernia iatale; è<br />

caratterizzata dallo scivolamento<br />

del car<strong>di</strong>as nel torace pur conservando<br />

l’esofago una lunghezza<br />

normale. La sua presenza è<br />

spesso intermittente, in parte o<br />

n ANDROLOGIA<br />

Quando è l’uomo<br />

che non riesce<br />

ad avere un figlio<br />

Le cause dell’infertilità maschile<br />

Sino a poco tempo fa se una<br />

coppia non riusciva ad avere<br />

figli si riteneva che la donna<br />

e solo lei avesse dei problemi.<br />

In alcune culture ancora oggi<br />

se una coppia è infertile la<br />

donna può essere ripu<strong>di</strong>ata<br />

od abbandonata. La fertilità<br />

maschile, identificata spesso<br />

con la potenza sessuale, era<br />

<strong>di</strong>fficilmente messa in <strong>di</strong>scussione.<br />

I tempi sono per fortuna<br />

cambiati ed oggi sappiamo<br />

che i problemi legati all’uomo<br />

rappresentano circa il 50%<br />

delle situazioni <strong>di</strong> infertilità<br />

e si calcola che il 5-10% degli<br />

uomini sposati abbiano o<br />

abbiano avuto dei problemi a<br />

riprodursi.<br />

Non sempre è possibile<br />

identificare una causa dell’infertilità<br />

maschile: ma <strong>di</strong>versi<br />

dati che provengono sia dagli<br />

Stati Uniti che dall’Europa<br />

evidenziano che la qualità<br />

del liquido seminale sta progressivamente<br />

peggiorando.<br />

Infatti 50 anni fa almeno la<br />

metà degli uomini sui 30 anni<br />

aveva circa 100 milioni <strong>di</strong><br />

spermatozoi per millilitro <strong>di</strong><br />

liquido seminale; trent’anni<br />

dopo, solo il 20% dei maschi<br />

della stessa età aveva lo stes-<br />

del tutto riducibile e può essere<br />

evocata con i cambiamenti <strong>di</strong> postura<br />

o con l’aumento della pressione<br />

addominale. La frequenza<br />

nella popolazione non è ben definibile<br />

in quanto si tratta <strong>di</strong> una<br />

<strong>di</strong>agnosi ra<strong>di</strong>ologica e perciò<br />

la sua incidenza sarà tanto più<br />

elevata quanto più il ra<strong>di</strong>ologo<br />

la ricerca. Basta ricordare che<br />

con specifiche manovre come<br />

la variazione del decubito, o la<br />

compressione addominale, si<br />

può riuscire a <strong>di</strong>mostrare una<br />

piccola ernia iatale da scivolamento<br />

nel 50-80% dei soggetti<br />

stu<strong>di</strong>ati. La frequenza globale<br />

<strong>di</strong> tale affezione nel mondo occidentale<br />

si attesta comunque<br />

intorno al 5-10% della popolazione.<br />

L’età maggiormente colpita<br />

è la me<strong>di</strong>o alta con massima<br />

incidenza a partire dalla 5 a decade<br />

<strong>di</strong> vita e incide maggiormente<br />

nelle donne.<br />

Nel caso invece dell’ernia<br />

paraesofagea si assiste alla<br />

formazione <strong>di</strong> una sacca gastrica<br />

toracica che si insinua nello<br />

iato lateralmente all’esofago. La<br />

porzione gastrica erniata è solitamente<br />

rappresentata dal fondo<br />

dello stomaco (cioè la zona più<br />

alta). La <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> pressione<br />

