Novembre - Comune di Firenze

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Novembre 2007 IN-FORMAQ4firenze 8 n MOSTRA COLLETTIVA Gruppo Pace Arte e non violenza Primo incontro nazionale fino all’11 novembre a “Stazione di confine” È aperta la prima grande esposizione nazionale di opere di artisti provenienti dall’Italia e dall’estero sul tema Arte e nonviolenza. L’evento è organizzato e promosso dall’ANTS (artisti per la nonviolenza e la trasformazione sociale) in collaborazione con Stazione di Confine (il centro di cultura e arti, di formazione e comunicazione). Da ottobre si alternano diversi tavoli di lavoro, incontri, dibattiti e conferenze sull’arte, sulla figura dell’artista contemporaneo e la loro incidenza in un mondo dove la violenza in ogni sua forma è oggi considerata come “il male minore” se non sfacciatamente il mezzo lecito per fini “superiori”, in aperta contraddizione con le risoluzioni internazionali e i buoni propositi individuali. L’occasione di questo primo incontro nazionale di Artisti per la Nonviolenza è quindi motivo di confronto tra artisti e pubblico su un tema particolarmente spinoso e attuale quale la violenza. L’esposizione delle opere prosegue sino all’11 novembre ed è visitabile tutti i giorni dalle 10.00 fino la tarda sera. Artisti partecipanti: Marco Albanelli, Barbara Agreste, Dusanka Badovinac, Daniele Barbagli, Fabiola Barna, Aluizio Barros, Michela Battagello, Federico Bebber, Pina Bertozzi, Elena Bombardelli, Ilaria Borraccino, Narciso Bre- sciani, Momò Calascibetta, Barbara Calonaci, Matteo Carbone, Magda Carella, Gilberto Carpo, Mimmo Cecarelli, Luca Cecchini, Piero Ceragioli, Valentina Cerasola, Emiliano Cesarano, Laura Coniglione, Enzo Correnti, Crislim, Dealuminal, Nunzia De Collanz, Antonio De Rose, Gaetano Della Femina, Domenico Di Caterino, Oscar Diodoro, Elena Faralli, Maria Da Gloria Fernandes, Cinzia Fontanelli, Paula França, Ignazio Fresu, Daniela Garosi, Gian Genta, Attilio Geva, Sergio Guarguaglini, Luna Hal, Barbara Karwowska, Luigi Latino, Leonblas, Maya Lopez Muro, Chiara Machetti, Gian Luca Maggiani, Marco Masoni, Teresa Susy Manzo, Franco Margari, Franco Marra, Fulvio Martini, Giuseppe Ignazio Massenti, Eleonora Meregalli, Abdelkader Meskar, Kim Molinero, Ivo Miraglia, Michela Muserra, Neotto (Nicola Russo), Nic, Filipe Paiva, Luca Palazzi, Monica Palermo, Angelo Palumbo, Alessandro Passerini, Luten Plissè (Federico Vianello), Teresa Rebelo, Rita Raschillà, Ina Ripari, Stefania Rizzi,Catia Rodrigues, Paolo Salvadori, Lucia Sandroni, Loretta Santocchi, Antonella Sassanelli, Robert Schwarz, Luca Scornaienchi, Giovanna Sparapani, Vincenza Spiridione, Turchese (Barreca Maria), Cristina Turchi, Andrea Toffolon, Veloso, Claudia Vianello, Valeria Vita, Enza Voglio, Malia Yellow, Luciano Zanella, Sasha Zelenkevich, Zoro, Luigi Zucconi. INFO: www.stazionediconfine.it Stazione di confine in via Attivante, 5 (traversa di via Pisana) 3403678469 info@antsonweb.com UNA CAMPAGNA PER LO SMANTELLAMENTO DELLE BASI NATO Il Gruppo Pace del Quartiere 4 e il comitato “Fermiamo la guerra” insieme per sensibilizzare i cittadini fiorentini e toscani. Partirà a fine 2007 l’azione congiunta dei due gruppi, in collaborazione con tutte le altre espressioni della cultura e della politica pacifista di Firenze per informare e coinvolgere quanti più cittadini possibile sulla necessità di smantellare le basi Nato in Italia e soprattutto far chiudere in maniera definitiva Camp Darby. «Per entrambe le richieste – spiega Gianfranco Tomassini, tra i responsabili del Gruppo Pace del Q4 – sono già state fatte alcune manifestazioni importanti e che hanno ricevuto la partecipazione di molti cittadini fiorentini e toscani ma da fine anno, la nostra intenzione e i nostri sforzi si concentreranno su una vera e propria campagna di sensibilizzazione politica; cercheremo di affrontare, infatti, il difficile problema della base toscana di Camp Darby cercando di spiegare all’opinione pubblica quanto sia impensabile e grave che sul territorio italiano, e nello specifico su quello toscano, possa continuare a funzionare ed esistere un’area assolutamente in mano degli americani». In realtà, il problema della base toscana di Camp Darby è una questione sentita e sollevata da più parti e anche a livello nazionale ma che, come spiegano gli addetti ai lavori e molte associazioni e comitati pacifisti, sembra sempre arenarsi contro un muro di risposte preconfezionate o addirittura di totali silenzi. «L’azione cui stiamo pensando e sulla quale lavoriamo congiuntamente – prosegue Tomassini – è un atto nuovo che dovrà dare vita ad un rinnovato percorso sia sociale che politico; adesso desideriamo che i politici che fino ad ora ci hanno sostenuto intervenendo a dibattiti e manifestazioni, anche nazionali, prendano una vera e propria posizione politica e che l’attività che inizieremo tra breve possa avere un’eco più forte e ampia possibile, perché, per quanto riguarda determinati argomenti, abbiamo potuto constatare una certa disinformazione e di conseguenza poca consapevolezza da parte di molti cittadini». A.D.S.
