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Ustica: destini incrociati. Quando la garanzia di ... - Visit WordPress

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Stando ai registri Itavia, in quattor<strong>di</strong>ci anni <strong>di</strong> attività, il DC-9 I-TIGI aveva<br />

totalizzato 29.544 ore <strong>di</strong> volo: un numero certamente alto, ma nel<strong>la</strong> me<strong>di</strong>a<br />

mon<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> utilizzo <strong>di</strong> questo velivolo. Le revisioni erano tutte in rego<strong>la</strong>, tanto<br />

che l’aeromobile poteva <strong>di</strong>rsi come nuovo. Il DC-9 aveva passato, il 5 gennaio<br />

1979, <strong>la</strong> revisione generale <strong>di</strong> tipo E che si compie dopo 14.000 ore <strong>di</strong> volo con<br />

partico<strong>la</strong>re attenzione al<strong>la</strong> struttura, e richiede un <strong>la</strong>voro <strong>di</strong> 40 giorni. La<br />

revisione <strong>di</strong> tipo C invece, che richiede una settimana, era stata completata il 12<br />

maggio 1980. Inoltre, come tutti i DC-9 in operativo nel<strong>la</strong> flotta mon<strong>di</strong>ale, aveva<br />

ricevuto e continuava a ricevere rego<strong>la</strong>ri ispezioni al<strong>la</strong> paratia terminale <strong>di</strong><br />

pressurizzazione da parte degli organi competenti.<br />

C’è grande confusione. Viene reso noto che i piloti non hanno segna<strong>la</strong>to al<strong>la</strong><br />

torre <strong>di</strong> controllo alcun guasto o avaria prima dello schianto in mare; per il<br />

momento, l’ipotesi dell’esplosione in volo, pur non essendo a conoscenza delle<br />

cause che l’avrebbero scatenata, è quel<strong>la</strong> più accre<strong>di</strong>tata.<br />

3.4 Le autopsie e le operazioni <strong>di</strong> Search and Rescue<br />

Intanto, le 39 salme vengono trasferite presso l’Istituto <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina legale <strong>di</strong><br />

Palermo, dove un collegio peritale effettua solo sette autopsie, scegliendo a caso i<br />

cadaveri da esaminare. I periti scriveranno che: «Le sette persone sottoposte ad<br />

autopsia sono soggiaciute ad un identico meccanismo lesivo iniziale che ha<br />

provocato <strong>la</strong> espansione enfisemosa acuta dei polmoni. Queste alterazioni<br />

devono stimarsi compatibili con l’ipotesi <strong>di</strong> una decompressione brusca<br />

nell’ambiente pressurizzato del velivolo in volo ad alta quota e forte velocità.»<br />

In definitiva, tutti i passeggeri riportano lesioni polmonari ed evidenti traumi<br />

contusivi, <strong>di</strong>retti responsabili del decesso, nessun passeggero sopravvive<br />

all’impatto con il mare; ne è prova <strong>la</strong> totale assenza <strong>di</strong> segni <strong>di</strong> annegamento.<br />

Il primo luglio, nel<strong>la</strong> Cattedrale <strong>di</strong> Palermo, l’arcivescovo car<strong>di</strong>nale Salvatore<br />

Pappa<strong>la</strong>rdo celebra il rito funebre per le vittime del<strong>la</strong> sciagura.<br />

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