tra addome e torace fa sì che con<br />

il tempo questa ernia si ingran<strong>di</strong>sca<br />

sempre <strong>di</strong> più determinando<br />

un allargamento dello iato,<br />

con<strong>di</strong>zionando anche la risalita<br />

della giunzione esofago-gastrica<br />

e dando vita ad un’ernia mista.<br />

Ad<strong>di</strong>rittura nei casi più avanzati<br />

nell’ampio sacco erniario possono<br />

finire altri organi come il colon,<br />

il piccolo intestino e la milza.<br />

La frequenza <strong>di</strong> questa varietà è<br />

comunque bassa (5-10%) anche<br />

se può essere responsabile <strong>di</strong><br />

importanti manifestazioni sintomatologiche<br />

e <strong>di</strong> complicanze.<br />

so numero <strong>di</strong> spermatozoi.<br />

Cosa ha determinato questo<br />

peggioramento non è chiaro,<br />

ma le mutate abitu<strong>di</strong>ni e stili<br />

<strong>di</strong> vita (alcol, fumo, stress),<br />

l’inquinamento ambientale<br />

e dei luoghi <strong>di</strong> lavoro hanno<br />

avuto sicuramente il loro peso<br />

determinante. Inoltre ci si<br />

sposa e si cerca il primo figlio<br />

sempre più in là negli anni e,<br />

anche se l’uomo non ha un<br />

momento <strong>di</strong> arresto critico<br />

delle sue funzioni riproduttive,<br />

come la menopausa nella<br />

donna, e ci sono personaggi<br />

noti che hanno avuto figli<br />

dopo i 70 anni come Charlie<br />

Chaplin e Antony Queen, vi<br />

è comunque un fisiologico<br />

deca<strong>di</strong>mento del liquido seminale<br />

con l’età.<br />

La prima indagine che si fa per<br />

stu<strong>di</strong>are la fertilità maschile è<br />

l’esame del liquido seminale<br />

o spermiogramma. Quest’esame<br />

valuta il numero, la<br />

motilità e la morfologia degli<br />

spermatozoi, se l’esame rileva<br />

delle alterazioni è bene ripeterlo<br />

e approfon<strong>di</strong>re lo stu<strong>di</strong>o<br />

della funzionalità dell’apparato<br />

riproduttivo su in<strong>di</strong>cazione<br />

<strong>di</strong> uno specialista. Molti sono<br />

gli uomini in cui si evidenzia<br />

Infine, estremamente rara, ma<br />

per completezza da menzionare,<br />

va ricordata l’ernia da brachiesofago<br />

legata ad una congenita<br />

brevità dell’esofago per cui parte<br />

dello stomaco è sin dalla nascita<br />

stirata all’interno del torace.<br />

In linea <strong>di</strong> massima l’ernia itale è<br />

sicuramente favorita da aumenti<br />

della pressione endoaddominale;<br />

potrebbe quin<strong>di</strong> essere<br />

influenzata ad esempio da gravidanze<br />

multiple, dall’obesità,<br />

dai busti, dalla cifoscoliosi. Per<br />

certi versi è stato tirato in causa<br />

anche il consumo <strong>di</strong> una <strong>di</strong>eta<br />

raffinata e poco ricca <strong>di</strong> scorie,<br />

con formazione <strong>di</strong> feci dure, che<br />

con<strong>di</strong>zionerebbero un aumento<br />

della pressione endoaddominale<br />

durante l’evacuazione. È<br />

comunque vero che la grande<br />

maggioranza dei pazienti con<br />

ernia iatale sono asintomatici.<br />

Certi soggetti lamentano pirosi<br />

dopo un eccesso alimentare o<br />

una sensazione <strong>di</strong> ingombro<br />

epigastrico postpran<strong>di</strong>ale o <strong>di</strong><br />

“intrappolamento d’aria” o <strong>di</strong><br />

temporaneo impattamento <strong>di</strong><br />

bolo alimentare a livello dell’esofago<br />

<strong>di</strong>stale. Da non trascurare<br />

la possibilità <strong>di</strong> sindromi dolorose<br />

toraciche anginoi<strong>di</strong> e <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>sturbi del ritmo car<strong>di</strong>aco causati<br />

