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Ustica: destini incrociati. Quando la garanzia di ... - Visit WordPress

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italiani ad approfon<strong>di</strong>re <strong>la</strong> questione. Il servizio del<strong>la</strong> BBC inglese “Murder in the<br />

Sky” viene trasmesso in seconda serata, alle 22.45, con i titolo “Delitto nel<br />

cielo”; per i servizi speciali del TG1 a cura <strong>di</strong> Bruno Vespa; e non tardano, anche<br />

in questo caso, le reazioni. A par<strong>la</strong>re è sempre il dottor Luzzatti che <strong>di</strong>chiara che<br />

«”Nessun esperto inglese o americano può affermare con assoluta sicurezza che<br />

l’incidente del DC-9 Itavia del 27 giugno 1980 è stato causato da una bomba a<br />

bordo o da un missile <strong>la</strong>nciato da un altro aereo (poiché pur essendo, <strong>la</strong><br />

trasmissione, giornalisticamente ben fatta; le tesi sostenute) non hanno alcun<br />

riscontro su dati <strong>di</strong> fatto.” Il presidente del<strong>la</strong> commissione ha inoltre contestato<br />

fermamente l’affermazione fatta dal presidente dell’Ifalpa secondo cui due anni<br />

sono troppi per un’inchiesta <strong>di</strong> questo genere. Secon<strong>di</strong> Luzzatti, “un incidente<br />

con quello del DC-9 Itavia , con così pochi elementi a <strong>di</strong>sposizione<br />

dell’inchiesta, non si è mai verificato al mondo.” Luzzatti ha infine affermato che<br />

si sta tentando <strong>di</strong> accelerare alcuni esami <strong>di</strong> <strong>la</strong>boratorio che potrebbero <strong>di</strong>re una<br />

paro<strong>la</strong> definitiva sulle cause dell’incidente 14 .»<br />

Luzzatti non è il solo a nutrire perplessità sulle conclusioni affrettate degli esperti<br />

Transue e Macidull. Il generale Romolo Mangani, dello Stato Maggiore<br />

dell’Aeronautica militare, che all’epoca dei fatti era comandante del terzo centro<br />

operativo regionale (ROC) <strong>di</strong> Martina Franca (ROC che ha tra le sue competenze<br />

<strong>la</strong> sorveglianza dell’area interessata <strong>di</strong> <strong>Ustica</strong>), ritiene estremamente improbabile<br />

che a tali quote (circa settemi<strong>la</strong> metri) un aereo <strong>di</strong> qualsiasi nazionalità si avvicini<br />

ad un aereo civile per abbatterlo, nel<strong>la</strong> presunzione <strong>di</strong> non essere visto dal radar<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa aerea né in avvicinamento né in allontanamento; e che neppure una<br />

traccia del missile, qualora fosse stato sganciato, venga ritrovata nei rottami<br />

dell’aereo abbattuto o galleggi sul mare non è poi da considerarsi verosimile.<br />

Finalmente dopo ben due anni <strong>di</strong> attesa, <strong>la</strong>sso <strong>di</strong> tempo che è servito a fare <strong>di</strong><br />

questo incidente un incidente “storico”; il 12 ottobre 1982 il ministro dei<br />

Trasporti Vincenzo Balzamo presenta ai ministeri del Tesoro e del Bi<strong>la</strong>ncio,<br />

14 ANSA, 14 settembre 1982.<br />

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