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montaggio giornalino 2006.pdf - Portale Sangro Aventino

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10<br />

• Il mondo in una scuola •<br />

gazzi” detto un pò alla acida!; la Ranalli di<br />

cui ricordiamo perfettamente le storie dei<br />

nipotini; la Salvatore, che ci ha trasmesso<br />

la passione per la musica; la Lanci, che ci<br />

ha fatto comprendere al meglio alcuni valori<br />

della vita; ed infine (ma solo anagraficamente)<br />

la Ciccocioppo che è stata la nostra<br />

insegnante di vita che ci insegnato il<br />

vero significato dello sport, anche facendoci<br />

fare tardi alle sue lezioni!, ma è stata una<br />

teoria piacevole! Eccoli tutti qui i professori<br />

che in questi 3 anni ci hanno insegnato di<br />

tutto e di più dando tutto di loro stessi.<br />

P.S. un ringraziamento speciale è da rivolgere<br />

sicuramente, all’altrettanto mitica Alida.<br />

Ti vogliamo bene. E così rimarremo<br />

sempre uniti e un domani saremo ricordati<br />

sempre come la mitica III B.<br />

Federica A., Ludovica e Martina<br />

Piccole biblioteche... crescono<br />

All’inizio dell’anno noi alunni della I E, è stato<br />

proposto dall’insegnante d’italiano, di allestire<br />

una piccola biblioteca all’interno della nostra<br />

aula: proposta immediatamente accettata dalla<br />

classe!<br />

Ognuno di noi era libero di portare da casa libri<br />

di vario genere (fantasy, avventura, classici,<br />

horror, ecc.) ma anche giornali (topolino, cioè,<br />

focus junior, ecc.) in breve tempo l’armadietto<br />

della nostra aula si è riempito di ogni ben... di<br />

libri!... regolarmente catalogati e classificati. La<br />

mossa successiva è stata quella di scrivere un<br />

vero e proprio regolamento, con tanto di articoli...<br />

che è stato votato all’unanimità e rigorosamente<br />

firmato da noi tutti. Quindi si è passati<br />

alla elezione di un bibliotecario e di un vice che<br />

hanno un compito molto importante: il controllo<br />

del prelievo e della riconsegna dei libri (data,<br />

firma,titolo, stato dei libri...) su un vero e proprio<br />

“registro”. Dopo aver espletato queste...<br />

incombenze “burocratiche” ognuno di noi ha<br />

potuto finalmente scegliere il libro da portare a<br />

casa, (abbiamo un mese di tempo per riconsegnarlo!).<br />

Per far “crescere” la nostra biblioteca<br />

e arricchirla ancora di più, abbiamo pensato di<br />

auto-tesserarci di qualche centesimo di euro per<br />

ogni giorno di ritardo nella riconsegna del libro,<br />

per poter, alla fine dell’anno scolastico, acquistare<br />

nuovi libri da leggere per l’anno prossimo!<br />

(ci credereste? Qualcuno di noi ritarda la riconsegna<br />

del libro... per poter contribuire alla<br />

raccolta della somma finale!). Per scambiare poi<br />

le nostre opinioni su i libri letti nel corso dell’anno<br />

in un grafico: “il grafico del buon lettore”;<br />

ogni libro letto, una crocetta. Alla fine dell’anno<br />

la nostra prof. rgalerà dei libri a chi di<br />

noi si sarà meritato la “medaglia” di miglior lettore<br />

della classe! A noi sembra una buona iniziativa<br />

quella di allestire piccole biblioteche di classe<br />

(ci risulta che anche in altri classi della “Umberto<br />

I” ci siano biblioteche auto gestite dagli<br />

alunni!); ci auguriamo che aumentino sempre di<br />

più. Nell’attesa che ciò avvenga, auguriamo a<br />

tutti... buona lettura!<br />

Gli alunni della I E<br />

Teatro... che passione!<br />

Il 2005/06 è stato un’anno all’insegna del teatro,<br />

per noi ragazzi della III E e, che ci ha visti<br />

spettatori di alcune rappresentazioni teatrali di<br />

varie compagnie sia a scuola che fuori (come<br />

l’interessante spettacolo in lingua francese, il<br />