da stimoli vagali con spasmi<br />

coronarici riflessi a stiramenti<br />

<strong>di</strong>aframmatici, a compressione<br />

<strong>di</strong>retta da parte <strong>di</strong> grosse ernie<br />

che subiscono un’improvvisa<br />

<strong>di</strong>stensione. Ben <strong>di</strong>verso è il<br />

<strong>di</strong>scorso quando invece all’ernia<br />

iatale si associa la presenza<br />

<strong>di</strong> una esofagite per reflusso<br />

gastroesofageo patologico. Si<br />

tratta <strong>di</strong> un’evenienza non trascurabile<br />

se si pensa che il 32%<br />

dei soggetti con esofagite presenta<br />

un’ernia iatale e che il 20%<br />

circa dei pazienti con ernia iatale<br />

un quadro <strong>di</strong> oligoastenospermia,<br />

termine complesso che<br />

significa “pochi spermatozoi<br />

e poco mobili”.<br />

La <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> infertilità viene<br />

generalmente accettata con<br />

<strong>di</strong>fficoltà dal maschio. Spesso<br />

nascono delle reazioni <strong>di</strong> tipo<br />

depressivo oppure dei sensi <strong>di</strong><br />

colpa verso la propria compagna.<br />

La vecchia ma ra<strong>di</strong>cata<br />

sovrapposizione tra sterilità e<br />

impotenza fa sì che in alcuni<br />

uomini questo problema venga<br />

vissuto come incapacità<br />

sessuale. A livello <strong>di</strong> coppia<br />

la “crisi <strong>di</strong> scoprire <strong>di</strong> essere<br />

infertili” può incrinare anche<br />

la comunicazione, l’attività<br />

sessuale, i progetti futuri e<br />

dare luogo a una con<strong>di</strong>zione<br />

<strong>di</strong> conflitto e <strong>di</strong> isolamento<br />

sociale.<br />

Importante, in questi momenti<br />

è il rapporto con un me<strong>di</strong>co<br />

come l’andrologo, esperto in<br />

fisiopatologia della riproduzione<br />

umana . Un rapporto<br />

<strong>di</strong> fiducia che dovrebbe essere<br />

in grado <strong>di</strong> minimizzare<br />

l’impatto degli eventi me<strong>di</strong>ci<br />

e fisici che la coppia deve<br />

affrontare, infondere fiducia<br />

e prospettare una possibile<br />

soluzione per superare il pro-<br />

sviluppa una esofagite In questo<br />

caso compariranno il bruciore<br />

retrosternale, un eventuale rigurgito,<br />

la scialorrea, la <strong>di</strong>sfagia<br />

e raramente, l’o<strong>di</strong>nofagia (dolore<br />

alla deglutizione). Nelle ernie<br />

paraesofagee è invece raro il reflusso<br />

gastroesofageo in quanto<br />

la giunzione gastroesofagea non<br />

subisce variazioni, mentre invece<br />

sono più temibili i problemi<br />

<strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne meccanico come la<br />

