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n. 5 2012 - Alpesagia

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Maggio <strong>2012</strong> Alpes 19<br />

Il corridoio sud<br />

e le possibilità per l’Italia<br />

di Fabrizio Di Ernesto<br />

Qualche tempo fa l’Unione europea<br />

decise la creazione del fantomatico<br />

Corridoio sud o ShazDeniz.<br />

Ovvero la rotta, finora tracciata unicamente<br />

sulla carta, per taglia re fuori la Russia<br />

dal gas che dal Mar Caspio arriva in Europa.<br />

Dopo tante parole sembra giunto il momento di<br />

passare ai fatti con le compagnie interessate che<br />

dovranno finalmente prendere una decisione sui<br />

contratti di fornitura legati alla nuova fase estrattiva<br />

e con l’Italia che, caduto Berlusconi e l’asse<br />

con Putin, non può farsi trovare impreparata.<br />

Il nostro paese aveva provato a inserirsi nell’affare<br />

tramite un consorzio con Turchia e Grecia<br />

cui è però stato preferito il progetto Tap, trans<br />

Adriatic pipeline, capitanato dalla svizzera Egl<br />

con la tedesca Eon e la norvegese Statoil.<br />

La scelta però non è ancora stata ufficializzata<br />

anche se i giochi appaiono in parte già decisi.<br />

Il nostro paese, causa la nostra storica mancanza<br />

di risorse naturali, risulta essere il secondo importatore<br />

netto di gas in Europa ed i prezzi al di<br />

sopra della media europea rendono il mercato<br />

italiano particolarmente appetibile.<br />

Se il corridoio sud non versa in buone condizioni<br />

il suo diretto concorrente, il Nabucco, non versa<br />

in condizioni migliori.<br />

A frenare il progetto del corridoio settentrionale<br />

oltre alla vecchiaia del progetto, la Ue lo<br />

fece ormai quasi due lustri fa, anche l’intesa<br />

raggiunta da Azerbaigian e Turchia per il Tanp,<br />

trans anatolian pipeline, che ha ridimensionato<br />

ruolo e importanza del corridoio nord.<br />

Ciò ha infatti costretto la Ue e gli azionisti del<br />

Nabucco a rivedere al ribasso gli ambiziosi parametri<br />

tecnici di questo prendendo atto di una<br />

dura relata: non poteva in alcun modo essere realizzato<br />

come concepito nel 2003. Ciò ha portato<br />

alla definizione di un nuovo progetto che rende il<br />

Nabucco una semplice continuazione del Tanap.<br />

Questo progetto appare molto più realistico rispetto<br />

a quello che lo ha preceduto anche se non<br />

tutti i dubbi sono ancora stati fugati; in primis i<br />

tempi di realizzazione che potrebbero ritardare<br />

ulteriormente facendo sì che il gas arrivi in Europa<br />

dopo il 2017.<br />

Per l’Italia quindi il corridoio sud rimane di vitale<br />

importanza; aprire le proprie porte al gas del Mar<br />

Caspio permetterebbe infatti al nostro paese di<br />

ridurre l’eccessiva dipendenza dalle forniture<br />

provenienti da Algeria e Russia, e soprattutto di<br />

diventare uno snodo cruciale per il transito di gas<br />

verso i mercati dell’Europa centro-occidentale.<br />

Il governo italiano però continua ad avere un<br />

atteggiamento quanto meno ambiguo proseguendo<br />

uno stallo che non può che danneggiare<br />

i nostri interessi.<br />

Far parte del consorzio per il corridoio sud può<br />

rappresentare la svolta per il nostro paese ma<br />

evidentemente i nostri politici sono troppo occupati<br />

ad assecondare le banche e la grande<br />

finanza internazionale. ■<br />

Omega

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