n° 72 - Eco della Brigna

don Enzo Cosentino Josephi
editoriale di
2e
tempora
Nel 1795, ad opera di
Francesco Grimaldi,
veniva istituita la
Confraternita di Gesù
Maria e Giuseppe. Negli
anni seguenti la
Confraternita, organizzandosi maggiormente,
sentì il bisogno di un ordinamento
per “...regolare l’andamento
dei singoli membri”, così, il 12 aprile
1819, venivano presentati al Governo
gli schemi dei nuovi capitoli che furono
approvati il 2 maggio 1819. Alla
fine del XIX secolo, si nota nella
nostra Comunità una forte devozione
verso il Santo Patriarca. È di quel
periodo l’istituzione della Cassa rurale
“San Giuseppe”, che funzionerà fino al
1937 circa. Il superiore del tempo,
siamo nel 1898, Giuseppe Bonanno di
Antonino, in questo clima favorevole,
si impegna a riordinare tutta l’amministrazione
della Confraternita, seguendo
il rinnovamento di quel periodo e
nel contempo si impegna a non tralasciare
le antiche consuetudini. Così, il
23 febbraio 1902, predispone un
nuovo regolamento, approvato poi il
25 maggio 1902. Il 15 febbraio 1899 i
deputati di quell’anno, Giuseppe
Bonanno, Rosario Maida, Vincenzo
Raia e Francesco Carlisi, spostano la
festa esterna dal 19 marzo al 27 settembre
e, nel contempo, per “...dare
maggiore importanza alla festa del
S.Patriarca...”, chiedono al Comune
di Mezzojuso, il 19 marzo 1899, di
deliberare l’istituzione di un mercato
di animali. Il 7 maggio 1899, il
Consiglio Comunale, ritenendo valida
la richiesta di avere istituiti due mer-
cati di animali, uno precedente (fiera
del SS. Crocifisso) e l’altro susseguente
al raccolto dei cereali (settembre)
“... perché di grande utilità per il
paese”, all’ unanimità di voti, con la
delibera n° 231, istituisce la fiera.
Sempre in questi anni, un certo
Domenico Moscato da Corleone, per
incarico della Confraternita, ricama le
bisacce e tutto l’arredo per le due retini
che dovevano seguire la torcerìa.
Dopo questo breve capolino nella storia
della Confraternita di San
Giuseppe rientriamo ai nostri giorni,
constatando come la situazione socioeconomica
e le necessità del tempo
abbiano condotto a modificare gli statuti,
eliminare delle consuetudini o
apportare delle innovazioni e addirit-
Frontespizio dello Statuto della Confraternita
di Gesù Maria e Giuseppe approvato nel 1902.
tura spostare la data della festa esterna.
Ma ogni cambiamento è stato attivato
da un’unica e sola esigenza che è
allo stesso tempo buon proposito e
aspirazione: rendere sempre più solenne
la festa del Patriarca San Giuseppe
e favorire sempre di più la partecipazione
popolare.
Una simile esigenza la viviamo ormai
anche ai nostri tempi. Da diversi anni,
assistiamo ad una mutazione del clima
che ha cambiato le caratteristiche del
nostro autunno. Se una volta si godeva
delle ultime fresche serate nell’ultima
settimana di settembre, proprio durante
gli spettacoli per la Fiera di San
Giuseppe, nell’ultimo quinquennio il
passaggio dall’estate all’autunno è
brusco e il maltempo imperversa proprio
nell’ultimo decade di settembre. E
così anche noi dobbiamo sottostare al
tempo e modificare le nostre consuetudini.
Ci troviamo nella necessità di
anticipare la festa esterna del Santo
Patriarca da settembre ad agosto. Il
fine di questa nostra esigenza è sempre
quel buon proposito, quella aspirazione:
rendere più solenne la celebrazione
in onore di San Giuseppe. Dopo lunga
ed attenta riflessione, di comune accordo
con la Confraternita, si è deciso che
a partire dal prossimo anno 2010, la
festa estiva di San Giuseppe verrà anticipata
di un mese e celebrata il 26 - 27
agosto di ciascun anno. Sono convinto,
da quanto ho percepito parlando di
questa decisione con alcune persone,
che la data scelta sia l’unica soluzione
possibile. E d’altra parte anche Gesù
disse: «Il sabato è per l’uomo e non
viceversa».