<strong>di</strong>sfagia da compressione esofagea.<br />

Altre complicanze degne<br />

<strong>di</strong> nota sono le emorragie che<br />

solo raramente possono essere<br />

così gravi da dare ematemesi<br />

o melena. Sicuramente più<br />

probabili e meno pericolosi gli<br />

stillici<strong>di</strong> con conseguente anemia<br />

sideropenica microcitica da<br />

aree <strong>di</strong> ulcerazione gastrica o <strong>di</strong><br />

semplice congestione flogistica<br />

della mucosa. Nelle ernie <strong>di</strong><br />

grosse <strong>di</strong>mensioni si può verificare<br />

il volvolo, che si produce<br />

per rotazione dello stomaco<br />

lungo l’asse longitu<strong>di</strong>nale: è una<br />

situazione che può comportare<br />

gravi alterazioni vascolari e<br />

l’ostruzione completa <strong>di</strong> una porzione<br />

gastrica con drammatica<br />

sintomatologia dolorosa toracica<br />

da sovra<strong>di</strong>stensione che può<br />

sfociare nell’infarto del viscere<br />

con perforazione, me<strong>di</strong>astinite<br />

e peritonite.<br />

Nel prossimo incontro completeremo<br />

l’argomento esaminando<br />

la <strong>di</strong>agnosi, la prognosi e la terapia<br />

dell’ernia iatale.<br />

dott. Marco Marranci<br />

specialista in chirurgia dell’apparato <strong>di</strong>gerente<br />

ed endoscopia chirurgica <strong>di</strong>gestiva<br />

patologie venose degli arti inferiori<br />

e-mail: marcomarranci@tin.it<br />

Informazioni presso la redazione:<br />

tel. 055340811 fax 055340814<br />

redazione@e<strong>di</strong>me<strong>di</strong>a-fi.it<br />

blema evidenziato.<br />

Anche le situazioni più gravi<br />

<strong>di</strong> infertilità maschile oggi<br />

possono trovare una soluzione.<br />

Le tecniche <strong>di</strong> procreazione<br />

assistita, in particolare la<br />

ICSI (cioè l’iniezione <strong>di</strong>retta<br />

all’interno del citoplasma <strong>di</strong><br />

ovociti degli spermatozoi),<br />

sono riuscite a superare ostacoli<br />

sino a <strong>di</strong>eci anni fa ritenuti<br />

insuperabili e far realizzare<br />

le aspettative <strong>di</strong> molte coppie<br />

frustrate da una <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong><br />

infertilità maschile importante.<br />

Anche nelle situazioni estreme<br />

in cui non compare nessuno<br />

spermatozoo nel liquido<br />

seminale e si fa una <strong>di</strong>agnosi<br />

<strong>di</strong> azoospermia (cioè assenza<br />

totale <strong>di</strong> spermatozoi) si può<br />

tentare <strong>di</strong> recuperarli <strong>di</strong>rettamente<br />

dai testicoli con un<br />

intervento chirurgico e utilizzare<br />

poi gli spermatozoi, così<br />

recuperati, per una tecnica <strong>di</strong><br />

fecondazione assistita.<br />

dott. Giovanni Beretta<br />

andrologo-urologo<br />

via della Fortezza, 6<br />

tel. 055488709<br />

Ulteriori informazioni<br />

presso la redazione:<br />

tel. 055340811 fax 055340814<br />

redazione@e<strong>di</strong>me<strong>di</strong>a-fi.it<br />

Dentista<br />

MEDICINA<br />

17<br />

L’ODONTOIATRIA ESTETICA<br />

L’odontoiatria estetica nasce come risposta non solo<br />

all’allungamento della vita me<strong>di</strong>a e al desiderio sempre più <strong>di</strong>ffuso<br />

<strong>di</strong> invecchiare con grazia, ma anche alla nuova voglia <strong>di</strong> bellezza<br />

che caratterizza la nostra epoca. Le nuove tecniche odontoiatriche,<br />

tanto sofisticate nella sostanza quanto naturali nel risultato,<br />

possono ormai far durare un sorriso sempre.<br />

La mancanza <strong>di</strong> uno o più denti, i <strong>di</strong>fetti <strong>di</strong> tinta e forma, gli spazi<br />

indesiderati, gli affollamenti e le sovrapposizioni imperfezioni<br />

dentali che deturpano il sorriso e possono minare la sicurezza in<br />

se stessi nelle più varie forme <strong>di</strong> interazione sociale soprattutto in<br />

quelle importanti quali un primo appuntamento, un colloquio <strong>di</strong><br />

lavoro.<br />

Il <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> un sorriso è influenzato da una serie <strong>di</strong> fattori<br />