giro del mondo in 80 giorni di Jules Verne, rappresentato<br />

al teatro “Massimo” di Pescara, e lo<br />

spettacolo “Datemi tre caravelle” al “Sistina”<br />

di Roma, con il mitico Alessandro Preziosi!).<br />

ma soprattutto l’anno scolastico in corso ci ha<br />

visti... attori e protagonisti insieme agli alunni<br />

della III D e della III F, di due spettacoli teatrali<br />

“Il Fantasma di Canterville” di Oscar Wild e<br />

“Cuore di Cane” di Michail Bulgakov. Ma procediamo<br />

con ordine... L’anno scorso abbiamo<br />

aderito al progetto di laboratorio teatrale “Il<br />

luogo dell’azione” proposto da: Carlo Pelliciaro<br />

(musicista-compositore) e Gabriele Tinari (regista-attore)<br />

di “Il teatro di Tatua” di Lanciano,<br />

già dai primi incontri con gli esperi si è<br />

creato un rapporto di fiducia e di cooperazione<br />

tra noi e loro. Siamo entrati nel vivo dell’attività<br />

però solo all’inizio di quest’anno scolastico<br />

quando abbiamo attivato i tre laboratori: di<br />

drammatizzazione, musica e delle maschere.<br />

Ognuno di noi, liberamente, in base al proprio<br />

interesse, motivazione, capacità, ha aderito ad<br />

uno di essi. I tre gruppi hanno lavorato prima<br />

separatamente (in tre giorni diversi della settimana,<br />

per due ore), poi insieme in un’attività<br />

di intergruppo per socializzare il lavoro svolto e<br />

mettere insieme le parti che hanno costituito le<br />

opere teatrali in vista dello spettacolo finale che<br />

si è svolto il 25 febbraio al teatro Fenaroli ( preceduto<br />

ad un’altro spettacolo a scuola per tutti<br />

gli alunni, e docenti dell’Umberto I). Nonostante<br />

un pò di nervoso ed una naturale emozione,<br />

tutto è andato bene. Siamo soddisfatti<br />

dell’esito e a breve, il 22 maggio, ripeteremo l’esperienza,<br />

perchè rappresentanti della nostra<br />

scuola alla rassegna teatrale, al teatro Fenaroli.<br />

È stata un’esperienza fortemente socializzante,<br />

formativa, e anche orientativa, che ci ha fatto scoprire<br />

attitudini competenze che non sapevamo di<br />

possedere e ci ha fornito la possibilità di lavorare<br />

e stabilire rapporti interpersonali con altre classi.<br />

Ai due esperti Tinari e Pelliciotta che ci hanno<br />

guidato con pazienza, sensibilità e competenza,<br />

vanno i nostri ringraziamenti con l’augurio di<br />

poter, anche in futuro, lavorare con loro.<br />

III E<br />

Stephan e Lelia<br />

(la magia della musica)<br />

...dopo una gita scolastica...<br />

In un tempo non molto lontano, nei pressi del Lazio<br />

precisamente a Sermoneta, un piccolo borgo costruito<br />

sulle pendici molto ripide dei monti Lepini, viveva<br />

un bambino o meglio un piccolo ometto ,coraggioso<br />

e audace. Stephan, così si chiamava il piccolo<br />

stalliere che lavorava sotto la signoria dei Castani,<br />

era purtroppo rimasto solo, solo al mondo ma con<br />

un’ unica passione: la MUSICA. Non avendo una<br />

casa, Stephan passava ogni notte a guardare le stelle<br />

affacciato alla piccola e rude finestra della scuderia,<br />

dormendo su di un mucchio di paglia al freddo. Nonostante<br />

questo, la passione per la musica era immen-<br />

sa, ormai era diventata la sua persecuzione, il suo sogno,<br />

il suo incubo; passava addirittura ogni notte a<br />

sognare di poter suonare uno strumento. Un giorno,<br />

però, la vita di Stephan cambiò. Mentre sellava il cavallo<br />

“puro sangue” del padrone, fu attratto da una<br />

melodia che sembrava essergli penetrata nella mente<br />

proprio quando… “Stephan,, sto aspettando il mio<br />

cavallo!”, gridava l’anziano padrone che partiva per<br />

una sua battuta di caccia. Richiamato dal lavoro, lasciò<br />

perdere quella dolce e soave melodia. Dopo aver<br />