Novembre 2007 IN-FORMAQ4firenze 9 n SAN LORENZO A GREVE 1966-1976: un decennio di lotte popolari in mostra Fino al 10 novembre al centro commerciale Coop Il Q.4, unitamente all’Archivio del Movimento di Quartiere e alla Sezione Soci Unicoop Firenze sudovest, promuove la mostra “Le radici della partecipazione: Firenze e il suo territorio”, che si terrà fino al 10 novembre presso il Centro Commerciale Coop di San Lorenzo a Greve. La Mostra vuole documentare l’importante decennio 1966/1976 dove affondano le “radici della partecipazione” di Firenze e del suo territorio. A 40 anni dall’alluvione del 1966 e a 30 dalla nascita dei Consigli di Quartiere, è importante evidenziare il legame tra questi due eventi e riflettere sul rapporto tra quel periodo storico e quello presente. I Comitati di Quartiere (nati proprio in occasione dell’alluvione del 1966 dai Centri di Soccorso che operarono fin dai primi giorni presso le Parrocchie e le Case del Popolo per prestare i primi aiuti alla popolazione) hanno legato molta della loro attività alla ricostruzione successiva e a una serie di iniziative sul territorio, dalla scuola alla casa, ai servizi sociali, all’ambiente, fino alle tematiche del decentramento. La mostra itinerante ha preso le mosse nel novembre 2006 nel Quartiere 1 e poi ha proseguito il suo giro nel 2007 nei quartieri 2, 3 e 5 e nei Comuni del circondario. Nel Q.4 viene riproposta unitamente alla mostra “Quelli del circolo, quelli della Cooperativa” che la sez. soci Coop dell’Isolotto ha voluto curare per ricostruire il percorso dell’associazionismo mutualistico e cooperativo che tanta parte ha avuto nell’emancipazione delle classi lavoratrici nel corso degli ultimi due secoli. L’iniziativa è promossa dal Comune di Firenze (Assessorato alla Partecipazione, Assessorato alla Cultura, Consigli di Quartiere 1, 2, 3, 4, 5) e della Regione Toscana, in collaborazione con i Comuni di Bagno a Ripoli, Calenzano, Fiesole. La raccolta del materiale è stata curata dall’Archivio del Movimento di Quartiere di Firenze, che ha sede nel Q.4, in collaborazione con la Fondazione Michelucci, l’Unicoop Firenze, l’Istituto Storico della Resi- stenza in Toscana, l’Archivio della Comunità dell’Isolotto, l’ARCI Firenze. Nel corso della visita è prevista la proiezione del Video “Le radici della partecipazione” di Nicola Melloni: immagini e interviste sui quartieri dal 1966 al 1976. La mostra sarà visitabile anche dalle scolaresche nell’orario di apertura della Coop. A ciascuna classe sarà dato in omaggio il catalogolibro della mostra e il video. L’Archivio del Movimento di Quartiere curerà le visite guidate che si svolgeranno su prenotazione. Per prenotarsi: Archivio del Movimento di Quartiere, cell. 339 8070153 francoquercioli@interfree.it Sezione soci Unicoop Firenze Sud Ovest, tel. 055 7323081 Ass. Pantagruel SCIOPERO DELLA FAME PER L’ABOLIZIONE DELL’ERGASTOLO Dal carcere di Spoleto è partito un appello per iniziare uno sciopero della fame il 1° dicembre per chiedere l’abolizione dell’ergastolo. Sono più di 500 gli ergastolani che ad oggi hanno risposto sì, ma le adesioni continuano ad arrivare. E accanto agli ergastolani, per solidarietà con la loro lotta pacifica, si stanno schierando numerosi compagni detenuti e familiari. La maggioranza farà lo sciopero della fame per uno/due giorni, mentre una ventina di detenuti hanno dichiarato che invece lo porteranno avanti ad oltranza fino a che non avranno delle risposte politiche. Dall’appello degli ergastolani del carcere di Spoleto: “L’ergastolano non può guardare in faccia il futuro. Può solo guardare il tempo che va via. Gli ergastolani non hanno futuro… Molti di noi se potessero scegliere preferirebbero morire subito, adesso, in questo momento, piuttosto che nel modo orribile, progressivamente e infinitamente spaventoso di morire tutti i giorni. Numerosi ergastolani hanno deciso, dal primo di dicembre di non mangiare, non lasciateci soli, abbiamo bisogno della vostra solidarietà. Dove vogliamo arrivare? Pretendiamo che siano rispettate le regole dello Stato di diritto e della democrazia: Rifondazione Comunista, partito che sostiene questo Governo, ha presentato due disegni di legge per l’abolizione dell’ergastolo, uno alla Camera e uno al Senato. Ebbene vogliamo che siano discussi. In maniera trasparente, mostrando le nostre facce ed il nostro dolore abbiamo deciso, nonostante tutto e tutti, di vivere lottando pur rischiando di morire”. Associazione Pantagruel via A. Tavanti 20, tel. 055 473070 - www.informacarcere.it
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