La forma del viso è il primo <strong>di</strong> questi aspetti, per esempio un volto<br />

lungo richiede un’accentuazione della larghezza per apparire più<br />

ovale, mentre una persona con la parte centrale del viso attraente<br />

o particolare può rendere gli incisivi centrali visibili per attirare<br />

l’attenzione proprio verso quella parte del viso. L’età anagrafica si<br />

miscela spesso con quella “desiderata”: in questi casi, allungare<br />

gli incisivi centrali aiuta a sembrare più giovani, effetto che si<br />

ottiene anche schiarendo la tinta dei denti con una procedura <strong>di</strong><br />

sbiancamento o con le cosiddette faccette in ceramica. Al contrario,<br />

un sorriso piatto o dalla tinta spenta fa sembrare più vecchi anche<br />

se gli altri tratti del viso sono ancora giovanili.<br />

Le aspirazioni estetiche del paziente sono un altro punto<br />

importantissimo: come vogliamo apparire agli altri? Un sorriso<br />

dall’impronta sofisticata accentua l’aspetto saggio e maturo <strong>di</strong> un<br />

viso, un sorriso dall’impronta sexy suggerisce passione, un sorriso<br />

sportivo energia ed entusiasmo. Il dentista deve valutare tutti questi<br />

aspetti per proporre al paziente la soluzione migliore e più adatta<br />

alla sua con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> partenza. Un dentista che si occupa <strong>di</strong> questa<br />

branca dell’odontoiatria ha quasi sempre un vero e proprio amore<br />

l’estetica e per la bellezza del sorriso.<br />

Le opzioni tra le quali scegliere in funzione della con<strong>di</strong>zione iniziale<br />

e del risultato desiderato sono molte.<br />

Ve<strong>di</strong>amone alcune: correzione della linea gengivale. I denti<br />

sembrano troppo corti, le gengive sono troppo evidenti o coprono<br />

alcuni denti in modo eccessivo. Nella procedura correttiva la<br />

porzione della gengiva in eccesso viene rimossa per esporre<br />

maggiormente la parte coronale del dente, mentre la rimanente<br />

porzione gengivale viene scolpita per conferire al sorriso l’aspetto<br />

ideale; correzione delle ra<strong>di</strong>ci esposte. I denti sembrano troppo<br />

lunghi e conferiscono al sorriso un aspetto invecchiato. Questo<br />

effetto antiestetico è provocato dalla recessione gengivale che<br />

causa l’esposizione delle ra<strong>di</strong>ci del dente. Non solo le ra<strong>di</strong>ci esposte<br />

hanno un aspetto sgradevole, ma soprattutto aumentano il rischio<br />

<strong>di</strong> sviluppare una carie ra<strong>di</strong>colare; correzione dei <strong>di</strong>sallineamenti.<br />

”Ortodonzia istantanea” è il nuovo termine coniato per descrivere<br />

l’applicazione <strong>di</strong> faccette <strong>di</strong> porcellana, corone o ponti, per<br />

correggere sovrapposizioni, spaziature, o assenza <strong>di</strong> denti. Non<br />

tutti sono can<strong>di</strong>dati ideali, e per alcune persone l’ortodonzia<br />

invisibile o tra<strong>di</strong>zionale resta la soluzione migliore. Modelli <strong>di</strong> cera<br />

o immagini <strong>di</strong>gitali rendono possibile la visualizzazione del risultato<br />

finale prima <strong>di</strong> procedere al trattamento, inoltre dal modello <strong>di</strong><br />

cera possono essere ricavate faccette o corone temporanee che<br />

mostrano l’aspetto definitivo dei denti in quanto a lunghezza e<br />

forma. Nella parte finale della procedura, che in genere non dura<br />

più <strong>di</strong> 2-3 settimane, i provvisori vengono sostituiti dai definitivi;<br />

