montaggio giornalino 2006.pdf - Portale Sangro Aventino
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4<br />
• Il mondo in una scuola •<br />
CHE COSA VUOI<br />
FARE DA GRANDE?<br />
Non è un po’ troppo presto per<br />
chiedermelo? A questa età sembra<br />
tutto così facile che si pensa<br />
che si possano fare tantissime cose<br />
contemporaneamente… Tipo<br />
me … Il mio primo e vero sogno è<br />
quello di aprire una scuola di<br />
danza a Roma, città stupenda dove<br />
vorrei andare per l’Università (<br />
la Luis) o almeno frequentare una<br />
scuola di danza fino all’età di<br />
quaranta anni e più magari …<br />
Poi, al secondo posto, a pari merito,<br />
vorrei diventare una professoressa<br />
di Liceo, di Lettere, filosofia,<br />
storia o inglese o una persona<br />
della giurisprudenza. Mi affascinano<br />
soprattutto il giudice, un<br />
elemento super importante per la<br />
magistratura, poiché spetta a lui<br />
decidere se l’imputato è in buona<br />
o cattiva fede, se è innocente o<br />
colpevole… o l’avvocato, il quale<br />
deve difendere qualunque persona<br />
gli capiti … forse, anzi, è sicuro<br />
che per me sarebbe logico diventare<br />
avvocato poiché lo sono<br />
già mio padre e mio nonno, ma<br />
c’è anche un terzo desiderio, sogno<br />
nel cassetto in quanto alla<br />
mia carriera nel futuro … ed è la<br />
pediatra. Mi piace molto la figura<br />
del medico sia “funzionalmente”<br />
e non ci crederete, anche “esteticamente”!<br />
Spiego. Funzionalmente<br />
perché mi piace sentire<br />
“dottoressa”, mi piace essere ricercata,<br />
mi piace proprio la figura<br />
del medico con le funzioni che<br />
svolge nella società. Esteticamente<br />
perché io sono una persona che<br />
fa tutto facile e che spesso si rifugia<br />
nei film, dove le dottoresse<br />
hanno tuppi ordinatissimi, rossetto<br />
acceso, unghie belle e curate<br />
(più che una dottoressa mi sembra<br />
un’estetista …), tacchi alti, camicie<br />
candide con l’etichetta con<br />
su scritto “dottoressa”. Fantastico!<br />
Ma questo si vede solo in televisione,<br />
mentre io vorrei diventare<br />
una pediatra sul serio, il che è<br />
diverso. Io adoro i bambini, mi<br />
piacciono e li voglio curare. Mia<br />
zia è una pediatra bravissima, con<br />
i bambini ci sa fare ed io vorrei diventare<br />
un po’ come lei… Però<br />
VITA DI ADOLESCENTI<br />
Infinito… una parola così piccola che può significare<br />
spazi e tempi illimitati, profondi, senza<br />
confine. Leopardi trovò il suo infinito nei piccoli<br />
particolari della natura, attraverso i quali egli riusciva<br />
attraverso i quali egli riusciva ad immaginare<br />
e a volare con la fantasia anche quando rappresentavano<br />
degli ostacoli; Foscolo trovò il suo<br />
infinito nelle illusioni, come la donna, l’amore, la<br />
natura, ideali che potevano realizzarsi solo nella<br />
poesia, che era l’illusione più grande; Manzoni<br />
trovò anch’egli un suo infinito, in Dio e nella Divina<br />
Provvidenza, davanti alla quale il cristiano<br />
comprende che anche i momenti più difficili ci<br />
condurranno alla Salvezza, mentre l’ateo tende a<br />
rassegnarsi, chiudendosi in se stesso… Ciascun<br />
uomo per vivere al meglio la propria vita ha bisogno<br />
di rifugiarsi in un infinito, proprio come i<br />
tre grandi romantici italiani, ed io? Che cos’è per<br />
me l’infinito? Guardando la natura penso che<br />
l’infinito sia tutto ciò che madre natura ci ha donato;<br />
guardando gli esseri viventi penso che l’infinito<br />
sia l’amore, che ciascuno nel suo piccolo,<br />
sa donare agli altri; guardando i miei amici, quelli<br />
più veri, penso siano loro il mio infinito; guardando<br />
me, crescere di giorno in giorno, e maturare<br />
grazie ad ogni insegnamento che mi donano<br />
a scuola, a casa ed ovunque io sia, penso che il<br />
mio infinito sia quello di realizzarmi e rendere<br />
grazie a chi mi fa quotidianamente crescere, ma<br />
poi, guardando la malinconia degli uomini, penso<br />
che forse l’infinito è la vita stessa, che a volte<br />
è troppo corta o infinita per renderci conto dei<br />
nostri errori. Figurandomi un infinito, però, immagino<br />
uno spazio che non ha ne inizio ne fine,in<br />
cui il tempo non passa mai, fatto di alberi<br />
sempreverdi, fiori multicolore, montagne, colline,<br />
sorgenti, animali ed esseri umani, immagino<br />
