e12 L’influenza dei suini Un’epidemia molto contagiosa di Carlo Parisi Da un pò di tempo a questa parte, pare che l’Italia sia influenzata da correnti di basso profilo morale e poco edificanti. Da un lato il decrescente livello di partecipazione alla politica da parte dei cittadini evidenzia la sfiducia dell’opinione pubblica nei confronti <strong>della</strong> politica stessa e soprattutto nei confronti dei politici. Dall’altro lato, i governi che si sono succeduti negli ultimi quindici anni
IL DECRESCENTE LIVELLO DI PARTECIPAZIONE ALLA POLITICA DA PARTE DEI CITTADINI EVIDENZIA LA SFIDUCIA DELL’OPINIONE PUBBLICA NEI CONFRONTI DELLA POLITICA STESSA E SOPRATTUTTO NEI CONFRONTI DEI POLITICI. circa, vedono il popolo, non come una risorsa, ma come un problema. Spesso i politici, arroganti <strong>della</strong> loro posizione, esercitano le proprie responsabilità, non come un servizio dovuto ai cittadini, bensì come misericordiosi donatori di beneficenze. Così, ad esempio, l’abolizione di qualche tassa, l’intervento sulle immondizie napoletane o sui disastri abruzzesi, non esprime un atto di responsabile governabilità, ma una concessione personale del Primo Ministro. L’informazione è spesso modificata di occasione in occasione, cambiando il significato intrinseco dei valori e riducendo il “senso dello Stato” a favore del personale politico di turno; i comportamenti pratici sostituiscono, di fatto, i valori teorici e le parole usate ne stravolgono i significati. Ad esempio. Le guerre vengono definite missioni di pace, ed i nuovi eroi servono a depistare gli innumerevoli incidenti sul lavoro sommerso. Qualche lodo, di qua e di la, può stravolgere il vecchio detto che la legge è uguale per tutti e che i farabutti dovrebbero stare in galera, e lo scudo fiscale potrebbe divenire un pretesto per riciclare denaro sporco. La riforma scolastica e <strong>della</strong> pubblica amministrazione, esprime un’attenuante per continuare a mungere fondi alla faccia del pubblico impiego o semplicemente fumo negli occhi per gli italiani poco attenti. Il posto fisso, manifesta l’ultima riscoperta del ministro con la erre moscia, per camuffare diversi anni di politica a favore del precariato. Le previsioni meteorologiche suscitano un evasivo passatempo per i telespettatori di Emilio Fede. Intrattenersi con una escort rivela, con eufemismo, la possibilità di alcuni imprenditori di pagare le puttane oltre il dovuto. Promuovere le primarie, nasconde l’incapacità di un partito ad organizzare una seria opposizione. Nel nostro piccolo, la rivalutazione delle mino- ranze etniche confonde un buona giustificazione per catturare contributi dalle pubbliche amministrazioni. E la libertà di stampa? Una locuzione sulla quale dibattere, per offuscare una libera e spontanea sovranità dell’informazione. Di recente si usa l’informazione anche come mezzo di rappresaglia contro gli avversari politici, sia da parte <strong>della</strong> maggioranza sia dell’opposizione, spostando gli argomenti sulle questioni private, piuttosto che sui problemi reali del Paese. Il gossip, che prima era prerogativa degli attori e dei cantanti, si fonde ulteriormente con il mondo <strong>della</strong> politica e qualcuno utilizza il pettegolezzo, non sempre per denigrare l’avversario, ma anche per far parlare di se: è sempre pubblicità! Alcune movenze, riproducono poi, l’impertinenza di alcuni parlamentari, che credono di essere gli unici detentori <strong>della</strong> verità, nonché gli unici salvatori <strong>della</strong> Patria. Il vecchio detto, “o con me o contro di me”, traspare spesso come l’unica filosofia di alcuni governanti. (… meno male che c’è Silvio!). Altri atteggiamenti dell’attuale Governo, invece, sembrano ricalcare storiche logiche di potere che possono, per certi versi ed in via analogica, paragonarsi al periodo fascista, e per altri versi anche all’impero romano. La sola differenza, dettata dai tempi storici, è che oggi si usano i mezzi di comunicazione di massa, sia per diffondere l’idea che tutto va bene, sia per “dividere ed imperare”. A parer mio, quello che si presenta più fastidioso in tutto questo panorama “teatrale”, è la poco democratica e maleducata arroganza di alcuni “onorevoli” Ministri. Quando “l’imperatore”, magnificandosi come il miglior Capo del Governo degli ultimi centocinquant’anni, incrimina tutti di essere dei comunisti, ogni qualvolta le cose non gli vanno per il conveniente verso, allora, appare chiara la presunzione! Come se essere di sinistra, o semplicemente pensarla diversamente, sia uno dei peccati capitali! L’insolenza sembra invece evidente, quando, durante le parate militari, il medesimo “imperatore” si mostra in televisione, un passo più avanti a coprire la figura del Presidente <strong>della</strong> Repubblica, ed inoltre, ogni qualvolta offende la dignità dei colleghi parlamentari e delle persone tutte. Soprattutto, quando oltraggia i non suoi elettori, accusandoli di essere dei coglioni! Superbia e soprattutto maleducazione, anche da parte del minuscolo Ministro, quando ingiuria i dipendenti pubblici. Vorrei tanto, dire a questo piccolissimo ed apparente complessato uomo, che prima di offendermi, dichiarandomi fannullone, potrebbe iniziare a dar dignitoso lavoro agli impiegati dello stato, senza dover loro togliere i servizi per affidarli ai privati. Non sono di meno i boriosi leghisti, che con il loro esercito e la loro bandiera, violentano, con tono terroristico, l’unità nazionale e molteplici anni di duro lavoro per affermare i diritti d’uguaglianza tra gli uomini. Che vergogna! Non dovrebbero nemmeno stare in Parlamento, come d’altronde tutti quei deputati che hanno commesso dei reati. …e via dicendo, certamente questa non può essere la giusta sede per elencare tutte le malefatte dei politici. Sarebbe comunque auspicabile essere governati da una classe politica di persone nuove, di persone onorevoli, ma soprattutto di persone … e basta! Pulite, responsabili, colte, intelligenti e degne di rappresentare la gente comune. A quanto pare, per adesso non v’è speranza! Sarà colpa dell’influenza suina? e13