faccette. Le faccette sono piccole conchiglie molto sottili, in acrilico<br />

o preferibilmente in porcellana, che si fissano sulla superficie dei<br />

denti. Servono a ricoprire i denti molto macchiati o scheggiati,<br />

le grosse otturazioni o i denti dalla forma irregolare. Il risultato<br />

finale è eccezionale in termini <strong>di</strong> estetica e <strong>di</strong> durata: in me<strong>di</strong>a, le<br />

faccette durano più <strong>di</strong> 10 anni e devono venire considerate come un<br />

trattamento irreversibile poiché si è eliminato uno strato <strong>di</strong> smalto<br />

dai denti correzione dei <strong>di</strong>sallineamenti.<br />

Ortodonzia invisibile è il termine che descrive un modo invisibile<br />

per riallineare i denti senza ferretti ma con una serie <strong>di</strong> mascherine<br />

trasparenti che riallineano i denti senza fili metallici e senza<br />

attacchi fissi. Il risultato è efficace sotto il profilo terapeutico, come<br />

provano numerosi stu<strong>di</strong> clinici, e il sistema aggiunge all’invisibilità<br />

il vantaggio <strong>di</strong> essere rimuovibile ed estremamente confortevole<br />

perché proprio l’assenza <strong>di</strong> fili metallici e <strong>di</strong> attacchi previene<br />

qualsiasi irritazione; sbiancamento dei denti. Oggi esistono vari<br />

sistemi che cambiano veramente il colore dei denti me<strong>di</strong>ante<br />

mascherine notturne, oppure attivazioni con luce alogena o laser <strong>di</strong><br />

varie sostanze sbiancanti nello stu<strong>di</strong>o del dentista.<br />

La procedura <strong>di</strong> sbiancamento professionale è davvero efficace: test<br />

clinici <strong>di</strong>mostrano che con questo processo sbiancante si ottiene<br />

me<strong>di</strong>amente un miglioramento del colore <strong>di</strong> nove gra<strong>di</strong> della scala<br />

colori Vita” che i dentisti usano per stabilire i colori dei denti;<br />

dott. Cesare Paoleschi<br />

viale Gramsci, 12 <strong>Firenze</strong><br />

tel. 055 289891<br />

Altre informazioni su www.cesarepaolesschi.it<br />

MODAESOLIDARIETÀ<br />

Torna il mercatino<br />

delle firme<br />

per la Fondazione Ant<br />

Nei giorni 16,17,18 novembre i Volontari della Fondazione<br />

ANT sono impegnati nel Mercatino delle Firme che si tiene<br />

presso lo storico Caffè Giubbe Rosse, in piazza della Repubblica.<br />

Abbigliamento, accessori, pelletteria, biancheria e<br />

oggettistica per la casa delle migliori marche, saranno le categorie<br />

oggetto del mercatino. Tutta la merce è stata donata<br />

da aziende ed esercizi commerciali dell’area fiorentina e<br />

<strong>di</strong> altre zone d’Italia. Il mercatino resta aperto dalle 10:30<br />

alle 19. I fon<strong>di</strong> raccolti con l’iniziativa serviranno a sostenere<br />

l’Hospice Domiciliare Oncologico (HOD-ANT) <strong>di</strong> <strong>Firenze</strong>-Prato-Pistoia,<br />

una delle 29 équipe attivate dall’ANT sul territorio<br />

italiano per seguire a casa i Sofferenti <strong>di</strong> tumore, 24 ore su<br />

24, 365 giorni l’anno, con me<strong>di</strong>ci, infermieri e psicologi regolarmente<br />

retribuiti dalla Fondazione.<br />

Livia Seravalli<br />

Fondazione ANT Italia ONLUS<br />

Relazioni Esterne Toscana<br />

tel. 0555000210, mob. 3486563274<br />

fax 055579722<br />

livia.seravalliantitalia.org - www.antitalia.org<br />

INFO sul Mercatino e su altre iniziative <strong>di</strong> novembre: tel. 0555000210

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