concluso le faccende, Stephan si ritirò nella scuderia<br />

e ripensò alla melodia che gli ritornava. Il mattino<br />

seguente la melodia si faceva sempre più intensa e<br />

sembrava provenire dal castello, allora Stephan incuriosito<br />

e attratto da quel suono così melodioso decise<br />

di entrare nel castello pur sapendo che uno stalliere<br />

poteva entrarvi solo se ordinatogli dal padrone.<br />

Il castello era immenso, e appena entrato, si trovò davanti<br />

una grande porta dove la melodia sembrava<br />

farsi più intensa. Arrivato alla fonte della musica,<br />

aprì la porta e si ritrovò davanti una fanciulla che<br />

suonava il piano, si, era lei, era, Lelia Castani, la figlia<br />

dell’”anziano padrone Castani”. La fanciulla invitò<br />

il bambino ad entrare e a suonare con lei ma<br />

quando le fu rivolta al domanda di come aveva fatto<br />

ad imparare a suonare il piano, la fanciulla gli rispose<br />

di seguirla fuori dalle mura e Stephan incredulo<br />

la seguì. Così, dopo una lunga passeggiata, eccoli davanti<br />

ad un paesino che comprendeva in tutto 150<br />

case per ol più a 2 piani e, le torri delle famiglie benestanti<br />

erano circa 10. Dopo qualche passo, Stephan<br />

vide la gente di quello strano paesino inchinarsi<br />

davanti alla “signora” Lelia Castani chiamandola:”Signora<br />

di Ninfa”; ecco come si chiamava questo<br />

paesino : NINFA, “suona così melodica “, rifletteva<br />

Stephan, quando la sua attenzione fu richiamata da<br />

una Chiesa non molto grande ma fantastica.<br />

Questa Chiesa, ovvero S.Biagio , ha la zona absidale<br />

inglobata nelle mura. Stephan ne rimase sbalordito,<br />

ma fu subito attirato dalla Chiesetta di S.Giovanni<br />

che è molto particolare perché al contrario di altre<br />

Chiese, è costruita interamente con il calce struzzo<br />

romano; gli spiegò Lelia.<br />

Stephan sembrava aver ritrovato la felicità, sì, quella<br />

felicità che gli era venuta a mancare da sempre; ma<br />

le sorprese non erano ancora finite. Stephan era molto<br />

felice ma si iniziava a chiedere il perché di questo<br />

viaggio: “cosa c’entra con il pianoforte?”<br />

“Aspetta un attimo e vedrai”, rispose Lelia, convinta.<br />

Quello che stai per vedere è il mio Paradiso, è lamia<br />

favola, il mio pensatoio e la mia salvezza dallo<br />

stress di corte , concluse Lelia. Finalmente arrivati!!!<br />

Lelia e Stephan felici e fieri l’uno dell’altro per avere<br />

una passione da poter concludere, si ritrovarono davanti<br />

ad una grande porta ricoperta di fuori, a quel<br />

punto Lelia tirò fuori dalla tasca del suo elegante vestito<br />

una chiave ; era proprio la chiave che apriva<br />

quella grande e possente porta. Aperta la porta Stephan<br />

si ritrovò davanti un paradiso, un sogno, il suo<br />

desiderio più grande, persecuzione di ogni notte.<br />

“Ascolta” le disse Lelia, “Senti questa melodia”; Stephan<br />

chiuse gli occhi e senti una melodia così dolce<br />

da sembrare: il canto di un cigno magico. “Da dove<br />

viene questa musica?” chiese Stephan. “Questa musica<br />

viene dal profondo del tuo cuore.” Rispose Lelia.<br />

“E’ fantastico!” e’ così che ho imparato a suonare<br />

ascoltando la melodia del mio cuore, ed è tutto questo<br />

giardino. Seduti in riva al lago, Stephan vide anche<br />

la meravigliosa “Carpa Magica!!, una trota che<br />

viene dall’Africa… Il sogno continuava…<br />

“Ora torniamo al castello, ti prometto che ti insegnerò<br />

a suonare il piano e diventerai musicista di<br />

corte” gli disse Lelia. Così mano nella mano tornarono<br />

al castello. Dopo varie lezioni Stephan diventò<br />

un grande musicista e la sua prima canzone fu dedicata<br />

a Lelia e all’Oasi di Ninfa.<br />

Rita Fantini IIB

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