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e8<br />
Francesco vai!<br />
Festa di San Francesco a Mezzojuso<br />
di Francesca Brancato<br />
La memoria del<br />
Transito di Francesco,<br />
il 4 ottobre, data dedicata<br />
alla celebrazione del<br />
Santo, quest’anno è ricorsa di<br />
Domenica. Come ogni anno, anche in<br />
questo la Celebrazione Eucaristica si è<br />
svolta non in Parrocchia ma nella chiesa<br />
dell’Immacolata dell’ex Convento<br />
latino dell’ordine dei Frati Minori che<br />
custodisce, in una piccola nicchia,<br />
entrando a destra, il simulacro del<br />
Poverello di Assisi, proprio uguale nell’aspetto<br />
alla descrizione di Benedetto<br />
da Celano. Tutta la comunità è accorsa<br />
per partecipare alla Santa Messa delle<br />
ore 19.00. La chiesa è colma di fedeli,<br />
i ragazzi devono continuare a portare<br />
sedie e ancora sedie in fondo. Ed<br />
eccoci tutti insieme per ritrovare quel<br />
piccolo uomo che ha svelato alla storia<br />
come i precetti del Vangelo non<br />
sono utopia ma verità, quel piccolo<br />
gigante. Alla fine <strong>della</strong> Celebrazione,<br />
quando frate sole è già volto al tramonto,<br />
ci ritroviamo sul sagrato pronti<br />
per quella piccola sorpresa che don<br />
Enzo ci ha riservato quest’anno: una<br />
breve processione del simulacro per le<br />
strade dei quartieri Convento e<br />
Madonna dei Miracoli. Ci disponiamo<br />
su due file, per illuminare con la sola<br />
fioca luce delle nostre candele la strada<br />
che percorreremo insieme a lui. E<br />
Francesco è li, al centro del corteo,<br />
portato dagli ideatori e promotori di<br />
questa semplice ma significativa processione:<br />
i giovani <strong>della</strong> Parrocchia.<br />
Non c’è illuminazione, non c’è tamburo,<br />
non c’è banda musicale, non c’è<br />
microfono, non ci sono stendardi, non<br />
ci sono abitini, non ci sono autorità<br />
civili e militari, ma ci sono i fedeli e la<br />
preghiera. È una processione autentica,<br />
c’è quello che vorrebbe Francesco,<br />
fare un pezzo di strada con lui, con<br />
semplicità ed umiltà, per pregare<br />
insieme, da veri fratelli. Forse è<br />
l’evento che richiama il ricordo, o è<br />
dal ricordo che nasce l’evento:<br />
comunque dopo la processione di<br />
Domenica, i più grandi cominciano a<br />
raccontare quella volta che a<br />
Mezzojuso si fece la festa pure a questo<br />
Santo. A dirmi come è andata quella<br />
volta è stato lo zio Ciccio Lo<br />
Monte. “Siamo verso la fine degli<br />
anni Cinquanta! - Mi dice lo zio