uno spazio privo di guerre, forme di razzismo,<br />
TECNOLOGIA? PUO’ ESSERE UN PROBLEMA<br />
Oggi tanti ragazzi hanno nella loro cameretta<br />
molti strumenti tecnologici ed innovativi.<br />
Questo potrebbe essere istruttivo, ma<br />
potrebbe rivelarsi anche un fattore negativo..<br />
Istruttivo, se usati con occhio critico,<br />
prudenza e misura, negativo se usato con<br />
dipendenza e spirito passivo. La cameretta,<br />
quindi, diventa un luogo in cui rifugiarsi e<br />
costruirsi un mondo a sé costituito da chatline<br />
e giochi con grafiche all’avanguardia.<br />
Segregandosi in cameretta i ragazzi potrebbero<br />
guardare programmi inadeguati alla<br />
loro età solo per il gusto di trasgredire e di<br />
sentirsi più grandi. Probabilmente ciò è dovuto<br />
ad un senso di solitudine derivato anche<br />
dall’assenza dei genitori che lavorano a<br />
una cosa che non mi piace di questo lavoro è che ti<br />
possono chiamare in determinati giorni anche alle 2,<br />
3, 4 del mattino! Ed io e la sveglia non andiamo molto<br />
d’accordo! Poi, sinceramente, mi rendo conto di<br />
quanto sia bello fare il medico ma anche quanta responsabilità<br />
assume: una vita di un bambino, di un<br />
adulto, di un anziano, di chiunque è nelle tue mani<br />
e la sua sorte dipende solo da te … A volte ho paura<br />
che tutti questi sogni non si “materializzino”, non<br />
omicidi e rapine, in cui ciascun essere vivente rispetta<br />
l’altro, in cui regnano l’amore, l’amicizia,<br />
la pace, la solidarietà l’affetto e la complicità, ma<br />
soprattutto immagino che in questo “MIO SPA-<br />
ZIO dei SOGNI”, regna una dolce musica, e uomini<br />
e donne non parlano, ma riescono comunque<br />
a comunicare ed a esprimere idee, emozioni<br />
e sentimenti, attraverso uno sguardo, un sorriso,<br />
e attraverso il linguaggio del corpo… Un mondo<br />
immaginario? No, un mondo speciale, il mondo<br />
della danza, il mondo della “mia” danza in cui<br />
posso realmente sentirmi me stessa! Può risultare<br />
quasi ironico che il mio infinito sia la DANZA,<br />
dato che non sembro la tipica ballerina alta, bella<br />
e anoressica, che fa sacrifici per essere quella<br />
che è, ma quando ballo io mi sento libera, libera<br />
di esprimermi, libera di volare con la fantasia, libera<br />
di divertirmi e di essere per una volta me<br />
stessa! Io amo ogni tipologia di danza, dalla<br />
danza classica alla danza contemporanea, dal carattere<br />
al tango, dal jazz all’ hip-hop, dal funky<br />
alla danza moderna, se c’è la musica io ballo e mi<br />
sento viva come non mai! A volte penso che le tre<br />
ore di danza settimanali siano insufficienti, anche<br />
se mi portano via tre ore in cui potrei studiare<br />
o guardare la televisione o leggere una rivista,<br />
invece no, se ho anche un solo minuto di libertà,<br />
mi rifugio nella mia camera, accendo lo stereo,<br />
metto un cd nel lettore, premo il play, chiudo gli<br />
occhi e ballo, finche mia madre non mi interrompe:<br />
“ALBA; ANCORA A BALLARE DAVANTI<br />
ALLO SPECCHIO?! DOBBIAMO ANDARE!!” E<br />
così ritorno alla vita di tutti i giorni! BALLARE è<br />
COME VOLARE LIBERAMENTE CON LA<br />
FANTASIA IN UN TEMPO CHE NON SI FER-<br />
MA MAI!<br />
Alba Crognale IIIC<br />
tempo pieno. Infatti l’isolamento adolescenziale<br />
è tipico e fa scaturire una scarsa<br />
comunicazione nelle famiglie, soprattutto<br />
tra genitori e figli. Un’estrema conseguenza<br />
è l’ANORESSIA: ci si limità ad uno<br />
spuntino perché la mente è impegnata in<br />
altre cose che appartengono ad un altro<br />
mondo irreale, immaginario. Un rimedio?<br />
Aprire gli occhi e guardare il mondo in maniera<br />
semplice, naturale, diversa. Ovviamente<br />
non trascurando gli elementi tecnologici<br />
perché se usati con precauzione e<br />
cautela possono trasformarsi in srumenti<br />
costruttivi che contribuiscono allo sviluppo<br />
dell’innovazione all’avanguardia.<br />
Silvia Di Santo IID<br />
si “concretizzino”, ma rimangano nel vero senso<br />
della parola stessa: “sogno”, ovvero ciò che viene<br />
desiderato e considerato irrealizzabile, dolce illusione…<br />
Ma mi faccio avanti e supero questi ostacoli<br />
pensando che, nella mia famiglia, c’è una professoressa,<br />
una pediatra, una dottoressa, due dentisti,<br />
due avvocati e per quanto riguarda una ballerina insegnante<br />
… c’è sempre una prima volta!!!<br />
Lorenza Pedullà IIB